Scusate la polemichina, ma ci si è improvvisamente accorti solo ora che le room più gettonate sono SUPPORTO e VITA DA HOST? Chiediamoci insieme il perché.
Avete mai provato a vedere che cosa propone la schermata iniziale di benvenuto del software?
A destra campeggia il box con lo slogan: Una community globale formata da host come te.
Un po’ di sospetto, devo dire, me lo ha provocato questo slogan. Non fraintendetemi, questa frase ha generato in me una crisi di panico e il sospetto che se gli altri host erano come me, forse era il caso di scappare a gambe levate, ma questo è un problema mio, perché conosco come sono fatta. Avrei preferito che ci fosse scritto:“ Ti va di fare una chiaccherata tra compagni di viaggio?”
Una community deve essere un po’ salotto e un po’ cucina, serve a dare energia e a consolare, a creare quel cameratismo, appunto, da compagni di viaggio, da amici complici. Capite bene che scegliere una community è un affare serio, un po’ come scegliere un buon ristorante.
Prima di dire cosa cerco, vorrei spendere due parole su come la voglio, questa community, e dunque sui criteri che uso per compilare la mia personalissima classifica e distribuire le mie stelle Michelin. In genere, la mia classifica non corrisponde a quella ufficiale.
Prima di tutto, il luogo deve essere affettuoso, informale, deve offrire risposte pret-à-porter, non troppo elaborate, facili da digerire, niente colori psichedelici. Basta un’occhiata per capire.
Poi ci deve essere il menù fuori dalla porta. Niente “Spaghettino con coulis al pomodorino ramato al sentore di zenzero e cerfoglio”. Chi parla male, mangia male e vive male. Se la carta recita “Spaghetti pomodoro e basilico” mi posso sedere a tavola con ragionevole ottimismo e godermi il pasto.
Per me il quantitativo di cose da mettere nel layout dovrebbe essere proprio come una sorta di set menù, antipasto, primo, secondo, dessert, caffè. Due portate? Tre portate? Dipende da te. Ognuno può farsi il suo menù, togliendo ed aggiungendo. Fatto questo, il meccanismo diventa perfettamente oliato, come si segue una ricetta o una cura medica.
Il mio menù è abbastanza fluido. La mia lista è ristretta. A me piace viaggiare e mangiare leggera. Io alterno SUPPORTO a VITA DA HOST. Mi creo delle abitudini. Sono rassicuranti e sono un lusso che mi posso permettere, perché fanno risparmiare tempo ed energia. C’è già la mia vita che non è abitudinaria.
Se questo topic fosse stato inserito linguisticamente su COMMUNITY NEWS o da qualche altra parte l’avrei “perso”: avrei potuto vederlo solo cliccando su “Recenti” in “Discussioni della community”.
Nel tempo, SUPPORTO e VITA DA HOST si sono incollate alle mie scarpe, i piedi, che non sono d’argilla, lo sanno e finiscono per portarmi sempre lì.
Ma torniamo al quesito iniziale. Perché queste due sezioni del forum sono le più gettonate? Perché il software te le assegna. Il software te le assegna per default. A ben guardare, il problema l’avete creato da soli.
Sotto lo slogan “Una community globale formata da host come te” ci sono tre scritte verdi.
Se clicchi su “Scopri i consigli e le dritte”, dove finisci? Direttamente su VITA DA HOST. Clicca ora su “Assistenza”. Dove vieni catapultato? Su SUPPORTO.
A sinistra un ammiccante pulsantone verde ti strizza l’occhio: “Dai non essere timida, inizia una nuova conversazione”. Tu gli dai retta, pigi il pulsante e azzardi una domanda. Dove ti ritrovi? Su SUPPORTO. Aridaje.
Non ci vuole molto per capire che il punto di approdo è già predefinito. Insomma, uno per cambiare area dovrebbe cliccare in alto su “Dialoga”, “Tutte le room di discussione”, ma un utente online serenamente sbarcato qui – e che spesso pensa di essere su AIRBNB, parentesi, vi siete accorti di questo? chiusa parentesi - difficilmente fa questo in quel momento di ebbrezza da sbarco in un luogo che non conosce e in cui non ha ancora condiviso un “noi”.
Ma la cosa che più disturba la sottoscritta è un’altra. Topic di 15 pagine. Mi si segnala l’ultima risposta: ieri, Domitilla da Ventotene, senza però dirmi dove si trova ‘sta risposta di Domitilla. Non posso sderenarmi ad aprire 15 pagine per scoprire che Domitilla da Ventotene ha replicato ad un post del 14 aprile 2017 di Bonazzo da Vimercate a pagina 8!
Non dimentico, inoltre, che dovrei rispettare l’impegno di chiocciolare un partecipante ad una discussione, se non fosse che, se codesto partecipante non è su quella pagina, quel tontolone del software, con sadismo indecifrabile, non me lo fa comparire nel menù a tendina!
I fatti che qui ho narrato bastano, credo, per chiarire e avvalorare il seguente pensiero: basta con i mercatini dell’usato! L’ho già detto, ma qui voglio ripeterlo: cambiate ‘sto software del cappero, accidentalmente disteso con una spiga tra i denti a fissare le nuvole.
E poi se non volete che gli utenti facciano sempre le stesse domande, anticipatele. Dategli qualche spintarella illuminante. Le FAQ sono un modo semplice per evitare sempre le stesse domande.
Concludo qui, aggiungendo due cose. La prima è che una sezione dedicata alla legislazione vigente e alla tassazione sugli affitti temporanei (temi caldi) in quello specifico paese non mi parrebbe una malvagia idea.
La seconda è perché non tenere aperti altri modi di pensare e cercare, che aiutino i viaggiatori e coloro che li ospitano a chiarire alcuni principi di AIRBNB, che in pratica significa: cosa vi costa inserire un link di rimando alle varie community sulla pagina di AIRBNB Italia, Francia, Olanda, Giappone ecc.?