Come vi dicevo, ma non vedo il mio post nella conversazione, ho scritto una pec all'indirizzo contributosoggiorno@comune.roma.it.
Il problema non è come noi dobbiamo inventarci di poter pagare, ma di come loro abbiano fatto ad imporre un obbligo via delibera senza adeguati tempi e senza aggiornare gli strumenti.
Propopngo quindi di portarla ad un livello preliminare, ovvero: dobbiamo dichiarare il primo trimestre? No, se l'obbligo parte quando il trimenstre è finito. Dobbiamo iscriverci? No, se non considerate nel modulo la nostra categoria. Dobbiamom pagare? No, se non adeguate il sistema. E tutte queste cose dovete farle entro il 16 luglio, altrimenti il problema è vostro e non nostro, e ve lo scirviamo per posta certificata.
Ecco l'e mail che ho inviato. Forse se la mandassimo tutti potremmo ottenere un tentativo di soluzione del problema.
Se non mi rispondono io non mi muovo e poi semmai vedrò con un legale come procedere.
"Spettabile Comune di Roma,
da qualche mese, saltuariamente, affitto la mia casa per brevi periodi (locazione breve inferiori ai 29 giorni) tramite il sito AirBnb.
Ho appreso che con la delibera n. 32 del 30 Marzo scorso,l'amministrazione Capitolina ha esteso anche a noi "locatori per brevi periodi" l'obbligo di riscuotere il contributo di soggiorno dai nostri ospiti.
La delibera impone l'obbligo a far data dal 21 aprile 2018.
In merito a questo nuovo obbligo amministrativo avrei bisogno di avere alcune informazioni.
1) Dalle informazioni presenti sul portale www.comune.roma.it, risulta che la comunicazione vada effettuata trimestralmente e che, per I trimestre 2018, questa vada espletata entro e non oltre il 16 aprile 2018.
Considerando che l'obbligo di riscossione del contributo è espressamente indicato dal 21 aprile 2018, e quindi, non solo bel oltre la conclusione del I trimestre, ma persino 5 giorni dopo l'ultima data utile per la comunicazione stessa, vorrei avere chiarimenti in merito a come fare per riscuotere le eventuali somme dai miei eventuali ospiti visto che la delibera non è retroattiva e che, per tutta la durata del I trimestre 2018, tale obbligo non fosse ancora previsto né per me né per i miei ospiti. Stesso discorso vale per la comunicazione che avverrebbe irrimediabilmente con ritardo rispetto alla data del 16 aprile 2018 in quanto l'obbligo è previsto a partire dal 21 aprile 2018. Ciò considerato, posso considerare nullo l'obbligo per quanto riguarda il I trimestre 2018?
2) Dovendo espletare l'obbligo di comunicazione per il II trimestre 2018, al momento della mia iscrizione sul portale del Comune di Roma come persona fisica, nel modello on line mi viene chiesto obbligatoriamente di indicare cosa riporta la mia "insegna". Nel caso della locazione breve non siamo tenuti a possedere delle insegne né a farne comunicazione. Che cosa devo scrivere in quel campo? Se non lo compilo non ho la possibilità di andare avanti con la registrazione e quindi non posso assolvere né all'obbligo di comunicazione né all'obbligo di versamento del contributo di soggiorno.
Inoltre, procedendo all'interno dello stesso modulo, viene richiesta anche la tipologia di attività attraverso l'indicazione di una delle voci del menù a tendina. La voce Locazione Breve non è presente. Che voce devo allora indicare?
3) Alcuni miei "colleghi" che hanno tentato di risolvere in modo autonomo la questione e sono riusciti ad iscriversi (con il dubbio di aver dichiarato dati errati rispetto alle voci richieste) non sono comunque riusciti ad effettuare il versamento perché sprovvisti del codice IUV. Visto che non siamo strutture ricettive, ma effettuiamo locazioni brevi, chi ci fornirà questo codice? Quando? Con quale canale? Dobbiamo richiederlo noi? In caso positivo a chi? La delibera ci obbliga a comunicare gli ospiti alloggiati nel secondo trimestre ed a versare il contributo di soggiorno ad essi relativo entro il prossimo 16 luglio. Come possiamo ottemperare a questo obbligo in mancanza del codice IUV?
Questi sono solo alcuni dei dubbi ai quali la comunità dei locatori per brevi periodi su AirBnB di Roma non è riuscita a trovare risposta.
A titolo personale trovo quantomeno superficiale aver inserito un obbligo con una delibera senza alcuna considerare i tempi per l'assoluzione dello stesso e soprattutto ancora più grave il mancato adeguamento da parte dell'Amministrazione Comunale degli strumenti che essa stessa indica come gli unici perché i cittadini possano sopperire all'obbligo da essa stessa imposto.
Polemiche o osservazioni a parte, vorrei conoscere al più presto le informazioni indispensabili per poter sopperire all'obbligo di raccolta e versamento del contributo di soggiorno.
Sottolineo come senza queste informazioni e senza un adeguamento del sistema sarà per me impossibile, oltre ogni mia volontà, poter rispettare l'obbligo di comunicazione ed il versamento del contributo di soggiorno così come imposto dalla delibera n. 32 del 30 marzo 2018 entro il termine del 16 luglio p.v.
Certi in una vostra sollecita risposta e grato per il tempo che vorrete dedicarvi, porgo cordiali saluti."
