Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione p...
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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Buongiorno a tutti,
affitto da un paio d'anni ma il rapporto è sempre stato diretto tra me (host) e il guest.
Pertanto nella dichiarazione dei redditi ho sempre optato per la cedolare secca.
Ora sto iniziando a ricevere prenotazioni anche da Airbnb, che intermedia il rapporto tra host e guest.
Pertanto il rapporto non è più tra privati (come previsto dal regime di tassazione agevolata) ma noi host riceviamo il pagamento da un soggetto giuridico (AirBnb).
Nella pratica succede che invece del 21% (mi sembra, ora a memoria non ricordo), io andei a pagare l'aliquita Irpef della mia dichiarazione dei redditi, che è nettamente maggiore.
Avete già analizzato la problematica?
Grazie
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Non c'é un contratto specifico per le locazioni brevi sotto i 30 giorni tramite piattaforma.
Bisogna redigere un contratto per locazione turistica, uguale se inferiore o superiore a 30 giorni e a prescindere da come avviene il contatto con il futuro conduttore.
Di facsimili se ne trovano tanti in rete, facendo una ricerca.
Io comunque ne ho predisposto uno, che può essere stampato su un foglio A4 fronte retro.
Credo ci sia tutto quello che serve, sia come riferimenti normativi che come regole per gestire la locazione, a prescindere dalla durata (che ovviamente si intende una durata ragionevole per poter essere considerata turistica).
lo trovi qui: ....http://www.filedropper.com/facsimilecontrattoaffittolocazioneturistica
Devi premere il pulsante grigio al centro [Download this file], scrivere il codice che ti appare e premere invio.
Grazie per la cortesia. approfitto per porti ancora un quesito. Locazione tramite piattaforma, gestito dall' host che possiede un contratto di comodato, tutto accredito sul proprio conto corrente. So che il corrispettivo della locazione dovrà essere dichiarato dal propreietario dell' immobile che comunque ha stipulato i relativi contratti. In questo caso potrà usufruire della cedolare secca ?
Non so, mi sembra un caso particolare.
Il proprietario risulta il locatore, i contratti sono a suo nome e ovviamente dichiara i redditi?
Non capisco il comodato.
Ti consiglio di consultare il sito Http://www.cedolaresecca.net
Mi spiego meglio.... la casa è concessa in comodato d' uso gratuito con regolare contratto. La persona che ha in uso la casa l' affitta tramite aibnb, gli introiti transitano sul suo conto corrente. Purtroppo con il comodato puoi affittare casa ma gli introiti della locazione devono essere dichiarati dal proprietario dell' immobile che è a conoscenza delle locazioni... in questo caso volevo sapere come funziona x la cedolare secca.... anche se penso sia comunque possibile.
Salve signor Roberto, vedo che è molto informato in materia di locazioni turistiche.
Avrei alcuni chiarimenti da chiederle
Avendo un immobile (casa colonica) con diverse camere con bagno a disposizione , uso cucina e altri spazi a comune, posso affittare come locazione turistica?
Il fabbricato è in Toscana.
Posso dare in comodato il tutto ad una persona che mi gestirebbe arrivo/partenza dei turisti e dove l'incasso del netto arriverebbe sul mio conto corrente?
Posso affittare come locazione turistica un appartamento comprensivo di 5 camere?
grazie
laura
@Laura628, per iniziare leggiti (se riesci a vederlo perchè per vederlo devi poter accedere alla Room chiusa da lucchetto ''Normative e Tasse'' per chi ha un profilo di Airbnb e almeno 1 Annuncio attivo) questo mio Post relativo alla Regione Toscana e a tutte le forme di Microricettività diverse dall'Hotel:
Se non riesci a leggere il suo contenuto, troveremo altro sistema per rendertelo leggibile, magari copiandolo e incollandolo qui.
In ogni caso, nel Campo vuoto con la Lentina d'ingrandimento, inserendo parole chiave pertinenti come ''Legge regionale Toscana'' o ''Legge Toscana'' vedrai che troverai almeno ALTRI DUE POSTS SIMILI leggibili anche da te (perchè al di fuori della Room chiusa con lucchetto).
Per rispondere brevemente ai tuoi quesiti:
a) Si, il numero di camere non è fondamentale, anche perchè immagino che tu intenda rendere prenotabile solo l'intera casa e non anche le singole camere separatamente (ti ricordo infatti che per dare più camere a diverse prenotazioni nelle medesime notti forse la denominazione tipologica più corretta, con tutte le conseguenze del caso, sarebbe ''affittacamere'' o ''b&b'', e non semplice LT ''Locazione Turistica''... ma chiedi meglio a chi gestisce in Toscana locazioni turistiche riguardo a questo specifico punto); anche perchè se volessi dare ciascuna delle stanze a sè, dovresti creare 5 diversi annunci e non 1 solo, e magari anche un Sesto Annuncio, senza mai attivare la prenotabilità immediata, per l'immobile da prendere per intero. A mio avviso verrebbero subito a contestarti l'esercizio abusivo di attività ricettiva extralberghiera di b&b o affittacamere in questo caso, dunque pensaci bene... Se dai invece l'intera casa con prezzi diversi a seconda di quanti la prenotano ma pur sempre ad 1 sola prenotazione alla volta, rischi meno e in quel caso devi solo cercare di non esercitare abusivamente l'attività di CAV, Casa per Vacanze, ricordandoti di non dare servizi aggiuntivi o complementari o accessori, tipo quelli 'alla persona' tipicamente alberghieri ed extralberghieri come Colazioni, Cambio Biancheria DURANTE stesso soggiorno, Pulizia o Riordino DURANTE stesso soggiorno, ecc.;
b) Dal momento però che stai chiedendo a noi se lo puoi fare o non fare, evidentemente hai le idee un pò confuse su quali siano le tue specifiche possibilità in Toscana, e questo lascia intendere che tu non abbia ancora intrapreso i vari passi burocratici necessari PRIMA di intraprendere questo tipo di attività, e questo è naturalmente un male. Ti ricordo che Airbnb non è un 'mondo a parte' e che Airbnb non dà ipso facto alcuna autorizzazione ad operare, alcun titolo, alcuna patente di liceità a tale affitto / locazione: per quello esistono le leggi, i regolamenti, le normative locali comunali del proprio Paese nel 'mondo reale' che ha sempre la precedenza su 'quello virtuale'. Dunque ti consiglio la lettura, PRIMA di procedere, del seguente Post:
https://community.airbnb.com/t5/Host/Vademecum-su-locazioni-turistiche/m-p/252570#M10652
c) Riguardo alla Cedolare Secca sarà possibile se sei una Proprietaria che loca il proprio immobile o parte di esso, ma non anche se non sei la proprietaria e sublochi tutto o parte... In quel caso infatti si generano Redditi Diversi e non Redditi Fondiari o da Fabbricato come nel primo caso;
d) Il fatto di dare l'immobile in Comodato d'uso gratuito ad altra persona non modifica la natura dei tuoi redditi che resteranno sempre Fondiari o da Fabbricato, ma appunto non saranno in capo alla persona che riceve l'immobile in comodato, ma andranno dichiarati sempre da te proprietaria nella TUA Dichiarazione dei Redditi come Redditi Fondiari o da Fabbricato. E non è esclusa la possibilità di avvalersi dell'opzione Cedolare Secca al 21% anzichè dei normali Scaglioni IRPEF calcolati sul 95% del totale (cioè con sconto del 5%);
e) Sul discorso Partita Iva si o Partita Iva no, oltre a sentire ovviamente un Commercialista, segui anche le distinzioni tra Imprenditoriali e Non Imprenditoriali stabilite dal testo regionale sul turismo sopra citato, che si spinge a trattare l'argomento anche per la LT, Locazione Turistica;
f) Come saprai, tuttavia, un conto è gestire il tutto personalmente e direttamente, un conto è gestirlo tramite collaboratori o dipendenti, dunque chiedi bene PRIMA al tuo Commercialista quali conseguenze possano esservi FISCALMENTE sia per te sia per chi riceve l'immobile in Comodato d'uso gratuito. Come regolarizzare questa situazione a livello fiscale?
g) Tra l'altro, ti ricordo che per LOCAZIONE TURISTICA si intende: O LA LOCAZIONE DI UN INTERO IMMOBILE NON DI RESIDENZA (e allora però chi la riceve in comodato d'uso gratuito NON potrebbe risiederci nè tantomeno dimorarci abitualmente, e sarebbe necessario un contratto di sublocazione tra te e lui, a fronte di un reale corrispettivo in denaro, ma a quel punto generando Redditi Diversi o in certi casi da Impresa e non Redditi da Fabbricato, e per di più imputabili a quel punto solo a lui, e non a te!), O LA LOCAZIONE DI UNA SOLA STANZA (e non di 5 diverse stanze! o per lo meno non a diverse prenotazioni nelle medesime notti!) ALL'INTERNO DELLO STESSO IMMOBILE IN CUI IL PROPRIETARIO O IL GESTORE RISIEDE E DIMORA ABITUALMENTE. Il secondo caso potrebbe, secondo te, adattarsi meglio alla tua situazione di partenza?
Insomma, recati presso il tuo SUAP comunale e trova insieme a loro - e insieme al tuo Commercialista - la soluzione che meglio si adatti al tuo caso specifico. Ma, soprattutto, non iniziare a locare / affittare finchè non sarai a posto con tutte le normative, anche fiscali, di riferimento! Ciao!
Buonasera a tutti
Mi unisco anch'io alla discussione.
Il mio commercialista afferma che:
" LA CEDOLARE SECCA NON SI PUO' UTILIZZARE A POSTERIORI. I CONTRATTI ANCHE INFERIORI A 30 GIORNI VANNO
Solo in parte.
Che i contratti vadano fatti, per iscritto, SEMPRE, siamo d'accordo, a prescindere che siano inferiori o superiori ai 30 giorni; poi, se sono superiori vanno anche registrati, se inferiori, non è necessario.
Se si intende avvalersi della cedolare secca in sede di registrazione, non si paga l'imposta di registro e i bolli (quindi conviene saperlo prima, almeno per quelli superiodi ai 30 giorni).
Comunque, in sede di compilazione del 730/unico, c'é la possibilitá di barrare la casella 'cedolare secca' direttamente nel quadro RB quando si riportano gli affitti.
Gli affitti brevi non necessitano della raccomandata al conduttore di comunicazione di volersi avvalere della cedolare secca.
Quindi, in sintesi:
- contratti scritti: SI, SEMPRE, A PRESCINDERE DA TUTTO (durata, cedolare, ecc.)
- opzione cedolare: direttamente in 730 per quelli inferiori a 30 giorni; in fase di registrazione per quelli superiori.
I contratti scritti, servono sempre in caso di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate (o della GdF) a dimostrazione che si sta facendo locazione turistica e non attivitá ricettiva (per la quale non sono previste certe agevolazioni fiscali e spesso é necessaria la partita iva).
ps: il certificato di prestazione energetica é necessario per i contratti di affitto a prescindere dal fatto di voler utilizzare o meno la cedolare secca), così come devono essere a posto le certificazioni degli impianti.
l'APE deve essere indicata in contratto e messa a disposizione del conduttore (anche se affitto di 3 giorni).
@Vittorio19, OCCORRE PREDISPORRE ANCHE IL CERTIFICATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA DELL'ABITAZIONE sicuramente, ma mica per OGNI prenotazione! Una volta che uno ce l'ha, il Certificato APE è lo stesso e può essere riutilizzato come estremi per ogni contratto. Comunque di questo aspetto saprà sicuramente meglio nello specifico @Roberto143. Ciao!
@Orvieto-In-Centro0 @Vittorio19
Si, ovviamente, giusto.
lo davo per scontato ma hai fatto bene a precisarlo.
Il certificato di Prestazione Energetica é uno (non so se ha una scadenza) e una volta fatto va citato il suo numero nel contratto e messo a disposizione del conduttore.
Io ne ho stampato una copia, plasfificato, e lasciato appeso all'interno dell'appartamento; naturalmente lo cito sempre nel contratto.
Grazie.
@Roberto143 @Orvieto-In-Centro0
Quindi mi confermate che anche se dispongo di solo contratto scritto inferiore a 30 gg, non registrato, in sede di dichiarezione dei redditi posso applicare la cedolare secca?
Ok x ape.
Grazie
Per quanto a mia conoscenza è così.
Non lo dico io di mia iniziativa, ma il commercialista esperto di cedolare secca.
Poi certe conferme si possono trovare anche facendo delle ricerche in rete, se non ricordo male anche proprio sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
La cedolare secca (al 21%) non è una tassazione in assoluto migliorativa rispetto alla tassazione normale (che parte dal 23% in su).
Sull'imposta da cedolare secca non possono essere applicate le normali detrazioni (spese mediche, interessi su mutuo abitazione principale, assicurazioni vita, ristrutturazioni edilizie, ecc.).
Pertanto la sua applicazione va valutata in sede di dichiarazione dei redditi nel suo insieme, sulla base dell'entità delle detrazioni e dell'entità dei redditi non a cedolare secca per valutare se, e in che misura, è opportuno applicarla.
Quindi, se la scelta viene fatta in fase di dichiarazione (e non durante l'anno, di volta in volta, senza sapere quale sarà l'ammontare delle altre componenti) sarà sicuramente più oculata.
In tale sede peraltro, si potrà anche decidere su quali affitti applicarla e su quali no, in modo da trovare il mix più efficace.
@Vittorio19, è inutile che intervengo di nuovo anche io, perchè @Roberto143 è talmente perfetto e preciso in questo settore che va benissimo così... Ciao!
CIao
ma quindi l'impossibilità di effettuare le detrazioni è relativa solo alla tassazione riveniente da affitto su cui si è scelta la cedolare secca. Se la tassazione degli altri redditi è capiente per assorbire le detrazioni allora mi conviene la cedolar secca ?