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a qualcuno è arrivato da pagare il canone speciale Rai x la televisione di 203,00 euro in quanto detentore di a...
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Gentili tutti,
ho letto in questo forum di discussioni che vertevano su certa "inciviltà" di alcuni guests legata, perlopiù, a una sorta di ipocrisia di fondo.
Si tratta di pochi casi, va detto subito, e rispetto al vantaggio di ospitare persone di qualità e sensibilità speciale, di questi davvero non si dovrebbe neppure far conto. Ma, purtroppo, ed è già stato riportato anche altrove, sono questi pochi casi che fanno, spesso ingiustamente, abbassare il livello delle percentuali di gradimento dell'host. Basta un commento negativo per distruggere mesi di lavoro eccellente. E questo senza alcuna vera possibilità di replica da parte dell'host: il sistema del feedback che non è pubblicato se non è reciproco mette l'host nelle mani del guest senza scampo; e anche quando si vorrebbe segnalare un guest davvero "pericoloso" per la comunintà degli host, guarda caso, è proprio quel guest che non scrive il feedback e quindi impedisce, stoppandolo alla fonte, che si segnali il suo comportamento scorretto.
Se è relativamente semplice, alcune volte sin troppo semplice, espellere qualcuno dalla comunità degli hosts, perché è praticamente (se non del tutto) impossibile fare lo stesso dalla comunità dei guests?
Nei fatti la posizione di airbnb è perlomeno ambigua e, non c'è dubbio su questo, decisamente partigiana, ovvero acriticamente favorevole nei confronti del guest. Da una parte, in airbnb, c'è una effettiva energia nuova nell'idea dell'ospitalità "domestica", dall'altra non si riesce a dimenticare che, per airbnb, come per ogni imprenditore del ramo alberghiero, "il cliente ha sempre ragione", costi quel che costi. Ma per airbnb Società il vantaggio è che il lavoro (e l'alloggio) non è mai "proprio", bensì altrui. Chiamasi mediazione. Ma i mediatori che conosco io, in genere - e lo dice la parola stessa - sono equidistanti rispetto ai due piatti della bilancia.
La mia esperienza. A fronte di commenti notevoli per i quali ho molto dato e ho molto ricevuto, ho sviluppato un certo sesto senso nell'individuare - prima ancora dell'inizio di un'ospitalità - chi potrebbe rientrare nella categoria dei "guastafeste". La coppia che stenta a rispondere ai miei messaggi di richiesta di trasmettere l'orario di arrivo (giusto per capire se posso essere io o qualcun altro a ricevere gli ospiti) in genere è quella che - arrivata - chiederà sempre qualcosa in più di imprevedibile e darà per scontato che questo qualcosa in più sia offerto oppure affermerà di non avere avuto immediato check in quando non è vero affatto. Il giovane che arriva al check-in quando gli pare, con ore di ritardo rispetto a quanto comunicato, perché "ha incontrato amici ed è andato a vedere il loro alloggio", sarà quello che si lamenterà proprio del check-in (mentre noi ci siamo disperati nel tentare di contattarlo dopo l'arrivo segnalato dall'aereoporto e ci siamo figurati ogni possibile disgrazia). Il signore in età, o molto sovrappeso, che si lamenta della mia scala a chiocciola per salire al soppalco dove è situato il letto è quello che dirà che l'appartamento non è poi così confortevole e che arrivare al letto è un'impresa.
Allora, si inghiotte amaro, si prende nota, si procede con l'aggiustamento del tiro e si scrive, si scrive, si scrive cercando non solo di parare i colpi ma anche - genuinamente - di aiutare l'ospite ed essere più espliciti possibile: si aggiungono segnalazioni, note, appunti, avvertimenti, avvisi dovunque: in casa, nell'annuncio, via mail con le mail preimpostate (ormai chilometriche), attraverso le mail airbnb personali, sapendo che non saranno mai, mai e poi mai lette sino in fondo.
Perché questo (certo tipo di) guest non è mai contento. E qui sorge, legittimo, un dubbio.
I nostri alloggi di airbnb (poveri, ricchi, grandi, piccoli) sono un'offerta alternativa al sistema alberghiero che offre maggiori servizi, senz'altro, e una qualità di assistenza non comparabile, ma anche prezzi molto superiori a quelli della media del nostro circuito.
Per chi, come me, non ha una catena di appartamenti da affittare attraverso airbnb eludendo vere e proprie organizzazioni pseudo-alberghiere, ma "solo" un alloggio o una camera in più che ha la fortuna di poter offrire per arrotondare le entrate mensili e conoscere volti nuovi, non è possibile offrire "qualsiasi cosa", anche se vorrei. E il prezzo del mio alloggio a paragone di una stessa omologa offerta alberghiera denuncia sinceramente questa impossibilità e questo inevitabile scompenso.
Né posso tappezzare il mio piccolo appartamento di cartelli che (insopportabilmente) chiocciano dove mettere le mani, dove mettere i piedi, come accendere questo, dove trovare quello, di ricordarsi di chiudere la porta d'ingresso (questa è la cosa più incredibile! ma dove vivono alcuni: nelle tundre desolate dove non c'è un vicino per centinaia di chilometri?), di spegnere la luce, di utilizzare propriamente gli elettrodomestici, ecc. ecc.
In questo periodo sto ospitando, nella mia casa in Toscana, un gruppo di persone deliziose, davvero simpatiche con tanto di colf a seguito. La colf - con cui mi sono intrattenuta a lungo per spiegare ogni possibile anfratto della gestione (peraltro elementare) della casa - ha con molta probabilità "ucciso" la mia lavastoviglie, che domani verrà cambiata (ho dovuto in gran fretta e da una linea telefonica perché ormai rientrata in città, pagando quel che è stato richiesto per l'urgenza della situazione, comprare un nuovo elettrodomestico che verrà installato domattina da tecnici in gran numero... danno della lavastoviglie denunciato ieri sera alle 19.45, tecnico arrivato stamattina alle 9.00 per verificarne la morte, sostituzione dell'elettrodomestico domattina alle 9.00). La lavastoviglie era stata testata da me, dalla signora che mi aiuta nelle pulizie di casa, dall'elettricista che era passato prima dell'arrivo di questi ospiti per aggiustare una linea elettrica scollegata di una luce esterna: andava benissimo sino all'arrivo di questo (giuro, delizioso) gruppo.
La colf si è molto lamentata del fatto che - la sera del guasto - avevano (i miei ospiti) invitato ben 20 amici per un barbecue ed erano anche molto stupiti che non avessi un servizio di piatti completo per 20 persone...
Nel mio annuncio non c'è alcun divieto per ritrovi o affini (anch'io sono assai festaiola), del resto l'aver messo anche il barbecue induce in tentazione. Ma certamente alcune frasi e alcuni comportamenti danno da pensare. E di certo c'è che quasi la metà del guadagno (se non di più, non oso pensarlo) proveniente da questo gruppo è andato in fumo per l'acquisto di un nuovo imprevisto elettrodomestico. Non resta che pregare che non ci siano altri danni.
Tutto questo pistolotto è per cercare di sollevare la questione: airbnb può imporre ai guests di osservare DAVVERO le regole della casa che comprendano anche una tolleranza nei confronti di chi non è propriamente albergatore?
E' possibile che sia airbnb stesso a (volutamente?) sottovalutare questo aspetto e mettere a volte in difficoltà chi affitta una propria proprietà (scusate il bisticcio) contribuendo all'arricchimento della Società che, viceversa, non rischia nulla?
Perché non esiste un sistema di precauzioni da parte di airbnb NON volte a selezionare preventivamente alcun guest (ci mancherebbe!), ma almeno a imporre la lettura di un annuncio sino in fondo (e lo vedi bene dalle domande incredibili dei guests che non hanno letto nulla: "c'è l'ascensore a casa sua?", no di certo, abito a Venezia e ho ben scritto che per arrivare al mio (primo) piano ci sono 23 scalini; "c'è l'aria condizionata?" no di certo, l'ho scritto ma ho dotato ogni ambiente di ventilatori utili e capaci; "posso lavorare 3 ore al giorno in diretta video con l'Alaska?" non lo so, ho il WIFI e ci lavoro tutti i giorni, ma non in diretta con l'Alaska e non so se la mia linea domestica regge una simile eventualità - qui ho offerto di cambiare alloggio, giusto per prevenire incredibili chiamate nel cuore della notte...).
Come difendersi dalle intemperanze di guests che se infischiano più che delle regole della casa, proprio delle regole di airbnb che imporrebbero a chiunque, da una parte e dall'altra, di osservare almeno la necessaria tolleranza nei confronti di chi non fa l'albergatore di professione?
Lavoro e ho una famiglia, se questo sistema non si modifica con maggiori tutele nei confronti di chi mette a disposizione il proprio alloggio e fa guadagnare la Società a cui si appoggia, non credo che potrò procedere in questa (bella comunque) avventura. Accudire le sempre maggiori necessità (quando non capricci) di persone che pensano di essere in alberghi a 4/5 stelle con stuoli di attendenti e collaboratori e non in un alloggio gradevole, pulito e fornito di tutto ciò che serve per passare qualche giorno in un bel posto a prezzi che permettono a chiunque di effettuare quella visita, sta diventando troppo oneroso per me. E, a quanto qui leggo, non solo per me.
Grazie per chi avrà voluto leggere il mio lungo sfogo e dare il proprio contributo all'argomento.
Ciao @Cristiana19,
ieri ho letto tutto. Sei un Superhost, non esserlo non è una tragedia. Comportati qui in maniera da stare tranquilla e vedi cosa succede, al massimo perderai il tuo stato di Superhost. Per me, e mi pare anche per te, è sbagliato il sistema di Superhost e non chiarisce affatto la qualità della casa e dell'ospitalità. Conosco superhost che manco fanno le comunicazioni in questura...ci saranno quelli che hanno un impianto elettrico vecchio e non sicuro...altri che hanno tanti e tanti difetti gravi o meno gravi che semplicemente non sono notati o con una buona dialettica vengono accettati con gioia estrema. Ad esempio dove vivo era Superhost, adesso non so, uno che affittava, e lo diceva nell'annuncio, un ufficio come abitazione! Ma come fai ad essere Superhost se ti permetti di chiedere soldi per far dormire una famiglia in 25 mq, certamente bellissimi e ben arredati, dove non esistono i minimi requisiti di sicurezza per ampiezza ed aria respirabile? Dove la cucina sono dei fornelletti elettrici su un tavolino, senza cappa, senza manco spazio per poggiare la roba? E potrei continuare, è una chiara vergogna. Tuttavia, non sempre è così e certo in generale essere Superhost vuol dire avere una cura particolare, quindi molti complimenti a tuti i Superhost ed in primis a te, ma appunto non esserlo non è una tragedia e credo anche che non ti faccia perdere molte prenotazioni.
Tutti gli esempi che fai accadono ogni giorno...e riaccadranno...siamo tutti diversi e le recensioni sono sempre imprevedibili. Ed è proprio il bello, un bello massacrato però dalle regole per essere Superhost che rendono, certo non sempre, tanti hosts una macchina da recensioni...rischiando così di dimenticarsi molto altro che è ben più importante.
Ciao e buona fortuna!
@Cristiana19, intervengo solo sulla premessa: non è vero che le recensioni sono pubblicate solo SE vengono scritte entrambe.
Sono pubblicate QUANDO vengono scritte entrambe; oppure, se uno dei due non la scrive, l'altra verrà pubblicata dopo 14 giorni.
Sarebbe troppo facile altrimenti, per i guest (o gli host) maleducati e incuranti, non avere giudizi negativi!
Salve, ho usato la piattaforma per fare vacanze e sono diventato host, quindi posso intervenire!
Credo che effettivamente sia troppo sbilanciato verso vergo l'ospite che oltre ad essere invadente è anche arrogante visto che usa poi la recensione come arma.
Vi dico la mia prima esperienza da Host ( di questi giorni ) arriva l'ospite e illustro tutto li istruisco e me ne vado, ( abito a 300 km dalla casa ) dopo 20 km mi chiamano che le tv non funzionano " tutte e due ?" si ! " non è possibile , le abbiamo provate !" Non funzionano vieni perchè altrimenti ce ne andiamo !" torno indietro e accendo il televisore poi accendo il ricevitore e funziona tutto perfettamente. La sera quando sono tornato a casa ( ripeto 300 km ) mi chiama che il frigo è troppo piccolo, se poteva comprarlo uno che io avrei pagato !. A voi la conclusione !
Uahahah hahah @Francesco368, questa del frigo è bellissima!!!
Però per la televisione hanno ragione loro: se non lasci istruzioni DETTAGLIATE di come si usano le cose, devi fargli vedere e provare tutto al check-in, il che non è possibile.
Fatti una cartelletta o un raccoglitore dove metti tutte le istruzioni, possibilmente semplificate e coi disegnini (tv, microonde, piano cottura, lavatrice, raccolta differenziata, cassaforte, insomma TUTTO) e una piantina ingrandita del quartiere dove indichi i punti importanti (supermercati, parcheggi, negozi vari, farmacia, ecc).
Soprattutto se tu non vivi lì e addirittura stai a 3 ore di macchina di distanza.
Meno male che hanno acceso la tv subito. Pensa se l'accendevano dopo 2 ore, o il giorno dopo!
Comunque consolati: a me è capitato un guest asiatico che in piena notte non riusciva ad aprire il cancello esterno (non sapeva che la chiave può avere un po' di gioco); e un altro australiano che non aveva mai visto una pastiglia di Finish in vita sua, e neppure conosceva il marchio, perciò in lavastoviglie ha messo il detersivo a mano...
Sono le cose che imparerai man mano.
Non è uno scherzo....anche se lo sembra! é la mia prima volta, quando mi ha chiamatale ho detto " domani mattina vengo lì e te ne devi andare immediatamente" ! poi dopo un'accesa discussione ed insulti vari ha deciso di rimanere. ( non credo che farà una buona recensione anche se non mi interessa !). Non credo che l'anno prossimo rifarò l'esperienza. Vediamo come và con i prossimi !
Ho utilizzato aibnb per andare in america ed è stata una esperienza spettacolare !
Forse sarò stato fortunato, ma mi sono adattato alle circostanze e sono stato benissimo, le case cove sono stato non si avvicinavano allo standard della mia ma sono stato benissimo lo stesso !
Scusate lo sfogo un saluto a tutti Voi
Non tutti noi ospiti si uguali..!
Giusto ci saranno tanti inprevisti ad ospitare!
@Francesco368 ciao,
secondo me se vuoi ospitare bene una casa così distante da te dovresti cercare una o più persone che abitano vicino alla casa e disponibili ad aiutarti . Sono mille gli imprevisti ed alcuni gravi per rispetto degli ospiti devi essere in grado di risolverli in fretta. A me raramnte chiamano durante il soggiorno, ma ogni tanto capita ed è normalissimo per chi abita per pochi giorni una casa che non conosce. Mi hanno chiamato per chiavi rotte nelle serrature ed uno tempo fa era rimasto fuori chiuso senza chiavi...come non lo so ma purtroppo in piena notte. Se non avessi avuto qualcuno di fiducia in loco a quest'ora avrei già smesso.
Certo che se mi minacciano di andarsene se non risolvo in fretta problemi non gravi come tv o altri è ben probabile che non li risolva apposta...con me sono sempre stati educatissimi...mi spiace per la tua esperienza, ma veramente per la mia esperienza e per quella di molti qua dentro di solito gli ospiti sono molto educati. Susanna ti ha dato comunque un consiglio preziosissimo, ovvero cartelletta con tutte le istruzioni!
Ciao e buona fortuna!
@Francesco192, @Francesco368, @Susanna0
Gentili Amici,
vi ringrazio sia per le risposte sia per i consigli, tutti utili e certamente pertinenti.
Ringrazio Susanna in particolare perché in effetti (ho controllato una mia vecchia esperienza) i feedback anche se unilaterali, appaiono. Buono a sapersi...
Tuttavia io non volevo accendere l'ennesima discussione sulle meraviglie che ognuno di noi incontra nel grande universo dell'ospitalità, sui casi personali, su quello che ci accade nello specifico (per quanto interessante o esemplare possa essere) quanto piuttosto puntare i riflettori su una mia (e non solo mia: ci sono molte discussioni non solo italiane in proposito, all'interno della community di airbnb) opinione, ovvero che l'host non ha molte armi per poter affrontare comportamenti francamente oltre la giusta sopportazione e anche la necessaria, altrimenti non si ospiterebbe, abnegazione. Anche aldilà di incidenti quali quelli da me e da voi riportati per i quali il guadagno viene vanificato da un comportamento del guest che procura anche danno economico difficilmente dimostrabile e per il quale, siamo onesti, sappiamo già che non avremo risarcimento.
E questo, secondo il mio parere, accade perché airbnb ha perduto nel tempo quel carattere di spontaneità e freschezza che lo caratterizzava all'inizio della sua avventura. Quella personalità distintiva che faceva di questa piattaforma la vera differenza fra un normale sito di prenotazione di stanze e case di vacanza e una reale possibilità di condivisione dell'ospitalità, con un arricchimento non solo economico di hosts e guests.
Se siamo davvero obiettivi vediamo bene (ed evidentemente ci sta bene così) che ormai questi comportamenti dei quali qui discutiamo non hanno nulla a che fare con lo spirito di avventura, curiosità e adattamento che caratterizzava i viaggiatori di airbnb dei primi tempi.
Né questo è lo spirito dei fondatori di airbnb, che dopo aver condiviso la ormai "mitologica" epopea dei giovani squattrinati che mettono a disposizione un materasso di casa (uno spazio vitale all'interno del proprio appartamento) per coloro che vogliono abbracciare soprattutto un sistema di vita e di viaggio, sono ora ben lontani dall'appoggiare questo stesso modello, richiedendo sempre più oneri "prestazionali" agli hosts e di fatto sostenendo un circuito dal carattere meramente ricettivo.
Le ultime, recenti, novità in fatto di superspecificazione, superspecializzazione, supercomplicazione, alla fine, che impongono all'host ancora ulteriori interventi, annotazioni, delucidazioni, certificazioni, verifiche, ecc. ecc. la dicono lunga in questo senso e mi danno ragione. E così mi danno ragione proprio le vostre parole a proposito dell'essere obbligati (me compresa, s'intende) a lasciare indicazioni e messaggi per QUALSIASI dettaglio della casa, anche quelli che non sono davvero così strettamente necessari, come se la perfetta riuscita della mia vacanza a New York o a Tokyo dipendesse dal poter accendere una maledetta televisione o dal trovare o meno una saponetta profumata nel bagno.
Mi faccio capire (sempre prendendo a esempio la mia esperienza, va da sé). Ho utilizzato airbnb con soddisfazione un paio di anni fa per un soggiorno abbastanza lungo (8 notti) a Parigi. Cercavamo un alloggio vicino a casa di amici italiani per festeggiare con loro il Capodanno. Il piccolissimo ma gradevole appartamento che trovammo in questo sito ci piacque anche a causa del prezzo piuttosto contenuto che ci permetteva la vacanza tutto sommato non brevissima in una delle città più costose del globo. L'albergo (decente) più vicino al luogo (e alla casa dei nostri amici) offriva stanze perlomeno al doppio se non di più del prezzo dell'appartamento airbnb da noi trovato. Arrivati a Parigi, fummo accolti bene e trovammo un piccolo dono (una bottiglia di vino) che ci fece molto piacere. Ma l'appartamento non era uno specchio: cucina e bagno avevano qualche pecca che sarebbe stata imperdonabile in un albergo, il frigorifero era pieno di vettovaglie dei proprietari fra l'altro neppur bene incartate tanto che non avremmo potuto (se avessimo voluto) inserire nostri acquisti per poter poi utilizzare eventualmente la cucina in caso di bisogno, nell'acquaio trovammo alcune pentole ancora da lavare (che lì rimasero, perché - alla fine - decidemmo che era assai più importante provare ogni possibile bistrot e ristorantino, oltre alla magnifica cucina dei nostri amici).
Eppure il nostro giudizio fu molto positivo, un "cinque stelle" su tutti i fronti, perché il luogo era piacevolissimo e sufficiente per le nostre esigenze: vicino ai nostri amici, in una zona bellissima, comodissimo sotto tutti gli aspetti. Non ci sognammo minimamente di "punire" i nostri hosts con inutili e francamente livorosi dettagli come "non dovevi lasciare le pentole nell'acquaio". La nostra vacanza non dipendeva certamente da questo insignificante particolare.
Ebbene, l'intolleranza che si è venuta a creare nel tempo nei confronti degli hosts, intolleranza che viene invece tollerata dai gestori di airbnb perché l'host è abbandonato proprio nel momento in cui ha poche difese, ha cambiato decisamente i connotati del sistema di ospitalità che si vuole così diverso da una normale agenzia di viaggi (mondiale).
Basti guardare la "home" di airbnb stesso: vi sembra un sito di persone "au paire" che scambiano insieme al proprio alloggio (o stanza singola che sia) anche un'esperienza di vita o non piuttosto quello di una perfetta agenzia di mediazione di case-vacanza (mondiale) con particolare focus su speciali esperienze offerte, magari da veri e propri professionisti del settore che mascherano la propria attività attraverso una società che li appoggia?
Non pare anche a voi (a quanti di voi?) che viaggiare così come airbnb intendeva un tempo doveva e poteva essere qualcosa di più che la ricerca del canale Sky del cuore in un posto che altrimenti non avresti potuto permetterti se l'avessi affrontato attraverso un normale canale ricettivo/alberghiero?
Mi sbaglierò (ma non credo poi così tanto) ma temo che troppa acqua sia passata sotto i ponti e che non faccia bene né allo spirito del viaggio né a quello della condivisione obbligarci a diventare tutti albergatori inappuntabili e professionalmente perfetti.
Quelli ci sono già e hanno pieno diritto di rivendicare la propria distinzione rispetto a chi affitta camere da privato.
Noi avevamo un altro spirito e, mi pare, ce lo siamo giocato con la modulistica.
Susanna buongiorno, per me è la prima volta come host e come guest, ho cominciato come guest sono andato in america, Miami per la precisione ed ho vissuto un'esperienza a dir poco piacevole, sono stato ospitato in case belle e brutte ma mi sono adattato perchè la cifra pagata era minima rispetto al costo che avrei dovuto pagare in albergo. Nel bene e nel male ( ci sono stati momenti anche difficili) ho potuto vivere la vita del paese che avevo intenzione di visitare da un'altra ottica rispetto alla tradizionale vita da turista.
Tornato a casa ho fatto l'iscrizione come host e devo dire come prima esperienza non ancora conclusa che se le cose stanno così, non mi piace, perchè non solo hai il guest che è strano a dir poco ma per esempio cancellando una prenotazione fatta per errore da un guest airbnb mi ricorda tutte le volte che sono a rischio cancellazione!???
Concordo con te quando dici che l'host non ha protezione di nessun genere ed è un rischio che corriamo mettendo la nostra casa a disposizione di sconosciuti, spinti dall'entusiasmo di aiutare e ricavare un piccolo guadagno....
Un saluto a tutti voi e che si riesca a migliuorare tutti noi poveri viaggiatori con pochi mezzi.
Francesco
Concordo in parte con te ci sono anche ospiti poco educati e furbetti.
In questi casi telefona ad Airbnb
Ahahah
Buona sera Sig.ra Cristiana,
lei è veramente una GRANDE . . .
Come la capisco, tanti complimenti, non mi metto a scrivere, io ho avuto pochi ospiti (6), sono già stufo dà questo poco e tutto fumo . . . lavoro.
Un grande saluto.
Marco - Roma