@Lorenza15
Come noto, l'ER ha una normativa regionale sul turismo particolare che viene ad ostacolare la locazione nelle modalità previste dal Codice civile e disciplinate dalla normativa fiscale (DL 50/2017).
E' solo il proprietario che può dare in locazione turistica il proprio appartamento, senza risiedervi e intero appartamento (no porzioni o stanze).
Il conduttore (con l'assenso del proprietario) che sia residente può svolgere (almeno ufficialmente) l'attività saltuaria di alloggio e prima colazione-B&B, la quale presuppone, appunto, la residenza e anche la convivenza con l'ospite.
Si tratta della gestione non imprenditoriale di struttura ricettiva, la quale produce redditi diversi, esclusi dall'applicazione della ritenuta fiscale da parte di Airbnb.
In questa ipotesi, è quindi corretto indicare ad Airbnb di non applicare la ritenuta fiscale.
In sede di dichiarazione dei redditi, non sarà possibile optare per l'imposta sostitutiva (cedolare secca), ma sarà invece possibile dedurre tutte le spese documentate inerenti la produzioni di questi redditi (a partire dalle commissioni host fatturate da Airbnb).
L'imposta di soggiorno dovrà essere riscossa direttamente dall'host al check-in, in quanto la Convenzione tra Airbnb e il Comune di Bologna è riservata alle locazioni brevi.
Infine, il rapporto con il proprietario sarà regolato da un contratto di locazione registrato, di conseguenza le modalità di utilizzo dell'appartamento e la relativa fiscalità non hanno effetti sul proprietario.