@Barbara375, per quanto mi riguarda assolutamente NO.
Ecco i motivi:
a) Alcuni di voi pensano che Airbnb sia un mondo a parte e che sia l'unica piattaforma o portale su cui lavorare, ma di fatto per molti altri non è così, e noi non possiamo operare in modo completamente diverso in base a su quale sito siamo in quel momento: non è lo Stato che deve adeguarsi ad Airbnb, è Airbnb che deve adeguarsi allo Stato in cui mano a mano opera;
b) C'è una precisa procedura, stabilita da altri e non da noi, per effettuare la Comunicazione delle Presenze sul sito Portale Alloggiati Web della Polizia di Stato, che prevede una Richiesta via PEC e l'invio alla nostra PEC personale delle Credenziali di Accesso (Username e Password), anche sulla base della nostra specifica Tipologia Ricettiva (e qui non ci sono solo Locazioni), al fine di poter accedere al portale alloggiati web. Siamo personalmente responsabili di ogni inserimento e della corretta custodia di quell'username e di quella password.
c) Non ci si deve fidare di comunicazioni effettuate a distanza online da parte del Guest stesso, ma siamo noi a dover FISICAMENTE controllare la corrispondenza tra l'ospite che abbiamo dinanzi il giorno di arrivo e il suo Documento d'identità. Non lo deve fare qualcun'altro a distanza al posto nostro, nè ci si può affidare alle dichiarazioni personali e magari false del Guest;
d) Non c'entra proprio nulla la Legge sulla Privacy del 2003 e successive modifiche. C'entra invece il TULPS (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza), che ognuno di noi, sia Locazioni sia Strutture Ricettive, deve rispettare. E il Guest non può assolutamente nè spazientirsi nè rifiutarsi, pena il non dormire da noi e non essere accolto.
PS: la 'filosofia' di Airbnb è subordinata alle 'leggi' italiane, nazionali, regionali, locali comunali.
Ciao!
