Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione p...
Ultima risposta
Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
Ultima risposta
Scusate l'ennesima discussione sulle tasse ma oggi in sede di dichiarazioni dei redditi al Caf di Milano mi hanno rifiutato il solito xls scaricato dalla scrivania nel riepilogo transazioni dicendo che Airbnb è tenuta alla produzione di una Certificazione Unica dei redditi percepiti. Qualcuno di voi ha avuto lo stesso problema? cosa posso addurre? non mi vogliono chiudere la pratica. Dall'assistenza Airbnb non mi hanno saputo dire niente.
Grazie,
mariangela
Ciao @Mariangela51,
ci sono diverse discussioni aperte su questo tema... Se mal comune mezzo gaudio - stai tranquilla che non sei la sola. Prova a lanciare una una ricerca sui termini UNICO, e tasse o CAF... troverai un mondo!
Altrimenti, l'astuto@Roberto! suggerisce cambia CAF 🙂 ma non voglio mettergli in bocca parole non sue senza la sua autorizzazione. Attendiamo di leggere cosa ne pensa!
Intanto puoi intrattenerti con questa lettura: https://community.withairbnb.com/t5/Vita-da-host/Certificazione-Unica/td-p/463109
Facci sapere,
Fra
___________________________
Pubblicala cliccando >>QUI<< troveremo la risposta insieme.
Dai un’occhiata alla nostra netiquette, le
Linee guida della community
In attesa di San @Roberto143 di Bologna, ti posso dire che AIRBNB si è sempre rifiutato di operare la ritenuta del 21%, non considerandosi sostituto d’impostai, e, di conseguenza, quest’anno non ti inviato la CU. Ha ottenuto dal Consiglio di Stato un rinvio al TAR, ma il TAR non si è ancora pronunciato.
Pertanto, AIRBNB – soggetto che gestisce una piattaforma di home sharing e di home booking - ti ha versato l’intero importo del corrispettivo pattuito (se fai locazione turistica, dovresti aver fatto sottoscrivere un contratto di locazione per finalità esclusivamente turistiche), cioè il 100% e non il 79% e, quindi, semplicemente sarai costretto a pagare quest’anno, come in passato, l’IRPEF (a titolo di acconto) o la cedolare secca del 21% (a titolo di imposta sostitutiva).
Al CAF ti hanno detto:
"Airbnb è tenuta alla produzione di una Certificazione Unica dei redditi percepiti". È arrivata la sentenza.
Mariangela ma sei andata al CAF o al TAR ???
Sono ignoranti, ne ha parlato anche Reporter l'altro ieri: AAA FIttasi Italia.
Insomma, lo sanno tutti, ne hanno parlato e ne parlano giornali e televisioni. Airbnb ha fatto ricorso, porta i tuoi contratti e/o ricevute che vanno benissimo, anche a voce potresti dettare, tanto alla fine sei tu responsabile. Io ho stampato anche un foglio riepilogativo dei guadagni 2017 con la voce a lordo, cioè tutti i compensi prima della trattenuta di airbnb. Dopo un aggiornamento che hanno fatto sul sito, questa voce non so se è ancora disponibile. Fino al 31 maggio si poteva ancora accedere alla versione precedente. Quello che é certo è che devi dichiarare il "lordo", cioè quanto pattuito con l'ospite senza tener conto delle commissioni del portale.
Se ti fanno ancora problemi...cambia CAF. Ciao
vorrei aggiungere a quanto hanno già detto Emily ed Ermanno:
premesso che non ho ancora visto una CU per affitti brevi, quella che ti chiedono al CAF e che avrebbe dovuto rilasciare Airbnb, e quindi non so valutare esattamente i contenuti, ma solo a logica:
- la CU dovrebbe servire per poter scalare l'imposta già trattenuta dall'intermediario, non tanto per certificare l'ammontare degli affitti; che poi nel modulo ci siano anche i riferimenti agli importi degli affitti è possibile, ma oserei dire non dovrebbero essere determinanti o oggetto di calcolo (Emily?);
- ovviamente non esiste solo Airbnb ma ci sono tanti intermediari (portali online e non); alcuni hanno effettuato la trattenuta ed emesso la CU, altri no. Inoltre è ovviamente possibile affittare anche in altro modo (attraverso un proprio sito web, facebook, annunci su giornali - online e/o cartacei - passa parola, ospiti precedenti che ritornano, ecc. ecc.
Quindi quale CU richiede il CAF per procedere?
Di quali intermediari?
Io, ad esempio, non uso Airbnb... secondo il CAF che ti segue, pertanto, non dovrei dichiarare nulla?
Poni loro questa domanda, e poi facci sapere cosa hanno risposto! 🙂
Ciao Roberto
vedo che sei molto attivo sugli argomenti e mi permetto di chiederti se hai delle chiarificazioni per me
Hai già avuto esperienza di locazioni oltre i 30 giorni con lo stesso ospite ? Come ti sei comportato in fase registrazione dei contratti e tassazione ?
Airbnb Non ha una regolamentazione in merito da quanto ho capito
grazie per il tuo aiuto e buona giornata
Ciao Ermanno. Un dubbio: perché devo indicare il lordo e non quanto effettivamente mi è stato accreditato da airbnb?
Avendo visto con i miei occhi un mese fa una CU 2018 per locazioni brevi, mi corre l’obbligo di farvi partecipi di alcune deboli (come, peraltro, mi si confà) considerazioni.
Vi posso assicurare che tale certificazione riporta al punto 14 (Importo corrispettivo) anche il canone di locazione pattuito che - se si opta per la CS - dovrà essere riportato al 100% a colonna 6 (Canone di locazione) e a colonna 14 (Cedolare secca 21%) del rigo RB1. L’importo sarà riportato anche a colonna 14 (Cedolare secca 21%) del rigo RB10.
Ma quello che conta davvero – come osservato da Roberto - è il punto 15 (Ritenuta operata) della CU 2018. Perché tale punto, ossia la ritenuta applicata dall’intermediario, entra in colonna 4 (Ritenute CU locazioni brevi) del nuovo rigo LC1.
Pertanto - se il contribuente opta per la CS - l’importo di colonna 5 (Differenza) del rigo LC1 sarà sempre uguale a zero, in quanto è il risultato della differenza tra quanto riportato a colonna 3 (Totale imposta complessiva), vale a dire l’importo della CS indicato a colonna 3 del rigo RB11 (Totale imposta cedolare secca) (ad es. € 420,00) e quanto indicato a colonna 4 (Ritenute CU locazioni brevi), vale a dire la ritenuta applicata dall’intermediario indicata nel punto 15 (Ritenuta operata) della CU 2018 (ad es. € 420,00).
Grazie @ Emily per la testimonianza!
Vorrei complicare un po' le cose (ce n'era bisogno?) e rispondere contemporaneamente alla domanda posta da @ Carlo appena sotto.
Qui siamo nella Community di Airbnb, e a prescindere dal fatto che Airbnb non ha effettuato le trattenute (e quindi non ha emesso CU - ma possibile che queste cose CAF e commercialisti non le sappiano???), la maggior parte degli utenti di questo forum ritiene che si possa affittare unicamente attraverso Airbnb.
E quindi vive in un mondo apparentemente "semplice": affitto tramite Airbnb, cronologia delle transazioni di Airbnb, stampa del csv di Airbnb, trattenuta (non fatta) da Airbnb, Certificazione Unica (non fatta) da Airbnb... e il mondo finisce lì.
Io invece, vorrei proporre una realtà un poco più complessa, anche se non per questo fuori dal normale. Anzi.
Ipotizziamo che io abbia fatto, nel corso del 2017, 10.000 euro di affitti.
Così ripartiti:
- 2.000 attraverso Airbnb (niente trattenuta, niente Certificazione Unica);
- 2.000 attraverso Casa Vacanze (trattenuta 21% e relativa certificazione Unica per 420 di imposta);
- 2.000 attraverso Booking (niente trattenuta, niente Certificazione Unica);
- 2.000 con affitti diretti (niente trattenuta, niente Certificazione Unica);
- 2.000 attraverso Property Managers (trattenuta 21% e relativa certificazione Unica per 420 di imposta).
Dunque, affitti complessivi: 10.000
Trattenute effettuate da intermediari: -840
Vado al CAF (o dal commercialista) e ovviamente dichiaro i 10.000 di reddito.
Mi piacerebbe sapere quali documenti vorrebbero CAF o commercialista per poter compilare i righi del mio quadro fabbricati!
Decido, per miei calcoli e convenienze, che voglio optare per la cedolare secca per 6.000 dei 10.000 euro di reddito (e quindi determiniamo 1.260 euro di imposta), mentre per i restanti 4.000 opto per l'aliquota irpef media che, ipotizziamo, sia del 33% (quindi con una imposta di 1.320).
Lasciamo un attimo da parte, per non complicare troppo, le detrazioni e deduzioni che ovviamente dovrei avere per fare questa scelta, e immaginiamo che la dichiarazione finisca qui.
Avremo:
reddito: 10.000
di cui
- 6.000 opto per cedolare secca
- 4.000 opto per irpef ordinaria
quindi:
imposta a cedolare secca: 1.260
imposta a irpef ordinaria: 1.320
Totale imposta da pagare: 2.580
Imposta già pagata (trattenuta degli intermediari CaseVacanza e Property Managers 420+420): 840
Imposta residuale da pagare: 2.580-840=1.740
---
Ma avrei potuto anche decidere che sarebbe più conveniente non optare per nulla per la cedolare secca (perchè ho, ad esempio, una ristrutturazione edilizia da detrarre), e quindi:
reddito: 10.000
di cui
- 10.000 opto per irpef ordinaria (al 33%)
quindi:
imposta a irpef ordinaria: 3.300
Totale imposta da pagare: 3.300
Imposta già pagata (trattenuta degli intermediari CaseVacanza e Property Managers 420+420): 840
Imposta residuale da pagare: 3.300-840=2.460
---
Oppure, avrei potuto decidere che la cedolare secca sia più conveniente per tutti gli affitti,
e quindi:
reddito: 10.000
di cui
- 10.000 opto per cedolare secca (al 21%)
quindi:
imposta a cedolare secca: 2.100
Totale imposta da pagare: 2.100
Imposta già pagata (trattenuta degli intermediari CaseVacanza e Property Managers 420+420): 840
Imposta residuale da pagare: 2.100-840=1.260
---
Spero di avervi incasinato quanto basta! 🙂
Ciao MariaAngela. Anche noi abbiamo lo stesso problema. Come sempre abbiamo portato tutta la documentazione al commercialista che ci fa la denuncia dei redditi. Ad avviso del commercialista stesso non viene + accettata l estratto conto della banca con l elenco dei bonifici pervenuteci da AIRBNB e neppure lo stampato che si puo estrapolare da " cronologia delle transazioni" Abbiamo scritto una email a AIRBNB ma non abbiamo avuto alcuna risposta. A giorni avremo un incontro con il commercialista per vedere come risolvere il prob
Saluti Carlo e Ruth
Carlo ma quale problema? Il vostro commercialista é un problema, ma non avete letto le risposte date in questo post???
Salve a tutti,
ho letto molti post sull'argomento ma alla fine non ho trovato l'informazione più importante: AIRBNB si è rifiutato di fare da sostituto di imposta (OK chiaro...) ma allo stesso tempo ha ACCETTATO l'obbligo di comunicare i dati e gli incassi dei propri iscritti, SI o NO?? Alla fine il dubbio non è come dichiarare ma "se" visto che formalmente ci sono delle contraddizioni normative ancora irrisolte.
Qualcuno lo sa?
Stefano,
non c'è assolutamente alcun dubbio "SE" dichiarare: SI (ci mancherebbe!)
Qualunque argomento si affronti in ‘sto paese frollato, Roberto, non manca mai un’italica chiarissima confusione. La lista delle dolenti note sugli importi da dichiarare per le locazioni brevi, leggendo i post degli ultimi giorni, sta rasentando l’assurdo, un magone che mi si stringe il pomo d’Adama (ed è un casino pure quello: secondo gli ebrei non era un pomo, ma era un melograno, secondo i musulmani, invece, non era né un pomo né un melograno, ma era una banana, decidete voi oppure chiedete al commercialista…).
L’host italiano è una creatura in bilico tra un intermediario inadempiente e un soggetto prestatore di assistenza fiscale che è una schiappa in fatto di locazioni brevi.
Se poi anche il CAF bello suonato (se ti avvicini alla sede senti proprio i rintocchi delle campane) cade nel tranello della CU non rilasciata dall’intermediario - Bòia d’un mànnd lèder (boia di un mondo ladro) , dicono a Bologna – e ci mette 6 ore a fare un 730 (come Sting quando fa l’amore), siam proprio messi male, compari miei.. La conoscenza della materia tributaria sembrerebbe ovvia, ma purtroppo, non sempre è così sotto questo cielo.
Augurandovi recensioni pentastellate e ogni fortuna,
la vostra devota e fedele non host Emily
Buongiorno a tutti,
purtroppo il Consiglio di Stato, organo gerarchico superiore del TAR, ha accolto il ricorso di Airbnb perchè la norma che introduce l'obbligo di assumere la veste giuridica di sostituto d'imposta a Airbnb, violerebbe il diritto dell' Unione Europea. In particolare la norma ostacolerebbe la libera prestazione dei servizi e sarebbe contraria alla direttiva comunitaria 1535 del 2015, che prevede una comunicazione preventiva alla Commissione delle regole tecniche riguardanti le società digitali.
Quindi viene stabilito il cosiddetto " rinvio pregiudiziale" con cui un giudice nazionale solleva una questione interpretativa su una norma comunitaria alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
In parole povere, sarà la Corte di Giustizia dell'Unione Europea a pronunciarsi (campa cavallo..)
oppure il legislatore italiano dovrà rivedere in modo sostanziale l'obbligo in capo a Airbnb.
Per quanto riguarda il rifiuto da parte di CAF e commercialisti vari di prendere in carico un'autodichiarazione degli incassi (senza CU) sarebbero passibili di denuncia all'AdE (AGENZIA delle ENTRATE).
Maria