Allora @Francesca , premesso che al Pigneto oramai ci son più Host che residenti (ed infatti si parla solo di “gentrification”) e che noi essendo “bifidi” (perché sia Host che residenti da tempo nel quartiere, ma non nel Village) abbiamo già la metà della stima di entrambe le fazioni, non è stato così “liscio”, non lo è mai...
per prima cosa abbiamo formalizzato il tutto con la regolarità della nostra locazione alla 1a assemblea (Comune, Regione, Questura e quant’altro) e questo ti protegge da denunce e/o ritorsioni, ma non ti garantisce la stima, che è la cosa più importante.
La stima ce la siamo guadagnata mostrando ai nuovi vicini (perché il Village è in una palazzina in cui non avevamo mai vissuto, a 500mt da dove Pasolini girò il suo primo film) che tenevamo allo stato del palazzo, alla sua qualità ed alla sicurezza quanto loro (o forse più).
esempio 1: il palazzo è del ‘32, con un bel cortiletto che ha un lavatoio in mattoni in cui c’è anche un braciere che si utilizzava per scaldare l’acqua per i panni; quando siamo entrati io e Deb nel cortile c’erano pacchi di mattonelle, pezzi di cartongesso, due reti da letto, una bici rotta modello anni ‘90, una piscinetta bucata, un baule, etc ... un letamaio. Dal momento che noi abbiamo conferito i “rifiuti” della ristrutturazione all’isola ecologica, alla prima assemblea ho detto che sarebbe stato bello avere il cortile pulito e fruibile e che se volevamo, noi ci saremmo fatti carico dei rifiuti edili, aggiungendoli ai nostri tramite l’impresa e tutti hanno detto sì (ovviamente); allo stesso tempo ho detto loro che se ci mettevamo insieme, potevamo chiamare la Municipalizzata per i restanti ingombri, dovevamo solo portarli fuori al portone e non avremmo dovuto sostenere costi; hanno risposto ancora sì (ovvio); il giorno dell’appuntamento su 9 inquilini si sono presentati solo in due, ma ora il cortile almeno è vuoto (prossimo step i fiori).
esempio 2: dovevo cambiare la targhetta sul citofono e su 9 pulsanti, solo due avevano il nome leggibile; ho detto a tutti gli altri che, dal momento che avrei aperto il citofono per il mio nome, se volevano cambiavo anche il loro. Su 7, in 3 hanno portato la loro targhetta nuova nuova e son rimasti a guardare (of course).
esempio 3 (e mi fermo): l’androne e le scale erano indecenti (riverniciate l’ultima volta forse 25/30 anni fa, nessuno lo ricorda); ancora in assemblea ho chiesto se era previsto il rifacimento, una specie di amministratore ha paventato vecchi debiti pregressi (e quindi nisba) io ho affermato che il mio pianerottolo lo avrei cmq dipinto (perché va bene la maggioranza ma stare fermi a guardare non fa per me) e che se la maggioranza si fosse espressa ed avrebbe partecipato, avremmo potuto riverniciare almeno tutto con solo il costo dei materiali; hanno risposto in coro ancora sì (zero costi, va bene tutto) ed all’appuntamento su 9 inquilini, questa volta si son presentati in 4 ed ora le scale sono di un bianco accecante...
insomma, ogni volta si aggiungeva un “vicino” in più e la sintesi è che, come per tutte le relazioni senza amore, quello che conta è il coinvolgimento delle persone sul bene comune e l’esempio.
un mio vecchio mngr diceva sempre “fare, saper fare, saper far fare” ed io l’ho fatta mia da anni.