Ciao host,
nonostante i nostri sforzi, a volte i recla...
Ultima risposta
Ciao host,
nonostante i nostri sforzi, a volte i reclami degli ospiti possono capitare.
Ma come le gestiamo al meglio p...
Ultima risposta
Salve a tutti,
ho da poco avuto un problema molto grave (almeno dal mio punto di vista) con Airbnb e un certo gestore con un bel po’ di listing a Roma.
2 ore prime del mio check-in, mi è stato chiesto di inviare copia dei miei documenti e degli altri invitati via chat di Airbnb.
Mi sembrava strano che lui lo potesse fare, e gli ho chiaramente indicato che deve iniziare l’annullamento perché 1) non darò mai i miei estremi (PII) ad estranei, anche perché su Reddit di Airbnb ribadiscono migliaia di volte che la chat non è privata 2) l’host non ha mai precisato nella descrizione che mi avrebbe chiesto di inviare i documenti.
Questa è la prima volta che faccio una prenotazione su Airbnb in Italia e scopro che per legge in Italia anche gli host devono prendersi i nostri estremi ed altri dati.
Ora io lavoro nel settore informatico e se c’è una cosa che non farò mai in vita mia è bestemmiare e dare i miei dati a soggetti privati 🥲. Solo il mio parroco e la mamma possono sapere quando e dove sono nato 😂
La cosa bella è che Airbnb nasconde questo interessantissimo fatto e lo inserisce in una e-mail che manda dopo due giorni. 99% delle persone probabilmente non la leggono quella e-mail. Sembra spam. Invece di nasconderlo, lo dovrebbe chiaramente indicare al momento della prenotazione cosicché guest come me che hanno problemi di esistenza con queste cose, possono semplicemente affidarsi e enti più affidabili.
Oltre a questo mascheramento, ci sono due problemi molto gravi.
1) il listing non menziona che l’ host mi richiederà i dati o addirittura le foto dei nostri documenti identificativi. Questo per quanto ho letto è 100% contro regolamento di Airbnb (giustamente). Siccome Airbnb è una società globale, è l’ host che deve chiarire in termini precisi le regole del soggiorno. Quando un’ospite fa una prenotazione questo in effetti è un contratto. E in tale contratto, ci possono essere clausole che obbligano l’ospite a firmare un contratto per affitto (short term lease) o dare i propri dati all’host.
2) L’host offre self-check in quando questo è chiaramente contro la normativa italiana 🤣
Siccome per me era una questione di principio e l’host ero uno che aveva tantissimi annunci, mi aspettavo che avesse fatto le dovute accettazioni cosa che non ha fatto.
Ho contattato Airbnb ma loro si sono nascosti dietro alla frase ripetuta a pappagallo: “questa è la legge”. Quindi secondo la stessa legge l’annuncio del self check in è pure illegale 😂.
Comunque sia, Airbnb ha aiutato questo host se ne è fregato del fatto che non aveva rispettato le regole di Airbnb stesso e mi hanno dato un ultimatum: se entro un’ora non do i miei documenti all’ host avrebbero cancellato la prenotazione per conto mio. Quindi perdo tutto praticamente. Soldi gratis per gente che non rispetta le leggi. e Airbnb li aiuta.
Siccome Airbnb support sono stati così gentili da riportare il tutto in scritto, fare charge back con carta di credito sarà un gioco da ragazzi. Ma in principio, secondo voi come si dovrebbe comportare Airbnb in questo caso? Proteggere l’’host a prescindere o dargli torto e chiedergli di aggiornare l’annuncio visto che è in contravvenzione della legge? Quest’ultimo fatto è importante perché gli dà un vantaggio (seppure illegale) verso gli altri i due modi: molti turisti preferiscono self check-in perché sono liberi di farlo quando vogliono; possono gestire molti più posti e fare grandi profitti mentre gli altri somari in questa community si fanno un quattro e rispettano le leggi come cittadini e utenti Airbnb onesti.
@Abdullah190 mi intrometto nella discussione... quando tu presenti i documenti alla persona che ti affitta la casa la persona li registra sul sito della Polizia di Stato Italiana al quale accede con una procedura di sicurezza messa a punto e monitorata appunto dalla Polizia di Stato Italiana: non sono i primi che passano per la strada e i loro sistemi garantiscono la sicurezza dello Stato Italiano, quindi non credo proprio che penetrare nel loro sistema informatico sia alla portata di tutti e, a differenza di quanto accaduto a volte per Grandi Gruppi che sono stato hackerati. Dopo la registrazione i dati del tuo documento vengono obbligatoriamente cancellati dall'host, rimangono i dati anagrafici registrati sul contratto di locazione se l'host è un privato e quindi obbligato per legge a redigere un contratto. Nelle "regole della casa" dovrebbe essere scritto che al momento dell'arrivo bisogna esibire il documento e firmare il contratto. Io non affiderei mai e poi mai il mio appartamento a persone che non mi mostrano i documenti...
Onestamente, non capisco quale sia il problema...
I nostri dati sono alla mercè di chiunque, in ogni momento, qualsiasi cosa facciamo ormai. Quando vai in hotel non ti chiedono i documenti forse? E se li tengono per un po', restituendoli dopo averti registrato.
Cosa dovrebbe fare un'host per fare le cose in regola? Darti il suo computer perchè tu faccia personalmente la registrazione in Questura?
Francamente mi sembra un po' esagerato. L'host ti chiede i documenti perchè la legge lo obbliga a farlo, e su questo non c'è da discutere. Se tu non ti fidi di lui, pensa che lui si sta talmente fidando di te che ti dà libero accesso alla sua proprietà (con quello che contiene) senza nemmeno averti conosciuto di persona...
Vedi un po' tu...
ciao Daniela, hai dei punti molto validi. Ricordati però che l’’host si fa l’ assicurazione della casa. Quindi comunque vada è sempre protetto.
Per quanto riguarda gli hotel o altri alloggi dove c’è reception fisica, in generale sono enti registrati che devono rispettare a pieno GDPR e comunicare al governo quando i dati dei loro clienti sono stati “hackerati” o comunque resi disponibili a soggetti senza autorizzazione. Se non lo fanno parliamo di multe salatissime molto più di 200€ o 3 mesi di galera. Dopodiché uno può scegliere di fare un’altra scelta conscia ed andare da hotel rispettabili.
Hotel rispettabili hanno staff che riceve training per gestire dati personali dei clienti e soprattutto hanno reparti di sicurezza informatica dedicati.
Quanti host conosci che hanno una cosa simile? Quanti host conosci che hanno ricevuto un training formale nella sicurezza informatica?
Secondo me quello che è successo è che hanno applicato una legge creata per reception fisici e alloggi professionali ad una realtà molto diversa senza capirne le conseguenze per bene. Spero che ci sia un’ammenda ragionevole che regola la raccolta dei dati personali.
‘
@Abdullah190 ciao, quasi tutte le case accolgono il cliente di persona e controllano i documenti in quel momento, senza scambio di dati che tu ritieni pericolosi. Basta evitare self check-in e pretendere un controllo di persona. Comunque ci sono tanti servizi che offrono a piccole strutture il rispetto di quei protocolli e come ben sai anche i siti ed i sistemi più protetti vengono hackerati.
Stai esagerando, stai buttando merda su tutta una categoria perché non hai saputo scegliere bene e non hai altrettanto bene comunicato con Airbnb. Sono d’accordo con te che quell’host, non tutti, ha sbagliato a non chiarire meglio nell’annuncio l’esatta procedura del check-in.
@Abdullah190 @Francesco1872 @Daniela22 @Loretta165 @Arianna49
Caro Abdullah,
mi dispiace ma non c'è scampo.
Hai ragione sul fatto che:
- l'host avrebbe dovuto avvertirti della richiesta di documenti on-line (che in Italia, così tagliamo la testa al toro, è illegale, con buona pace di tutti coloro che la praticano).
- l'host non può pertanto chiederti di trasmettere on line i tuoi documenti, ma tu devi pretendere che il check-in sia fatto di persona.
Ma hai torto su:
- le norme di Airbnb valgono più delle leggi nazionali. Assolutamente no, e ci mancherebbe.
- non puoi pretendere di cancellare la prenotazione senza subirne una penale se la cancellazione rientra nei parametri della prenotazione che accetti nel momento in cui prenoti su Airbnb (quindi a ridosso del tuo arrivo; ogni sito potrebbe avere norme diverse per le cancellazioni delle prenotazioni, ma per questo non c'entrano le leggi nazionali).
Tutto il resto non conta.
Così come non contano le infinite dispute sulla legittimità del check-in, legittimità che non esiste (il fatto che non esista un esplicito divieto normativo circa questa pratica, non significa che sia lecita, informatevi, per favore; per i check-in esiste esclusivamente la forma diretta del riconoscimento di persona attraverso i dati dei documenti di identità).
Non c'è per motivi di anti-terrorismo, non c'è per questioni di sicurezza, non c'è perché all'host non è consentito avere copia dei documenti dei propri ospiti (dovrebbe soltanto scriverne gli estremi per poter poi denunciare gli ospiti in Ross1000 e Alloggiatiweb della Questura) e, nel caso, dovrebbe distruggere le copie subito dopo l'utilizzo.
Se tu rifiuti di farti riconoscere di persona attraverso un tuo documento al momento del check-in e l'host si rifiuta quindi di farti entrare nell'alloggio, ha ragione l'host e non tu.
Non ti consiglio di provare questa evenienza perché Airbnb, che non può nulla contro le leggi di uno Stato sovrano, darebbe ragione all'host.
Devo supporre che se l'host ti ha chiesto i documenti, deve aver predisposto anche un contratto e sia comunque in regola circa le registrazioni ufficiali dei suoi ospiti. Quindi è un host regolare. Il fatto che pratichi il self-check-in è una questione sua. Ne sopporterà eventuali conseguenze, perché il self-chek-in è proibito, anche se si chiude più di un occhio.
Concordo con te che la richiesta di trasmettere i dati online sia illegittima, ma non c'è nessuna possibilità per te di accedere a un alloggio italiano regolare (anche se è privato, la legge italiana è chiarissima: siamo comunque soggetti a forti restrizioni e abbiamo precisissimi obblighi, siamo pressoché equiparati a alloggi turistici professionali) se non fornisci le tue generalità indicate attraverso un documento di identità valido.
Pertanto, la questione poteva essere risolta a tuo favore (e con tua ragione) solo pretendendo che l'host effettuasse il check-in di persona, solo in quel caso avresti MOMENTANEAMENTE fornito i tuoi dati all'host affinché ne recepisse gli estremi per comunicarli alle Autorità competenti.
Bastava questo, l'host avrebbe dovuto adeguarsi perché hai ogni diritto di rifiutare di trasmettere i tuoi dati via internet.
Tutto il resto, mi dispiace, ma non trova quartiere.
Non da ultimo l'osservazione, come fosse una giustificazione, che non si leggono i messaggi sino in fondo.
La legge, e non solo da noi, non ammette ignoranza. Se l'informazione è trasmessa, tu devi recepirla, non può valere il fatto che i messaggi troppo lunghi non sono invoglianti e che l'informazione è all'ultima riga.
Sappiamo sin troppo bene tutti noi ovunque che la norma, esplicitata, deve essere seguita. Se tu non la leggi, purtroppo, è solo un problema tuo, non certamente dell'host.
Mi dispiace ma è meglio che ti informi e cerchi soluzioni che siano a te più confacenti.
Ma ti avverto: se alloggi presso persone che non ti chiedono i documenti personali e non ti registrano, allora sei fuori legge anche tu e non rischi poco in caso di problemi.
In bocca al lupo.
Ciao @Cristiana19,
concordo. Tuttavia mi permetto di sottolineare che chiedere i documenti in anticipo, e quindi tramite mail o similare, è certamente consentito se si permette all'ospite di accettare o meno questa richiesta. E' una pratica usuale in caso di locazione come avere una copia del documento dell'inquilino.
@Francesco1872 Caro Francesco, buongiorno.
Le pratiche usuali sono molte, in verità, ma questo non vuol dire che siano legittime, ovvero che siano normate.
La legge è una sola, mi permetto di dire, e in questo caso, il caso di Abdullah, egli ha ragione nel PRETENDERE di non trasmettere i suoi dati sensibili via email o simili.
Ha ragione lui. E' proibito chiedere e ricevere dati sensibili via internet. Che entrambi (host e guest) ne convengano non significa che sia legale. Non ha ragione quando pretende di entrare nell'alloggio senza fornire i documenti.
Tutto va bene sino a quando non abbiamo problemi, poi quando incorrono vicende come queste, dobbiamo però dare ragione alla legge.
E Abdullah avrebbe fatto bene a pretendere dall'host di non mostrare i suoi documenti da remoto. Ma avrebbe dovuto rinunciare al self-check-in, va da sé.
Non si può avere tutto, e la ragione non è così tagliata con l'accetta, ma deve seguire il filo della legge.
Quando il Governo promulgherà una norma in cui si consenta la richiesta di documenti personali da remoto (ma dubito, perché le leggi sulla privacy vanno decisamente in senso contrario) allora sarà consentito anche questo.
Sino ad allora l'unico check-in legittimo è quello di persona.
E' per questo che affittare da privati è tutto tranne che uno scherzo e richiede dedizione non solo nella preparazione del più bell'alloggio possibile, ma anche preparazione tecnica e normativa.
Purtroppo, ma è così...
Un caro saluto.
Ciao @Cristiana19,
io ho detto non solo che sono usuali ma che sono consentite, quindi anche legittime.Ti ho fatto notare che sbagli a sostenere che è illegale chiedere i documenti on-line: si può chiedere ma non imporre. Ti ho inoltre fatto notare che in caso di locazione è consentito avere copia dei documenti dei propri inquilini, che equivalgono appunto agli ospiti.
Sono d'accordo con te in merito a pretendere ed imporre l'invio dei documenti via web, cosa ti ha fatto pensare che non fossi d'accordo?
Chiedere (o richiedere) ed imporre sono due parole ben diverse, nella prima esiste una scelta che noi tutti i giorni facciamo prendendo i rischi della nostra scelta.
Leggi bene e ribatti alle mie affermazioni pr favore invece di accusare di una generica impreparazione, che semmai a mio parere è tua.
Ciao
@Francesco1872 Caro Francesco,
lungi da me il voler imporre qualsiasi cosa a chiunque. Tanto meno accusare.
Volentieri concordo con te su tutto.
E se sono impreparata io, mi scuserai certamente.
Un caro saluto
Cristiana
... "infinite dispute sulla legittimità del check-in"....
naturalmente volevo intendere "self-check-in", ah povera me...
Al di la di tutto,direi che quando ci si reca in un Paese straniero,è sempre bene informarsi prima delle regole esistenti in tale Paese,a cui quindi siamo assoggettati.
Fare presente le normative esistenti da parte dell'Host,è importante,ma altrettanto è sapere a cosa si ' soggetti.
Se io Italiano,vado in Gran Bretagna,DEVO sapere che la guida è a sinistra,non a destra come da noi,e pertanto devo adeguarmi,come per altre Regole esistenti.
Se le Leggi del Paese non mi sono confacenti,non ci vado.
Nel caso accadesse a me che un ospite non vuole farsi identificare,ovviamente al check in,di persona,non avrebbe accesso alla casa,e in caso di insistenza,se la vedrebbe con l'Autorita' Giudiziaria,a cui potrebbe tranquillamente esporre il suo punto di vista.Airbnb,non emette Leggi,ma solo SUE regole,che vanno bene fintanto che' non sono in contrasto con le Leggi dei Paesi sovrani,o Europee
Dura Lex Sed Lex
Cordialmente