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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Buongiorno a tutti , ho iniziato ad affittare un appartamento di mia proprieta’ a Luglio2018 . Ho affittato fino ad Ottobre poi siccome non c’e’ piu turismo riprendero’ la prossima stagione .
essendo airbnb al momento il mio unico reddito , come mi devo coportare con la dichiarazione dei redditi nel 2019 ?
C’e’ una cifra sotto la quale non e’ necessario dochiarare o c’e’ una fiscalita’ diversa ?
Grazie per ogni indicazione
Un commercialista ?
Devi andare da un commercialista o ad un CAF.
Portando l'elenco degli affitti che hai percepito (e di cui dovresti avere copia del contratto).
Gli importi da dichiarare sono quelli nominali, non quanto hai effettivamente ricevuto da Airbnb, che ti invia il corrispettivo al netto delle sue commissioni.
(ad esempio, se affitti a 80 euro a notte, per 10 notti fa 800, ma tu riceverai da Airbnb circa 770. Tu devi dichiarare 800).
Non c'è un importo al di sotto del quale non si effettua la dichiarazione, quindi devi farla normalmente.
Presumendo che tu sia il proprietario dell'alloggio, il CAF (o il commercialista) riporterà gli affitti nelle righe del quadro fabbricati, appena sotto l'indicazione del fabbricato e della rendita catastale.
Grazie per la risposta .
sul fatto del “ dovresti avere copia del contratto “ ... ecco io non me ho mai datto uno .
Pensavo bastasse dimostrare con i bonifiici e con le ricevute per la tassa di soggiorno .
Mi rivolgero’ ad un commercialista in ogni caso , sperando di trovarne uno che conosca la materia Airbnb
se fai LOCAZIONE turistica o breve, é necessario avere i sottostanti contratti di affitto, scritti e firmati in originale dalle parti.
É un elemento essenziale per distinguerti da una attività ricettiva vera e propria (come ad esempio la casa vacanza) che ha regole e norme diverse, oltre ad un diverso profiilo fiscale.
ps: ma fai locazione turistica a Milano?
mi sembrava che in Lombardia ci fossero problemi ad accreditarsi come locazione turistica e che la Regione imponesse a tutti di essere Casa Vacanza (e con la Questura che non da le credenziali senza il benestare del Comune)... tu come hai fatto?
Mi sa che ho preso la cosa un po’ alla “ leggera “ all’ inizio fidandomi delle indocazioni di un amico che amche lui e’ su airbnb .
tanto per iniziare io sto in Piemonte sul Lago Maggiore .
Controllando ieri sera nel portale del comune dove risiedo ho “ scoperto “ che la mia casa e’ classificata come Casa Vacanza in effetti .
Oggi andro’ in Comune e cerco di far luce sulla questione perche’ a questo punto , mea culpa , non ci sto capendo piu niente .
pensavo di aver adempito a quelli che erano gli obblighi di tassa soggiorno e comunicazione ne alla questura e che con ricevute Airbnb ( stampando le prenotazioni rocevute con relativi compensi ) fossero sufficienti x la dichhiarazione e x il fisco .
cosa cambia quindi se sono Casa Vacanza ?
Se sei Casa Vacanza sei una attività turistico ricettiva.
Devi sottostare alle norme, regolamenti e limitazioni eventualmente imposte dalla Regione (in termini di dotazioni, superfici, giorni di apertura, pubblicizzazioni, ecc); il turismo infatti é delegato dallo Stato alle Regioni, come la Sanitá.
Da un punto di vista fiscale, dovresti mettere i redditi nel quadro “redditi diversi” e non puoi avvalerti della cedolare secca ma pagare l’aliquota media risultante dal tuo reddito.
Questo non vuol dire che fare Casa Vacanza non possa essere da preferire rispetto alla locazione turistica: dipende da valutazioni che devono essere fatte caso per caso.
Di certo dovrebbe essere una scelta consapevole e non “random”.
Il fatto di “stare su Airbnb” non determina la posizione normativa o fiscale del soggetto.
Airbnb é solo una vetrina dove si pubblicizza una ospitalità (e non solo); quello che si pubblicizza e sulla base di cosa, é un onere a carico dell’utente.
Su Airbnb c’é di tutto: singole stanze, appartamenti, ville, residence, hotel, agriturismi, pensioni, ecc ecc e ora anche “esperienze” (voce molto vaga); domani potrebbe al limite allargare il proprio raggio di azione ed estenderlo ad altre attivitá... sta a noi capire come si collocano nel nostro ordinamento normativo e fiscale.
Se domani decido di proporre una esperienza di accompagnamento del turista per i vicoli della mia cittá, forse devo pensare che per farlo devo essere abilitato come guida turistica (immagino) e quindi attrezzarmi a dovere (partita iva? attestati vari? camera di commercio? Non lo so); se decido di far assaporare ai turisti i piatti tipici della mia zona, non posso certo farlo cosí, senza autorizzazioni a manipolare i cibi, autorizzazioni ASL, ecc ecc)
Buongiorno, ma questo voi dire che come CAV non c'è la scelta tra cedolare secca e tassazione IPERF? E saprei dirmi se in entrambi le acsi sara possibile di fare la detrazione delle spese (tipo, spese condomino, acqua, energia, e anche spese di pulizia)? Purtroppo non trovo niente di preciso nel Internet che riguarda questo, grazie tanto Katrin
sono stato in comune ma anche li non ho ricavato molte notizie precise .
In particolre vorrei chiedere , premesso che dovrei saperlo io ma a questo punto non riesco a risalire a notizia precisa : come faccio a sapere come sono registrato fiscalmente ?
cioe’ se sono classificato come casa vacanza oppure struttura ricettiva ?
Per quello che ne so io, Milano (la Lombardia) é l’unica Regione che “impone” lo status di Casa Vacanze e non ammette la locazione turistica.
Per questo aspetto ci sono giá diversi ricorsi al TAR e impugnazioni della legga da parte dello Stato.
Quindi, ai fini “normativi”, al momento non esisterebbero locazioni turistiche, ma solo Case Vacanza (che sono attività ricettive).
Per questo dovresti aver fatto la SCIA al Comune (SUAP). Se non lo hai fatto, al momento per la Regione sei “abusivo” e rischi una sanzione di 4000 euro.
Questo sul piano normativo.
La presentazione della SCIA per Casa Vacanza a Milano (ma anche in altre Regioni) presuppone tutta una serie di dotazioni, adempimenti, rispetto di certe normative, a differenza della semplice locazione turistica, che é un affitto come tutti gli altri (anche se di breve durata e per una motivazione ben precisa).
Ma questo, come dicevo, sul piano normativo della Regione.
Per l’Agenzia delle Entrate (aspetto fiscale) questi sono dettagli poco influenti.
Se dichiari correttamente i redditi percepiti non dovresti avere problemi.
Il problema potrebbe eventualmente porsi per l’eventuale applicazione della cedolare secca, che salvo errori non é possibile per le attività ricettive come appunto bed&breakfast, case vacanze e affittacamere.
E questo benché la Regione Lombardia, nelle sue “celebri” FAQ sul tema, giusto per aggiungere maggiore confusione ha dichiarato che le Case Vacanza possono accedervi!
In particolare su Milano la consulenza di un commercialista (esperto nella materia, non il primo a caso) é quanto mai opportuna.
@Alberto364 una casa vacanza E' a tutti gli effetti una struttura ricettiva.
Se invece affitti in locazione no.
Ma la commissione che si trattiene airbnb non dovrebbero essere dichiarate da airbnb stessa? Non capisco perché si debbano pagare le tasse su un importo non percepito!
@Alberto364 io ti consiglio di rivolgerti a un CAF. Il servizio è gratuito, almeno per la consulenza. Ciao
@Salvatore199 guarda che @Alberto364 sta in Piemonte e mi sembra strano che non sa come è registrato, basta risalire alla comunicazione/domanda fatta a suo tempo. Possibile che non l'abbia proprio fatta...non lo so...