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Buongiorno a tutta la community, vi scrivo in qualità di property manager in possesso di partita IVA perché il mio commercial...
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Salve a tutti,
apro la discussione dopo aver letto il decreto del "super green pass" che prevede l'estensione dell'obbligo anche per "alberghi e strutture ricettive" (art. 4, comma 1, lettera B punto 2)
Per chi opera senza partita iva su Airbnb, affittando un appartamento intero, mi chiedo se questo è considerato "struttura ricettiva"?
Al meglio delle mie conoscenze si configura l'attività "extralberghiera" che ogni regione ha normato a modo suo ma un po' tutte considerano nella lista dei tipi di "struttura ricettiva" (e quindi, a parer mio, rientranti nella nuova disposizione).
Se si, mi pare evidente che occorra controllare i green pass degli ospiti.
Qualcuno ha idee su come farlo negli smart check-in?
Si, è un argomento spinoso, ma credo sia il momento giusto di affrontarlo.
Un saluto,
Marco
Risolto! Vai alla Risposta Migliore
A distanza di qualche giorno, e a norma in vigore, provo a far sintesi alla luce dei chiarimenti che a ogni livello sono stati dati.
Governo
Le famigerate FAQ che dovevano uscire, al meglio delle mie conoscenze, non sono state di aiuto.
Regioni
Qui se ne parla, ed anche chiaramente. Il 2 dicembre le regioni approvano le linee guida comuni a tutti i territori per adottare le misure previste dal Governo con le stesse interpretazioni e proprio nel documento approvato dalla conferenza Stato-Rregioni si chiarische che la locazione turistica è assoggettata al medesimo obbligo di controllo dei green pass degli hotel (pagina 6 del documento approvato che nel PDF è pagina 8).
Ministero della Salute
Il Ministero della Salute ha subito recepito le linee guida prodotte dalle Regioni e fatte proprie adottandole con ordinanza:
Assistenza Airbnb
Avrò parlato con 4 operatori, nessuno dei quali ne sapeva niente. Tutti hanno risposto che si dovevano informare e ancora oggi, a legge in vigore, non ne sanno nulla. Dopo risposte di alto livello come "noi non abbiamo ricevuto nulla" ho ottenuto oggi un altrettanto inutile "Airbnb non impone questo." (e certo, è la legge al massimo che lo impone!).
Airbnb Community
I community manager di Torino invece, a mio avviso più preparati e sul pezzo di tanti operatori dell'assistenza con cui ho parlato inutilmente, oggi hanno ricordato a tutti che l'obbligo di controllo del green pass è in vigore, in linea con quanto previsto dalla norma e adottato dalle regioni con relative linee guida.
Con l'occasione hanno spiegato ai presenti del webinar sia come fare il controllo nel rispetto della norma, sia come comportarsi qualora l'ospite sia sprovvisto.
Insomma, un braccio non sa cosa fa l'altro, ma dopo che le regioni hanno approvato un testo con dentro scritto testualmente "Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, agli alloggi in agriturismo, alle locazioni brevi, alle strutture turistico-ricettive all’aria aperta, ai rifugi alpini ed escursionistici e agli ostelli della gioventù." c'è più poco margine di interpretazione.
Ora, nell'ottica della condivisione, personalmente procederò con:
Chissà, magari un giorno anche l'assistenza di @Airbnb riuscirà a dare una risposta seria sull'argomento e supportare gli host nel merito della norma che finge non esistere rimandando al generico "rispetto delle norme locali".
Un saluto,
Marco
Ciao @Marco3078 , come riportato già da @Susanna0 nel link qui sotto riportato, chi da privato affitta una casa, un appartamento o una stanza in Locazione Turistica non è una Struttura Ricettiva e non ha nessun titolo a chiedere o pretendere informazioni che riguardano la salute di un altro cittadino.
Un conto è se all'interno di un discorso amichevole con l'affittuario ci si scambia le informazioni
sul fatto di essere vaccinati, di avere il green pass o il super green pass, ma non possiamo chiedere di esibire il certificato o controllarlo per la sua veridicità.
https://community.withairbnb.com/t5/Vita-da-host/Super-green-pass/td-p/1534330
Buona sera @Angela1056 e grazie mille per il riscontro.
Ho ribaltato oggi la domanda al supporto di Airbnb che analizzando nel merito la questione, decreto legge alla mano, ha riconosciuto che si tratta di una novità per la quale non hanno ancora analizzato le implicazioni per gli host e quindi nei prossimi giorni, fatte le dovute verifiche interne, tireranno fuori una risposta sull'obbligo o meno di verifica del green pass da parte degli host. Quando mi risponderanno sarò felice di condividere il riscontro se non vorranno farlo pubblicamente già di loro.
Nel mentre tutto ruota attorno all'interpretazione del termine "strutture ricettive" dove è evidente che il legislatore intenda dire "gli altri" ma questo termine è spiegato nel DL 79 del 23 maggio 20211, legge che classifica tutte le attività turistiche e che concepisce la tipologia di "attività extra alberghiera" in cui, appunto, ricade la locazione turistica nella stragrande maggioranza delle regolamentazioni regionali.
Così sono andato a cercare la regolamentazione regionale del Piemonte e tra le "attività extralberghiere" normate dal Regolamento regionale 4 dell'8 giugno 2018, vigente dal 10/12/2020, il classico appartamento messo su Airbnb sembra essere considerato "strutture turistico-ricettive extralberghiere".
La prova del nove arriva da una mail del Comune di Torino che, in tempi non sospetti scriveva (spiegandomi perchè si ricade in una certa fascia di tassa di soggiorno) "le locazioni turistiche rientrano nella categoria della attività extralberghiere".
Chiarire se gli host, anche solo in alcune regioni, sono considerati "struttura ricettiva" (di tipo "extralberghiero" aggiungo io) è il nodo attorno a cui ruota tutto il discorso e faccio veramente fatica a dimostrare che la locazione turistica non è classificata tra le strutture ricettive quando nelle norme regionali la trovo nell'elenco di quelle extralberghiere.
Ciò premesso credo proprio che vaga la pena attendere una interpretazione formale di cosa si intende per "strutture ricettive" in questo DL (in governo stesso dovrebbe emettere le FAQ per chiarire questi aspetti) e regolarsi di conseguenza, motivo per cui, pur ringraziandoti molto per la segnalazione dell'altra conversazione, tolgo la marcatura di "miglior risposta" dato che quella vera che serve a tutti noi deve ancora arrivare.
In conclusione, pur comprendendo il confronto dell'altra discussione linkata, sul piano giuridico non esiste alcun "discorso amichevole" per il quale mostrare o no il certificato. O è da verificare o no e quindi o si è dalla parte della ragione o si è in torto. E poi - permettimi la condivisione di questo aspetto nell'ottica costruttiva - smontiamo la teoria per cui l'esito della scansione del greenpass sia un dato sanitario, perchè chiunque lo abbia mai fatto sa bene che a seguito della scansione viene mostrato nome, cognome e data di nascita e null'altro. E questi sono considerati dati comuni, non sanitari. Quindi scansionare il Qr-code non implica accedere a dati sanitari della persona ma implica sapere se questa è in possesso o no dei requisiti previsti dalla legge per accedere a quel locale.
In ogni caso, se è previsto dalla norma allora si è legittimati a verificarlo e tutto sta a capire se la norma include noi "poveri host" o no.
Fino alla scorsa settimana era chiaro a tutti che non fosse un tema a cui pensare, ora la norma è stata integrata, volutamente, per estendere l'obbligo, e francamente credo ci sia sempre meno margine dato che è stato dichiarato in ogni luogo l'intento di bloccare in casa loro i turisti privi di certificazione verde.
Da qui il quesito ad @Airbnb che spero si esprima nel merito della questione, anche smontando pezzo a pezzo quanto riportato al fine di far chiarezza.
Un saluto,
Marco
Secondo me non c'è molto da interpretare sul termine " strutture ricettive".
Le strutture ricettive sono appunto strutture ricettive e le locazioni turistiche NON sono strutture ricettive.
Le locazioni sono normate da leggi statali e dal Codice civile, anche se come sappiamo le regioni sono intervenute per cercare di mettere un po' di ordine nella giungla degli affitti brevi.
Alcune sono intervenute meglio di altre, il Piemonte su alcuni aspetti ha sbagliato ( mi riferisco più che altro ad aver fatto coincidere locazione turistica con affitti brevi ), ma non considera le LT come strutture ricettive extralberghiere.
Anche se capisco che la modulistica che viene utilizzata e anche l' utilizzo di Piemonte dati turismo( lo stesso in uso alle strutture ricettive ) possa generare qualche confusione a causa della terminologia utilizzata.
Chiaramente se in futuro la questione Green Pass dovesse essere estesa anche ai locatori, ci si dovrà adeguare esattamente come adesso devono fare le strutture ricettive.
Strutture extra alberghiere sono anche affittacamere ,appartamenti a uso turistico. Chi ha il codice citra é una struttura.
Mi è chiara la differenza fra struttura ricettiva, extralberghiera, locazione turistica, ma come afferma giustamente Marco ci sarebbero i margini per discuterne.
Vorrei aggiungere però che Il Green Pass è uno strumento per tutelare la salute pubblica e prevenire l'ulteriore diffusione del virus. Quindi a mio avviso lasciare fuori controllo tutti gli affitti brevi e le locazioni turistiche, significa fornire una scappatoia formidabile per chi non ha il green pass. Inoltre gli host, seppur vaccinati, o anche il personale che si occupa delle pulizie dopo il check out, verrebbero comunque esposti al contagio e non sarebbero tutelati da questo punto di vista.
buon giorno , ringrazio @Marco3078 per i suggerimenti sul super green pass, che concordo pienamente e colgo l'occasione per condividere che già l'ordinanza (29 luglio 2021 del Ministero della Salute - Art 7) relativa ad ospiti stranieri provenienti EXTRA UE
(es:Canada, Giappone , Israele,G.B., States....) prevedeva che le certificazioni rilasciate dalle Autorità Rilasciate da questi Paesi sono riconosciute come equivalenti a quelle dell'Unione Europea emesse dopo vaccinazione, oppure dopo test negativo oppure con guarigione da Covid 19. @nirvana
@Sergio1283 ciao, sull'argomento puoi leggere anche
[Aggiornamenti dal 26 Gennaio 2022 ] Il Green Pass non è obbligatorio per le Locazioni Turistiche
dove trovi la risposta ufficiale del Ministro del Turismo.
@Marco3078 anch'io sono d'accordo con @IsabellaEValerio0 .
Si citano sempre le "attività turistico-ricettive extralberghiere", ma chi fa locazione non ha un'attività. Affittare un appartamento non è un'attività, noi non siamo gestori o proprietari di strutture turistiche.
Potrei affittarlo per 4 anni o per un anno, e in quel caso a nessuno verrebbe in mente di chiedere il green pass. Lo stesso se affitto per 4 giorni: io non interagisco in nessun modo col mio inquilino dopo il check-in, a cosa servirebbe chiederglielo?
Diverso è il caso dei b&b, dove ci sono più persone che abitano nello stesso luogo e per forza condividono spazi, maniglie, pulsanti, e dove qualcuno deve entrare nella stanza a fare le pulizie.
Secondo me Airbnb non ti saprà rispondere, perchè non ci può essere una regola generale: sul portale ci sono tutte le tipologie, da chi affitta l'appartamento a chi offre stanze d'albergo, come fanno loro a sapere com'è inquadrato e cosa fa il singolo annuncio? (Ancora hanno difficoltà con la regola dei documenti e dei contratti, e del frigo vuoto...)
@IsabellaEValerio0 e @Susanna0 hanno già fornito la risposta perfetta (come sempre !).
Riprendendo le loro pertinenti considerazioni, ribadisco solo che "Esercizio di attività", "Gestione di struttura ricettiva" (alberghiera o extra alberghiera) implicano l'esistenza di un'organizzazione e, quindi, imprenditorialità.
Nulla a che vedere con la semplice locazione di appartamento ammobiliato per uso turistico da parte di un soggetto privato (che non opera, appunto, nell'esercizio di impresa).
Il legislatore ha ben chiara questa distinzione e l'ha ben evidenziata quando ha elencato tutte le tipologie di strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere beneficiarie dell'esenzione dall'IMU a causa del Covid.
se il tuo appartamento in locazione non è stato esentato da IMU, stai tranquillo che, allo stato attuale, non incorri in nessun obbligo di verifica del green pass. @Marco3078
Buongiorno a tutte/i, ho letto con interesse il vostro scambio ( @Alberto1535 , @IsabellaEValerio0 , @Marco3078 ) e mi permetto di condividere quanto riferito dalla Regiore emilia Romagna .
Il mio appartamento si trova a Modena ed è identificato come "appartamento ammobiliato ad uso turistico", inserito in quelle che sono definite "Altre tipologie ricettive". Non ho una attività imprenditoriale e faccio locazioni brevi.
Mi è stato comunicato che si tratta - almeno per questa regione evidentemente - di struttura ricettiva, pertanto c'è l'obbligo di controllo del green pass.
Mi sembra chiaro che ci sia anche in questo caso un pò di confusione tra norme regionali e nazionali, al netto della chiarezza delle norme sulle locazioni brevi. In effetti mi hanno comunque consigliato di monitorare le faq del governo ma anche della regione nel caso di ulteriori e nuove indicazioni. Nel frattempo credo che per tutela procederò con il controllo.
@Francesca540 , @Marco3078 , @Laura393 , @Pietro25 , @Alberto1535
Per me al di là di come venga definita dalle regioni, chi affitta con regolare contratto di locazione, producendo redditi fondiari, senza avere aperto con una SCIA ( ma con semplice comunicazione iniziale ), senza offrire servizi aggiuntivi, sta facendo locazione e non è una struttura ricettiva.
Ed è questo che mi interessava puntualizzare, non tanto il fatto dell' opportunità di estendere il controllo del Green Pass anche agli affitti brevi ( cosa su cui ognuno di noi avrà la sua opinione ).
E il decreto parla di strutture ricettive.
Volevo però informarvi che in data 2/12 sono state modificate le linee guida stato regioni e gli affitti brevi vengono espressamente menzionati relativamente al Green Pass.
Sono linee guida che rappresentano importanti indicazioni e che potrebbero venire recepite con un' ordinanza.
Ho scritto un nuovo post dove ho inserito i link dove viene consigliato a chi fa affitti brevi di chiedere il Green Pass.
Magari nel mentre arriveranno chiarimenti...
A distanza di qualche giorno, e a norma in vigore, provo a far sintesi alla luce dei chiarimenti che a ogni livello sono stati dati.
Governo
Le famigerate FAQ che dovevano uscire, al meglio delle mie conoscenze, non sono state di aiuto.
Regioni
Qui se ne parla, ed anche chiaramente. Il 2 dicembre le regioni approvano le linee guida comuni a tutti i territori per adottare le misure previste dal Governo con le stesse interpretazioni e proprio nel documento approvato dalla conferenza Stato-Rregioni si chiarische che la locazione turistica è assoggettata al medesimo obbligo di controllo dei green pass degli hotel (pagina 6 del documento approvato che nel PDF è pagina 8).
Ministero della Salute
Il Ministero della Salute ha subito recepito le linee guida prodotte dalle Regioni e fatte proprie adottandole con ordinanza:
Assistenza Airbnb
Avrò parlato con 4 operatori, nessuno dei quali ne sapeva niente. Tutti hanno risposto che si dovevano informare e ancora oggi, a legge in vigore, non ne sanno nulla. Dopo risposte di alto livello come "noi non abbiamo ricevuto nulla" ho ottenuto oggi un altrettanto inutile "Airbnb non impone questo." (e certo, è la legge al massimo che lo impone!).
Airbnb Community
I community manager di Torino invece, a mio avviso più preparati e sul pezzo di tanti operatori dell'assistenza con cui ho parlato inutilmente, oggi hanno ricordato a tutti che l'obbligo di controllo del green pass è in vigore, in linea con quanto previsto dalla norma e adottato dalle regioni con relative linee guida.
Con l'occasione hanno spiegato ai presenti del webinar sia come fare il controllo nel rispetto della norma, sia come comportarsi qualora l'ospite sia sprovvisto.
Insomma, un braccio non sa cosa fa l'altro, ma dopo che le regioni hanno approvato un testo con dentro scritto testualmente "Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, agli alloggi in agriturismo, alle locazioni brevi, alle strutture turistico-ricettive all’aria aperta, ai rifugi alpini ed escursionistici e agli ostelli della gioventù." c'è più poco margine di interpretazione.
Ora, nell'ottica della condivisione, personalmente procederò con:
Chissà, magari un giorno anche l'assistenza di @Airbnb riuscirà a dare una risposta seria sull'argomento e supportare gli host nel merito della norma che finge non esistere rimandando al generico "rispetto delle norme locali".
Un saluto,
Marco