Vi capita di non trovare il vostro appartamento nella lista ...
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Vi capita di non trovare il vostro appartamento nella lista delle offerte? io non lo vedo più!
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Salve a tutti! Io lascio una bottiglia di vino agli ospiti che soggiornano almeno una settimana. Fino ad oggi questo pensiero è stato molto apprezzato. Voi come vi comportate con gli ospiti che soggiornano per un lungo periodo?
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@Anna15487 ciao Anna anch'io lascio una bottiglia di vino (di produttori locali) per chiunque soggiorni. Lascio caffè e the, ultimamente lascio in assaggio un prodotto locale (salamini, cantucci , salsicce...).
Mi è capitato che alcuni ospiti avevano prenotato in concomitanza con il loro compleanno, gli ho fatto trovare un dolce...
Ciao Anna, io per chi soggiorna da 3/4 notti in su lascio un kit di cortesia dove ci metto una mini bottiglia di olio da 100 ml, una di aceto balsamico, un barattolino di miele da 30 gr, nella casa bustine monodose di sale e zucchero e bustine di te e tisane sono a disposizione sempre, così come la.macchina per il caffè con caffè in grani
Io lascio di default capsule per Nespresso, caffè per moka, zucchero thè e tisane. La bottiglia di vino è, per così dire, un premio 😉
In alcune delle strutture che co-gestiamo, lasciamo anche noi un presente, variabile rispetto alla stagione, ma sempre strettamente connesso al modello ricettivo e al livello della nostra offerta ricettiva.
@Anna15487 ciao Anna anch'io lascio una bottiglia di vino (di produttori locali) per chiunque soggiorni. Lascio caffè e the, ultimamente lascio in assaggio un prodotto locale (salamini, cantucci , salsicce...).
Mi è capitato che alcuni ospiti avevano prenotato in concomitanza con il loro compleanno, gli ho fatto trovare un dolce...
@Anna15487, che idea bellissima! E anche quelle di tuti gli altri. Sarebbe interesannte sapere cosa altri hosts lasciano come sorpresa per chi ricevono. Un po' come glie Xenia degli antichi greci 😍
Umberto
Grazie per il suggerimento in merito al compleanno del guest. A volte mi accorgo del compleanno di uno dei guest che ospito solo quando registro i loro documenti dopo il check-in però se qualcuno dovesse dirmelo in anticipo utilizzerò anche io l'accortenza di lasciargli un dolce anzi, visto che sono di Napoli, magari proprio una bella sfogliatella. 😉
@Anna15487 @Nadia1336 @Luca3048 @Antonio3915 @Umberto
Cara Anna,
mi dispiace come sempre rovinare l'idillio, ma - se sei proprietaria privata e non professionale di un alloggio - non puoi e non devi lasciare alcun presente soprattutto di carattere alimentare ai tuoi ospiti.
Per favore, informati molto bene sulle prerogative dei locatori privati turistici.
E' severamente proibito fornire alimenti senza una licenza, e questo vale anche per il caffé, lo zucchero, l'olio e l'aceto, ecc.
Due sono gli aspetti che informano questo divieto: 1) l'ospite potrebbe subire un danno da un alimento non controllato preventivamente da un organismo nazionale di tutela (come accade per le locazioni turistiche professionali); 2) le licenze per fornire alimenti (anche quelli semplici, anche quelli industriali, non parlo delle torte fatte in casa, che sarebbero ancora più proibite per causa del punto precedente) sono costosissime e sono appannaggio dei locatori professionali. La nostra (da privati) sarebbe un'indebita concorrenza che farebbe (come ha sempre fatto) levare alte proteste dall'ospitalità professionale che giustamente griderebbe a concorrenza sleale e comportamento fuori legge.
E' necessario che ci si informi su ciò che i privati possono fare per i propri ospiti. Fornire alimenti di qualsiasi tipo non è fra queste cose.
Se ancora resiste questa forma di ospitalità (e non so per quanto ancora lo sarà in Italia) è perché i limiti sono molto precisi e non dobbiamo porci contro coloro che fanno questo lavoro per professione.
Mi dispiace, ne ho scritto molte volte qui, ma a quanto pare non è mai abbastanza.
Il rischio che si corre è al minimo una severa multa, al massimo la chiusura della struttura.
Per favore, poiché però questa abitudine (che non va bene) è così comune, almeno non parlatene in questi commentari che vengono verificati spesso dalle Autorità per vedere di coglierci in fallo.
Quindi, se regalate yogurt o cioccolatini ai vostri ospiti, almeno non ditelo.
L'esempio che faccio sempre è: poiché la locazione breve privata dal punto di vista legale è equiparata a quella "normale" (4+4, ecc.) privata, consegnereste a chi vi affitta per otto anni casa una bottiglia di vino a settimana? Fornireste un cambio di lenzuola andando in casa a rifare i letti altrui?
E Airbnb dovrebbe iniziare a filtrare almeno gli argomenti che non sono in linea con le nostre leggi, per favore, invece di perdersi in censure inutili quando scriviamo che l'ospite che viene da quel Paese si comporta male perché è abituato così.
Molti di noi non sono consapevoli di questi aspetti (anche se dovrebbero) e rischiano molto a scriverne in un posto pubblico come questo.
Mi dispiace molto. Non mi faccio di certo degli amici.
In bocca al lupo.
@Cristina19, Ciao Cristina, sono Nadia, ciò che dici è giusto. Io (credo cosi anche gli altri host) lo faccio per accogliere l'ospite(seppur sbagliando).
Puoi darci tu dei consigli, oppure dirci come accogli tu gli ospiti.
Grazie. Nadia
@Cristiana19 ho la sensazione che si confondano il divieto di somministrare e di vendere alimenti o servizi con il lasciare dei prodotti industriali preconfezionati in omaggio. Le prime sono assolutamente vietate, sull'ultima dopo aver letto un bel po in rete credo che la tua interpretazione sia molto restitrittiva. Il cambio biancheria non può essere venduto come servizio, ma anche qui, se un ospite soggiorna 2 settimane cambiare la biancheria dopo 7 giorni non è un servizio alberghiero/professionale, ma una cortesia.
@Nadia1336 @Anna15487 @Antonio3915
Cari Amici,
premessa d'obbligo: io parlo solo per le persone come me, ovvero per i locatori privati. Chi svolge questa attività professionalmente può fare ciò che vuole e segue una normativa che non conosco.
Rispondo per quanto posso.
Nadia: non devi pensare che non apprezzi i gesti cortesi, ci mancherebbe. Ma purtroppo donare/fornire alimenti (dalla bottiglia di vino al cesto di frutta, dalle marmellatine confezionate al sale o al pepe!) non si può assolutamente. E qui rispondo anche a Antonio: la somministrazione non è preparare la colazione o un pranzo, è davvero "somministrare=fornire", ovvero non c'è distinzione (e perché dovrebbe esserci? Gli alimenti confezionati o no sono alimenti tutti) fra preparare volontariamente un cocktail di benvenuto o far trovare 20 bustine di zucchero e le capsule per il caffé.
La fattispecie è una sola: offrire sotto qualsiasi forma alimenti può essere fatto esclusivamente se si è in possesso di una licenza. Non c'è nessuna possibile interpretazione diversa da questa. Se tu ce l'hai, potrai fornire tutto ciò che questa licenza prevede (e vedresti come sia complicato il settore: chi fornisce caffé deve prevedere una licenza diversa per il vino, ancora e ancora più complicato se il prodotto è fatto a mano, ecc.).
Se, caro Antonio, non ti fidi di quello che ti dico, non procedere su internet che non è il verbo e confonde molto le idee. Chiedi a un avvocato e sentirai esattamente queste parole.
Per quanto riguarda fornire le lenzuola in più, soprattutto se l'ospite soggiorna più di una settimana: certo che si può fare, eccome (anzi è buona regola); quello che non si può fare, e se leggi bene il mio esempio era chiaro, è andare a cambiarle all'interno dell'appartamento durante il corso della locazione.
Dobbiamo fornire all'ospite tutto ciò che serve per la durata della locazione, pertanto se la vacanza sarà lunga sarà bene consegnare i cambi adeguati di lenzuola, asciugamani e tutto ciò che si ritiene opportuno, ma solo e soltanto a "inizio locazione".
Al cambio, al letto da rifare, ci dovrà pensare l'ospite così come al lavaggio dei tessili.
La legge è chiarissima: fornire tutto a inizio locazione, consegnare le chiavi e farsi rivedere (a meno di problemi, incidenti, riparazioni) a fine locazione per la riconsegna.
Rifare il letto durante la vacanza è considerato un servizio di natura alberghiera professionale e a noi privati non è concesso.
Il mio esempio era solo a scopo indicativo di ciò che non possiamo fare.
Ma ripeto: per favore, informatevi. Una sola consulenza anche attraverso le Associazioni di categoria (ce ne sono tantissime sul territorio) anche con poca spesa vale un Perù e vi chiarirà le idee.
E fate attenzione a ciò che scrivete qui.
Consigli di vecchia zia.
Per finire: io accolgo personalmente sempre i miei ospiti, mi prodigo, soprattutto prima dell'arrivo con ogni possibile informazione utile, chiedo anzi che mi si chieda...
Ho preferito però abbondare con accessori per me utili: ombrelli, poncho impermeabili e sovrascarpe da "acqua alta" (ogni tanto c'è ancora in forma ridotta, ma c'è) per ciascun ospite, tre asciugamani, un accappatoio, pantofole per ciascun ospite, elettrodomestici utili per preparare cene anche elaborate, una buona biblioteca soprattutto su Venezia (non banale, approfondita, con qualche libro di pregio) in più lingue. Tutto ciò che faccia sentire l'ospite a casa propria anche con particolari che potrebbero ricordargli ciò che di solito utilizza con piacere ed è felice di ritrovare in un altro Paese.
Questo è più che concesso e il costo di qualche accessorio in più o del lavoro per la pulizia e la manutenzione di accessori da lavare si può equiparare a quello delle diverse bottiglie di vino o degli alimenti che si offrono durante l'anno.
L'ospite di una casa privata, soprattutto se rimane nell'alloggio più di un paio di giorni, farà certamente una spesa per le proprie prime colazioni o per qualche cena tranquilla in casa. Se ha gli strumenti adatti per divertirsi a cucinare godrà maggiormente del posto in cui si trova e non sentirà la mancanza di qualche bustina di zucchero, che si comprerà senza problemi al supermercato che gli indicherete.
Io fornisco anche, nell'ottica di abbattere il consumo di plastiche, le sporte per andare al mercato, le retine di una volta per la frutta e la verdura... e sono usate, eccome se sono usate!
Credetemi, non si sente la mancanza di qualche capsula di caffé, ma si gode anche delle piccole attenzioni e dei piccoli comfort.
Poi, naturalmente, ognuno è "parone a casa sua"...
Un caro saluto.
Buonasera tutti,mi associo a quanto scritto da @Cristiana19 ,per la somministrazione di alimenti e bevande,occorre l'abilitazione,e relativa licenza.
Per il mero affitto di un appartamento,uso turistico o altro,la legge prevede che non sia fornito alcunche' salvo lenzuola,asciugamani,e quanto necessario per le pulizie.Stop.
Poi ognun faccia come vuole,auguro solo a chi capita,di non doversi giustificare davanti ad un Pubblico Ufficiale,il quale conosce solo le Leggi,e non le nostre opinioni
Cordialmente
@Ermanno8 ma perché perché perché, caro Ermanno, non sono come te e in due righe dico tutto?
Grazie, ma non imparerò mai...
un abbraccio
@Antonio3915 Caro Antonio,
ancora - permettimi - un appunto circa il fornire alimenti preconfezionati anche "morti" per così dire come bustine di té o caffé o zucchero (per fare gli esempi più consueti). Ammesso che i carboidrati siano morti (e non lo sono mai, maledizione...).
Chi ha la licenza per questo tipo di alimenti (ad esempio i bed and breakfast) deve giustificare in un archivio aziendale le forniture, ovvero gli acquisti e le scadenze delle partite di alimenti in carico presso la struttura.
Noi privati di certo non facciamo questo, perché - non avendo licenze che lo impongono - pensiamo di poterne fare a meno. E forniamo (quando lo facciamo) alimenti per i quali la scadenza, così come l'acquisto, non è verificabile.
Questo è un rischio potenziale per la salute dell'ospite, oltre che un'illiceità.
Lo dico anche a coloro che regalano marmellate o altro del genere, e soprattutto a chi è così gentile da preparare e offrire torte...
E' pericolosissimo: voi non conoscete chi avete come ospite, che intolleranze possa sviluppare, quali problemi potrebbe ad esempio causargli la frutta secca (noci o nocciole), potreste determinare del tutto involontariamente un avvelenamento o un disagio forte per via di alimenti scaduti o di alimenti non tollerati.
Volete fare la prova e affrontare una causa per un problema di questo genere?
Perché rischiare inutilmente? Che senso ha?
Basta un solo errore in anni di ospitalità felice, poi si paga amaro.
Mi dispiace tanto, lo dico ancora. Ma la legge non è interpretabile, purtroppo.
@Cristiana19 è vero che locazioni turistiche non possono lasciare nulla, ma nessuno mi vieta di fare un regalo ai miei ospiti tra l'altro donando (e non sempre) un prodotto preconfezionato e comprato in un regolare negozio. La tua risposta sembra fare un terrorismo inutile dal momento che la legge non vieta i regali sia che li lascio in appartamento sia che glieli consegno al di fuori di persona. Non è concorrenza, ma attenzione all'ospite. Penso che chi lavora professionalmente all'ospite offre molto di più che una bottiglia di vino e tra l'altro, giustamente, si fa anche pagare cosa che io non faccio. Saluti
Anna