@Domenico167
Almeno per il momento, Airbnb (purtroppo) non effettua nessun controllo sulla titolaritá del bene che si affitta.
Per cui in effetti, si, é possibile avere un account diverso dal proprietario.
Ovviamente una cosa é avere un account, presso una societá (estera per di più), un’altra é generare redditi (da affitto) che devono essere riportati in dichiarazione dei redditi.
Prima dell’introduzione del DL50/2017, in effetti non c’erano particolari problemi fiscali, a patto ovviamente che il proprietario dichiarasse tutti i redditi, a prescindere dal fatto che non fosse lui il titolare dell’annuncio.
Ma il DL 50/2017 ha stabilito che gli intermediari che incassano i corrispettivi dei soggiorni, debbano effettuare una trattenuta a titolo di imposta e, a fine anno, rilasciare una certificazione per poter scalare l’imposta giá pagata.
Se il reddito resta in capo al proprietario (e su questo non si discute), a chi intesterá Airbnb la certificazione da riportare in dichiarazione dei redditi per evitare di pagare due volte l’imposta?
Se il titolare dell’annuncio é un’altra persona?
Per il momento Airbnb non sta rispettando queste disposizioni di legge (ma altri portali e altri intermediari simili, si) e quindi il problema ancora non si pone.
Ma se da domani cominciasse ad effettuare le trattenute, tutti i proprietari che non sono anche titolari dell’annuncio probabilmente si troveranno in difficoltá.
É possibile che prima di iniziare, Airbnb chieda una revisione degli account titolari degli annunci (immagino il casino), ma questo non lo sappiamo.
Ma vale la pena rischiare?