Mettersi in regola in provincia di Bolzano

Riccardo61
Level 1
Bressanone, Italy

Mettersi in regola in provincia di Bolzano

Buongiorno a tutti, chiedo il vostro aiuto dopo mesi passati ad arrovellarmi su come essere al 100% in regola con la legislazione.

 

Leggendo da passate discussioni, mi pareva di aver capito che avrei dovuto:

  1. mediante "cedolare secca", dichiarare in dichiarazione dei redditi la retribuzione derivata dagli affitti
  2. dichiarare alla polizia l'identità degli ospiti e la loro durata di soggiorno
  3. versare al comune la tassa di soggiorno

Mi reco dunque in comune per capire le modalità di calcolo e versamento della tassa di soggiorno... e ne torno più confuso di prima!

Emerge che per legge (forse provinciale e non nazionale, essendo il comune nella Provincia Autonoma di Bolzano!!) ho diritto ad affittare un immobile per un massimo di 4 contratti all'anno (di cui pagherei le tasse con cedolare secca, ma non tassa di soggiorno).

Qualora il numero di contratti fosse superiore a 4, dovrei aprire una partita IVA e registrarmi come affittacamere.

 

Questo (a quanto mi è stato spiegato) comporterebbe sì delle riduzioni fiscali, ma anche una notevole complicazione di gestione. Inoltre, essendo che l'appartamento in questione è non di mia proprietà, bensì di un parente dipendente pubblico a cui sarebbe quindi impossibile aprire una partita IVA.

 

Mi è stato quindi consigliato di "far finta di niente"...

 

Possibile sia davvero l'unica soluzione?

69 Risposte 69
Francesca
Former Community Manager
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London, United Kingdom

Facci sapere come va, @Alessandra673 !

 


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Laura3282
Level 2
Naples, Italy

sapete darmi qualche aggiornamento?

Francesco1184
Level 1
Bolzano, Italy

Buongiorno a tutti... vi invio per opportuna informazione la risposta data dall'Agenzia delle entrate  (n.737 del 11 settembre 2019) ad un interpello proprio su questo "limite" posto dalla Provincia di Bolzano.

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/1794787/Risposta%2Bn.%2B373_2019.pdf/fcc4c...

 

Saluti a tutti

Francesca
Former Community Manager
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London, United Kingdom

 

Ciao @Francesco1184 

molto interessante il tuo aggiornamento: grazie! Sarà utile per molti altri host. Tu che idea ti sei fatto della risposta? insomma, come la vedi? 

Fra

 


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Francesca
Former Community Manager
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London, United Kingdom

 

 

Ciao @Francesco1184 

molto interessante il tuo aggiornamento: grazie! Sarà utile per molti altri host.

A proposito del "Per le suesposte motivazioni, in assenza di requisiti tali da ritenere che il soggetto persona fisica eserciti l’attività di locazione nell’ambito di un’attività di impresa, potrà trovare applicazione il regime fiscale previsto dal citato art. 4, consistente nella possibilità di optare per l’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca di cui all’art. 3 del d.lgs. 14 marzo 2011 n. 23."

Tu che idea ti sei fatto della risposta, la trovi favorevole?

Fra

 


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@Francesca , credo non sia né favorevole né contraria ma impropria. Esiste un conflitto tra i regolamenti della Provincia Autonoma e le leggi dello Stato ma la sede per dirimerlo  non è la agenzia delle entrate. O il governo impugna la legge davanti alla Cassazione come fece per la legge sul turismo della Regione Toscana o i proprietari di case ricorrono al TAR. Non ci sono soluzioni alternative. Trattandosi della provincia autonoma credo che lo Stato lascerà correre. Restano i proprietari che possono rivolgersi al TAR. Strada costosa e neanche di sicuro successo: il fenomeno degli affitti brevi (ma qui siamo al parere personale) finirà per essere regolato piaccia o non piaccia ai proprietari di case. 

Francesca
Former Community Manager
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London, United Kingdom

 

Molto interessante @Barbara1789 - vedo che ne sai molto... come mai? Hai studiato la materia perche' sei in provincia autonoma anche tu?

 


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Barbara1789
Level 10

@Francesca , no non vivo in una Provincia autonoma quello tra la Provincia Autonoma e le leggi dello Stato è un conflitto di competenze che qualcuno ha cercato di risolvere interpellando la agenzia delle entrate che non ha voce in materia. Conosco abbastanza bene il modo in cui è articolato lo Stato e la classificazione delle norme. Non è difficile -)))) 

Sergio1031
Level 2
Brescia, Italy

Buongiorno a tutti e grazie per le vostre precisazioni. Sono anch’io nella situazione di molti in provincia di Bolzano e confermo quanto affermato da molti. Anche nel mio comune ho avuto le medesime risposte. Data la competenza dimostrata da molti di voi, pongo una domanda che spero possa essere spunto per una riflessione: adeguandosi alle normative aprendo partita iva quali sarebbero gli oneri da corrispondere e soprattutto a quale ente  li si dovrebbe versare?

Grazie a chi vorrà contribuire

Francesca
Former Community Manager
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London, United Kingdom

 

Ciao @Sergio1031 

ti suggerisco di "Chiocciolare" i partecipanti alla discussione in modo che abbiano una notifica del tuo messaggio: @Riccardo61 @Barbara1789 @Francesco1184 @Laura3282  

Fra

 


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Barbara1789
Level 10

@Sergio1031 

Con una partita iva le tasse le paghi, come tutti del resto, allo Stato. Non sono sicura ci siano addizionali provinciali. Per la parte burocrati invece segui le regole del Comune e della Provincia. Immagino tu abbia considerato i contributi INPS. 

Valcastello0
Level 2
Toblach, IT

IMPOSTE SUL REDDITO L’affitto di un solo immobile non configura attività d’impresa di Sandro Cerato La locazione di una casa vacanze servendosi dei portali on line non configura attività d’impresa, con conseguente applicabilità della disciplina fiscale delle locazioni brevi, anche se la Legge provinciale prevede che la stipula di più di 4 contratti nel corso dell’anno utilizzando servizi di intermediazione non consenta l’esercizio di affittacamere “privato”. È quanto emerge dall’interessante risposta fornita ieri dall’Agenzia delle entrate (n. 373/2019) in relazione all’applicazione della cedolare secca sulle locazioni brevi. Come noto, ai sensi dell’articolo 4 D.L. 50/2017, i redditi derivanti dalle locazioni brevi (contratti di durata non superiori a 30 giorni) di immobili abitativi possono fruire del regime della cedolare secca (aliquota del 21% in alternativa alla tassazione ordinaria Irpef). L’eventuale presenza di un intermediario nella riscossione comporta l’effettuazione di una ritenuta a titolo di acconto pari al 21%, scomputabile dall’imposta dovuta. Nell’istanza di interpello è fatto presente che la Legge provinciale 12/1995 (Provincia Autonoma di Bolzano) prevede che l’esercizio di affittacamere “privato” sia possibile solo nel caso in cui non vengano stipulati più di 4 contratti di locazione nell’anno per ogni camera o appartamento, e purché non venga svolta un’attività di promozione rispettivamente di intermediazione o non ci avvalga della stessa. Poiché nel caso di specie ci si avvale di un portale on line (e molto probabilmente il numero di contratto stipulati nell’anno supera il limite citato), si ritiene necessario inquadrare l’attività come esercizio d’impresa con conseguente apertura della partita Iva. L’Agenzia delle entrate, dopo aver ripercorso i requisiti previsti dalla norma per potersi avvalere delle agevolazioni fiscali (con particolare riguardo alla cedolare secca del 21%), ricorda che un regolamento (attuativo delle disposizioni di cui all’articolo 4 D.L. n. 50/2017) avrebbe dovuto individuare i criteri in base ai quali l’attività di locazione si presume svolta in regime d’impresa. Tuttavia, ad oggi tale regolamento non è stato emanato, ragion per cui al fine di comprendere se l’attività configuri reddito d’impresa è necessario riferirsi ai principi generali di cui all’articolo 2082 cod. civ. e articolo 55 Tuir. Nel caso di specie, tenendo conto che oggetto della locazione è un solo immobile, si ritiene www.ecnews.it Page 1/2 Edizione di mercoledì 11 Settembre 2019 che l’attività non sia svolta nell’esercizio d’impresa, con conseguente applicabilità del regime fiscale della cedolare secca del 21%. In particolare, l’Agenzia sottolinea che la presenza di una Legge provinciale (che possa gerarchicamente essere di rango superiore rispetto a quella statale) non assume rilievo ai fini che qui interessano dal momento che le disposizioni normative in questione (quella nazionale e quella provinciale) disciplinano materie diverse e presentano altresì differenti finalità. Più nel dettaglio, secondo l’Agenzia delle entrate la Legge della Provincia di Bolzano non contiene disposizioni che possano assumere rilevanza in sede fiscale. Il chiarimento dell’Agenzia assume particolare rilievo, poiché in generale la materia delle locazioni brevi è disciplinata dalle leggi regionali che di volta in volta individuano dei criteri in base ai quali l’attività possa considerarsi “privata” o di “impresa”. Tuttavia, pare potersi concludere, tenendo conto della risposta in commento, che deve valutarsi di volta in volta la rilevanza delle leggi regionali (o provinciali per Trento e Bolzano) in ambito fiscale, poiché a tale ultimo scopo è necessario indagare la presenza dei requisiti di cui all’articolo 55 Tuir per inquadrare il reddito tra quelli d’impresa.

Valcastello0
Level 2
Toblach, IT

ho trovato l' articolo sopra... può essere di qualche utilità alla discussione ? 

Elena1147
Level 2
Trentino-South Tyrol, Italy

La Provincia autonoma di Bolzano ha competenza primaria in materia di turismo. Quindi può sicuramente emanare leggi più severe di quelle nazionali o di altre Regioni, che ci piaccia o meno.

 

Questa situazione è dovuta anche al fatto che lo Stato italiano non fa quello che dovrebbe fare: ossia approvare leggi chiare e provvedere a definirne i dettagli con regolamenti di attuazione altrettanto chiari.

La legge provinciale in ogni caso è chiarissima: chi affitta appartamenti o stanze, offrendoli anche tramite portali o online, deve avere una partita iva ed essere iscritto alla camera di commercio.

Stefano879
Level 2
St Jakob in Defereggen, Austria

A Bolzano i Comuni fanno finta di non sapere quali sono le norme applicabili, e si divertono a sanzionare con multe di circa euro 450 i privati proprietari che usano airbnb senza dotarsi di partita iva.

Ma è un sopruso gravissimo!

Solo lo Stato ha competenza in materia di locazioni (comprese le cosiddette locazioni turistiche o locazioni brevi) e solo lo Stato può stabilire quando un'attività dev'essere esercitata in forma imprenditoriale e quando invece no... art. 117 della Costituzione italiana.

Le Province autonome hanno solo competenza in materia di turismo, punto e basta.

In altre parole, la legge provinciale di Bolzano n° 12 del 1995 non può costringere i privati proprietari che mettono un'inserzione su airbnb a diventare imprenditori prendendo la partita iva.

Lo hanno chiarito in modo indiscutibile nel 2019 sia la Corte Costituzionale sia l'Agenzia delle entrate.

Chi avesse bisogno di un avvocato per reagire contro le sanzioni pecuniarie inflitte dal Comune mi può contattare

 

 

 

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