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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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salve sono nuova ho affiuttatato tramite airbnb la casa al mare di famiglia. volevo sapere per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi cose devo portare al caf?
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Paola perdonami, dal file CSV il "gross" è la somma dell'affitto + commissioni. I costi di cleaning sono esclusi, è corretto? da quanto ho appreso su internet (il che non è sufficiente) i costi di fornitura di biancheria e servizi di pulizia dovrebbero essere oggetto di cedolare secca in quantoi strettamente funzionali all'affitto breve..
come fare? grz
Ciao @Giovanni566 , se vuoi che @Paola440 ti legga, menzionala (chiocciolina @ e digiti il nome e numero specifico).
F.
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Linee guida della communityScusate ma il modulo csv che si scarica è un semplice foglio di carta con l'elenco dei compensi ricevuti senza un un numero ufficiale di ricevuta fiscale. Il mio commercialista dice che non è valido ma serve un numero di ricevuta/fattura fiscale di tutti i compensi ricevuti. Dove posso trovare le ufficiali ricevute fiscali dei miei compensi da dichiarare ??
@Valeria295 @Salvatore199 grazie per le vostre risposte, questo tema è caro a tutti e non si trovano risposte chiare e concordanti. Il mio dubbio però è questo: perché devo pagare la ritenuta anche sulla commissione che mi ha prelevato il portale (quindi sul lordo)?
Airbnb (e gli altri portali) immagino che paghino le tasse sui soldi che ricevono dagli host come commissioni, no? Quindi lo Stato percepisce le tasse sulla commissione dell'intermediario, e poi sullo stesso reddito le ripercepisce dal proprietario di casa quando fa la dichiarazione dei redditi......ha senso?
La regola generale è che le imposte si calcolano sugli utili, non sui ricavi....è come se le aziende dovessero pagare le tasse sulla voce RICAVI DI VENDITA del conto economico, e non sull'utile d'esercizio...non si è mai vista questa cosa... io sul mio estratto conto ho l'importo già decurtato della commissione.
Inoltre la guida ufficiale alle locazioni turistiche rilasciata dall'Agenzia delle Entrate (a questo link: https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/G... a pagina 11 dice: L’aliquota del 21% va applicata sull’intero importo che il conduttore è tenuto a versare al locatore, inclusa, se prevista, la provvigione dovuta dallo stesso locatore all’intermediario e senza l’abbattimento forfettario del 5% che si applica nel regime di tassazione ordinaria dei canoni di locazione.
MA ATTENZIONE ALLA FRASE SEGUENTE:
SE LA PROVVIGIONE NON È COMPRESA NEL CORRISPETTIVO DELLA LOCAZIONE, MA VIENE
ADDEBITATA DIRETTAMENTE DALL’INTERMEDIARIO AL CONDUTTORE O AL LOCATORE (E QUEST’ULTIMO NON LA RIADDEBITA AL CONDUTTORE), NON VIENE ASSOGGETTATA A RITENUTA.
Questa è la nostra casistica: provvigione addebitata direttamente dall'intermediario e non riaddebitata al conduttore...
se provi a fare una ricerca (con la lentina in alto a destra) troverai centinaia di discussioni su questo tema ("perchè devo pagare sul "lordo"?) con altrettante centinaia di risposte esplicative sul perchè.
Comunque provo, per l'ennesima volta, a illustrare il concetto.
- punto primo:
una premessa ed una precisazione: le regole per il pagamento delle imposte sobo diverse tra privati ed imprese (spero non si debba mettere in discussione questo aspetto): le imprese hanno bilanci con costi, ricavi ed utile o perdita netta e le imposte si pagano sull'eventuale utile.
I privati invece, fanno la dichiarazione dei REDDITI e possono portare in detrazione solo alcune precise voci di spesa (ne cito qualcuna: spese mediche, interessi su mutuo abitazione prima casa - non qualsiasi mutuo -, spese veterinerie, contributi colf, ecc., non per il valore intero ma per percentuali ben precise).
Queste sono le regole, frutto dell'evoluzione del sistema fiscale dal dopoguerra ad oggi.
Eviterei quindi paralleli tra privati ed imprese.
- punto secondo:
il reddito da affitto è quello che viene concordato con il locatario (conduttore / ospite) e che viene riportato nel CONTRATTO DI AFFITTO.
Questo è il reddito da locazione, che può essere inserito nel quadro B Fabbricati della dichiarazione dei redditi.
L'ammontare viene decurtato del 5% forfettario se si opta per l'aliquota irpef normale (è una sorta di quota costi attribuita ai privati) mentre se si opta per la cedolare secca (che ricordo, sconta il 21% invece del minimo 23% dell'aliquota normale) deve essere inserita al 100%.
Il discorso finisce qui.
Tanto è il reddito, tanto va inserito in dichiarazione.
Siccome però, questo affitto è arrivato attraverso una mediazione online (che, come tutte le mediazioni e/o i servizi di vario genere deve essere pagata), si ritiene che su tale cifra debba essere scalata dall'ammontare del reddito da dichiarare
Ma perchè?
Il servizio offerto da Airbnb è uno dei tanti servizi di cui si usufruisce durante l'anno: prendiamo ad esempio l'abbonamento dell'autobus... non credo che nella dichiarazione dei redditi si possa pensare di dichiarare il reddito da affitto detratto il costo dell'abbonamento dell'autobus (o dell'abbonamento al teatro, o quant'altro).
Il reddito da affitto è una cosa.
Il costo del servizio che airbnb offre per mettere in contatto i locatori con i possibili ospiti non è tra i costi detraibili dai privati.
SE LA PROVVIGIONE NON È COMPRESA NEL CORRISPETTIVO DELLA LOCAZIONE, MA VIENE
ADDEBITATA DIRETTAMENTE DALL’INTERMEDIARIO AL CONDUTTORE O AL LOCATORE (E QUEST’ULTIMO NON LA RIADDEBITA AL CONDUTTORE), NON VIENE ASSOGGETTATA A RITENUTA.
Infatti non andrai a dichiarare il costo che airbnb addebita direttamente all'ospite per il servizio che presta a lui.
Se, ad esempio, il costo dell'affitto riportato in contratto (ricordo che il contratto va redatto in forma scritta anche se viene fatto tramite airbnb) è pari a 1000 euro (10 giorni x 100 euro al giorno) avremo questa situazione:
- AFFITTO: 1.000 (reddito da dichiarare)
- COMMISSIONE HOST airbnb (4%): 40 euro
- COMMISSIONE GUEST (14%): 140 euro
ps: Airbnb pagherà le sue imposte sui 180 euro (o, meglio, sull'utile netto che andrà a dichiarare, detratti i costi che può portare per legge, il che potrebbe anche determinare una perdita d'esercizio e quindi zero tasse... questa cosa accade spesso purtroppo).
l'HOST pagherà quindi o l'aliquota irspef normale su 950 uero (detratto il 5% forfettario) o sui 1000 interi se cedolare secca.
AIRBNB pagherà le tasse aui 180 euro di commissione sui suoi servizi.
il GUEST sosterrà un costo per la sua vacanza pari a 1140 euro.
spero di aver chiarito. 🙂
Scusate, io ho due diversi appartamenti in due città diverse e vorrei provare a vedere come affittare entrambi con Airbnb. Quando dovrò portare i miei redditi complessivi al CAF (il csv), dovrò discriminare in qualche modo i due appartamenti ? Con quali documenti ?
Oppure è sufficiente il lordo complessivo?
Grazie
Se sei il proprietario di questi appartamenti, in dichiarazione dei redditi giá riporti, nel quadro fabbricati, gli estremi di ciascuno di essi e la relativa rendita catastale.
In caso di affitto (breve o lungo che sia), devi indicare nei righi successivi dello stesso quadro “B”, i redditi da locazione; a questo ci pensa comunque il CAF o il commercialista.
Tu dovrai andare al CAF semplicemente portando con te l’indicazione dell’ammontare dei redditi, separati per i due appartamenti, come risultante dalla somma dei contratti di locazione stipultati per ciascuno di essi.
In sostanza quello che ti serve per il CAF é qualcosa di questo genere:
- Appartamento A
estremi catastali,
rendita catastale,
% di possesso nell’anno,
importo affitti:
N.ro giorni affittati
cedolare secca: si o no
- Appartamento B
estremi catastali,
rendita catastale,
% di possesso nell’anno,
importo affitti:
N.ro giorni affittati
cedolare secca: si o no
Per l’ammontare degli affitti, l’eventuale file csv può solo aiutarti nel riepilogare quanto hai fatto, qualora tu non ti sia organizzato nemmeno uno straccio di promemoria su un tuo foglio di carta (possibile????); i contratti scritti comunque dovresti conservarli per 5 anni, (e non dire che non li hai fatti!!!!) quindi basterebbe fare la somma di essi e ricavare i giorni occupati e quelli a disposizione.
@Salvatore199 grazie per la risposta esaustiva!
Starlando al futuro.. .il promemoria non è un problema.
Ma suppongo che i contratti facciano da promemoria. A proposito, come dovrebbero essere questi contratti? cosa dovrebbero contenere (ad esempio, anche gli importi ricevuti)?
Posso scriverli io, o devo farmeli fare ?
Grazie
Certo che puoi scriverli tu.
Basta cercare in rete uno dei tanti esempi di contratto di affitto.
Il contratto deve contenere tutti i dati relativi al locatore (tu), al locatario (l’ospite), all’appartamento (dati catastali) e al soggiorno in questione (dal/al e, ovviamente, importo dell’affitto), oltre a tutte le clausole che riterrai opportuno inserire per la reciproca salvaguardia, tua e dell’ospite.
Poi, una volta scritti, dovranno essere firmati da entrambi e conservati per cinque anni.
Altra domanda,
quali sono gli estremi per poter usufruire della cedolare secca?
e quali sono tutti gli altri casi?
Ho chiesto alla mia commercialista, ma purtroppo essendo periodo di dichiarazioni era molto impegnata e al telefono mi ha confuso un pò le idee, facendomi capire che probabilmente al mio caso, non dovrebbe applicare la cedolare, ma spero di aver capito male.
Che cosa vorrebbe dire ?
Quand'è che si applica, e quando no ? Cambia in base alle regioni ?
Grazie
La cedolare secca ti fa pagare il 21% del totale, come reddito fondiario, quindi senza cumularsi con altri redditi.
Però non puoi detrarre nessuna spesa: ne' le bollette, ne' le commissioni dei portali, niente.
Quindi in alcuni casi potrebbe essere più conveniente non applicarla, per esempio se c'è un mutuo o una ristrutturazione e un reddito basso. E' una cosa che di solito suggerisce il commercialista.
La cedolare secca la potrai applicare in sede di dichiarazione dei redditi, semplicemente spuntando una casella in linea con i redditi di affitto dichiarati (sotto l’indicazione della rendita catastale dell’immobile).