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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Ciao Ragazzi,
Volevo avere degli aggiornamenti sulla tassazione della Stato per un appartamento di Airbnb.
Le tasse son pagate dal sito stesso in Italia o siamo noi host a dover dichiarare gli affitti stagionali?
Vivendo all'estero non sono attualizzato.
Grazie a tutti per l'attenzione.
Saluti
Giusto perchè mi sento particolarmente buono all'inizio dell'anno... datti una letta a questo post (nb: è il primo post in evidenza quando apri il Community Center, quindi mi sembra strano che tu non l'abbia visto!) 🙂
Non dovresti aver bisogno d'altro.
Vademecum-su-locazioni-turistiche
@Clarissa12, @Roberto143, @Orvieto-In-Centro0
cara Clarissa finalmente una giusta l'hai detta (senza volere, of course): pensa te che anche l'assicurazione responsabilità civile è obbligatoria!!!! (almeno qui in Liguria).
immaginavo. Se questo servizio è inquadrato così a questo punto è ovvio che ci vuole anche l'assicurazione civile. Mi chiedo in quanti ce l'abbiano......o sappiano che serve....sono sicura che non serva solo in Liguria... perché la responsabilità civile esiste ovunque mica è regionale! Questa è una cosa a cui ho pensato infatti.
Perché senza volerlo? Al posto di denigrare chi chiede informazioni dovreste unirvi come host e chiedere che la società faccia chiarezza interloquendo direttamente con le istituzioni presposte in modo che tutti possano operare nella legalità. Per loro sarebbe molto facile visto che capitalizzano nelle transazioni ed è loro interesse che questo servizio esista anche in Italia.
non mi sembra che qui nessuno ti abbia denigrato...
se ti scorri un po' il forum, vedrai che noi rispondiamo sempre a chi chiede informazioni.
semmai è proprio il contrario, visto che dopo tre risposte, tutte molto articolate, la tua replica è che "noi non abbiamo capito"... bè, vedi tu.
Per quanto corcerne l'unirsi come host, mi sembra un "armiamoci e partite"... comunque a me sta bene... vai avanti tu intanto... 🙂
intanto noi le indicazioni (a te come ad altri) su come operare nella legalità le abbiamo date, ma mi sembra di capire che le trovi assurde! 😞
@Clarissa12, @Roberto143. @Orvieto-In-Centro0
per me può bastare, un abbraccio a tutti.
si esatto le trovo totalmente assurde. Anzi, assurde è dire poco. Ho appena letto quello che bisogna fare nell'articolo che mi hai linkato e come minimo dovrei assumere 2 persone per adempiere gli obblighi di legge che avete specificato, trovandomi personalmente all'estero.... sicuramente nella mia situazione il gioco non vale la candela. Forse per chi lo fa come secondo lavoro ed è nel posto può avere un senso. Grazie per il chiarimento comunque.
Copio e incollo per chi avesse l'idea di fare questo passo e leggesse la presente conversazione in cerca di informazioni e aggiungo che (molto probabilmente) a questo deve aggiungersi la stipula di una polizza assicurativa che copra da responsabilità civile.
Buonasera a tutti,
alla luce di alcune richieste ricevute dalla nostra associazione italiana locazioni turistiche mi permetto di allegare alcune riflessioni inerenti eventuali dubbi in materia di locazioni turistiche...
COSA SI INTENDE PER LOCAZIONE TURISTICA.
La locazione turistica è la concessione di unità immobiliari (ad uso abitativo) per finalità c.d. “turistiche” contraddistinta da precarietà, voluttuarietà e durata limitata nel tempo.
L’errore tipico è di voler confondere queste attività con altre c.d. “ricettive extralberghiere” come i Bed & Breakfast; nel primo caso viene concesso il solo godimento dell’immobile, mentre nel secondo vengono forniti una serie di servizi ulteriori quali la colazione, la pulizia delle camere ed il cambio biancheria.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
SERVE UN CONTRATTO SCRITTO…?
“Se la locazione non supera i 30 giorni non serve contratto scritto…”
Nulla di più sbagliato!
L’errore nasce da un errata interpretazione del principio secondo cui non è necessaria la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate nel caso in cui la locazione non superi i 30 giorni…
Come già spiegato siamo, comunque, dinanzi ad un contratto consensuale ad effetti obbligatori che determina il sorgere in capo al conduttore di un diritto personale di godimento.
Ai fini di legge l’art. 1, comma 4 della Legge n. 431/1998 va letto in combinato disposto con le disposizioni del successivo art. 13, comma 5 (locazione di fatto), che ha introdotto l’obbligo di usare la forma scritta senza alcuna specifica esclusione.
All’atto pratico il contratto andrà redatto a seconda del tempo di permanenza dell’ospite:
• LOCAZIONE TURISTICA LUNGA (“contratto casa vacanze”): in questo caso nel contratto devono essere presenti, fra l’altro, clausole sulle modalità di pagamento del canone, sulla sua rivalutazione in corso di contratto e sul deposito cauzionale;
• LOCAZIONE TURISTICA BREVE (“contratto brevi vacanze”) cioè della durata non maggiore di 15/30 giorni: il contratto dovrà contenere, tra l’altro, clausole specifiche relative al recesso, all’entità delle spese accessorie e all’utilizzo degli eventuali spazi accessori;
• LOCAZIONE TURISTICA BREVISSIMA (“contratto week-end”): il contratto dovrà contenere una pattuizione forfetaria dei consumi utenze (luce, acqua, gas ecc.).
REGISTRAZIONE DEL CONTRATTO
Come detto, se la locazione supera i trenta giorni, vi è l’obbligo di registrazione dell’atto presso l’Agenzia delle Entrate.
Sia sul contratto, che sulla ricevuta di pagamento del canone di locazione deve essere apposta una marca da bollo.
D.P.R. 26.04.1986 N. 131 Tariffa Parte II – Atti soggetti a registrazione solo in caso d’uso – art. 2-bis.
Va sottolineato che l’Agenzia delle Entrate (Circolare 26/2011) ha specificato che il termine dei 30 giorni deve essere computato avendo a riferimento tutti i rapporti di locazione che uno stesso soggetto ha intrattenuto nel corso dell’anno con quel locatario….superati i 30 giorni scatta l’obbligo!
L’INQUILINO PUO’ DIVENTARE LOCATORE TURISTICO?
Anche l’inquilino può sfruttare un immobile come locatore turistico.
E’ necessario che il contratto “proprietario-conduttore” contempli la c.d. clausola di sub locazione; in caso contrario si può incorrere in una grave violazione del contratto “base” con importanti rischi per gli interessati.
Sottolineiamo sempre più spesso tale aspetto dal momento che tale pratica (non autorizzata) pare essere tutt’ora in corso da parte di alcuni.
DICHIARAZIONE DEI REDDITI….CEDOLARE SECCA, SI O NO?
La risposta dipende dalla qualifica del locatore.
PROPRIETARIO – LOCATORE
Siamo dinanzi a redditi c.d. “fondiari” (art. 25 co. 1 TUIR).
E’ possibile agevolarsi della cedolare secca (aliquota al 21% da calcolare sull’canone complessivo) a condizione che il rapporto avvenga fra privati.
E’ possibile applicarla anche per la locazione di singole stanze (circolare 26/2011 dell’Agenzia delle Entrate).
Laddove non si intenda beneficiare di tale facoltà il relativo reddito andrà inquadrato fra quelli fondiari con applicazione dell’imposta per scaglioni (possibile beneficiare della deduzione del 5% del reddito a titolo forfettario – DPR 917/1986)
CONDUTTORE (INQUILINO)-LOCATORE
Non è possibile l’applicazione della cedolare secca (non è un reddito fondiario).
Il reddito va determinato alla luce della differenza fra quanto incassato nell’anno ed il canone di locazione riconosciuto al proprietario e, quindi, inserito fra le voci “redditi diversi” (art. 67 co. 1 lett. H TUIR).
DEVO RILASCIARE RICEVUTA DEI PAGAMENTI?
Bisogna sempre consegnare una ricevuta di pagamento al momento del pagamento.
Nel caso in cui l’importo incassato superi i 77,49 € andrà apposta, altresì, una marca da bollo di 2 € sull’originale per il cliente annotando sulla copia del gestore la voce “Bollo apposto sull’originale”
…E SE IL PAGAMENTO AVVIENE TRAMITE IL WEB?
Nel caso in cui il portale di riferimento si limiti ad emettere ricevuta per le sue spettanze (provvigione), sarà onere del gestore emettere regolare ricevuta secondo i principi già visti in materia.
TASSA DI SOGGIORNO
Quasi tutti i Comuni prevedono l’obbligo di riconoscimento della Tassa di Soggiorno. Sarà necessario rivolgersi al relativo sportello per conoscerne l’entità e la modalità di dichiarazione e versamento.
COMPETENZA REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Come detto la locazione Turistica è regolata solo ed esclusivamente dal Codice Civile con possibilità per alcune Regioni di specificare o limitare alcuni aspetti.
Alcune Regioni, alla luce della potestà concorrente in materia di turismo, tendono ad applicare alcune limitazioni al fine di differenziare chi eserciti la relativa attività a livello imprenditoriale rispetto a chi persegua l’esercizio del proprio diritto di proprietà.
Le Province possono richiedere la comunicazione (di solito tramite internet) dei flussi di ospiti a fini statistici.
I Comuni possono richiedere la tassa di soggiorno.
COMUNICAZIONE ALLA QUESTURA….
Anche le locazioni turistiche hanno l’obbligo di comunicare alle Questura competente (come già B&B, affittacamere, agriturismo, hotel etc. etc…) i nominativi degli ospiti.
Tale principio, finalizzato alla Pubblica sicurezza, mira ad evitare che si possa creare una zona d’ombra a causa di un vuoto normativo (Ministero dell’Interno, circolare interpretativa del 26.06.2015).
La relativa formalità dovrà avvenire tramite il servizio “AlloggiatiWeb”.
Selezionare la propria Questura ed accedere all’area “Carta dei Servizi” per scaricare i i moduli on-line
Nell’attesa che il vostro immobile sia inserito nel database della Questura è possibile comunicare i dati degli alloggiati, (sempre entro le 24 ore dall’arrivo o all’arrivo stesso per soggiorni inferiori alle 24 ore), attraverso le Schedine Alloggiati da comunicare via fax o consegnare personalmente.
SEGNI DISTINTIVI DELL’ATTIVITA’
Non è possibile l’uso di insegne, al contrario (ad es.) dei B&B.
SERVIZI SI, SERVIZI NO….
Come detto non è possibile offrire servizi aggiuntivi ai propri ospiti; ciò non toglie che sia possibile fornire la biancheria (copriletto, lenzuola, coperte) a condizione che ciò non avvenga nel corso della permanenza dell’ospite.
Detto in altri termini…tutto deve già essere lì!
Tale principio è chiaramente desumibile da una nota pronuncia della Suprema Corte di Cassazione (Ord. 6501/2014) – In ordine al rapporto fra la locazione turistica ed altre figure di attività “extra alberghiere” la Suprema Corte di Cassazione ha avuto modo di osservare come “In materia di IVA, in ipotesi di concessione in godimento di un immobile arredato accompagnata dalla prestazione di servizi non direttamente inerenti al godimento della “res locata” (come la climatizzazione o la somministrazione di acqua, luce e gas), ma di carattere personale (come le pulizie od il cambio della biancheria), il rapporto, specialmente se si inserisca in un attività avente ad oggetto la cessione di una pluralità di immobili, non è qualificabile come locazione immobiliare ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 10 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633”.
ATTESTAZIONE DI PRESTAZIONE ENERGETICA
La normativa in materia di certificazione energetica non fa distinzione in base alla durata del contratto di locazione.
L’art. 6, comma 3 del D.Lgs. n. 192/2005 prevede per i nuovi contratti di locazione di edifici o di singole unità immobiliari l’inserimento di un’apposita clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, in ordine alla prestazione energetica degli edifici.
PUBBLICITA’, SI O NO…?
E’ ammesso l’utilizzo di piattaforme di booking come AirBnb
LOCAZIONE TURISTICA E COMODATO D’USO
Capita sovente che il camodatario di immobile ad uso gratuito gestisca l’immobile con finalità turistiche. Pur non essendovi alcun divieto bisogna ricordare (Risoluzione n. 394 del 22/10/2008 dell’Agenzia delle Entrate) che il relativo reddito avrà natura fondiaria ed andrà imputato al proprietario.
Ecco come trasformare l’appartamento in opportunità con la locazione turistica!
Tra l'altro a prima vista possono sembrare adempimenti complessi e costosi, ma non è così ... è la forma di ospitalità di più semplice ed immediata realizzazione in Italia. Certo, se uno la deve gestire da oltre-oceano, il tutto si complica, e a quel punto si fa anche un pò fatica a capire il senso in cui viene adoperato il termine ''sharing-economy'' (sharing = condivisione, e chi sarebbe in quel caso a condividere qualcosa con il Guest??). Ciao!
@Clarissa12 sembra complicato ma lo è meno di quanto sembri ... anzi se la tua casa è nel Golfo del Tigullio (Recco, Camogli, ecc.) te la gestisco io 😉 🙂
magari, accetterei al volo, purtroppo non è lì!!!
è l'host che condivide la casa con il guest. E' la casa l'oggetto di condivisione. La sharing economy significa che io ho una cosa che non utilizzo e la condivido con qualcuno - ovviamente coprendo le spese che si devono affrontare tipo le bollette e la manutenzione perché non è che deve gravare su di me. Mentre il car sharing ad esempio, come uber pool qui negli stati uniti, è l'auto che che si condivide. E' una semplice applicazione per il cellulare che puoi scaricare quindi a seconda di dove vai puoi segnalare il tuo tragitto e i posti liberi che hai in macchina e prendere passeggeri che ti pagano qualcosa ovviamente, ma non è come un taxi dove la gente fa quello di lavoro....potresti anche farlo un'ora al giorno o un giorno all'anno.
Se si devono adempiere tutti questi obblighi di legge e si è trattati al pari di un albergatore sfuma il principio della sharing economy perché a quel punto ci devo guadagnare, perché diventa un'attività lavorativa con responsabilità connesse. Sembra che il mondo stia andando verso questa tendenza, la sharing economy, ma ci sono paesi come l'Italia che fanno fatica ad abbracciarla a causa della burocrazia e dei cartelli che regolano certi settori.
Vorrei spezzare una lancia a favore delle regole e della burocrazia, che anche tu, come tanti, sono reputate assurde... e siccome nessuno nasce imparato, ti confesso che all'inizio anche io trovavo fuori luogo alcune decisioni.
Poi, piano piano, sopratutto immedesimandomi in coloro che stabiliscono certe normative, mi sono dovuto ricredere quasi su tutto, giustificando le scelte da un punto di vista politico, amministrativo e sociale.
Partiamo dall'inizio: oggi come oggi, grazie alla nascita dei portali vacanza, l'offerta è cresciuta esponenzialmente: mi sembra più che doveroso che un Comune sia informato che nella propria area di competenza, ci siano 100, 500, 1000 strutture aggiuntive oltre agli hotel e alle altre forme 'tradizionali' di ospitalità: il Comune deve sapere se la sua capacità ricettiva è di 1.000 oppure 10.000 posti letto. Pensa a Comuni come Venezia, che ha registrato 20 milioni di turisti l'anno scorso, o Milano con l'Expo o Roma con il Giubileo.
Quindi dal mio punto di vista, la segnalazione al Comune è opportuna e doverosa.
Così come anche stabilire degli standard qualitativi, per evitare che vengano offerte catapecchie, impianti non a norma ( e quindi pericolosi ), delle dotazioni minime, ecc. visti che in caso contrario si penserebbe sicuramente: "ma come permette il Comune che venga offerto un appartamento come questo?"
Analogo discorso, può valere per l'imposta di soggiorno (che dovrebbe servire per incrementare e migliorare i servizi e le infrastruttura turistiche del comune, attraverso un apporto diretto di denaro, sia la segnalazione degli arrivi ai fini regionali Istat, per programmare lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi.
La segnalazione degli ospiti alla Questura trae le sue origini dagli "anni di piombo", dove venne imposta per la prima volta la 'cessione di fabbricato' (hai presente i covi delle BR?)... che oggi si possa considerare un aspetto superato ho i miei dubbi, visto anche il particolare periodo che stiamo attraversando. Che non sia la panacea di tutti i mali sono d'accordo, ma un minimo deterrente ad un costo pari a zero credo che sia sempre meglio di niente.
Questo per quanto riguarda gli aspetti burocratici e amministrativi.
Se hai voglia di sentire anche il mio pensiero sugli aspetti fiscali e politici, fammi un fischio!
🙂
- l'imposta di soggiorno è sorpassata ormai, l'Italia dovrebbe incoraggiare il turismo - specialmente in zone (come la mia) dove non viene nessuno neanche se lo paghiamo noi ormai... voglio dire non è né Roma né Venezia, dove si potrebbe capire...
- la denuncia in questura è retrograda, sembrano veramente gli anni di piombo, ora ci sono sistemi informatici per l'antiterrorismo etc... e poi, se voglio nascondere un terrorista o un mafioso a casa mia mica viene tramite airbnb!!!
- per quanto riguarda la capienza recettiva turistica dei Comuni, potrebbero tranquillamente ricevere i dati dalla piattaforma di airbnb, mensilmente... basterebbe fare una richiesta alla società, se è questo che cercano...
oltre a questi mi pare di aver capito che ci vuole la comunicazione di inizio attività al comune, e la stipula di contratti di locazione da mandare all'agenzia delle entrate.... ah manca il notaio.... perché non ci fanno pure rogitare il contratto dal notaio? Così lo manda lui all'agenzia delle entrate, tramite posta certificata... almeno i nostri guest internazionali vedono come funziona l'Italia...eheh
E' confortante scoprire che ci sono persone che hanno il sapere in tasca e la soluzione di tutti i problemi con lo schiocco delle dita... ci fa ben sperare, che il giorno in cui spetterà a loro organizzarci, la vita sarà per tutti migliore!
- L'imposta di soggiorno non é una tassa fissa e uguale per tutti i Comuni, e sopratutto non tutti i Comuni la richiedono. La tassa di soggiorno non é una esclusiva italiana, ma viene adottata in moltissimi stati. L'Italia é un paese molto turistico, e la tassa di soggiorno dovrebbe servire proprio per acquisire risorse aggiuntive per migliorare l'offerta, a beneficio di tutti, anche dei turisti stessi, che possono beneficiare di servizi aggiuntivi.
per curiosità, a quale zona ti riferisci?
- io non saprei dire quali sistemi informatici migliori ci potrebbero essere. Forse mettere un bracciale elettronico a tutta la popolazione, cosí da monitorarne costantemente gli spostamenti. Potresti essere più chiara, o parli cosí, tanto per dire?
Sul fatto che questo sistema poi sia del tutto inutile, credo che @Orvieto-In-Centro0 abbia un suo aneddoto che possa smentire questa affermazione.
- sulla capienza ricettiva e i dati da Airbnb: forse nessuno te l'ha già detto, ma Airbnb non é l'unico, anzi forse é uno degli ultimi portali vacanza nati in questi anni; naturalmente, siccome tu hai viaggiato solo o prevalentemente con Airbnb pensi che il mondo sia questo, ma in realtà è molto più vasto e variegato, e pensare che un Comune si debba basare sul rapporto con una Sovietà americana (che tra l'altro nemmeno versa in Italia i proventi dei suoi ricavi fatti in Italia) mi sembra veramente un ragionamento semplicistico.
-il sarcasmo finale, sui contratti, il notaio, la posta certificata... corfermano questa visione sempliciotta e populistica che hai ... praticamente non sai nulla, ma pensi di pontificare spiegando agli altri cosa sia meglio fare.
Se almeno leggessi i giornali, sapresti che proprio nelle ultime settimane, città come Londra, Barcellona, Berlino e anche la tua cara NewYork, hanno cominciato a porre serie limitazioni agli affitti Airbnb, per i problemi - di varia natura - che sta creando.
Solo per curiosità, se ti va di dirmelo, qual'è la tua attività?
per tua conoscenza...
New York
http://www.wired.it/economia/business/2016/10/21/new-york-airbnb-mosse-contromosse/
http://ilmanifesto.info/a-barcellona-e-ribellione-per-la-decrescita-del-turismo-di-massa/
Berlino
http://www.repubblica.it/viaggi/2016/05/02/news/berlino_tasse_affitti_airbnb-138903240/
http://www.huffingtonpost.it/2016/05/02/berlino-airbnb-case_n_9818994.html
Per la tassa di soggiorno:
http://siviaggia.it/varie/citta-tassa-soggiorno/3168/
http://blog.zingarate.com/benvenutianewyork/le-tasse-a-new-york-da-pagare-durante-il-vostro-viaggio/
http://www.touringmagazine.it/articolo/920/la-tassa-di-soggiorno-allestero#
Forse, se stai soggiornando a New York in un "airbnb" e non hai pagato l'imposta di soggiorno, forse, e ripeto, forse, il tuo "host" potrebbe non essere in regola, e magari non chiede e poi non versa l'imposta di soggiorno al Comune, facendo forse, e ripeto forse, concorrenza sleale ad hotel e host simili... forse ehhh... forse.