Per la mia modesta esperienza posso dire che la migliore cosa da fare sarebbe quella di far trovare una lista scritta in italiano e inglese di tutti i luoghi d'interesse e di pubblica utilità nelle vicinanze.
Cosa che io però non faccio 🙂
Ho però una mappa gigante della mia località appesa al muro a mó di quadro e, all' occasione, mi dispendio nelle informazioni e spiegazioni, ma il problema è che con ogni ospite è diverso, ognuno ha le sue esigenze, molti non vedono l'ora che ti togli dai piedi. Già gli dai il contratto da firmare e poi i documenti, poi spieghi l'uso degli elettrodomestici etc. e arrivano già stanchi, si vogliono fare una doccia, mettersi in libertà, gli scappa e devono andare in bagno... insomma la realtà non è quasi mai così ideale come ce la raccontano le pubblicità sull'ospitalità di booking o airbnb. Quindi, io lascio spazio all'improvvisazione, secondo me bisogna capire al momento quando profondersi in spiegazioni (cosa gli può interessare?) e quando tagliare corto. Un check-in da me dura minimo 15 minuti.
A volte, se proprio sono loquaci, già nella chat prima dell'arrivo si possono dare consigli, più volte mi è anche capitato di scrivere loro durante il soggiorno tramite whatsapp per consigliare luoghi del posto.
@Francesca, @Paola4