MESSAGE IN THE BOTTLE FOR LAURA (NO TAG HERE)
@Laura1833
Il reddito conseguito dalle locazioni brevi può essere assoggettato ordinariamente ad IRPEF (un’imposta progressiva a scaglioni) oppure a cedolare secca (no aliquote marginali crescenti, ma una tassa piatta) nella misura del 21%.
AIRBNB non ha operato la ritenuta del 21% e, di conseguenza, non ti ha inviato la CU (Certificazione unica) 2018 che attesta la ritenuta effettuata. Tutto rimane come prima. Tu vai a liquidare l’imposta sul canone – IRPEF o cedolare secca – in modo completo: la paghi per intero, non essendoti stata fatta alcuna ritenuta.
La ritenuta, che si applica ai canoni di locazione e ai corrispettivi derivanti da contratti stipulati a partire dal 1° giugno 2017– va versata entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è operata, ma – attenzione - la può versare all’erario solo l’intermediario abilitato, non può versarla il proprietario, neanche se lo vuole: il relativo codice tributo 1919, da riportare nella sezione “Erario”89 del modello F24, è stato istituito per gli intermediari (risoluzione 88/E/2017).
Laddove il canone di locazione sia assoggettato ad IRPEF, questo risulterà imponibile nella misura del 95% ovvero con abbattimento del 35% se è un immobile di interesse storico ovvero del 25% per Venezia e isole limitrofe.
Se non ti avvali del regime sostitutivo, il reddito viene tassato secondo le modalità ordinarie (maggiore tra la rendita catastale e il 95% del canone annuo) confluendo nel reddito complessivo, il quale è soggetto ad aliquote crescenti all’aumentare del reddito (sono cinque: 23, 27, 38, 41, 43), applicabili a scaglioni.
In caso di cedolare secca sarà invece l’intero canone di locazione (100%, non 95%) ad essere assoggettato ad imposta sostitutiva nella misura del 21% per le locazioni turistiche. L’opzione per la tassa piatta, non essendoci l’obbligo di registrare il contratto, va espressa direttamente in sede di dichiarazione annuale.
Tieni presente, però, che la scelta del regime sostitutivo all’IRPEF è sempre aperta con riferimento a ciascun contratto di locazione (breve o lungo che sia). Che cosa vuol dire ciò? Vuol dire che tu sei libera di optare solo per alcuni accordi locativi con conduttori “brevi” e non per altri oppure per tutti.
Fa eccezione la locazione di stanze in un unico appartamento. Nota il plurale: stanze (tu affitti – mi pare di capire – invece solo una stanza). In tale eventualità, ossia nel caso locazione turistica di una pluralità di stanze (permessa dal Regolamento della Regione Lazio), la scelta della cedolare in occasione del primo contratto riferito alla medesima unità immobiliare vincola anche le locazioni di stanze successive per periodi in tutto o in parte coincidenti (vedi circolare Agenzia Entrate n°26/E/2011).
In generale, la cedolare comporta vantaggi in termini di minore imposte. Chi usufruisce di detrazioni per familiari a carico o per oneri (ad es. di ristrutturazione) deve verificare se, escludendo dal reddito complessivo l’affitto soggetto a cedolare, non perde in tutto o in parte la possibilità di godere di tali detrazioni.
