Comodato d’uso: va registrato?

Risolto!
Isabella461
Level 1

Comodato d’uso: va registrato?

Ciao a tutti!

Come funziona il comodato d’uso gratuito? Dovrei farlo con mio padre, proprietario dell’immobile. È necessaria la registrazione o è sufficiente quello verbale ai fini fiscali/ e delle varie dichiarazioni?  

Grazie mille a chi mi risponderà 🙂

Risposta Migliore
Marco3697
Level 2
Genoa, Italy

Salve, io ho da poco ricevuto un appartamento in comodato d'uso gratuito.

Si, bisogna registrarlo all'agenzia delle entrate: la registrazione costa 200 euro + 16 euro per ogni copia registrata.

Puoi trovare facilmente numerosi fac simile di contratto online; nel caso vogliate utilizzarlo per affitti brevi ricorda di inserire la clausola che il proprietario di casa (comodante) dà facoltà al comodatario di affittare l'appartamento a terzi per periodi lunghi o brevi.

Se poi non hai dimestichezza con moduli e trasmissioni vari ti conviene rivolgerti a un commercialista.

Spero di esserti stato utile!

Buona giornata 😁

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6 Risposte 6
Veruska6
Level 10
Somma Lombardo, Italy

@Veruska6 a @Isabella461

Salve,

Isabella .

Per quanto riguarda il comodato d'uso gratuito le potrei dare un consiglio di scaricare il modello RAP  che sarebbe la registrazione dell'atto privato/comodato se ha l'accesso all'ADE perchè effettua la registrazione dell'atto privato tramite l'agenzia delle Entrate.

Questo farà il suo caso e, perchè appunto significa che un soggetto mette a disposizione di un altro soggetto un bene, sia mobile o immobile, senza il pagamento di alcuna somma di denaro , per un determinato periodo.e, al termine del periodo di comodato, il bene in teoria prestato, dovrà essere restituito.

 

Marco3697
Level 2
Genoa, Italy

Salve, io ho da poco ricevuto un appartamento in comodato d'uso gratuito.

Si, bisogna registrarlo all'agenzia delle entrate: la registrazione costa 200 euro + 16 euro per ogni copia registrata.

Puoi trovare facilmente numerosi fac simile di contratto online; nel caso vogliate utilizzarlo per affitti brevi ricorda di inserire la clausola che il proprietario di casa (comodante) dà facoltà al comodatario di affittare l'appartamento a terzi per periodi lunghi o brevi.

Se poi non hai dimestichezza con moduli e trasmissioni vari ti conviene rivolgerti a un commercialista.

Spero di esserti stato utile!

Buona giornata 😁

Maria-Rita26
Level 2
Grottammare, Italy

Ciao, riapro il post perché è un argomento che interessa anche me. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è scritto che se il contratto di comodato gratuito è verbale non c’è obbligo di registrazione mentre vige l’obbligo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.  Dato che non vige l’obbligo di registrare i contratti di affitti brevi  e se il contratto di comodato non è stato enunciato in nessun altro atto, non dovrebbe essere un obbligo registrare il comodato. C’è qualche esperto che possa confermarlo?

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Maria-Rita26 

puoi parlarne con un dottore commercialista sottoponendo la tua specifica situazione.

Comunque, teoricamente, nelle ipotesi che hai descritto, non c'è l'obbligo di registrazione di contatto di comodato. Ma la fiscalità, rilevante in termini di imposte dirette (ma anche in certe situazioni di IMU) richiede la certezza della data e, a questi fini, la modalità più semplice ( e "obbligata")  è la registrazione del contratto. Diversamente, sarà il proprietario (anche se comodante) che continuerà, secondo l'Agenzia, ad essere l'unico dichiarante dei redditi prodotti dall'unità immobiliare oggetto di comodato (Ricordo che nell'ipotesi di contratto di locazione con durata oltre il mese stipulato dal comodatario, il canone di locazione, anche se percepito dal comodatario, dovrà essere sempre dichiarato dal proprietario comodante, pur in presenza dell'obbligatoria registrazione del comodato).

Luca3048
Level 9
Martina Franca, Italy

@Maria-Rita26buonasera. 

 

Personalmente, lo registrerei, per una ragione molto banale. 

 

In fase di apertura attività, le pratiche di avvio da presentarsi in comune, qualsiasi sia poi la tipologia di struttura in questione, viene solitamente richiesto il legame ( proprietà, eredeità, successione e via discorrendo ) che intercorre tra chi avvia e si intesta la pratica e l'immobile oggetto di pratica. 

 

In questo caso dunque, dovendolo dichiarare e in alcune circostanze, anche allegare, credo sia fondamentale. 

 

Onestamente sapevo che il comodato, anche se gratuito, andava registrato entro 30 giorni dalla stipula. Io per sicurezza, essendo i costi comunque sostenibili, lo registrerei. 

 

Per una maggiore tranquillità, farei come suggerito da @Alberto1535 un passaggio da un consulente legale/fiscale. 

 

Luca

Benedetta
Community Manager
Community Manager
Southampton, United Kingdom

@Maria-Rita26  ci sono un paio di risposte al tuo commento, facci sapere che cosa ne pensi o se hai altre domande 🤗

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