Come offrire la stessa qualità in alloggi diversi?

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

Come offrire la stessa qualità in alloggi diversi?

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Ciao a tutti,

 

mi è parso di capire che qui nel Community Center molti di voi si occupano di più di un alloggio.

Forse, insieme alla stanza che metti a disposizione degli ospiti nella tua stessa casa, hai un appartamento che puoi affittare interamente o forse sei anche co-host di un'altra proprietà.

 

Qui nel Community Center, parliamo regolarmente di come far sentire i tuoi ospiti a casa: cosa succede quando ci sono più spazi da curare? Come ti assicuri di offrire la stessa accoglienza, la stessa qualità? Hai qualche consiglio?


Aspetto di avere vostre notizie!

 

A presto,

Francy

 

 


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14 Risposte 14
Francesca
Former Community Manager
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London, United Kingdom

So che @Paola (ma anche @Luca177 e forse @Francesco) affitta più spazi... forse ha qualcosa da dire a riguardo?

 


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Barbara1184
Level 10
Palermo, Italy

Anche io mi sono chiesta come fanno... io ne gestisco solo uno, che è a venti centimetri da casa mia e non saprei proprio come fare se fosse poco poco più lontano... aspetto di leggere degli altri. Ciao a tutti! 

Francesca
Former Community Manager
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London, United Kingdom

Be' @Barbara1184, potresti mandare la tua cagnina Lea a fare i check-in... non ci hai ancora pensato? 🙂

 


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Barbara1184
Level 10
Palermo, Italy

@Francesca, come ho fatto a non pensarci prima? 

Però... temo che Lea, oltre a grandi feste e pisciatine per l'emozione, non saprebbe prendere i documenti, fare firmare il contratto... ma solo perché non ha il pollice opponibile! Per il resto, come ho scritto da un'altra parte, mi accompagna quasi sempre al check-in, mi faccio riconoscere dagli ospiti facendole una foto ed è un modo carino per rompere il ghiaccio con degli sconosciuti!

Barbara1184
Level 10
Palermo, Italy

Check che...?Check che...?

 

 

Luca177
Level 10
Rome, Italy

Io ho due appartamenti e la cosa è davvero impegnativa, anche perché dedico circa un'ora, tra burocrazia (circa 10 minuti) e spiegazioni sia di casa che del quartiere e della mia città, al check-in.
Spesso poi si instaura quel rapporto che mi porta ad avere piacere di fare due passi insieme per le prime scoperte del luogo e ... beh, di tempo ne passa parecchio.
La cosa però non incide sulla qualità del risultato, avere due appartamenti (sullo stesso pianerottolo 😄 ) significa solo avere quasi il doppio dei check-in / check-out che quasi mai si sovrappongono, quindi tanta fatica ma nessun problema in particolare.

Quando capita che l'arrivo previsto è per lo stesso giorno allora ecco che, se si prevede anche lo stesso orario o simile, si avvisa per tempo spiegando la situazione. 

Di norma nessuno si lamenta, solo un ospite su più di 150 ha avuto da ridire perché non voleva prendere un mezzo veloce dall'aeroporto (perdendo due ore tra pullman e mezzi pubblici) ma pretendeva che fossi esattamente all'ora che diceva lui in casa ad aspettarlo (mentre avevo altro check-in iniziato mezz'ora prima)

Ovviamente il caso ha voluto che il suo aereo tardasse e la corsa in pullman saltasse così da costringerlo ad arrivare in taxi ma comunque molto più tardi.

Il karma aiuta sempre 😄 

Scherzi a parte, se si sorride alla fine tutto va a posto, le persone vengono per farsi una vacanza e non certo per avere o creare problemi, quando non sono in sintonia con questo spirito allora è un problema loro che, se posso, cerco di risolvere, altrimenti sorrido e penso alla tristezza di chi, spendendo due o tre giorni a Roma, ha anche il tempo di rovinarsi le poche ore in questa meravigliosa città per lagnarsi di qualcosa 😄

Ho conosciuto tanta gente che mezz'ora di ritardo o di anticipo l'ha gestita "alla romana" prendendosi un pezzo di pizza o un caffè al bar semplicemente gioendo di essere a Roma... aho... ma mica è 'na cosa da du sordi eh 😜 (a quanto pare non si possono più usare le faccine di "GetEmoji" e allora replico per chi non vede, era un ;-P)

Barbara1184
Level 10
Palermo, Italy

Che bello leggere della tua allegria, @Luca177! Vero, anche io ho avuto la fortuna di trovare persone che arrivano col sorriso, forse è la scelta di chi cerca soluzioni come quella di una casa che li porta a essere più rilassati e disponibili (più o meno!), nel mio caso nel perdonarmi per il mio inglese orribile. Un po' alla siciliana... 😂😂😂 MA IO LE FACCINE LE METTO! 🎉🎉🎉 

Ma tu abiti anche vicino le tue case? Mi pare di no... o sbaglio?

Luca177
Level 10
Rome, Italy

@Barbara1184 il sorriso è il mio, l'arma migliore per risolvere eventuali problemi 😄 
Se tu sorridi, vedi che anche gli altri sorridono, poi quando torni a casa tiri giù gli accidenti che servono se ti hanno fatto aspettare perché "ah scusa, abbiamo deciso di andare prima a fare la spesa" eh... ma avvisarmi no?!?!? 😂😂😂😂😂

Io purtroppo non abito vicinissimo, di norma ci metto 15~20 minuti di macchina più 10~15 per cercare parcheggio. Ora che ci stiamo avvicinando a Natale è ancora peggio e allora ne ho approfittato delle ZERO prenotazioni nel bilocale per fermarmi qui e... devo solo rendermi presentabile 2 minuti prima del check-in ed è fatta ;D

Emily352
Level 10

Mi è piaciuto condividere gli spazi della mia casa con viaggiatori da tutto il mondo, dargli un tetto in appartamenti più o meno vicini. Rimasi subito colpita da questo approccio social al turismo e dall’allegro vangelo di AIRBNB, da questo tipo di affitto a breve termine, più snello dell’affitto canonico di più lunga durata.

 

Purtroppo AIRBNB era partita da poco ed io non conoscevo ancora nessuno a cui rivolgermi. Per me è stato un vero salto nel buio. Non immaginavo che questa esperienza mi avrebbe cambiata. All’inizio ho sicuramente sottovalutato l’impegno che richiede seguire una pluralità di immobili in locazione breve a rapido turnover.

 

Nel mio caso poi, da absolute beginner, c’era anche un folle ottimismo, parziale residuo di una fase idealistica della mia vita, che però era dovuto soprattutto ad una (perfetta) mia ignoranza e all’incapacità di rinunciare all’idea che io fossi indistruttibile.

 

Affittare stanze e appartamenti in rotazione continua richiede molto impegno per fare (bene) tutto. I primi mesi saltavo, capitombolavo da un appartamento all’altro, tutta presa dall’ansia del risultato, e correvo, correvo, sempre in ritardo sui tempi, sulla presentazione della camera/appartamento all’ospite, sulla consegna e recupero chiavi, sulle pulizie, sulle lezioni in università, sul cinema con il mio boy brontolosauro, sul weekend con le amiche, per garantire il miglior soggiorno possibile all’ospite.

 

Lo giuro con il palmo ben piantato sulla testa del mio cane Frodo. Solo che non sta fermo. Volete la cruda e feroce verità? Ho subito una mutazione genetica. Mi sono trasformata in una spiralidosa Mary Poppins.

 

E’ una roba che mai avrei immaginato mi potesse capitare…perché nella vita ho sempre avuto alcuni punti fissi. Che non avrei mai imparato a ballare il merengue, che non sarei mai stata capace di fare benzina all’automatico e soprattutto, per quanto riguarda la casa, che non avrei mai – dico mai – fatto le cose che faceva Mary Poppins.

 

Invece…no. E’ finita che volavo sui tetti di Milano con l’ombrello (non un capello fuori posto, eh!), iperorganizzata, con un borsone che pesava come una mucca Frisona, ci tenevo dentro di tutto, dallo Svitol alla pinza a pappagallo, dal nastro in Teflon alle lampadine, dai feltrini da mettere sotto le gambe delle sedie che, tempo il raglio dell’asino, se ne andavano in giro come i cerotti sul dito del piede ai filtrini per i rubinetti, dai rotoli di carta igienica alla camomilla che fa addormentare le chiappe all’agendina con i miei artigiani di pronto intervento: la borsa di un host Airbnb ha da essere riempita.

 

Sentite. Non è stato agevole far comprendere agli allegri ospiti sapiens sapiens che una tazza nel lavandino non deve per forza rimanere lì in eterno, ma è possibile lavarla con due soli colpi di spugnetta, che le pentole inaderenti non sono fatte per disegnarci sopra ghirigori con la punta del coltello, e che l’asciugamano per la faccia non va adoperato per le parti meno nobili e più estese.

 

Per imprinting familiare, ho sempre avuto una certa propensione alla gestione di entrate ed uscite, imposte e tasse, margini operativi. Non mi rimaneva che applicare tutto ciò alla gestione del listing: massimizzazione della visibilità delle camere/appartamenti e degli annunci, confronto prezzi rispetto ad host simili nella mia zona, cambio biancheria, camionate di materiale turistico personalizzato sull’ospite, schede ospite, numero delle camere/appartamenti impegnati, giorni di presenza, redditività di ciascuna camera e appartamento, spese sostenute, acquisto prodotti di consumo e per pulizie, capi rovinati da sostituire, bollette utenze, gestione delle emergenze e imprevisti. I documenti, le carpette e raccoglitori hanno cominciato ad aumentare in maniera vertiginosa in camera mia: in tale ambito, l’ordine è di fondamentale importanza se devi recuperare un documento in tempi rapidi.

 

A giugno dell’anno dopo già cominciavo ad essere stanca per davvero. Erano dieci mesi che tiravo la carretta, giornate e giornate di sbattimento università-casa-check-out stanza 3-pulizia stanza 3-università-prof con le paturnie-casa-check-in stanza 3-cena-treno-check-in appartamento B-treno-materasso. Non avevo più l’occhio vispo del pesce appena pescato. Ho cominciato a capire quando mi sono venuti gli incubi e le occhiaie a zampa d’elefante.

 

Quando ho sognato Brian Cesky vestito da Kiss che mi inseguiva con un forcone (be’, lì deve essere stata colpa mia: avevo cucinato  i peperoni imbottiti e si vede che i peperoni mi erano rimasti sullo stomaco) ho capito che questo, a tutti gli effetti, secondo lavoro mi stava lentamente consumando. Mi sentivo diversamente felice  e molle come una capasanta senza il guscio.

 

Seguire personalmente tutti i cambi stava diventando troppo impegnativo per me, mi stavo lentamente “bruciando”, per cui – se volevo davvero offrire un servizio impeccabile e molto vicino alle aspettative dei miei ospiti – prima che l’ultimo mio nervo uscisse dalla guaina e la pelle diventasse color limone, ho dovuto affidarmi a persone fidate ed esperte in loco, e fine del ballarò, gestendo personalmente solo gli immobili nel raggio del facilmente raggiungibile, ma sempre attaccata al mio cellulare come un’ostrica al suo scoglio (io e l’ospite ci messaggevamo in continuazione).

 

Vi dico solo che è sufficiente un piccolo dettaglio trascurato per fare maturare nel vostro ospite la sensazione di scarsa qualità. L’attenzione, quindi, va concentrata esclusivamente su di lui.

 

Se è uno straniero che soggiornerà da voi per una vacanza, parlategli della vostra città, cosa fare e dove andare, fategliela conoscere. Se, invece, viaggia per lavoro fornite ogni utile informazione circa i mezzi pubblici e gli orari per raggiungere l’ufficio e il telefono del Pronto Pizza. Se arriva con un animale domestico, fategli trovare pappa e ciotola pronta per il suo amico a quattro zampe, un tappetino o una lettiera. Sono piccole attenzioni che possono fare capire all’ospite che voi siete qualcosa di più di un anonimo locatore. E’ tutto valore aggiunto che state trasferendo a lui: a voi costa poco o nulla, l’ospite sarà soddisfatto.

Marchetti0
Level 10
Rome, Italy

@Emily352 Ora capisco perhè sai tantissime cose di questo lavoro ma non ti ... invidio.

Vedo che dopo un primo periodo da kamikaze hai scelto di sopravvivere e l'incubo notturno di Brian Cesky ( per la serie quasi sempre le cose negative portano a scelte positive)   ti ha fatto rinsavire e riposizionare in una dimensione un poco più umana.

 Per ritrovare la documentazione hai provato ad archivare tutto sul pc e magari con un programma di gestione adatto al caso ?

 Ho parlato con una persona che gestisce 2 suoi appartamenti in punti diversi della città e  mi ha detto che si è licenziato dal suo lavoro per farlo in maniera buona.

 Penso che tu sei una co-host perchè altrimenti per essere proprietaria di tutti gli appartamenti dovresti essere la figlia di qualche sceicco arabo o appartenere alla famiglia Agnelli o a quella di Silvio.

-Credo che fare 10 cose insieme e farle tutte in modo ottimale non è possibile a meno che non sei un essere sovraumano. Si rischia che la "pompa" che ci tiene in vita si fermi.

Forse è preferibile farne meno con risultati migliori anche per la  qualità della tua vita. 

 

@Marchetti0

 

Nessuno potrà mai darti il senso reale di quanto sia pieno, complicato, bizzarro, di quanti alti e bassi riservi e quanto estenuante e, talvolta, appassionante possa essere l’hosting. Può essere molto faticoso, ma alla fine della fatica, sta sempre una parcella di felicità.

 

Ho gestito per molti anni a Milano e a Monza alcuni immobili di mio padre con funzione di co-host, anche se formalmente non lo sono mai stata. Non conoscevo nessuno a Milano che affittasse appartamenti con AIRBNB. Mi sarebbe piaciuto tanto che esistesse un corso di “Addestramento per host incapaci”. Mi sarei subito iscritta pagando la quota, invece è finita che ho dovuto combattere contro la mia inettitudine per dimostrare a mio padre che ce la potevo fare.

 

Ci ho messo un bel po’ a imparare il “mestiere” dell’host, a elaborare strumenti, strategie e obiettivi da raggiungere da mettere dentro in quella che chiamavo “la mia cassetta degli attrezzi” di host.

 

All’inizio mi sono logorata nella gestione completa dell’intero parco immobili: dalle pratiche amministrative a quelle fiscali, dall’accoglienza alla gestione delle pulizie & biancheria,  dai calendari all’archiviazione dei contratti di locazione con utilizzo di fogli di calcolo Excel.

 

Dopo dieci mesi ho capito che dovevo farmi aiutare: ho deciso di gestire solo le camere di casa mia, servendomi, sul fronte “altri immobili”, di collaboratori fidati (accoglienza, emergenze, check-out, pulizie & lavanderia), pratiche amministrative e fiscali dell’intero “pacchetto” immobili con utilizzo di un software di gestione immobiliare personalizzato (inserendo i dati dell’ospite e la durata del soggiorno compilazione automatica contratto di locazione, ISTAT, Alloggiatiweb, ricevuta, ecc.).

 

Ho scelto AIRBNB perché volevo girare il mondo, stando seduta sul divano di casa mia. Sono salita su questo treno per curiosità, per allegria, per scoprire nuovi mondi, per guadagnare nuovi inizi.

 

L’hosting mi ha ripagata di tutti gli sforzi e della fatica. E’ stata una esperienza bellissima che ha cambiato la mia vita e il mio modo di pensare. Mi ha perfino fatto scoprire come Milano, la mia città, sia una città meravigliosa.  Mostrandola agli ospiti, ho iniziato anch’io a guardarla diversamente, con più orgoglio e meraviglia.

 

Una delle cose che l’hosting in questi anni mi ha insegnato è di non avere paura, a fidarmi della gente. Le persone che ho conosciuto hanno reso la mia vita migliore in un modo o nell’altro, e credo che molti non lo sospettino nemmeno.

 

Folgorata dalla filosofia degli esordi (l’idillizzazione della condivisione informale: una vecchia speranza tradita, ma ancora oggi  viva in me), allevata in seguito come certi polli da batteria, osservata, catalogata, recensita, indottrinata a raggiungere un punteggio prestabilito da altri e ad una stilosa, luccicante, eleganza di facciata, ammaestrata incessantemente da un algoritmo della consolazione per massimizzare il profitto dell’azienda, da tempo ho sciolto le briglie, scartando di lato.

 

In questa locanda, un poco spartana, ma decisamente accogliente e sicura, gli avventori condividono pensieri, esperienze e talora piccole ribellioni controllate, ma la maggior parte degli host, per portare a casa la pagnotta (con esiti a volte molto approssimativi), resiste come può, altri, più o meno ombrosamente, inconsapevoli e felici, tornano a camminare nei solchi tracciati da un portale invasivo in quel tratto di strada che la sorte ha messo loro davanti.

 

Emily

Marchetti0
Level 10
Rome, Italy

@Emily352 leggere i tuoi commenti è una bellezza per la semplicità, l'ironia ed il sarcasmo provenienti dal tuo sangue napoletano : non perderlo mai perchè un plus che ti appartiene.

 Forse non sarò il primo e nemmeno l'ultimo ma hai mai pensato a scrivere articoli o qualcosa di più impegnativo visto che ti riesce così bene ? Non mi dire che già fai anche questo !

- Hai imparato a fare l' host iniziando dalla gavetta come si faceva una volta ed è sicuramente il metodo migliore perchè lo impari un pò alla volta correggendo gli errori iniziali . Se qualcun altro ti avrebbe detto di correggerli forse non l'avresti fatto ma vivendoli sulla pelle ti rimangono dentro.

-Il lavoro ti cambia , ti fa mettere i piedi per terra, ti matura  e capisci che alcuni tuoi pensieri vanno "adattati" alla realtà anche se gli ideali o le aspirazioni che hai dentro vanno tenuti finchè te li senti .

-I soldi nella vita aiutano a vivere meglio ma va posto anche un limite. Ci sono persone molto fortunate che adorano il proprio lavoro . Hanno la fortuna di occupare il proprio tempo e guadagnarsi da vivere facendo ciò che si ama.

-Un vecchio detto dice che con i soldi puoi compare tutto ma non il tempo. A 20 anni si possono fare delle cose che poi molto probabilmente dopo non puoi fare più. Ogni età va vissuta per intero perchè poi passa e non ritorna più.

-Condividere idee e pensieri di altre culture diverse ci fa allargare il nostro orizzonte e ci aiuta a capire meglio la vita.

-Auguri di buon anno ragazza milanese con il sangue e l'ironia di Napoli trapiantata (senza rigetto) a Milano .

Emily352
Level 10

Non ho mai scritto un libro, ad eccezione della mia tesi di laurea, ma mi piace scrivere. Mi fa sentire bene … chissà forse un giorno … ti dico però una cosa. Potrà sembrarti strano, @Marchetti0,  ma ospitare e scrivere per me sono esattamente la stessa cosa: entrambe ti aiutano a pensare e a tirare fuori il meglio (o il peggio) di te stesso.

 

Felice anno nuovo, ragazzo!

 

Marchetti0
Level 10
Rome, Italy

@Emily352

Ti auguro un buon anno con tanta ospitalità e scrittura che sicuramente ti miglioreranno

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