Ricevuta agli ospiti

Fabrizio244
Level 2
Oristano, Italy

Ricevuta agli ospiti

Salve a tutti, sono nuovo su Airbnb e in generale nel settore. Ho da poco cominciato ad affittare come casa vacanza un mio appartamento e non ho capito bene come bisogna procedere per quanto riguarda l'emissione di ricevute: devo farle sempre o sono tenuto solo se me la chiede l'ospite? E nel caso me la chiedono come bisogna procedere esattamente?

Grazie a chiunque fosse così gentile da rispondermi.

20 Risposte 20
Maria242
Level 2
Naples, Italy

Ok! 

Tutto chiaro @Giancarlo10 @ per quanto riguarda la locazione 😉

Poichè ho in mente di trasformare la mia casa a breve in un b&b , e dato che a quanto ho letto nel portale non dovrei più fare i contratti, diventa indispensabile la ricevuta per tutti sia che pagano attraverso il portale che a me direttamente attraverso bonifico? O sempre vale la regola "sul richiesta"?

@Maria242 

 

Deve risponderti qualcuno che fa attività ricettiva

Giancarlo (vecchio e navigato musicista, fine psicologo e consumato detective, casualmente SuperHost in Napoli) R.S.V.P.
Maria242
Level 2
Naples, Italy

Grazie infinite @Giancarlo10 !:)

@Emily352 per caso puoi aiutarmi tu?

Emily352
Level 10

Qui c’è poco da aggiungere, @Maria242.  Ha già detto tutto il buon @Giancarlo10. Oddio, qualcos’altro da dire ci sarebbe, quella cosa che nessuno ha il coraggio di dire, ma temo che se poi la dico, mi odierete…

 

Vabbe’, mi odierete, ma me ne farò una ragione, dai. Mi accollo volentieri il ruolo di quelle amiche che hanno il coraggio di dirvi che quei pantaloni vi fanno un kulo orrendo o che vi è rimasto un pezzo di insalata nei denti. Il mio sarà uno sguardo impietoso, ma onesto, necessario.

 

E’ arrivato il momento di dire le cose come stanno, amici. Ma le cose come stanno, scusa? Le cose stanno che la stipula di un contratto di locazione in forma scritta è necessaria anche quando l’incontro tra un locatore e un conduttore avviene attraverso un portale online.

 

Embe’, tutto qui!? Guarda che questo già lo sapevamo. Aspettate, non ho finito.

 

Interno notte. Cucina di casa di Alimortè, un Superhost di Roma. Alimortè indossa una maglietta grigia slavata e un paio di jeans strappati.

 

La base delle basi: il contratto di locazione. Alimortè lo sa. Si accende una sigaretta, apre il computer portatile e comincia  a scrivere. Identifica le finalità turistiche. Pochi giorni di durata. Regime ordinario. Lo personalizza per benino in base alle sue esigenze, rispettando quanto ha indicato nell’annuncio pubblicato su AIRBNB. La mattina dopo lo fa firmare a due turiste dell’Est, poi lo mette dentro ad un cassetto.

 

Fretta e disattenzione sono due brutte bestie. Alimortè ne sa qualcosa, e infatti commette un errore. All’atto della sottoscrizione non applica le marche da bollo sul contratto.

 

Perché direte voi? Perché sin dall’origine della formazione di un negozio giuridico, ossia dalla sua stipula, è dovuta l’imposta di bollo: l’imposta di bollo colpisce la carta, e quella carta, ossia quell’atto, salvo ricorso all’opzione della cedolare secca, deve essere bollato nella misura di € 16,00 ogni 4 pagine (o 100 righe), nulla rilevando se esso debba essere sottoposto a registrazione o meno, di fatto non esonerando Alimortè dall’obbligo d’imposta.

Infatti, l’art. 2, Parte I, Tariffa, DPR 26 ottobre 1972, n°642 recita:

“Scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie, descrizioni, constatazioni e inventari destinati a far prova fra le parti che li hanno sottoscritti: per ogni foglio: € 16,00”.

Primo esercizio di consapevolezza. In caso di contratto di locazione in regime ordinario di durata inferiore a trenta giorni non registrato, non è dovuta l’imposta di registro, ma è dovuta l’imposta di bollo: a riprova di ciò, la scrittura privata non registrata non è elencata tra gli atti esenti dall’imposta di bollo in modo assoluto (Tabella, Allegato B, DPR 26 ottobre 1972, n°642).

 

Secondo esercizio di consapevolezza. Qualora il contratto di locazione “breve” non registrato valga anche quale ricevuta del canone:

 

° se il contratto “breve” è in regime ordinario, occorre applicare la/e marca/che da bollo sul contratto, ma non la/e marca/che da bollo da € 2,00 per la ricevuta.

 

Perché direte voi? Perché “l’imposta [€ 2,00] non è dovuta per la quietanza o ricevuta apposta sui documenti già assoggettati all'imposta di bollo o esenti” (nota 2, lettera b) dell’articolo 13 della Tariffa, Parte I del DPR citato).

 

° se, invece, il contratto “breve” è in cedolare secca, l’imposta di bollo non è dovuta sul contratto, ma è dovuta comunque sulle ricevute conseguenti, conseguentemente, se il contratto vale da ricevuta, occorre applicare la/e marca/che da bollo da € 2,00 sul contratto.

 

Si ricorda, amici belli, che l’imposta di bollo nella misura fissa di € 2,00 si applica per ogni percepiente, ossia per ogni conduttore (nota 1 dell’art.13 della Tariffa, Parte I del DPR citato), quindi, se gli ospiti sono due, due sono le marche da bollo da applicare sulla ricevuta, non una.

 

Insomma, io ve l’ho detto, ehh, poi fate voi. Ora vogliate scusarmi, ma tolgo il disturbo.

Maria242
Level 2
Naples, Italy

Oddio @Emily352  che delucidazione.

Io qui sul forum ho sempre letto del contratto , della sua stipula obbligatoria ma questa cosa della marca da bollo anche sui contratti non me l aspettavo proprio ne l'avevo letta in giro sul forum 😞

Addirittura 1 per ogni ospite anche se in coppia :S

Praticamente ho un anno e mezzo di contratti senza marca da bollo????oddio!

Ad ogni modo il mio quesito era anche relativo all'obbligo di fare ricevuta (nell'ipotesi in cui non me la chiedessero) agli ospiti che hanno pagato direttamente me tramite bonifico e quindi senza intermediario ma con metodi tracciabili

Emily352
Level 10

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