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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Salve a tutti, sono nuovo del sito, volevo sapere qualcosa riguardo agli introiti percepiti con gli affitti. In poche parole è sufficiente che nella mia dichiarazione dei redditi aggiunga le cifre percepite e basta???????? Per quanto riguarda i vari contratti di affitto, anche se a breve termine ogni qualvolta si affitta, come host non dobbiamo fare o dichiarare nulla??????? Se qualcuno aggiunge un numero di cell. posso chiamare per delucidazioni, a parole ci si capisce meglio, ciao e grazie in anticipo.
Massimo
Beh, benissimo... che cosa aggiungere?
Non c'é neanche domanda... vai pure cosí... 🙂
Buongiorno,
anche io sono nuova e ho intenzione di fare tutto in regola e non vi nego che sono un po' confusa....
Il commercialista mi ha detto di portargli la lista della transazioni nel momento in cui dovrò pagare le tasse. Per quanto riguarda il contratto la mia domanda, forse un po' banale è: per affitti inferiori a 30 giorni, nel momento in cui c'è una mail da parte di un turista che ti chiede "posso venire a stare da te" e tu rispondi "sì", non è quella già una forma di contratto?
Vi ringrazio anticipatamente per possibili delucidazioni,
Claudia
Ciao a tutti anche io ho affittato per tutto il primo anno (2016) con AIrBnb senza far firmare alcun contratto ai miei inquilini. Da quello che mi sembra di capire non potrò usufruire della tassazione del 21% (codolare secca) ma dovrò pagare le tasse con la mia aliquota di scaglione che dovrebbe aggirarsi sul 35%....ed il tutto perchè non ho fatto firmare un contrattino ai miei inquilini.
Contando che nel 2016 con AirBnb ho incassato circa 3000 euro dovrò pagare cierca 1000 euro contro i 650 con aliquota al 21%...
praticamente non fare firmare questi fogli mi è costato 350 euro !!!
Vabbè mi organizzaro per il prossimo anno.
QUalcuno sa indicarmi dove scaricare un modulo PDF col contratto già pronto (solo da compilare) per i futuri affitti ? (Per poter poi sfruttare il regime di cedolare secca) grazie
Roberto
Cioa Roberto..
Tu che hi lavorato tanto con airbnb, volevo chiederti: fai firmare sto contrattino per quanto riguarda la tua dichiarazione, ma in sede di dichiarazione Basta presentare I compensi? O devi farti partita iva per rilasciare quindi fattura fiscale? Grazie mille..
Probabilmente hai già trovato, visto che è passato un po' di tempo.
Comunque, nel caso, io mi sono predisposto questo:
http://www.filedropper.com/facsimilecontrattoaffittolocazioneturistica
(è in Word, sono due pagine che stampate fronte retro fanno un solo foglio A4) + va predisposto l'elenco dei mobili e supellettili e c'è una rudimentale traduzione in inglese con Google translate)
ps: il contratto è necessario anche se non si usufruisce poi della cedolare secca.
ciao
Roberto
buonasera, scusate volevo fare una domanda, ma aldilà del discorso dichiarare il reddito, a livello di segnalazioni questura? se succede qualcosa nell'appartamento? il tizio fa saltare per l'aria la casa perchè si è dimenticato il gas aperto? un cortocircuito? schiamazzi e chiamano la polizia? cosa si fa?
ho capito he naturalmente bisogna essere assicurati però mi chiedo se succede qualcosa agli ospiti come la metti con la polizia, visto che la legge dice che deve comunicare la permanenza entro 48 di un ospite in casa tua e naturalmente se extracomunitario (basta un svizzero)
grazie
Hai fatto un pot-pourri di osservazioni, e molte altre mancano all'appello.
Tutte domande alle quali è opportuno darsi delle risposte PRIMA di iniziare ad affittare.
Così come in tutte le altre questioni della vita (non si comincia a guidare senza aver prima preso la patente ed imparato a guidare).
Le cose da sapere sono tante, ma a quanto pare la nascita di Airbnb ha sconvolto tutte le normali accortezze che si prendono in questi casi... ha reso così "apparentemente" facile le cose, da far dimenticare a tutti (o alla maggior parte delle persone) le basilari nozioni prima di intraprendere l'attività.
Sono sicuro, che se la stessa persona dovesse affittare 4+4 (e non fosse avezza alla pratica dell'illegalità e del "nero"), si informerebbe a dovere prima di consegnare la casa a chichessia, tanto meno ad un perfetto sconosciuto.
Invece, con Airbnb, quattro foto e via... alla faccia delle leggi, delle normative, ma anche del più becero buon senso!
COSA BISOGNA FARE PER INIZIARE AD AFFITTARE UN APPARTAMENTO (LOCAZIONE TURISTICA)?
Per affittare – come privato, SENZA partita Iva - un appartamento ammobiliato per turismo (“LOCAZIONE TURISTICA” o “PURA”) bisogna ottemperare ad alcune incombenze PRIMA di iniziare, ed altre DURANTE lo svolgimento dell’attività.
PRIMA DI INIZIARE:
1) NECESSARIO INFORMARSI PRESSO IL PROPRIO COMUNE PER CONOSCERE LE MODALITA’
In base alle regole della Regione in cui è ubicato l’alloggio da affittare (ogni Regione legifera autonomamente in materia di turismo) è necessario accreditarsi presso il proprio Comune.
A seconda dei casi può essere necessaria una vera e propria SCIA o anche solo una segnalazione, ma non si può affittare senza farlo sapere al Comune.
2) NECESSARIO INFORMARSI PER OTTENERE LE CREDENZIALI DALLA QUESTURA
Espletata la pratica di accreditamento in Comune, si devono richiedere alla Questura, le credenziali per poter effettuare la segnalazione degli ospiti.
Segnalazione OBBLIGATORIA per tutti gli ospiti (italiani, stranieri, adulti, minori) da fare telematicamente entro 48 ore dall’arrivo.
La sanzione per il mancato adempimento è PENALE (3 mesi di reclusione + 260 euro di multa – pene TRIPLICATE in caso di reiterazione).
3) OPPORTUNO PREDISPORRE UN CONTRATTO DI AFFITTO E UN BLOCCHETTO DI RICEVUTE
Per ogni soggiorno, bisogna sottoscrivere insieme all’ospite, un contratto di locazione turistica, dove riportare i propri estremi, quelli dell’ospite, i dati catastali dell’abitazione, i dati del soggiorno (data inizio, data termine, importo concordato) oltre alle clausole di salvaguardia comuni a tutti i contratti di affitto. Anche per affitti di un solo giorno.
Se il soggiorno è inferiore ai 30 giorni il contratto NON deve essere registrato; se superiore ai 30 giorni, DEVE ESSERE REGISTRATO presso l’Agenzia delle Entrate (tassa di registro 2% + 16 euro di bolli).
A richiesta dell’ospite (o meglio, sempre) rilasciare la ricevuta per l’importo dell’affitto concordato (non per l’importo che si riceve da AirBnb) con marca da bollo di 2 euro.
4) INFORMARSI SULLA EVENTUALE IMPOSTA DI SOGGIORNO
Se il Comune lo prevede, in fase accreditamento verrà detto se è richiesta l’imposta di soggiorno (verificare comunque su Internet).
In tal caso verranno anche fornite le indicazioni sulle modalità di riscossione (ammontare, per quanti giorni, eventuali esenzioni, ecc.) e di riversamento in Comune (possono essere procedure telematiche o manuali o miste, dipende dal Comune).
5) INFORMARSI SULLE SEGNALAZIONI STATISTICHE ISTAT
Alcune Regioni prevedono la segnalazione statistica dei flussi turistici all’ISTAT; la conoscenza di tali flussi è necessaria per poter attrezzare adeguatamente le infrastrutture e le politiche turistiche nel territorio.
Anche per questa attività, in sede di accreditamento in Comune vi verrà detto, altrimenti chiedetelo voi.
6) INFORMARSI SULLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Gli affitti percepiti vanno dichiarati; salvo casi particolari, dipendenti dalla propria posizione fiscale, i redditi da affitti vengono posizionati nel quadro RB (redditi da fabbricati) e concorrono come gli altri redditi alla determinazione dell’imponibile.
E’ possibile anche optare in sede di dichiarazione (al CAF o commercialista) per la CEDOLARE SECCA al 21% invece di pagare l’aliquota Irpef ordinaria (solitamente più alta).
La convenienza però deve essere valutata attentamente, per cui è opportuno rivolgersi ad un commercialista.
IN CONCLUSIONE:
Il mancato adempimento (in tutto o in parte) di questi aspetti, può comportare conseguenze più o meno gravi (dalle sanzioni per esercizio abusivo, a quelle per evasione fiscale, alla sanzione penale per l’eventuale mancata segnalazione ospiti alla Questura).
La compilazione dell’annuncio, con quattro foto da mettere su Airbnb non esaurisce le incombenze del locatore.
Airbnb è solo un tramite per far conoscere il vostro appartamento in giro per il mondo e consentire quindi la domanda, ma non è la controparte dell’affitto, non sostituisce il contratto con il conduttore, non fa praticamente nulla delle incombenze burocratiche e legali per vostro conto.
Airbnb gestisce i pagamenti (e per questo percepisce una commissione) ed entro certi limiti e certe situazioni vi tutela e vi garantisce, ma non è responsabile delle eventuali inadempienze.
NB: altre forme di ospitalità (Casa Vacanza, Affittacamere, Bed&Breakfast) hanno altre regole ed altre incombenze, anche se più o meno, sono le stesse con alcuni dettagli differenti (tipo di domanda, caratteristiche della struttura, tipo di reddito da dichiarare, ecc.).
COSA NON SI DEVE FARE SE SI E' UNA LOCAZIONE TURISTICA?
Oltre agli obblighi ed agli adempimenti da fare, ci sono cose che NON BISOGNA FARE:
1) offrire servizi alla persona, cioè quelli tipici alberghieri:
- dunque non si possono dare prime colazioni e/o altri tipi di alimenti;
- dunque non si può cambiare la biancheria da letto e da bagno agli ospiti durante il soggiorno;
- dunque non si può fornire il servizio di riordino e pulizia dell'alloggio durante il soggiorno;
- non si può dare a persone diverse la stessa notte più camere di un alloggio in cui tu stesso risiedi e dimori (potrebbe esserti contestato l'esercizio di attività di affittacamere o b&b); la locazione turistica può riguardare un intero appartamento o immobile o anche solo parte di esso, ma inteso come UNA stanza in questo caso e senza servizi cosiddetti aggiuntivi o complementari (quelli 'alla persona');
- non si possono utilizzare insegne né segnaletiche di alcun tipo come mezzo pubblicitario;
- non segnarti sui siti esclusivamente dedicati alla promozione turistica istituzionale (Comune, Provincia, e Regione), a meno che non sia previsto dalla tua specifica Regione;
- non segnarti su siti di promozione del territorio, generalmente sponsorizzati e sostenuti da Comuni, Province e Regioni, perché non si è una 'struttura ricettiva' vera e propria.
- non utilizzare le medesime denominazioni di tipologie già esistenti di strutture ricettive vere e proprie (b&b, affittacamere, casa vacanza, appartamento vacanza), perché vietato e perché non lo sei.
ps: non sono peraltro sicuro di aver elencato TUTTO quello che è necessario sapere...
Roberto
Grazie risposta molto esaustiva. Infatti oltre alle domande poste ne avevo anche altre come ad esempio idoneità dell'appartamento o camera che do in locazione all'ospite. Io posso avere messo "a posto" un locale in cui ci metto un bagno, una cucinetta ed un letto, ma non è certo che che detto locale sia a norma secondo le leggi regionali e comunali. Inoltre ho convertito un locale accessorio in appartamento, quindi presumo si debba cambiare la destinazione d'uso.
Tutto questo però, secondo la mia esperienza airbnb, non avviene. 1) soggiornato in posti dove ha praticamente il wc in uno sgabuzzino in cucina.2) nessuno mi ha mai fatto una ricevuta.3) nessuno mi ha mai chiesto un documento estero e Italia.
Quindi mi sento veramente una mosca bianca a pormi tutte queste domande visto che mi sembra veramente che "ospitare" a casa propria degli estranei sia vissuta come una cosa semplicissima e sicura.
Personalmente aldilà delle sanzioni e delle multe avrei molte perplessità ad aprire la porta a gente mai vista anche se in giacca e cravatta e garantiti da una carta di credito. Certo che il discorso potrebbe essere anche il contrario perchè anch'io soggiorno presso persone che potrebbero non essere così affidabili.
Il discorso poi contratto d'affitto da far sottoscrivere e segnalazione in questura mi lascia un po' così perchè io ho soggiornato anche solo una notte e cmq mai per più di tre/quattro giorni al max, per cui se ci sono tutte queste incombenze diventa veramente un grande impegno e fatica e naturalmente oneroso (se ci devi pagare tasse, fare verifiche comunali, pagare IMU ecc. su locali modificati.ecc) e quindi poco remunerativo (o altri molto il prezzo).
Qui invece mi sembra tutto così semplice e facile...annuncio, contatto, arrivo stretta di mano...addirittura uno alla partenza ci ha chiesto come ci chiamassimo nome e cognome per la recensione airbnb..e soprattutto un sacco di soldi al mese!!
ripeto probabilmente sono una che nella vita e soprattutto in questo paese si fa troppe paturnie...anche perchè se si volesse controllare non si fa così fatica, basta guardare nel sito. grazie
- sul fatto che nessuno ti abbia fatto firmare un contratto, dipende, magari sei andata in B&B (struttura ricettiva) che non ha questo obbligo... ricevuta e documenti: bé, allora molto probabilmente erano "in nero" e di sicuro non ci pagano le tasse... sta anche a noi capire se vogliamo vivere in un paese cosí...
- non so come ti sei trovata nel posto con il bagno in uno sgabuzzino in cucina... e hai pure pagato... è ovvio che le case, soprattutto se le dai in affitto a terzi devono essere a norma, con abitabilitá e agibilitá, impianti a norma, ecc ecc... sempre se vogliamo vivere in un paese civile dovrebbe funzionare cosí...
- sull'affidabilitá reciproca host/guest... direi che quello un po' fa parte della vita non sapere chi puoi incontrare; certo, se le cose vengono fatte a regola, con la registrazione dei documenti, pagamenti tracciati tramite il portale, ecc un po' di rischi si possono evitare,
- e poi, per venire al tema del post (dichiarazione dei redditi & c.)... é vero che Airbnb in particolare ha reso semplice operare in questo settore, ma facendolo sostanzialmente senza regole (o meglio, le regole le ha per curare i propri interessi) ha scoperchiato il vaso di pandora dell'illegalitá diffusa... se ci devo pagare le tasse é una domanda lecita? per quale ragione un operaio che lavora in un cantiere edile o alla catena di montaggio sui suoi redditi ci deve pagare le tasse, e se invece affitta la sua casa no? Il reddito da lavoro vale meno? L'IMU (o la TASI, o le verifiche comunali, le licenze, gli adeguamenti), sono tutte cose da fare a prescindere.... poi, se ci guadagni sopra ci paghi le tasse.
A me sembra una cosa normale... sono sempre vissuto in Italia, funziona cosí da sempre (non solo in Italia veramente, ma in tutto il mondo, magari con burocrazie diverse, ma chi lo paga lo stato sociale?)
Faccio veramente fatica a comprendere come si possano fare domande come: ma su quello che incasso ci devo pagare le tasse?"... ma da dove viene questa gente?? dalla montagna del sapone?l
Lo sanno pure i ragazzini che se si ha un guadagno lo si deve dichiarare e si pagano le tasse!
Posso capire domande "tecniche", del tipo: "sono redditi diversi o redditi da fabbricati?" , "che aliquota ci devo pagare?", "come funziona la cedolare secca?"... ma non "perché, lindevo pure dichiarare? e allora chi me lo fa fare?"....
ps la mia é una risposta generica che prende spunto dalle tue osservazioni, non é rivolta a nessuno in particolare.
Roberto
Buongiorno Roberto allora le strutture frequentate non erano B&B e ribadisco nessun documento richiestomi e nessuna ricevuta e contratto.
questo soprattutto all'estero.tramite Airbnb e booking stesso problema. Preciso che fino all anno scorso ho sempre preteso di avere la ricevuta ed ho persino litigato per averla. Il risultato? Ho scoperto che le ricevute rilasciatemi erano fasulle,non erano quelle regolamentari.quindi ho deciso di lasciare perdere ed evitare di fare discussioni e farmi pure prendere in giro. I paesi di cui giusto per precisare che tutto mondo e' paese sono quest anno. Alsazia e provenza quindi francia. Gli anni precedenti austria, germania, cechia, slovacchia, ungheria, lettonia,lituania estonia.....quindi gli evasori non sono solo italiani! A tutti se e'dato poter evitare le tasse le evitano anche gli integerrimi germanici..
Ps. Nell appartamento, ed ho scoperto che all estero e' abbastanza facile, con il wc in un sgabuzzino ed con il bagno comunque attaccato alla cucina, mi sono chiesta che regole ci sono a livello di abitabilita'ecc. non ho pensato che fossero tutti lavori abusivi, perche queste sono cose da italiani non da stranieri! Ho scritto nella recensione questo problema del wc in. Uno sgabuzzino od in cucina ma non l'ho poi. Ritrovato nella recensione...mah
Però per l'estero, non conosco i meccanismi fiscali. Non necessariamente se all'estero non rilasciano ricevuta vuol dire che avadono.
Dipende dalle regole che possono essere ben diverse da paese a paese e anche, all'interno dello stesso paese, da un periodo all'altro (periodo inteso come impostazione fiscale).
L'emissione degli scontrini da parte dei negozianti non é sempre stata obbligatoria e potrebbe venir meno in futuro, se ad esempio, venisse deciso di adottare una diversa misurazione del reddito su cui pagare le tasse (ad esempio studi di settore).o
Quindi possiamo stabilire con quasi certezza se una struttura fa le cose in nero qui in Italia (se sappiamo qual'é la sua tipologia).
Poi, regolamenti edilizie, normative di sicurezza, certificazioni.... non saprei dirti cosa prevedono gli altri paesi.
Ma qui da noi, si stanno introducendo parametri di abitabilitá per le strutture che fanno turismo (dimensione minima delle stanze, numero di persone ospitabili in tot mq, n.ro di bagni, ecc... piuttosto che dotazioni di sicurezza (estintore, cassetta pronto soccorso, ecc.).
Tutte norme fortemente criticate dagli host, perché qualunque regola da fastidio a chi la deve attuare e seguire (mentre va bene se la devono attuare gli altri).
Comunque certe situazioni (bagno nello sgabuzzino della cucina) potrebbe essere "regolari" se si tratta di un edificio vecchio, non sottoposto a ristrutturazione.
Da noi, ad esempio, gli appartamenti nuovi devono tutti avere la certificazione degli impianti... quelli vecchi no, almeno fino a quando non effettui dei lavori di ristrutturazione: a quel punto sei obbligato a mettere a norma gli impianti.
Quindi ci possono essere case con i fili elettrici ancora esterni, piattine fissate al muro con i chiodini, che sono sostanzialmente "in regola" perché magari in un centro storico di un paesino medioevale del Centro Italia.
Però mi sembra giusto, che se in quella casa ci vuoi fare entrare dei turisti, come minimo devi fare i lavori e mettere tutto a norma, e quindi presentare, insieme alla domanda, il certificato di abitabilitá.
Se sono le Regioni a legiferare in materia di turismo, mi sembra corretto che vengano definiti degli standard che non facciano "vergognare" quella Regione per aver consentito di esercitare in quelle condizioni.... che poi il turista resta fulminato dal filo scoperto, e allora daje addosso a chi non ha fatto i controlli, ecc. ecc... solita storia all'italiana. 🙂
Roberto
Grazie Roberto volevo solo precisare che la mia affermazione che all estero mi facessero ricevute false, e' vera in quanto in Slovacchia l'host mi ha fatto uno scontrino battuto da un registratore di cassa ed a quel punto mi ha spiegato che le ricevute che mi avevano fatto prima erano fasulle, in quanto non c era una matrice e che comunque doveva esserci uno scontrino emesso dal reg.di cassa. Questo era per dire che nonsolo gli italiani ci marciano coi turisti consapevoli della loro ignoranzA. Grazie per la competenza ed il tempo che mi ha dedicato. Tutto molto istruttivo.
Ciao, sto iniziando adesso come host e ho letto la discussione e le precise info indicata da Roberto.
Mi resta un dubbio: io, in base alla legge regionale della Lombardia, sto per presentare SCIA al mio comune come attività di bed & breakfast svolta a conduzione familiare in forma non imprenditoriale nella propria casa di residenza.
In merito alla parte fiscale mi era stato detto che:
- i redditi devono essere dichiarati come "altri redditi" e alla somma da indicare è possibile sottrarre alcune spese (non ho però ancora recuperato un elenco completo delle spese che è possibile decurtare dall'importo da inserire nella dichiarazione dei redditi);
- è necessario riasciare una ricevuta (qualcuno mi aveva addirittura spiegato che non era necessario che la ricevuta fosse "fiscale" ma bastava una semplice ricevuta).
A questo punto, il mio dubbio è: se ricevo l'importo da air b&b e non dall'ospite, a chi e come rilascio la ricevuta?
E in generale: posso utilizzare air b&b seguendo e indicazioni per attività di bed & breakfast svolta a conduzione familiare in forma non imprenditoriale oppure no? Ho visto che parlate tutti di affitti turistici brevi ma io avevo previsto la forma di B&B.
Grazie mille per la pazienza e per l'aiuto!
Chiara
La normativa per i bed&breakfast é tutt'altra cosa rispetto alla "LOCAZIONE TURISTICA"; la prima é una attivitá ricettiva a tutti gli effetti, mentre la seconda é la semplice locazione - senza fornitura di servizi aggiuntivi alla persona durante il soggiorno - di un appartamento ammobiliato.
Quindi i riferimenti normativi e fiscali sono completamente differenti.