@Daniele1311 ciao.
L'esercizio dell'attività di Bed & breakfast comporta, per i titolari, l'obbligo di residenza o di stabile domicilio nella stessa. E' quindi da escludere nel caso di residenza all'estero.
L'attività di affittacamere in forma non imprenditoriale, per la quale la residenza non dovrebbe costituire un requisito, è comunque gestione di struttura ricettiva, sottoposta a SCIA da presentare al Comune unitamente alla documentazione richiesta per le strutture ricettive.
Entrambe, fiscalmente, producono redditi diversi da assoggettare a tassazione ordinaria IRPEF e addizionali, senza possibilità di opzione per la cedolare secca.
Trattandosi di strutture ricettive, Airbnb non dovrà applicare la ritenuta fiscale sui compensi.
https://www.sportellotelematico-costieraamalfitana.it/action%3Ar_campan%3Astruttura.ricettiva.non.al...
Probabilmente risulterebbe di più semplice realizzazione la locazione breve, la quale per il proprietario, fiscalmente, produce redditi fondiari sia assoggettabili (al 95%) alla tassazione ordinaria, sia (al 100%) alla cedolare secca.
Trattandosi di locazione breve, Airbnb ha l'obbligo di applicare la ritenuta fiscale del 21% al momento dell'accredito del canone di locazione.
I soggetti che intendono dare in locazione appartamenti in locazione breve devono compilare e trasmettere ai Comuni, secondo le indicazioni dei singoli Comuni, il modello di comunicazione dell’attività di locazione breve messo a disposizione sui siti internet comunali, con i dati ivi richiesti.
Al termine di procedimento amministrativo, anche per le locazioni brevi, verrà assegnato dal Comune il Codice regionale CUSR.
https://www.regione.campania.it/regione/it/tematiche/codice-unico-strutture-ricettive-cusr/cusr-per-...
In possesso del CUSR, sarà possibile richiedere al Ministero del Turismo il Codice nazionale CIN che è da indicare nelle offerte di alloggio (quindi anche su Airbnb) e da esporre all'esterno dell'edificio.
https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/
https://www.ministeroturismo.gov.it/faq-banca-dati-strutture-ricettive-bdsr/
Per qualsiasi tipologia ricettiva deve essere gestita l'imposta di soggiorno.
Si tratta di recuperare il regolamento comunale dell'imposta di soggiorno e individuare le tariffe applicabili e le modalità di dichiarazione periodica al Comune (solitamente tramite portale dedicato) e di relativo riversamento.
Il titolare non residente dovrà quindi avvalersi di un delegato per la riscossione dall'ospite della corretta imposta di soggiorno e il rilascio della relativa ricevuta.
Sono indispensabili SPID, PEC e (generalmente) Firma digitale.
La residenza all'estero del cittadino italiano non è di impedimento per SPID.
Per qualsiasi tipologia ricettiva è comunque indispensabile il check-in in presenza, per cui il titolare non residente dovrà avvalersi di un delegato che identifichi di persona gli ospiti al loro arrivo, al fine della successiva segnalazione alla Questura (sul portale Alloggiati web):
https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati/
https://questure.poliziadistato.it/statics/22/modulo-richiesta-credenziali.pdf