@Ilda-Maria0 bisogna vederla diversamente:
nella dichiarazione dei redditi non è che io aggiungo la commissione poiché questa va considerata parte integrante di quanto ho effettivamente guadagnato, di quanto ho effettivamente pattuito con l'ospite tramite airbnb, che poi è anche la cifra da mettere in contratto. Il fatto che poi airbnb si trattienga a monte la sua commissione per il servizio reso non deve trarre in inganno, perché è una percentuale sul mio guadagno che io ho accettato di pagare (compro un servizio che non è detraibile), allo stesso modo delle spese per la pulizia che magari vanno ad una ditta esterna. Anche quelle bisogna dichiarare.
L'ospite paga 100€ + 20€ di pulizia, il contratto d'affitto è 120€ e io dichiaro 120€. Poi (in realtà con airbnb ... prima) dó una percentuale del 5% a chi mi ha offerto questa intermediazione.
È chiaro che sui nostri c/c la cifra non corrisponde, tuttavia ad un più attento esame il Fisco dovrebbe prendere in esame quanto effettivamente guadagnato dall'ospite, non gliene importa un fico secco se poi noi andiamo a pagare ad un OTA il 5% prima, ad un altro il 3% poi, ecc. Queste sono negoziazioni nostre che non hanno nulla a che fare con quanto EFFETTIVAMENTE pattuito tra noi e l'ospite, a prescindere dalle commissioni.
P.s. sul fatto che ci paghiamo l'iva hai ragione. Io comunque faccio come ti ho detto, anche per non avere problemi, del resto la differenza è molto poco.
