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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Ciao a tutti,
Scorrendo i vari post, il tema “famiglie con bambini” sta diventando un topic, ovviamente:
@Francesca ne parlava nel post di Airbnb Report on Travel & Living Situation con focus sull’Italia Che trovate qui;
@Walter scendeva più in profondità in questo Bambini sì o Bambini no
ed anche @Alessandro877 poneva una questione interessante sui limiti della “fascia di età” dei bimbi in quest’ultimo post
Il mio quesito è abbastanza di nicchia in quanto riguarda gli Hosts di Roma (non sono a conoscenza delle esenzioni degli altri Comuni/Regioni) e, probabilmente, è più da assistenza che da community ma vorrei capire se ne avete parlato già in precedenza e, solo dopo, decidere come proseguire.
Allora: il regolamento sul Contributo di Soggiorno (la famigerata Tassa turistica), anche nel suo ultimo aggiornamento del 8 aprile 2021, continua a considerare esenti i bambini “fino al compimento del decimo anno di età”; nel caso del mio Comune, poi, la piattaforma ha siglato un accordo con il quale riceve direttamente il contributo dal guest alla prenotazione, per poi versarlo all’erario di competenza, e questo è un bene, però...
meglio l’esempio pratico:
L’ospite di oggi viaggia con suo figlio di 5 anni, ha prenotato due notti e pagato la tassa di soggiorno per 2 persone x 2 notti perché il form, che distingue solo bambini dai neonati (cioè fino a due anni), “accorpa” poi il “bambini” da 2 a 12 anni tutti sotto lo stesso cappello, generando per tutti, indistintamente dalla loro età, un contributo di soggiorno che non tiene conto della esenzione prevista invece dal Regolamento di Roma Capitale.
in sintesi: doveva pagare Tassa di Soggiorno solo Lei (€3,50 x notte = €7) ed ha pagato per entrambi €14.
io non ho potuto compensare, in quanto la tassa è stata riscossa direttamente dalla piattaforma, ma ho dovuto spiegare (l’impossibile, perché come spieghi ad una ragazza di Taiwan supersmart, che viaggia tranquillamente da sola con un “piccoletto” che nonostante la “legge” non preveda il pagamento, il form invece non prevede distinzioni?)
A parte che non lo trovo giusto, affatto, voi cosa ne pensate? Vi è già capitato?
Risolto! Vai alla Risposta Migliore
Ciao @Roberto1055 ,
diciamo che è più un problema di Airbnb con la tua ospite che tra te e lei.
Comunque da quello che so io, se contatta l’assistenza clienti dopo il soggiorno può chiedere il rimborso della tassa ingiustamente riscossa dal portale e non dovuta per via dell’esenzione dei bambini fino a 10 anni.
Ciao @Roberto1055,
in effetti non mi è ancora capitato da quando Airbnb si è accordata col comune di Roma per riscuotere la tassa di soggiorno. Come giustamente ha scritto Dario è un problema tra Airbnb e l'ospite però è anche vero che dispiace quando succedono queste cose, in qualche modo ci viene da farcene carico. Per prima cosa quindi farei contattare l'assistenza dalla tua ospite e, se proprio con Airbnb non trovasse un accordo, conoscendomi, io proporrei di dividere il costo dell'ingiusta tassa pagata. Una soluzione a metà e tra l'altro unicamente temporanea, per fare qualcosa di efficace e definitivo bisogna che un po' tutti noi host (o affittuari...) di Roma scriviamo tanto ad Airbnb che al Comune (anche al telefono allo 060606 sono gentili e rispondono sempre) per fare presente il problema perchè è evidente che c'è un misunderstanding da risolvere. Comunque grazie per avercelo fatto sapere, magari aggiornaci sulla risposta che Airbnb darà alla tua ospite.
hai colto nel segno. Purtroppo questi accordi sono fatti con modalità semplici per chi raccoglie , alias Airbnb, e quindi incassano su tutti. Io ritengo giusto informare l’ospite, che ovviamente non può conoscere le regole delle tasse di soggiorno di tutto il mondo, e dargli gli estremi per chiedere il rimborso ad Airbnb. D’altra parte capisci che questo fa comodo sia ad Airbnb che incassa e ha liquidità che per il nostro amato Comune di Roma che incassa anche quando non dovrebbe. Io ritengo mio dovere informare e non lavarmene le mani perché da ospite mi farebbe piacere avere l’informazione che altrimenti non avrei.Oggi ho in arrivò famiglia con due bambini esenti e così farò ! Anche questo vuol dire dare accoglienza :))
Anche tu hai fatto centro @Paola4 , perché se è “formalmente” vero che il problema riguarda l’ospite e la piattaforma, come dice @Dario0 , è soprattutto vero che accogliere significa prodigarsi in tutto e per tutto per un soggiorno bello, rispettoso delle promesse fatte ma anche delle regole da rispettare da entrambe le parti. Forse, come dici e come dice anche @Sveva3 , se segnalassimo tutti l’anomalia, potremmo evitare il problema a monte (un giorno, chissà...) e non rimandarlo ad una risoluzione postuma che comunque, non offre un primo imprinting di accoglienza a 360°.
Aggiorniamoci, grazie a tutti!
@Roberto1055 potremmo certamente farlo presente ma credo che sia il
Comune che Airbnb sappiano perfettamente di questa stortura ma alla
fine fa comodo ad entrambi. E credo che ognuno scarichi la colpa sull’altro 😕
Non credo che Airbnb possa spendere soldi per modificare per ogni comune italiano il programma di raccolta della tds; è un costo che non vuole sostenere. Il comune da parte sua incassa di più quindi ne ha tutta la convenienza. Non saremo noi a far cambiare idea purtroppo ad entrambi. Io infatti non ero per nulla favorevole a che raccogliesse Airbnb la tassa proprio per queste problematiche. L’ho sempre raccolta senza alcun problema ma per tanti host invece era un dilemma. Probabilmente perché piace fare questa attività senza avere obblighi e doveri, come in tanti altri lavori, ma solo un buon ritorno economico.
cari @Roberto1055 e @Sveva3 se pensate che telefonando allo 060606 in massa (10 persone?) al Comune di Roma si possa far cambiare il regolamento del Contributo di Soggiorno o l’accordo tra Comune e Airbnb, mi dispiace, sarebbe bello ma non è così.
Benvenuti a Roma!
Forse qui, come community potremmo chiedere qualcosa di più ad Airbnb, ma poi dovremmo confermare dopo il check-in l’eta di tutti i partecipanti al viaggio per evitare abusi da parte dei viaggiatori.
Sinceramente mi limito ad informare i viaggiatori della possibilità di ottenere un rimborso attraverso l’assistenza Airbnb alla fine del soggiorno.
È facile e veloce, l’assistenza Airbnb è di buon livello e non vedo problemi. Poi ci sono anche tanti che non si preoccupano di pagare 7 o 14 euro in più in una vacanza che ne costa normalmente qualche migliaia di euro.
@Dario0 non è un problema di Roma ma per tutte le città in cui raccoglie Airbnb come ben saprai. Il fatto è che ad Airbnb sta bene così ed al Comune anche.
E’ chiaro che l’accordo non è stato fatto per facilitare noi host, questo lo sappiamo no?
Ciao @Paola4 , sinceramente io sono a favore dell'accordo, a me ha facilitato la vita.
Continuo ad informare gli ospiti della possibilità di essere rimborsati.
Credo che se interessati possano impegnarsi un pochino e ottenere ciò che gli è dovuto.
Sono anche d'accordo con te quando dici che sarebbe difficilissimo e costosissimo per airbnb inserire tutte le regole della tassa di soggiorno di tutti i comuni italiani. Immagina quante esenzioni differenti, neanche l'età dalla quale si inizia a pagare è la stessa in tutta Italia, figurati.
@Dario0 ma infatti ci sono tanti host che sono a favore, anche se poi le rogne rimangono comunque. Per chi fa i check-in in persona come ho sempre fatto io, il problema non si è mai posto. Certamente per chi fa self check-in potrebbe esserlo perché obbliga l’host comunque a passare e riscuotere se non vuole rischiare di non trovare i soldi 😕
Nuuu @Dario0, a Roma ci sono nato e ci vivo da sempre (spesso dico per fortuna a volte dico ahìme) e so che “sarebbe bello, ma...”
tra l’altro con le varie problematiche (vedi rifiuti su tutti), immagino che priorità avrebbe la questione.
è solo che normalmente preferisco andare a monte Invece di rincorrere ogni volta ma, come dici tu da navigato ospite, a Roma nun se po’ fa, o così sembra... di seguito la risposta dell’assistenza, risolutiva ma da “ripresentare” ogni volta (come i peperoni) o far finta di nulla
«Questa dinamica di pagamento non è imposta da Air bnb ma dal Comune Roma in quanto in base ad una delibera Comunale ha deciso di richiedere la tassa in anticipo per poi rimborsarla a partire dal momento di check out in quanto si è verificato che alcuni utenti inserivano nella prenotazione la residenza nel Comune o tutti i soggiornanti minorenni per evadere la tassa e poi il comune dopo l'accertamento non riusciva a recuperarla, in pratica a partire dai giorni successivi al check out che vedo fissato il 17 luglio sarà sufficiente che il suo ospite ci contatti e si provvederà tramite l'invio del documento d'identità alla richiesta di rimborso della tassa di soggiorno scaricando il modulo preposto da Pc in questo link https://www.airbnb.it/help/article/2360/come-posso-ottenere-un-rimborso-se-sono-esentato-dalla-tassa...
Questa modalità di rimborso è voluta in base alla delibera Comunale riguardante i rimborsi sulla tassa di soggiorno e non a regole impostate dal sito Air bnb.»
@Roberto1055 La risposta dell’assistenza mi sembra un linea con quanto scritto da me e verificato attraverso ospiti recenti.
Pagano prima e poi dopo il soggiorno chiamano l’assistenza e si fanno rimborsare.
Per fare un esempio, con 2 persone esenti, in una settimana di soggiorno, parliamo di un rimborso di 49 euro. Sicuramente in una settimana a Roma è la spesa più piccola che hanno dovuto affrontare.
Continuerò a non occuparmene e a demandare la cosa al rapporto tra Airbnb e l’ospite, però capisco il tuo discorso sull’accoglienza e sono contento che ci siano host come te.
@Roberto1055 Stessa cosa per il
Comune di Torino e stesso modulo da compilare. Io ho avuto ospiti residenti nel comune di Torino (che ovviamente non dovrebbero pagare la tassa di soggiorno ), li ho infornati della richiesta di rimborso ma poi non essendo una cosa rapida, le persone lasciano perdere. Non è comunque giusto.
Ecco @AnnaLuisa1 … è questo ragionamento al contrario che trovo assurdo (dopo l’ospite può fare richiesta) e tutt’altro che accessibile (modulo scaricabile da PC, comodissimo in viaggio) perché, se anche come dice Dario le Big city ti abituano alla “fatalità degli eventi” (a Roma nun se po’ fa...), se è vero che le responsabilità dei singoli sono importanti quanto quelle delle istituzioni (perché raccogliere i rifiuti ingombranti abbandonati In strada se tanto il giorno dopo ce ne sono altri?), è vero pure che un’organizzazione deve anticipare il problema e trovare soluzioni per la maggioranza, non far pagare tutti per il comportamento scorretto di alcuni.
anche per me, oltre che imbarazzante da spiegare, non è cmq giusto.