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Cari Host,
Tempo fa ho avuto la fortuna di conoscere Manuele Bravi un uomo dai mille talenti e sorprese (lo vedete sopra in tutto il suo splendore). Vi basti pensare che scatta fotografie pur essendo una persona cieca, ma questa è un'altra storia...
Per rimanere sempre consapevoli che le esperienze delle persone non sono sempre uguali alle nostre, vorrei farvi leggere cosa Manuele ha scritto in questa guida all'accoglienza accessibile. Sì perché le persone con disabilità viaggiano, ve lo giuro! E anche in questo caso, come diceva qualcuno "le parole sono importanti".
Io mi sento a casa quando incontro persone curiose ed empatiche, quando ho la possibilità di potermi gestire autonomamente nei miei bisogni primari, come
recuperare da mangiare, gestire elettrodomestici e avere una connessione Wi-Fi.
Quando lascio qualcosa di me nel luogo che sto visitando.
Quando, alla fine della mia giornata, posso addormentarmi sereno fra le lenzuola.
Quando, in conclusione del mio viaggio, posso salutare la casa con un grazie. Ognuno dovrebbe aver la possibilità di viaggiare, fare esperienza e trovare un luogo accogliente da poter chiamare per qualche tempo casa.
Ho una disabilità visiva dall’età di sei anni. Esplorare i propri limiti conduce alla ricerca di territori vastissimi ed è così che ho intrapreso viaggi, appreso l’arte della musica, nuotato per la nazionale paralimpica e conseguito lauree e master con ottimi voti.
Ho trasformato la cecità in una risorsa, portandola nel lavoro con workshop esperienziali e progetti legati alla motivazione, all’autenticità dei rapporti e all’immaginazione.
Lavorando con aziende internazionali e compagnie artistiche, ho scoperto quanto ci sia bisogno di tornare alla spontaneità delle relazioni, come quando si è bambini. Riconoscendo nella diversità una risorsa del mondo.
Sapete cosa è l'inspiration Porn, l'abilismo, Ablesplaining, cosa dire e cosa è meglio non dire. Scoprite di più su come costruire una relazione con persone con disabilità, siano esse ospiti e non. Scoprite la guida all'accoglienza accessibile.
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Linee guida della community@Francescamolto interessante leggere le esperienze riportate; purtroppo tutti noi abbiamo dei "pregiudizi" consci o inconsci verso chi non è uguale a noi sotto qualsiasi punto di vista, e bisogna fare uno sforzo di riflessione per tenere un comportamento che sia onesto e nello stesso tempo rispettoso dell'altro. L'altro, qualsiasi sia la sua alterità, è sempre un elemento di ricchezza, ricchezza che viene scambiata nella reciproca conoscenza, fuggevole o durevole che sia. Non credersi migliore degli altri (ma neanche peggiore, neh!) è la base, poi si va per tentativi, per esplorazioni, anche per figuracce a volte, l'importante è farlo sempre con onestà e con tanta voglia di scoprire il mondo e gli altri. Gli altri siamo noi, per citare una frase celebre.
Ciao @Donatella26 ,
che bello leggerti. Mi hai fatto bene.
F
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Ciao @Marina1433 ricordo che avevi scritto del linguaggio dei segni. Forse questa guida ti interessa!
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Linee guida della communityGrazie mille Francesca, la mia interprete per gli ospiti sordi mi ha fatto un corso accelerato su come rivolgermi alle persone sorde e, mio malgrado, ha trovato una serie di comportamenti abilistici che inconsciamente avevo. Prima di iniziare ad ospitare ospiti sordi abbiamo fatto le prove del check in e adesso ho la tranquillità di poter dire che evito tutta una serie di comportamenti che avevo prima 🙂 Ritrovo molte delle cose che mi ha detto nella guida di airbnb e ne sono molto contenta.
Ciao @Marina1433 ,
questo è davvero molto bello: non è facile trovare qualcuno esperto in questi temi. Davvero complimenti.
Per favore, insegnaci qualcosa! Abbiamo bisogna di sapere. Io per prima mi rendo conto di avere alle volte un comportamento scorretto, ma ammetto di essere confusa e chiedo a tutti di avere pazienza... Ho bisogno di imparare.
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@Francesca Scusa se scrivo forse non centrando il tema. Ma in qualche modo lo seguo.
Ho avuto un'importante esperienza che mi ha colpito e insegnato molto.
Due o tre anni fa (sembra un secolo) prenotano a Venezia nel mio appartamento piccolo che si sviluppa su due livelli (c'è un soppalco con una scala a chiocciola dove è situato il letto e l'area notte) due ragazzi inglesi. Bei visi in foto, molto gentili e spiritosi nella comunicazione. Arrivano a Venezia e si perdono nel breve tragitto dalla fermata del vaporetto a casa (può succedere a tutti malgrado le mie poderose mappe che invio spasmodicamente, chiedendo quasi la lezione da ripetere...). Esco quindi avendo all'incirca compreso dove fossero e vado loro incontro. Li trovo seduti a un bar a godersi uno spritz. Mi siedo e bevo con loro, giusto per rompere il ghiaccio, se ce ne fosse stato bisogno (...).
Poi ci alziamo e vedo con terrore che il ragazzo (25-28 anni?) era del tutto bloccato dalla vita in giù, le due gambe allacciate insieme da una complessa imbragatura che terminava con due scarponcini ortopedici dall'aria molto pesante. Si muoveva con l'ausilio di due stampelle, trascinando dietro di sé quella triste struttura. Io credevo di morire... non sapevo che fare e che dire soprattutto. Già aveva dell'incredibile che fosse riuscito ad arrivare sino a lì, ma - pensavo - per entrare da noi ci sono ventitré gradini (naturalmente segnalati nell'annuncio) e soprattutto c'è una scala a chiocciola per arrivare al letto (assolutamente visibile in tutte le immagini dell'appartamento, senza alcun equivoco).
Come fare per non offendere, come dirgli che avrei voluto provvedere attrezzando con un letto al livello "terra", come fare per dire "ma, benedetti ragazzi, non avete visto che c'è una scala a chiocciola"? Insomma mentre farfugliavo qualcosa nel mio strano inglese (mi hanno detto ridendo che avevo un accento danese, accento del quale sono sempre stata curiosa...), loro hanno capito perfettamente cosa avrei voluto comunicare.
Il ragazzo mi ha rassicurato e ha detto che non solo non c'era bisogno di un altro letto ma che era prontissimo a farsi la scala a chiocciola ogni santo giorno oltre i ventitré gradini di casa e tutti i ponti di Venezia. Ma davvero? Davvero, davvero... Era magnifico, con un sorriso che non scorderò mai più. Io ero così contenta che l'ho abbracciato come fosse mio figlio e poi ho abbracciato anche lei acciocché per carità non equivocasse... Due soli splendenti.
La loro permanenza è stata una delle migliori per me, un insegnamento di tenacia e allegria che non avevo mai visto in tutti (e dico tutti) i miei pur ottimi ospiti. C'è qualcosa in più non qualcosa in meno in chi pensiamo che abbia qualcosa in meno, non c'è dubbio, e qual qualcosa in più è la vita che viene presa con una forza che noi debosciati un poco viziati dall'avere "ogni cosa al suo posto" non ci sogniamo neppure. Io ho imparato ma soprattutto sono stata felice e onorata. Non succede spesso.
Grazie @Cristiana19 per averci fatto partecipe di questa straordinaria esperienza!
@Angela1056 Grazie cara Angela, e grazie anche per non aver rimarcato il mio errorone ortografico, del tutto involontario... Ma ho scritto in fretta. Ho letto il prontuario di Airbnb per non commettere errori marchiani con chi non usa il proprio corpo come la maggior parte di noi e devo dire che per una volta un prontuario non è scontato né elementare. Coglie nel segno e dona pochi importanti consigli. Ne farò tesoro e ringrazio per questo.
@Cristiana19 anch'io anni fa ebbi un'esperienza simile: coppia che prenotò, arrivò in treno: chiamandoli mentre andavo per il check-in mi dissero che erano appena arrivati ma non trovavano un taxi, io li passai a prendere. Una delle due persone era reduce da un problema sanitario ed aveva una parte del corpo semi paralizzata. Avevano prenotato contando sul fatto di potersi spostare in taxi...peccato che a Marotta taxi non ce ne siano. Oltretutto incapparono in diversi giorni di tempo molto brutto. L'unica cosa da fare era offrirsi di accompagnarli, sia a far la spesa sia a visitare qualche posto durante il maltempo sia qualche volta a cena fuori. Mi fece piacere conoscerli ma ho sempre pensato che avessero prenotato un po' avventatamente senza informarsi preventivanente (bastava fare a me qualche domanda) sulle possibilitá di spostarsi autonomamente.
Hahaha @Cristiana19 non mi metto certo a fare la maestrina, visti i miei strafalcioni in italiano!