Primi passi da host: dubbi e errori

Risolto!
Carlo352
Level 2
Rome, Italy

Primi passi da host: dubbi e errori

Buongiorno a tutti, sono Carlo di Roma da pochissimo entrato a far parte di airbnb come host. Prima di iniziare ho cercato di capire quali fossero tutti gli obblighi da assolvere. Il mio appartamento ora è offerto come alloggio ad uso turistico. Ho mandato comunicazione al Comune di Roma e ottenuto il numero di pratica, ho ottenuto l'autorizzazione dalla Polizia per alloggiato web, ho ricevuto il numero identificativo dalla regione Lazio. Sabato scorso sono entrati i primi ospiti dalla Bielorussia per un soggiorno di 10 giorni. Ho inviato i nominativi a alloggiatiweb dei 3 adulti (della bambina di 2 anni no perché la stessa questura mi aveva detto che non ce ne era bisogno). Solo ora mi rendo conto però che avrei dovuto fare un contratto di locazione (pensavo che lo facesse airbnb!). Ora come posso fare? Gli ospiti hanno il check out lunedì 26 agosto. Ho cercato nel forum esempi di contratti di locazione ma non mi si aprono, richiedono un'autorizzazione. Ma poi se il contratto è scritto in italiano come faccio a spiegargli cosa c'è scritto: lo devono firmare vero? E bisogna fare il contratto e mettere una marca da bollo da 2 euro anche se la locazione è di 1 o 2 giorni?
Un'altra domanda: esiste un'assicurazione per la casa specifica per questo uso dell'appartamento?
Un'ultima domanda: anche a me è capitato che appena messo online l'annuncio ho avuto una prenotazione diretta da una ragazza russa che oltre ad avvalersi del prezzo già basso dato all'appartamento per ricevere i miei primi feedback, ha usufruito dello sconto del 20% per le prime 3 prenotazioni e dello sconto del 44% per averla affittata per un mese. Non ho intenzione di annullarlo (sbagliando si impara e la leggerezza è stata mia) anche se alla fine paga poco più di 20 euro al giorno, ma volevo sapere se per un periodo così lungo bisogna fornire ulteriori asciugamani, lenzuola ecc ecc. e la pulizia la posso proporre a pagamento se la vuole? 
Scusate per le tante domande 

Grazie
Carlo

8 Risposte 8
David4459
Level 6

@Carlo352 , 

 

- se hai fatto ciò che dici di aver fatto, per il Lazio sei abbastanza a posto. Resta soltanto informarsi presso il SUAP Comunale dell'Imposta di Soggiorno, e farla pagare personalmente in aggiunta all'arrivo cash in contanti per un tot di notti soltanto e con determinate esenzioni, ad es. per minori di tot anni; 

 

- come Locazione Turistica / Breve, prudenza vuole che si lasci biancheria in abbondanza e materiale per la pulizia in abbondanza soltanto prima dell'arrivo del conduttore inquilino, che provvederà da sé a tutto. La biancheria è intesa come arredo o meglio come dotazione della casa, la dicitura "servizi" del DL 50 / 2017 intesa come "prestazione" è piuttosto discutibile e gli interpreti stanno infatti ancora dibattendo sull'argomento. Meglio non rischiare; 

 

- per le Locazioni Turistiche / Brevi, a differenza che per le Strutture Ricettive, non è ancora ovunque obbligatoria la stipula di un'assicurazione per Responsabilità Civile verso Terzi, ma ciò non toglie che sia altamente raccomandata. Io posso consigliarti la Generali Globale Casa per "casa vacanze" ma con 2 clausole importanti da specificare: a) opzione Locatore; b) opzione validità anche per contratti NON registrati cioè quelli sotto i 30 gg.; inoltre è sempre bene avere un'assicurazione base anche sulla casa, ovviamente, ma quella stessa volendo la comprende con qualche aggiunta; di fatto comunque tutte le Assicurazioni, o quasi, offrono pacchetti simili, e a mio avviso una vale l'altra; 

 

- ti confermo che, ai sensi della L. 431 del 1998, ogni Contratto di locazione breve sotto i 30 gg. (anche se fatto per 1 o 2 o 7 notti soltanto) prevede obbligatoriamente la Forma Scritta, pena la nullità, e, nonostante le divergenze rispetto alla "libera forma" del Codice Civile, gli interpreti ad oggi fanno prevalere questa impostazione. So che dirò una cosa poco nota, ma, ahimè, ci siamo ben informati prima di sparare questa bomba, e parrebbe che su ogni contratto (a meno che non si opti per l'opzione facoltativa Cedolare Secca al 21%) andrebbe 1 Imposta di Bollo da 16 Euro, anzi 2, una su ciascuna copia (e 1 ogni 4 facciate o ogni 100 righe). Molti pensano che ciò valga solo per i contratti di oltre 30 gg. registrati, ma, si informino, non è così, ne abbiamo avuto conferma proprio in questa settimana. Può essere non messa solo se si opta, o subito o in seguito sulla dichiarazione dei redditi, per l'opzione Cedolare Secca. Infine, se è richiesta una Ricevuta generica non fiscale (e non obbligatoriamente, bensì solo se è richiesta dal conduttore), va apposta sulla stessa 1 Imposta di Bollo (o più di 1, tanti quanti sono i "percipienti" / "inquilini" che espressamente richiedano una ricevuta! Altra novità scoperta da noi da poco, e confermata da chi di dovere), solo se l'importo supera i 77.47 Euro. I contratti devono essere in almeno 2 copie, stampati, firmati e fatti firmare almeno al conduttore, e devono essere conservati per almeno 5 anni ed esibiti a richiesta. Inoltre sono una delle poche pezze d'appoggio che consentono di dimostrare l'OGGETTO e la NATURA della propria attività, ovvero che si sta solo "locando" e non "esercitando abusivamente l'attività ricettiva extra-alberghiera di b&b cav o affittacamere". Dunque tutelano il locatore, il sublocatore e il comodatario che (sub)loca e non si fa un favore a qualcun'altro. Infine, nel contratto soltanto compaiono una serie di Clausole, senz'altro più efficaci di semplici Regole della Casa scritte su un portale estero pubblicitario e prive di una reale importanza. Il contratto, per immobili siti in Italia, ha validità solo se scritto in Lingua Italiana, a cui per gentilezza puoi far seguire una Copia di Cortesia in Inglese (o in altra lingua del conduttore); 

 

- Certo, avresti dovuto già farlo firmare, ora comunque al limite cosa ti costa farlo lo stesso? E' a tua tutela, non a tutela degli inquilini; 

 

- Infine, non dar retta ai pareri personali del dipendente di turno della specifica Questura o Commissariato territoriali, e comincia a chiedere documenti a tutti, e a registrare tutti, anche minori, di qualsiasi età. 

 

In bocca al lupo! 

 

 

"50 SFUMATURE DI ALLOGGIO: dalle Strutture Ricettive alle Locazioni Brevi"
David4459
Level 6

@Carlo352 , 

 

- ti ricordo anche che il Codice va evidenziato online tra le immagini, nel Lazio, sotto forma di Qr Code (o se un portale non te lo consente, almeno sotto forma di ID, di solito di 4 cifre nel Lazio). 

 

- trovi il tuo Qr Code sul portale regionale CISE (cercalo sul motore di ricerca Google). 

 

 

"50 SFUMATURE DI ALLOGGIO: dalle Strutture Ricettive alle Locazioni Brevi"
David4459
Level 6

@Carlo352 , 

 

- Se per caso un portale non ammettesse neppure il Codice scritto a numeretti, né nel Titolo né nella Descrizione né nelle Regole della Casa, allora potresti pensare per il momento (finché i portali non si adegueranno obbligatoriamente ricavando un apposito campo per codici) di scriverlo con caratteri alternativi del tipo uno-due-tre-quattro-B-C-cinque-A, per farti un esempio. 

 

- Trovi un esempio di contratto di locazione su qualsiasi gruppo Facebook con più di 1.000 iscritti che inizi col termine "Hosts" o "Host", oppure sul sito di Confedilizia, oppure a pagamento presso qualsiasi Associazione di Categoria. 

 

- Non mi sembra tu abbia nominato l'ISTAT regionale, su Osservatorio RADAR VisitLazio: anche le Locazioni Turistiche / Brevi sono tenute a richiedere le Credenziali di Accesso (Username e Password), inviando una mail anche ordinaria all'indirizzo supporto... (lo trovi online) sul loro portale. Grazie ad esse potrai accedere massimo entro i primi 5 giorni del mese successivo agli affitti o meglio locazioni e riassumere per ogni giorno quanti sono arrivati e quanti partiti, e quale fosse la loro Provincia di Residenza (per Italiani) o la loro Nazione di Residenza (per Stranieri). 

 

 

 

"50 SFUMATURE DI ALLOGGIO: dalle Strutture Ricettive alle Locazioni Brevi"
Carlo352
Level 2
Rome, Italy

Grazie @David4459  le tue risposte sono state estremamente precise ed esaustive!

Mirella77
Level 2
Calabria, Italy

Salve ,mi sono appena iscritta

Co e posso mettere il mio appartamento in affitto ....grz

@Mirella77 , 

 

- ciao, nonostante la genericità del tuo quesito... dal momento che leggo per caso "Calabria" associato al tuo profilo, ti risponderò brevemente così: 

 

- Nella Regione Calabria devi leggerti l'art. 19 della L. R. 34 / 2018, dove è prevista per gli AAUT ovvero Alloggi/Appartamenti Ammobiliati ad Uso Turistico una Gestione Non Imprenditoriale, cioè non è obbligatoria l'apertura di una P. Iva. E come saprai in varie regioni d'Italia gli AUT o AAUT sono il nome alternativo con cui le Regioni si riferiscono alle Locazioni Turistiche / Brevi (al fine di non nominare espressamente le Locazioni Turistiche / Brevi... sebbene ormai la Sentenza della Corte sul CIR lombardo abbia chiarito che di turismo possono occuparsi proprio le Regioni, e l'importante è non entrare nella determinazione di cosa sia imprenditoriale e cosa sia non imprenditoriale e nella limitazione del diritto di locare). Per gli AAUT (dunque leggi Locazioni Turistiche / Brevi) serve una Comunicazione semplice iniziale al Comune, presso il SUAP. Questi possono avere max. 3 unità, con contratti di max. 6 mesi consecutivi. Non si tratta di "strutture ricettive", ma come detto di semplici "locazioni". 

 

- Diciamo che dunque la Regione Calabria per quanto riguarda la gestione non imprenditoriale dice una cosa corretta, ma non sarebbe possibile secondo le normative fiscali statali determinare un periodo di chiusura ben determinato quantitativamente (180 gg. annui) né stabilire arbitrariamente un numero Quantitativo di immobili, cioè tutto ciò dovrebbe semmai essere previsto dal legislatore statale e non dal legislatore regionale. Tuttavia così è stato al momento deciso, in Calabria e non solo, e pertanto il consiglio è seguire ciò che dice la propria regione, a meno che non si voglia andare incontro alle conseguenze (sanzioni o spese per un ricorso). 

 

- Oltre a quanto deciso dalla propria Regione, come saprai, si seguono le norme statali di riferimento per le locazioni: Cod. Civ., 1.571 e ss., art. 53 Alleg. 1 Cod. del Turismo (D. Lgs. 79/2011), DL 50/2017 art. 4 e ss. e la sua L 96/2017 stessi artt., L. 431 del 1998, art. 109 TULPS e sua "interpretazione autentica" Decreto Sicurezza del 2018, Decreto Sicurezza Bis del 2019, TUIR, norme sulla Privacy D. Lgs. 196/2003 e recente GDPR Europeo, e così via. Per l'imposta di soggiorno decide un singolo Comune. Per il Codice Identificativo decide una singola Regione, per il momento (in futuro anche lo Stato, dopo il Decreto Crescita). Per l'ISTAT decide la propria Regione. Per la Comunicazione iniziale semplice decide la propria regione e predispone il modello o la regione o il singolo comune. Dunque innanzitutto parla col tuo SUAP Comunale, e poi studiati la Legge Regionale sul turismo e l'eventuale Regolamento attuativo. Infine paga un Commercialista, che penserà anche alla parte fiscale e alla tua Dichiarazione dei Redditi. 

 

- I redditi prodotti saranno Fondiari o da Fabbricato, o Diversi, o per le Gestioni Imprenditoriali, da Impresa, a seconda dei casi. Ovviamente un immobile di proprietà locato non genera mai Redditi Diversi, ma solo se è una Sublocazione di un bene non proprio, o se sei un Comodatario che (sub)loca. L'opzione Cedolare Secca al 21% è sempre possibile ormai, sia per i Redditi Fondiari sia per i Redditi Diversi, ma non è obbligatoria, e nei redditi Fondiari si può anche non optare e pagare l'IRPEF sulla base dei normali Scaglioni sul 95% del reddito complessivo. Sulla base di una domanda così generica non saprei che altro dirti se non buona avventura! 

 

 

"50 SFUMATURE DI ALLOGGIO: dalle Strutture Ricettive alle Locazioni Brevi"

@Mirella77 , 

 

- sei in Calabria e pertanto devi chiedere al tuo SUAP Comunale e alla tua Regione (Legge e Regolamento Regionali sul Turismo calabresi), non ad un portale pubblicitario, per di più estero; 

 

- Intanto inizia da qui, se il tuo immobile è sito in Calabria: Regione Calabria, art. 19 della L. R. 34/2018, dove gli AAUT (perché così si chiamano le "locazioni turistiche" / "brevi" in Calabria e anche in qualche altra regione) sono ammessi con gestione non imprenditoriale, con prima comunicazione iniziale semplice presso il SUAP Comunale, in max. 3 unità con contratti di max. 6 mesi consecutivi. Gli AAUT, cioè Alloggi / Appartamenti Ammobiliati ad Uso Turistico, in Calabria non sono considerati "strutture ricettive", ma semplici "affitti"; 

 

- Approfondisci col tuo SUAP Comunale, con un Commercialista e volendo con Avvocato, Consulente, e/o Associazione di Categoria. 

 

 

"50 SFUMATURE DI ALLOGGIO: dalle Strutture Ricettive alle Locazioni Brevi"
Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

Hey @Mirella77 

hai visto la guida in homepage! È un ottimo inizio: facci sapere!
Fra

 


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