Ciao, @Alessandra237, se non anteponi questo simbolo @ prima del nostro nome, noi non riceviamo subito la comunicazione del fatto che ci stai scrivendo e che ci stai nominando.
Riguardo la Cedolare ci sono delle novità in uscita in Parlamento / Senato, e dunque finora si è pagato al momento della Dichiarazione dei Redditi (senza che i redditi da Cedolare, se scelta facoltativamente come opzione, si sommassero al resto dei redditi; oppure sommandosi al resto dei redditi se si seguiva il normale IRPEF a scaglioni); invece in seguito questa cosa avverrà alla fonte, sotto forma di Cedolare per chi la sceglierà, o sotto forma di ''ritenuta d'acconto'' per chi non la sceglierà. Chi invece ha P. Iva resterà esente da tali innovazioni. Altra innovazione sarà l'estensibilità della Cedolare Secca anche alle ''sublocazioni'' e ai contratti onerosi di comodatario, e simili.
Riguardo a cosa portare al commercialista, direi (anche se poco utili per le locazioni pure) le Fatture Commissioni Host di Airbnb scaricabili dal portale e i contratti di locazione scritti e le ricevute generiche non fiscali da te emesse al guest, entrambi al Lordo delle commissioni per l'Host di Airbnb. Se invece ti sei dimenticata (male!) di scrivere contratti di locazione, e/o di emettere ricevute al Guest tu stessa, allora puoi sempre utilizzare gli storici dell'incasso lordo di Airbnb o gli estratti conto bancari e di Paypal con le transazioni ricevute da Airbnb unitamente alle Fatture sopra citate con le Commissioni di Airbnb per l'Host.
Assolutamente le spese di pulizia non solo non dovrebbero essere separate, ma soprattutto non dovrebbero essere esentate dalle tasse! Includile sempre nel canone di locazione lordo e nelle ricevute! Un conto sono le ''utenze'', casomai, e un altro sono le "pulizie"! Ciao! ; )
