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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Salve a tutti, sono nuovo del sito, volevo sapere qualcosa riguardo agli introiti percepiti con gli affitti. In poche parole è sufficiente che nella mia dichiarazione dei redditi aggiunga le cifre percepite e basta???????? Per quanto riguarda i vari contratti di affitto, anche se a breve termine ogni qualvolta si affitta, come host non dobbiamo fare o dichiarare nulla??????? Se qualcuno aggiunge un numero di cell. posso chiamare per delucidazioni, a parole ci si capisce meglio, ciao e grazie in anticipo.
Massimo
Nella discussione "Tassa di soggiorno Milano" troverai ottimi consigli. Un host ha pubblicato una sorta di guida pratica da dove potrai attingere informazioni utili.
Salve cosa devo presentare per dichiarare i compensi di airbnb? Grazie
marisa
vorrei saperlo anche io grazie!
per la dichiarazione dei redditi se hai pagamento con bonifico bancario puoi portare quelli al tuo commercialista.
Oppure puoi scaricare dalla sezione Account- Cronologia delle transazioni - un file Excell facendo Esporta a CSV che può essere fatto per anno solare (e quindi fiscale).
Se usate Paypal come pagamento immagino che anche da Paypal sarà possibile estrarre le entrate dei versamenti Airbnb (io non lo uso quindi potrei sbagliarmi)
Buone tasse :((((((((((
Buongiorno
secondo voi, senza il contratto di locazione turistica firmato tra le parti, i compensi di Airbnb rientrano comunque nella cedolare secca? O sono redditi diversi con tassazione irpef?
Gli ospiti sono registrati sul portale degli alloggiati della Questura, Airbnb offre servizi relativi a locazioni immobiliari, mi chiedo se, senza il contratto, ciò sia sufficiente a ricondurre i redditi alla cedolare secca.
Grazie a tutti
Marina
Per la cedolare secca il contratto è indispensabile.
In realtà lo sarebbe anche per la semplice dichiarazione tra i redditi da fabbricato, anche senza fare richiesta di cedolare secca.
E' necessario il contratto perchè lo prevede la legge, e anche perchè se l'Agenzia delle Entrate fa un accertamento, sono i contratti che devi produrre (visto che a tutti gli effetti, anche se per due/tre giorni, concedi in affitto la tua casa).
Molti confondono il fatto che siccome i contratti sotto i 30 giorni non devono essere registrati (ma la registrazione è una cosa) allora non debbano neanche essere fatti (ma fare i contratti è un'altra cosa).
Per la cedolare secca, sugli affitti a breve (locazione turistica) non è necessaria la comunicazione all'inquilino, ma si può decidere di adottarla direttamente in sede di dichiarazione dei redditi, valutando la convenienza fiscale sulla base della propria situazione.
nb: AitBnB fa solo da tramite tra il viaggiatore ed il proprietario, non è il soggetto che paga (che solitamente è un altro privato)
Grazie Marta, chiarissimo. Ritieni che, in caso di accertamento dall'Agenzia delle Entrate, non sia sufficiente una ricevuta per canone di locazione turistica firmata dalle parti (o solo dal locatore), contenente gli estremi della locazione (parti contraenti, immobile, durata, importo)?
In pratica, si rispetta così la forma scritta prevista dal codice civile, ma non sarebbe un vero e proprio contratto...
Me lo chiedo perchè la cedolare secca è decisamente più vantaggiosa nel mio caso, vorrei avere la documentazione a posto e dormire sonni tranquilli 🙂
Buona domenica, grazie ancora.
sul contratto va indicata la cifra lorda? oppure quella percepita dal locatore?
lorda.
quella che avrai messo nel contratto di locazione.
quindi così dichiaro anche la cifra che airbnb trattiene per l'intermediazione?
Ciao @Paola4siccome ho letto delle cose che mi hanno messo qualche dubbio stavo cercando qualche info in più sulla dichiarazione dei redditi, e nello specifico se dichiarare il lordo (quindi ciò che abbiamo incassato più commissione pagata ad airbnb) o il netto (cosa che ho fatto a novembre quando la commercialista mi ha richiesto il totale degli incassi per l'acconto 2017).
Dalla tua risposta qui si evince che dichiari il netto in quanto nell'estratto conto della banca troviamo i versamenti al netto che ci fa airbnb. Mi puoi confermare che tu fai cosi?
A novembre la mia commercialista, a cui chiesi se dovevo portarle il blocchetto delle ricevute o bastava l'estratto conto con sottolineate i versamenti,rispose che non voleva nessuna di queste cose e che sarebbe bastato il mio totale. Naturalmente le chiesi spiegazioni e mi disse di non preoccuparmi che nel momento in cui trasmetteva all'ufficio delle entrate i totali sarebbero stati sicuramente loro a chiedere le specifiche nel caso gli "puzzasse" qualcosa, presumo incrocino i dati con le banche o comunque se dichiaravo 100 euro per 6 mesi di lavoro probabilmente avrebbero fatto accertamenti.
Io calcola che sulle ricevute metto il totale comprensivo di commissione mentre appunto sull'estratto conto risulta il netto, allora trovai corretto dichiarare quelli che effettivamente avevo incassato, così da poter avere sempre a prova i versamenti bancari.
Scusa il mio pippone, a volte della mia commercialista non mi fido (so che è brutto dirlo), e magari prima di andare e chiedere ulteriori conferme provo a chiedere a chi ha più esperienza di me.
Un caro saluto.
Mary
Nella locazione (turistica, affitto breve), non dovrebbe esistere il concetto di “LORDO” o “NETTO”.
C’é l’ammontare dell’affitto concordato con il conduttore (ospite), e quello va inserito in dichiarazione dei redditi; al 95% se si decide di applicare la tassazione Irpef ordinaria (con l’affitto che confluisce nel reddito imponibile e possibilità di applicare all’imposta le detrazioni previste per legge), oppure al 100% se si opta per la cedolare secca al 21% (in quel caso, l’affitto resta escluso dal calcolo del reddito imponibile e sull’imposta non possono essere applicate le detrazioni).
NB: per detrazioni si intendono familiari a carico, spese mediche, interessi su mutuo abitazione principale, ecc.
Se poi per procurarsi l’affitto, si richiedono i servizi di un terzo (agenzia immobiliare, intermediario, portale telematico, OTA, annuncio su giornali, ecc ecc), il relativo costo non ha nulla a che vedere con l’affitto vero e proprio, ma é un costo a parte, che va trattato a parte.
Questo concetto di lordo e netto, nasce dall’equivoco determinato dalle modalità di pagamento adottate da Airbnb (ma non da Booking ad esempio). Il portale infatti incassa l’affitto per conto del proprietario (a cui dovrebbe girarlo integralmente) e dovrebbe emettere fattura per il suo servizio, e aspettare il relativo pagamento.
Airbnb ritiene più opportuno (e conveniente, ma soprattutto con certezza dell’incasso del suo servizio), girare al proprietario l’importo dell’affitto al “netto” del suo compenso.
Ma in realtà si tratta di due transazioni separate (un avere e un dare), che possono determinare un “netto”, solo in un virtuale conto economico che può fare il proprietario, per una sua personale valutazione di convenienza, ma non ai fini fiscali.
Non bisogna infatti fare confusione tra l’obbligazione che sorge a carico del locatario (nei confronti del locatore) per effetto del contratto di locazione turistica e l’obbligazione che sorge a carico del locatore (nei confronti dell’intermediario) per effetto del contratto di intermediazione.
Tali obbligazioni, solo occasionalmente, vanno a confondersi tra di loro nel momento del regolamento del prezzo semplicemente perché il locatario si trova a saldare il proprio debito non nelle mani del locatore ma nelle mani dell’agenzia di intermediazione che, a sua volta, dovendo ricevere dal locatore il prezzo dell’intermediazione trova più semplice incassare il proprio credito girando al locatore solo la differenza tra le rispettive partite creditorie e debitorie.
L’oggetto del contratto fra locatore e locatario attiene esclusivamente al contratto di locazione turistica e, quindi, anche il corrispettivo indicato nel medesimo non può che fare riferimento esclusivamente all’oggetto del contratto dovendo quindi concludere per l’indicazione in quest’ultimo del lordo a titolo di corrispettivo.
ps: leggi anche l’intervento successivo (anche se precedente, del 6-12-2016 dovrebbe risultare dopo questo)
Buongiorno @Roberto143 grazie per la tua dettagliatissima risposta.
Effettivamente leggendo anche la risposta sotto avevo pensato da ignorante proprio il contrario, e cioè che se tra 3.4 o 5 anni vengono a farmi degli accertamenti non ci sarebbe niente di più facile che girare loro i miei estratti conto, molto più pratico che spedirgli dei blocchetti di ricevute. Inoltre io non sottoscrivo nessun contratto, sono iscritta come Cav e non ho questo obbligo. Quindi un domani come documentazione avrei davvero solo ricevute e estratto conto.
Comunque per stare tranquilla quando dovrò dare il saldo degli incassi a giugno aggiungerò anche quelli tolti delle commissioni, cosi potrò stare tranquilla.
Grazie nuovamente.
Nella mia risposta, facevo riferimento alla locazione turistica.
(in questa community ci sono varie tipologie, ma la LT é sicuramente quella maggiormente rappresentata).
Gli aspetti fiscali (e normativi) sono differenti tra LT e CAV.
La CAV non deve fare il contratto in quanto é una attivitá ricettiva vera e propria, e dichiara i propri redditi nela quadro “redditi diversi”.
A differenza della locazione, può scaricare alcune tipologie di spese, però non so scendere nel dettaglio, e quindi darti indicazioni se anche la commissione dell’intermediario é scaricabile.
Per quello fai pure riferimento al tuo commercialista.