Veramente di solito Airbnb emette fattura al guest per i Costi del Servizio del guest, ed emette fattura all'host per i Costi del Servizio dell'host. Dunque nessuno emette al guest ricevuta nè fattura per il resto della cifra versata. Pertanto di solito l'host emette ricevuta generica non fiscale o ricevuta fiscale o fattura (a seconda del proprio regime fiscale) al guest per l'importo lordo, dato dalla somma di quanto ricevuto da Airbnb netto più il Costo del Servizio per l'Host di Airbnb, di modo che il guest (tra Airbnb e l'Host) abbia l'intera somma fatturata o comunque scritta su ricevuta.
Se l'Host ha P. Iva, si iscrive al VIES (portale delle P. iva comunitarie), salva la propria P. Iva su Airbnb nel Profilo, riempie l'apposita sezione denominata Dettagli Aziendali, da quel momento riceve da Airbnb Fattura senza Iva per i suoi Costi del Servizio, e, essendo Airbnb in ''black list'', è tenuto a versare le tasse su quella fattura in Italia al posto di Airbnb secondo il cosiddetto Reverse Charge o Inversione Contabile, entro il 16 del mese successivo o in altri casi ogni trimestre.
Questa procedura è consigliata, ma non obbligatoria, dal momento che comunque le transazioni sono tracciate da pagamenti online (bonifici, paypal, carte, ecc.). Ma è preferibile rilasciare al guest una ricevuta all'arrivo o alla partenza, anche per una uniformità di comportamenti (sia per prenotazioni mediate da portali sia per prenotazioni dirette senza intermediari online) e per una più semplice tenuta della propria contabilità.
Che poi ogni commercialista e ogni portale dica la sua, non si può negare... Un saluto. D.