Buongiorno,
a qualcuno è arrivato da pagare il canone specia...
Ultima risposta
Buongiorno,
a qualcuno è arrivato da pagare il canone speciale Rai x la televisione di 203,00 euro in quanto detentore di a...
Ultima risposta
Buongiorno,
sto per iniziare a supportare un nuovo host come co-host.
Premetto che viaggio e ospito molto regolarmente su Airbnb dal 2014 e non ho mai visto nessuno chiedermi di firmare un contratto al check in e se qualcuno me lo avesse chiesta francamente mi sarebbe sembrato ridondante. Avremo sbagliato tutti?
Ora, leggo sul portale che l'host sarebbe tenuto a far firmare un contratto a tutti gli ospiti. Visto che gli ospiti accettano formalmente sia le condizioni di Airbnb che le condizioni dell'host al momento della prenotazione e del pagamento, è possibile considerare la prenotazione come equivalente ad un contratto? Qualcuno ha ottenuto conferme in merito?
Non sono un avvocato, ma la mia idea è che affinchè sia valido un contratto, un accordo insomma, sia necessario che entrambe le parti appongano una firma in originale certificata da un documento comprovante l' identità di chi sottoscrive. Almeno secondo le leggi italiane, dove, appunto, avviene la locazione. Almeno nel mio caso.
Mi sembra di aver letto che solo chi svolge attività ricettiva con una licenza in tal senso è esonerato dal far firmare un contratto (un hotel per esempio non te lo fa firmare). Ma non chi fa locazione turistica.
Certo, in rete, nel momento in cui si prenota si stanno accettando sia le condizioni del portale, sia quelle dell' Host. Ma non c'è una firma in originale, e il portale, giuridicamente parlando, non ha sede in Italia, nè si fa garante dell' accordo
come ti ha già giustamente scritto @Giancarlo10, per la legge italiana, al momento, é prevista la sottoscrizione di un valido contratto di affitto, se si fa locazione (anche turistica); mentre per le attività ricettive vere e proprie (CAV, B&B, affittacamere e, ovviamente, hotel e derivati) non é necessario.
Il fatto che nessuno ti abbia mai sottoposto un contratto per i tuoi viaggi, può dipendere dal fatto che sei casualmente capitata solo in attività ricettive, oppure, come é più probabile, chi ti ha ospitato non sapeva o non voleva sapere quali sono le regole.
Locazione e attività ricettive hanno profili normativi e fiscali diversi, quindi é importante, se si vuole aderire ad uno di questi, agire di conseguenza.
Se fare un contratto di locazione per ogni soggiorno é ritenuto un problema, basta accreditarsi in Comune come CAV (casa vacanze) ed il problema é risolto.
Ovviamente, a quel punto sarà necessario attenersi alle regole previste per le CAV, e, ad esempio, non voler dichiarare i propri redditi nel quadro fabbricati e magari usufruire della cedolare secca (ma ci sono altre differenze, sia fiscali che normative).
In altri paesi poi, é possibile che ci siano altre leggi, altre regole, e che anche per le locazioni non sia prevista la sottoscrizione di un contratto.
Anche se, dalla mia esperienza, non ho mai incontrato nessuno locatario straniero (90%) che abbia fatto la benchè minima osservazione (e io faccio firmare un contratto di tre pagine, con tre firme, non un misero foglietto). 🙂
Capperi, 3 pagine ! Io sono a 2 pagine e 2 firme, più le 2 pagine con la copia di cortesia tradotta in inglese. Perchè, ricordiamolo, il contratto deve essere in italiano.
Perchè non mi mandi un tuo fac-simile? sono curioso 🙂
Ciao @Giancarlo10, più tardi te lo mando, ora sono impossibilitato.
Comunque sono due pagine di contratto vero e proprio (che si possono stampare fronte-retro, così da avere un solo foglio) (1 firma) + un foglio con l’elenco dei mobili e suppellettili principali (1 firma) + più la ricevuta bollata, su cui gli faccio mettere (1 firma)... quindi in realtà le facciate sarebbero 4.
Il tutto ovviamente in doppia copia che va all’ospite (tutto in inglese, ma sostanzialmente identico nei contenuti).
🙂
Firmano sempre tutti senza problemi!
ecco il FACSIMILE del contratto che mi sono fatto io. 😉
ps: questa è la sostanza del discorso; in realtà adesso ho proprio fatto due copie identiche delle 4 facciate, una in italiano e una in inglese, una per me, una per l'ospite (quindi la traduzione di cortesia non c'è, perchè loro hanno la copia direttamente in inglese).
Sig. Giancarlo, mi scusi. Mi può fornire l'accesso al FACSIMILE del contratto che ha composto lei?
Ciao @Enzo45,
ricordati di menzionare con la @ la persona a cui ti rivolgi. In questo caso credo tu ti riferisca a @Roberto143. È lui ad aver pubblicato il Facsimile. 🙂
___________________________
Pubblicala cliccando >>QUI<< troveremo la risposta insieme.
Dai un’occhiata alla nostra netiquette, le
Linee guida della communitySi, infatti mi riferivo a Roberto. Chiedo scusa sono un novellino.
Grazie @Roberto143 !
@Roberto143 Buongiorno Roberto, potrei avere anch'io l'accesso al Facsimile del contratto? grazie anticipatamente
Mi aggiungo in coda, ciao a tutti @Erica40@Giuseppe451@Enzo45@Giancarlo10
Vero che siamo obbligati a fare firmare contratto, duplice copia, magari anche la traduzione di cortesia in inglese e conservarla per... quanto? 5 anni?
Spero che ci si inventi un sistema elettronico di accettazione del contratto, non vi pare? In un'era in cui si tende a risparmiare sugli sprechi, tutto questo uso di carta e di stampe mi pare eccessivo, non vi sembra?
@Barbara1184 non è per nulla eccessivo, il contratto ha la sua ragione d'essere a livello fiscale e legale. Ma poi dà maggiore garanzia per agire in caso di non rispetto delle regole e di quanto pattuito, per entrambi le parti. Non va dimenticato che affittiamo la nostra casa a sconosciuti, così come gli ospiti vengono a casa di sconosciuti. Occorre tutelarsi, ben venga il contratto. Su internet ci sono tanti modelli per la locazione turistica. Roberto é in vacanza, cmq occorre conservarli per 5 anni.
Sì sì, @Ermanno6, scusa, mi sono espressa malissimo, non intendevo dire che il contratto è inutile, no, oltre ad essere obbligatorio, ci tutela, sono d'accordo. Volevo dire che ci si potrebbe inventare un sistema di invio e accettazione del contratto in formato elettronico, no?
Tutta questa carta da conservare mi pare uno spreco...
Certo @Barbara1184, questo sí, ormai stiamo digitalizzando tutto, occorrerebbe però anche la firma digitale sul contratto elettronico, la strada è quella... (i libri li preferisco cartacei :-))