@Abdullah190 @Francesco1872 @Daniela22 @Loretta165 @Arianna49
Caro Abdullah,
mi dispiace ma non c'è scampo.
Hai ragione sul fatto che:
- l'host avrebbe dovuto avvertirti della richiesta di documenti on-line (che in Italia, così tagliamo la testa al toro, è illegale, con buona pace di tutti coloro che la praticano).
- l'host non può pertanto chiederti di trasmettere on line i tuoi documenti, ma tu devi pretendere che il check-in sia fatto di persona.
Ma hai torto su:
- le norme di Airbnb valgono più delle leggi nazionali. Assolutamente no, e ci mancherebbe.
- non puoi pretendere di cancellare la prenotazione senza subirne una penale se la cancellazione rientra nei parametri della prenotazione che accetti nel momento in cui prenoti su Airbnb (quindi a ridosso del tuo arrivo; ogni sito potrebbe avere norme diverse per le cancellazioni delle prenotazioni, ma per questo non c'entrano le leggi nazionali).
Tutto il resto non conta.
Così come non contano le infinite dispute sulla legittimità del check-in, legittimità che non esiste (il fatto che non esista un esplicito divieto normativo circa questa pratica, non significa che sia lecita, informatevi, per favore; per i check-in esiste esclusivamente la forma diretta del riconoscimento di persona attraverso i dati dei documenti di identità).
Non c'è per motivi di anti-terrorismo, non c'è per questioni di sicurezza, non c'è perché all'host non è consentito avere copia dei documenti dei propri ospiti (dovrebbe soltanto scriverne gli estremi per poter poi denunciare gli ospiti in Ross1000 e Alloggiatiweb della Questura) e, nel caso, dovrebbe distruggere le copie subito dopo l'utilizzo.
Se tu rifiuti di farti riconoscere di persona attraverso un tuo documento al momento del check-in e l'host si rifiuta quindi di farti entrare nell'alloggio, ha ragione l'host e non tu.
Non ti consiglio di provare questa evenienza perché Airbnb, che non può nulla contro le leggi di uno Stato sovrano, darebbe ragione all'host.
Devo supporre che se l'host ti ha chiesto i documenti, deve aver predisposto anche un contratto e sia comunque in regola circa le registrazioni ufficiali dei suoi ospiti. Quindi è un host regolare. Il fatto che pratichi il self-check-in è una questione sua. Ne sopporterà eventuali conseguenze, perché il self-chek-in è proibito, anche se si chiude più di un occhio.
Concordo con te che la richiesta di trasmettere i dati online sia illegittima, ma non c'è nessuna possibilità per te di accedere a un alloggio italiano regolare (anche se è privato, la legge italiana è chiarissima: siamo comunque soggetti a forti restrizioni e abbiamo precisissimi obblighi, siamo pressoché equiparati a alloggi turistici professionali) se non fornisci le tue generalità indicate attraverso un documento di identità valido.
Pertanto, la questione poteva essere risolta a tuo favore (e con tua ragione) solo pretendendo che l'host effettuasse il check-in di persona, solo in quel caso avresti MOMENTANEAMENTE fornito i tuoi dati all'host affinché ne recepisse gli estremi per comunicarli alle Autorità competenti.
Bastava questo, l'host avrebbe dovuto adeguarsi perché hai ogni diritto di rifiutare di trasmettere i tuoi dati via internet.
Tutto il resto, mi dispiace, ma non trova quartiere.
Non da ultimo l'osservazione, come fosse una giustificazione, che non si leggono i messaggi sino in fondo.
La legge, e non solo da noi, non ammette ignoranza. Se l'informazione è trasmessa, tu devi recepirla, non può valere il fatto che i messaggi troppo lunghi non sono invoglianti e che l'informazione è all'ultima riga.
Sappiamo sin troppo bene tutti noi ovunque che la norma, esplicitata, deve essere seguita. Se tu non la leggi, purtroppo, è solo un problema tuo, non certamente dell'host.
Mi dispiace ma è meglio che ti informi e cerchi soluzioni che siano a te più confacenti.
Ma ti avverto: se alloggi presso persone che non ti chiedono i documenti personali e non ti registrano, allora sei fuori legge anche tu e non rischi poco in caso di problemi.
In bocca al lupo.