ritenuta fiscale del 21%

Riccardo657
Level 2
Rome, Italy

ritenuta fiscale del 21%

Buongiorno a tutti, sono un host non professionista e posseggo un solo annuncio. Questa mattina ho ricevuto la notifica da parte della piattaforma di procedere all'aggiornamento fiscale.

Volevo avere conferma da parte della community se come nella mia circostanza specifica Airbnb è tenuta comunque a trattenere il 21% dei guadagni futuri derivanti dall'affitto. 

Faccio questa domanda perché pensavo che la ritenuta fiscale del 21% riguardasse solo a chi affitta più alloggi.

Buon anno a tutti.

35 Risposte 35
Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Rosalba98 ciao

Non è una situazione che mi riguarda direttamente, ma mi permetto ugualmente di esprimere un parere.

 

Airbnb si sta dimostrando totalmente inadeguata a gestire la corretta applicazione della ritenuta fiscale e sta cercando di riversare la responsabilità della mancata applicazione della ritenuta (che per l'intermediario è un obbligo) sui locatori, suggerendo scelte in contrasto con la normativa fiscale, e le cui conseguenze potranno ricadere sui locatori stessi.

 

La nota Circolare AdE 24/E del 2017 prevede innanzitutto l'obbligo per gli intermediari, non è un'opzione del locatore:

gli intermediari che intervengono nel pagamento o incassano i canoni o i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione breve operano all’atto del pagamento al beneficiario (locatore) una ritenuta del 21 per cento sul relativo ammontare e provvedono al versamento con le modalità di cui all’art. 17 del D. lgs. n. 241 del 1997 e alla relativa certificazione ai sensi dell’art. 4 del regolamento di cui al DPR n. 322 del 1998

 

Airbnb pare non in grado di gestire la stipula del contratto di locazione da parte di entrambi i comproprietari con conseguente suddivisione del pagamento dei canoni di locazione e applicazione a entrambi della ritenuta fiscale.

 

Nell'ipotesi della stipula del contratto di locazione da parte di uno solo dei proprietari (che pare l'unica ipotesi gestibile da Airbnb), l'AdE precisa:

Qualora il contratto di locazione sia stipulato da uno solo dei proprietari e, conseguentemente, la ritenuta sia stata operata e certificata solo nei confronti di quest’ultimo, solo il comproprietario che ha stipulato il contratto di locazione potrà scomputare la ritenuta subita dal proprio reddito complessivo o chiedere il rimborso della maggior ritenuta subita sulla quota di reddito a lui non imputabile, qualora non abbia capienza per scomputarla dall’imposta dovuta dal reddito complessivo

Gli altri comproprietari dovranno assoggettare a tassazione il reddito ad essi imputabile pro-quota in sede di dichiarazione applicando la cedolare secca o il regime ordinario di tassazione.
Il locatore è, pertanto, tenuto a riliquidare l’imposta dovuta sul canone di locazione.
- se non sceglie il regime sostitutivo della cedolare secca;
- se non ha subito la ritenuta (ad esempio per i canoni incassati dagli intermediari prima del 12 settembre 2017);
- se l’intermediario ha effettuato la ritenuta in assenza dei presupposti;

- nel caso in cui la ritenuta subita è maggiore dell’imposta dovuta.

 

E' l'esatto contrario di quanto suggerito da Airbnb.

Un caro saluto.

@Alberto1535 ciao

Sono assolutamente d'accordo sul fatto che Aibnb non si è dimostrata adeguata ad applicare correttamente la norma disinteressandosi completamente dei proprietari dell'immobile. 

Ne è prova che in un mio precedente quesito la loro risposta è stata che "per Airbnb l'importante è solo avere i dati degli utenti (Host e Co-host) che offrono un servizio tramite la nostra piattaforma (non i dati del proprietario dell'alloggio, ma della persona titolare dell'account)."

 

Ciò nonostante osservo che loro si sono mossi nelle "maglie" della Circolare n. 24/E del 2017 prevedendo una domanda all'interno della quale ognuno di noi deve individuare il comportamento più adatto alla propria fattispecie.  

 

La circolare, infatti, confermando quanto già riconosciuto dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 12 luglio 2017, ha certamente disposto che gli intermediari effettuino gli adempimenti di comunicazione e di ritenuta, ma esclusivamente “sulla base dei dati comunicati loro dal locatore”. Informazioni di cui peraltro non sono tenuti a verificare l’autenticità, ricadendo unicamente in capo al locatore la responsabilità circa la “corretta tassazione del reddito” e il “corretto adempimento di altri eventuali obblighi tributari connessi al contratto” nonché in ordine alla “mendacità delle proprie dichiarazioni".
 
Ciò premesso, Airbnb chiede ai titolari degli account (disinteressandosi, come detto, completamente sulla figura di proprietari o meno dell'immobile), ditemi voi qual è il vostro ruolo. Tralasciando la prima opzione, sulla seconda mi chiede: sei un host professionale o gestisci alloggi per altre persone? nella locuzione "gestisci alloggi per altre persone" ricadono tutte quelle categorie di intermediari non professionali che non sono obbligati ad effettuare la comunicazione all'AE, non sono obbligati ad applicare la ritenuta ma che soprattutto non devono rimanere incisi della ritenuta.
 
Anche nel caso di comproprietari vi è la gestione di alloggi per altre persone in quanto un soggetto, pur non essendovi obbligato, compie atti di gestione di affari di cui è titolare altro soggetto, procurando a quest’ultimo un vantaggio (art. 2028 e ss CC). Quindi, si ricade sempre nell'intermediazione non professionale per la quale si provvederà, autonomamente, a gestire le proprie tasse.
La responsabilità del locatore è, infatti, come detto quella della "corretta tassazione del reddito e del corretto adempimento di altri eventuali obblighi tributari connessi al contratto nonchè della mendacità delle proprie dichiarazioni" (cfr Circ. 24/E del 2017).
 
Quanto suggerito da Airbnb, quindi, è, a mio avviso, in linea con le indicazioni della Circolare e non determina conseguenze per i locatori che provvedono, in autonomia, a tassare il proprio reddito, ad adempiere agli obblighi tributari connessi al contratto e che non rilascino dichiarazioni mendaci.  
 
Circa poi il passo della Circolare che esamina il caso di assoggettamento a ritenuta dell'intero compenso in capo ad uno solo dei proprietari non fa altro che affermare un principio piuttosto palese ossia che gli altri proprietari dovranno applicare la tassazione pro-quota regolando eventuali crediti/debiti d'imposta con la differenza che non sempre risulta possibile recuperare il credito. In questo caso, infatti,  solamente uno dei proprietari, ossia quello nei confronti del quale è stata emessa la CU, potrà scomputare la ritenuta dal proprio reddito. Il risultato è che il titolare della CU avrà un credito d'imposta, gli altri comproprietari andranno a debito d'imposta. 
Anzi, direi che questo caso è quello più a rischio di accertamento da parte dell'AE in quanto si troverebbe un reddito dichiarato inferiore a quanto comunicato loro da Airbnb. E non sempre viene fatto una verifica sugli altri comproprietari. Ti assicuro che  mi è capitato più di una volta di dover "giustificare" il reddito dichiarato semplicemente perchè l'AE non ha pensato di incrociare i dati del Catasto con quelli dei redditi (d'altronde sono due Agenzie diverse!) 
 
Mi sembra, quindi, che in tutta questa storia ci sia un bel "concorso di colpa" tra Agenzia delle Entrate e Portali (tipo Airbnb) che ragionano con logiche completamente diverse tra di loro. 
 
Un caro saluto 
Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Rosalba98 

grazie per la ampia e dettagliata ricostruzione.

 

Il suggerimento di Airbnb in caso di comproprietà, di fare rientrare la locazione stipulata da un proprietario come "gestione alloggi per conto di altre persone" mi pare una forzatura e una modalità di facile elusione della ritenuta in caso di comproprietà.

Ed infatti la Circolare prevede che la ritenuta sia (interamente) operata nei confronti del proprietario che ha stipulato il contratto, non che quest'ultimo ne sia escluso per avere stipulato un contratto che coinvolge anche gli altri proprietari.

 

Ma la mia è solo una curiosità.

Buon proseguimento.

Segnalo a @IsabellaEValerio0 il suggerimento di Airbnb

 

 

@Alberto1535 ciao

A me non sembra una forzatura (ai sensi del Codice Civile è una gestione di affari di cui è titolare un altro soggetto) e neanche un'elusione (Airbnb te lo chiede e tu, sotto la tua responsabilità, dichiari che ti occuperai direttamente della tassazione).  

 

Inoltre, mi permetto di segnalare che la Circolare non prevede che la ritenuta sia (interamente) operata nei confronti del proprietario che ha stipulato il contratto ma prevede testualmente "Qualora il contratto di locazione sia stipulato da uno solo dei proprietari e, conseguentemente, la ritenuta sia stata operata e certificata solo nei confronti di quest’ultimo, ....."

Ossia l'AE si è premurata di far presente che qualora la ritenuta sia stata operata nei confronti di un solo proprietario, quest'ultimo ha diritto a recuperarla. Come per dire, guarda che se ti hanno applicata la ritenuta, non ti preoccupare, puoi chiederla a rimborso. 

Cosa diversa dall'evidenziare un obbligo. 

 

un saluto

@Rosalba98 esattamente, scusa ho riportato anch'io la stessa parte di circolare perché non avevo letto il tuo commento ( mi è passata la voglia di leggermi tutta la conversazione)

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve

@Rosalba98 

Avevo letto troppo frettolosamente e non avevo capito, no non sono d'accordo.

Concordo con @Alberto1535 , anzi rincaro la dose : non è una forzatura, ma è proprio ciò che per Fantozzi e la corazzata Potemkin 😂

 

Segnalo che la stessa agenzia delle entrate nelle FAQ sulla precompilata, prevede espressamente il caso di ritenuta e CU rilasciata ad un solo proprietario:

 

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://infoprecompilata.agenziaen...

 

Ma come si può anche solo pensare che la comproprietà possa essere ricondotta alla locazione per conto terzi 😱😱😱!!

 

https://www.fiscooggi.it/posta/locazioni-brevi-nella-dichiarazione-precompilata

 

 

 

 

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve

@Alberto1535 ,

La gestione per conto terzi ipotizzata per i comproprietari, non merita nemmeno due righe di commento.

 

Mi esprimo come Fantozzi per la corazzata Potemkin!

 

Come tu ben sai l'ade nella circolare 24 dice che : 

 

"Qualora il contratto di locazione sia stipulato da uno solo dei proprietari e, conseguentemente, la ritenuta sia stata operata e certificata solo nei confronti di quest’ultimo, solo il comproprietario che ha stipulato il contratto di locazione potrà scomputare la ritenuta subita dal proprio reddito complessivo o chiedere il rimborso della maggior ritenuta subita sulla quota di reddito a lui non imputabile, qualora non abbia capienza per scomputarla dall’imposta dovuta dal reddito complessivo. Gli altri comproprietari dovranno assoggettare a tassazione il reddito ad essi imputabile pro-quota in sede di dichiarazione applicando la cedolare secca o il regime ordinario di tassazione"

 

Invece stanno circolando voci secondo cui per l'ade, la ritenuta ad un solo comproprietario ( e quindi la CU ad un solo proprietario) non sarebbe possibilità prevista ( 🤣)

 

Se Airbnb, come sembra, opererà la ritenuta ad un solo utente, non ci sono altre strade percorribili alternative al credito d'imposta per il proprietario intestatario della CU e il pagamento pro quota in fase di dichiarazione dei redditi per gli altri comproprietari.

 

Ma sai che cosa ti dico? 

Facciano ciò che vogliono ( e non mi riferisco a chi è intervenuto in questa conversazione, perché al momento mi è passata la voglia di leggere i commenti), non si fanno convinti nemmeno quando gli sventoli sotto il naso i riferimenti normativi.

 

Chi sarà causa del suo mal e selezionerà " ritenuta no" perché scambia la comproprietà per una gestione conto terzi,  piangerà se stesso.

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve

@IsabellaEValerio0 La "trappola" della tua interpretazione è insita nelle prime righe del tuo intervento: "Qualora il contratto sia stipulato da UNO SOLO dei proprietari". Basta un semplice screenshot su Whataspp riportante il contratto firmato da TUTTI I comproprietari locatori, seguito sempre su WA da un semplice messaggio di "ok" del conduttore (attestante l'accettazione del contratto da parte di quest'ultimo) per rimettere in discussione tutto. Quell'intervento dell'AdE indica un'eventualità, non un obbligo. Qui si sta invece banalmente confondendo il fatto di avere un account host su Airbnb con la certezza che quell'host (e il suo relativo codice fiscale) risulti l'unico proprietario che stipula il contratto. Se Airbnb consente di inserire un unico CF è una carenza di Airbnb che non può ricadere sui locatori forzandoli a dichiarare ciò che non vogliono in quanto non  corrispondente alla realtà. Pertanto, pur non essendo formalmente corretto neanche optare per il NO, allo stato attuale mi pare la scelta "meno scorretta", nel caso di comproprietari che lo vogliano ovviamente. 

@Silvana438 ,

Non è una mia interpretazione.

La ritenuta esiste dal 2017 e in questi anni è stata operata da tante agenzia immobiliari o da piccoli intermediari italiani.

 

Probabilmente anche per comodità dell'intermediario, sulla CU viene quasi sempre riportato un solo codice fiscale, non è una novità, è anzi possibilità espressamente prevista anche 

nelle FAQ che anche tu citi.

 

Anche a me non fa così piacere andare a credito d'imposta, ma è così che funziona.

L'unica possibilità è che l'intermediario accetti di applicare la ritenuta pro quota o indicare sulla cu più codici fiscali, ma non credo proprio che Airbnb lo farà ( puoi comunque provare a scrivere un feedback).

 

La cosa che però è opportuno chiarire è che la comproprietà e il rilascio della CU ad un solo contribuente NON rientra tra le cause di esclusione dalla ritenuta ( se non ti fidi di ciò che ti dico, chiedi al tuo commercialista).

 

Poi ognuno può fare ciò che vuole, ci mancherebbe. 

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve
Giulia279
Level 2
Perugia, Italy

Buonasera, anche io avevo interpretato così la circolare, fino a quando mi sono imbattuto in questa faq dell'ade che alla domanda "Sono comproprietario al 50 % con mia moglie di un immobile locato con il nuovo regime delle "locazioni brevi". Nella mia CU ricevutadall'intermediario immobiliare è indicato l'intero corrispettivo pagato dal conduttore. Come è indicato tale corrispettivo in dichiarazioneprecompilata e per quale importo?" la risposta è stata "

Nel caso in cui l'immobile locato sia in comproprietà, ogni comproprietario deve indicare in dichiarazione la propria quota del corrispettivo lordo spettante. Poiché nella CU è indicato solitamente solo il codice fiscale del soggetto che ha stipulato il contratto di locazione breve, ossia di uno dei comproprietari, l'importo del corrispettivo indicato nella CU cautelativamente è riportato nella dichiarazione precompilata di questo soggetto. Se l'importo indicato deve essere ripartito tra più comproprietari, il contribuente deve modificare il dato inserito nella dichiarazione precompilata e gli altri comproprietari devono indicare nelle proprie dichiarazioni le rispettive quote del corrispettivo."

Che invece lascia intendere che la CU possa essere "utilizzata" da tutti i comproprietari


Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Giulia279 ciao

La ripartizione tra i comproprietari è riferita al corrispettivo secondo la quota di possesso, mentre è solo il comproprietario locatore che può scomputare la ritenuta da lui (solo) subita.

Circ. 24/E 2017 Ade:

Qualora il contratto di locazione sia stipulato da uno solo dei proprietari e, conseguentemente, la ritenuta sia stata operata e certificata solo nei confronti di quest’ultimo, solo il comproprietario che ha stipulato il contratto di locazione potrà scomputare la ritenuta subita dal proprio reddito complessivo o chiedere il rimborso della maggior ritenuta subita sulla quota di reddito a lui non imputabile, qualora non abbia capienza per scomputarla dall’imposta dovuta dal reddito complessivo

Gli altri comproprietari dovranno assoggettare a tassazione il reddito ad essi imputabile pro-quota in sede di dichiarazione applicando la cedolare secca o il regime ordinario di tassazione.

Riccardo705
Level 2
L'Aquila, Italy

Chi stabilisce se il contratto di locazione breve (non soggetto a registrazione) è stipulato solo da uno dei comproprietari?  Certo non ne fornisce prova indiscussa il fatto di risultare host su Airbnb, che fiscalmente non ha alcun valore. Questa risposta dell'AdE stabilisce una eventualità, non un obbligo. Prova ne è che la stessa AdE stabilisce che solo CAUTELATIVAMENTE viene intestata la CU a uno dei due comproprietari. Tuttavia, permane l'incertezza su cosa optare su Airbnb. Ricapitolando quanto scritto finora, rimane difficile dare interpretazione univoca su cosa scegliere (il famigerato SI o NO) su Airbnb nel caso di comproprietà. Ma in linea di massima, ciò che conta per lo Stato non è certo cosa si sceglie su Airbnb, ma che ogni contribuente paghi il dovuto. Ergo, se anche l'host dovesse scegliere NO su Airbnb, e in sede di dichiarazione i comproprietari verseranno comunque quanto dovuto (con Irpef o cedolare), dubito potrà mai essere loro contestato qualcosa. D'altronde, basti pensare che anche in caso di unico proprietario non professionista - obbligato a optare per il SI su Airbnb - qualora quest'ultimo voglia pagare le tasse in regime ordinario è del tutto libero di farlo, sfruttando il credito maturato grazie ai versamenti operati da Airbnb per suo conto. 

Flavia438
Level 2
Cagliari, Italy

Ti vedo esperto....io sono comprprietaria di due case indivise con mia sorella. Io affitto una delle due case (di cui mia sorella risulta comprprietaria ), la pagina è a nome mio e i soldi li tengo io. Il commercialista ci fa sempre dichiarare il 50 a testa, poi restituisco il 21% a mia sorella. Abbiamo fatto bene o posso dichiarare direttamente il 100% io? Se cosí fosse darei l opzione "si" su Airbnb. Altrimenti do il "no" e continuerei a fare come stiamo facendo

@Flavia438 ,

Se fai locazione breve ai sensi del DL 50/17 non puoi scegliere: dovresti flaggare" ritenuta si".

Non cambierà niente per i redditi che saranno sempre da dichiarare in base alla percentuale di possesso.

AIRBNB opererà la ritenuta al proprietario titolare dell'account e rilascerà a lui la certificazione unica.

In fase di dichiarazione dei redditi il titolare dell'account andrà a credito d'imposta e l'altro proprietario pagherà il dovuto.

Gruppo facebook Locazione Turistica o breve

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