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Come avete risolto il problema della traduzione?Nelle regole della casa, che AIRBNB traduce , bisogna avvisare l'ospite che ...
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Ciao a tutti,
In tutto il mondo, in questo momento, le persone sentono l'effetto della crisi energetica e pensano a modi per essere efficienti.
L'ospitalità, ovviamente, non fa eccezione. Sia che pensiate alla sostenibilità, ai contatori intelligenti, ai vostri servizi o al calcolo dei costi complessivi, molti host hanno condiviso alcune idee su come far funzionare la vostra attività di Host nonostante l'aumento dei costi delle utenze. Spero di poter vedere qualche consiglio anche qui.
>Avete apportato qualche modifica al vostro annuncio, all'inserzione o allo stile con cui ospitate per essere più redditizi?
Spero che tutti noi si possa condividere suggerimenti e trucchi che andranno a beneficio di tutta la nostra meravigliosa comunità di Host, mentre ci adattiamo al nostro mondo in continua evoluzione.
A presto,
Fra
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Linee guida della communityCiao @Francesca, per ora non ho messo alcun disclaimer sull'energia nel mio annuncio, perchè ancora non ci sono le condizioni per farlo, ma in caso più avanti dovessero esserci problemi di riduzione della potenza o distacchi programmati della corrente, lo scriverò senz'altro, onde evitare lamentele e penali. Al momento, visto che i riscaldamenti non sono ancora operativi, ma inizia a fare freschino, ho lasciato a disposizione l'aria condizionata in pompa di calore bloccando il telecomando a max 22 gradi. Appena accenderanno il riscaldamento, farò sparire il telecomando. Oltre a questo, ho scritto nelle mie info della casa un invito a non sprecare energia dettagliandolo il più possibile e ho aumentato il prezzo di 5 euro a partire da fine Novembre. Nel frattempo, attendo di verificare la prossima bolletta per decidere se aggiungere altri 5 euro. Per ora è tutto.
Ciao @Debora1454 ! Interessante...
Puoi aumentare il prezzo a tutt i giorni di Novembre senza cambiarlo manualmente?
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Linee guida della community@Francesca si possono selezionare anche tutte le date del mese e cambiare il prezzo, io però l'ho fatto a partire da metà Novembre, perchè le prime due settimane, essendo un mese moscio, ho aderito a una promozione con il 10% di sconto. Se la bolletta di Ottobre dovesse risultare più alta, dividerò la cifra per 30 giorni per capire di quanto aumentare ancora.
Faremo tutto quello che si deve fare: aumenteremo un pochino i prezzi ma non troppo altrimenti rischiamo di non avere più ospiti (e gli aumenti non basteranno a fronte di quello che sta arrivando), metteremo cartelli ovunque insieme ai tanti che già ci sono, manderemo messaggi, supplicheremo i nostri ospiti di non sprecare energia (e acqua! ce ne siamo già dimenticati?), chiederemo di usare plastica il meno possibile, li avvertiremo del fatto che per causa di una guerra in corso l'approvvigionamento italiano energetico è fortemente manchevole e che tutti dobbiamo fare la nostra parte, investiremo in telecomandi e termostati per regolare la temperatura a distanza, per spegnere i termosifoni o gli split quando gli ospiti escono e "se li dimenticano accesi", per dare loro le indicazioni su come separare la spazzatura correttamente....
Le faremo tutte, ci faremo odiare (io ho già iniziato e vedo che non tutti recepiscono...) perché dobbiamo scrivere tutto e il contrario di tutto per mantenere un comportamento in linea con le leggi italiane e soprattutto con il Pianeta, ma anche per evitare sanzioni e richieste di rimborsi illegittimi dal primo ebete che scrive all'assistenza lamentando che il (prossimo) 15 ottobre sente freddo (i riscaldamenti nel Nord Italia DOVRANNO essere di legge accesi solo a partire da 22 ottobre e spenti non oltre il 7 aprile, per risparmiare) malgrado le tante coperte che forniremo e i piccoli termofori mobili che allestiremo, comprandoli freneticamente.
Le penseremo tutte e faremo tutto quello che potremo per seguire le nostre leggi e cercare di responsabilizzare i nostri ospiti che arrivano da ogni parte del mondo, con ciò rischiando qualche incomprensione e a volte l'assoluta indifferenza per le nostre raccomandazioni.
Faremo tutto, si può stare sicuri...
E Airbnb che fa? Perché non avverte gli ospiti che, con una guerra in corso e una crisi climatica in atto, DEVONO CAMBIARE IL LORO MODO DI VIAGGIARE E CONSUMARE ENERGIA?
Perché ci viene sempre chiesto cosa possiamo fare noi, soprattutto per timore di avere danni da questo e da quello (se non è l'ospite è lo Stato), mentre Airbnb non fa nulla per IMPORRE ai propri clienti la rigida osservanza delle leggi degli Stati in cui vanno?
Perché ancora un mese fa ho dovuto discutere con un'ospite che non aveva trovato il caffé, spiegandole che la legge italiana non lo permette (non ho la licenza di somministrare alcun alimento) e per questo mi sono giocata il feedback? ("ma negli altri alloggi di Airbnb in Finlandia era pieno di caffè...")
Noi facciamo, agiamo, scriviamo, mandiamo messaggi, avvertimenti, preghiere, spiegazioni.
Perché non lo fa anche Airbnb con i potenziali ospiti?
Questo chiedo io.
@Francesca concordo con @Cristiana19 soprattutto sulla parte che riguarda Airbnb, l'ho scritto anche in un altro post sul tema taggandoti prima che tu partissi: questa è un'emergenza che riguarda tutti, come la pandemia, quindi Airbnb dovrebbe fare la sua parte. Se vai a leggere la community in lingua inglese, trovi post sui costi dell'energia uguali ai nostri. Perché Airbnb se ne frega?
@Debora1454 @Cristiana19 come sempre, super interessante! Voi cosa consigliereste a Airbnb di fare per aiutare gli Host in questa situazione? Raccontatemi nel dettaglio le vostre soluzioni affronta-energia! 🙂
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Linee guida della community@Francesca secondo me il disclaimer dovrebbe essere scritto da Airbnb, specificando che non si accettano reclami relativi ad eventuali problemi di impianti dovuti alle politiche europee sull'energia, come ad esempio: razionamento, distacchi programmati e temperature non oltre i 19 gradi all'interno delle abitazioni, insieme all'invito a non sprecare energia. Sarebbe un bel gesto per tutelare gli host una volta tanto.
Hey @Debora1454 , @Alessandra18 dove dovrebbe essere questo disclaimer?
La questione qui mi pare più chi segue e chi non segue le norme, trascendendo Airbnb.
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Linee guida della communityGiusto @Francesca il disclaimer non è lo strumento adatto, deve entrare nel regolamento di Airbnb come dice @Cristiana19
@Francesca esatto, concordo quanto detto da @Cristiana19 e da @Debora1454 si tratta di un'emergenza anche questa, Airbnb deve metterci del suo. Ancora più terra terra di quanto con molto garbo hanno scritto sopra, non saranno accettati reclami con conseguenti rimborsi da parte di nessuno, e sottolineo nessuno, per eventuali sensazioni personali di freddo e di impianti che non riescono a raggiungere la temperatura desiderata dai Guests, mancando di rispetto a quelle che saranno le politiche Europee sull'energia.
Per la serie: copritevi e portatevi abiti adatti all'emergenza in corso!
Scusate, non sono così poco garbata di solito, ma me li vedo già gli ospiti che, per il relax serale in casa, scalzi e con magliette e pantaloncini corti, si lamentano che hanno freddo e che la pompa di calore non funziona bene.....
@Francesca @Alessandra18 @Debora1454
cara Francesca, è giunto il momento che Airbnb faccia la sua parte e si impegni a mettere in primo piano non gli igloo fashion ma gli OBBLIGHI che tutti noi abbiamo nei confronti delle leggi dello Stato (qualunque Stato) dove andiamo a fare vacanza e della Terra.
"Basta sprechi" non deve essere uno slogan facile che chiunque può usare per fare quello che oggi si chiama "greenwashing".
Bisogna fare sul serio.
Airbnb deve chiedere ai propri clienti PREVENTIVAMENTE e come CONDIZIONE NECESSARIA ALL'ISCRIZIONE su questo sito di:
1) osservare sempre le leggi degli Stati in cui vanno in materia di locazioni e comportamenti relati al turismo. Quindi sono tenuti a informarsi. (detto per inciso: come si faceva una volta, prima che viaggiare fosse facile come bere un'aranciata)
2) osservare rigorosamente le leggi in materia di energy saving che siano semplici (come fare la raccolta differenziata con attenzione) o più complesse (come adeguarsi ai nuovi limiti di riscaldamento che per l'Italia saranno 19°). Se i proprietari di appartamenti (che non sono alberghi ma case come tutte le altre) chiedono di osservare le norme in materia di risparmio energetico, devono seguirle. Non sia ammessa deroga.
Io devo essere messa in condizione di chiedere a un ospite che non osservi la legge di andarsene senza patire penalità. Un comportamento fuori da queste regole è inammissibile.
Altrimenti questi discorsi sono aria fritta.
Altro che "abbiamo ottenuto un grande successo per gli host: niente più feste"
Possibile che proprio Airbnb sia più indietro di tutti?
Condivido tutto. Io personalmente è ormai da anni che invio agli ospiti che prenotano un foglio che rappresenta il mio "manifesto" ad un turiso sostenibile. Airbnb dovrebbe aiutarci.
Soprattutto i turisti provenienti dal Nord America che sono a Roma i clienti più numerosi, non hanno alcuna idea di cosa voglia dire il risparmio energetico e idrico, ed un approccio green al loro soggiorno. Difficilemente fanno la raccolta differenziata della spazzatura.
Bisogna fare una campagna di sensibilizzazione e i nostri messaggi credo che non siano sufficienti se AIRBNB non scende in campo.
@Debora1454 @Cristiana19 @Alessandra18 @Francesca concordo con quanto scritto da voi Host tutte.
In modo particolare per quanto dovrebbe fare Airbnb. Avendo le case in una località di villeggiatura completamente senza movimento da dicembre a fine marzo ho deciso di chiudere le case da Dicembre e vedere cosa accadrà nei prossimi mesi. Certamente dovremo aumentare oculatamente come dice @Cristiana. Non desidero avere prenotazioni fatte nei prossimi mesi per l'estate alle vecchie tariffe. Tante volte abbiamo letto di queste "furbate" e in questo momento potrebbe accadere ancora di più.
@Debora1454 @Francesca @Alessandro877 @Alessandra18
Guardate, cari Amici,
non sono considerazioni da poco le nostre.
Si tratta di come si vuole vivere qui e ora sulla Terra e come si vuole proporre un comportamento responsabile delle persone in viaggio. Non voglio fare il guru de noantri, per carità. Sono solo considerazioni serotine.
Pochi minuti fa vedo in tv proprio la pubblicità di Airbnb che mostra la consueta famigliola felice che si gode in un incredibile paradiso naturale delle vacanze pazzesche: soggiornano all'interno di una grotta nella quale (sforacchiata qui e là per ottenere delle finestre) è stato costruito un alloggio persino dallo stile ti-acchiappo-con-il-décor.
Ora è vero che dovunque le architetture avveniristiche (o furbacchione, dipende da come si vuole girare la frittata) tendono da almeno tutto il passato Novecento (ma oggi in modo ancora più perverso) a sfruttare l'orografia dei luoghi e inserire più o meno forzatamente in contesti naturali case e insediamenti antropici.
Ma forse è proprio questo che sbagliamo.
Abitare in grotta fa parte di una costumanza neandertahliana o, al più, nei secoli successivi in epoca storica, obbligata da necessità di difesa (dai Saracini, dai Vichinghi, ecc.).
Nella pubblicità di Airbnb la famigliola felice di fare le ombre cinesi sulle pareti di una meraviglia naturale all'interno della quale soggiorna mostra piuttosto chiaramente che l'eccezionalità del luogo, ovvero il fatto che non sia veramente una casa, rende speciale la tua vacanza. E le immagini sono conseguenti. La famiglia in totale solitudine fa il bagno in uno speco lacustre probabilmente formatosi in ere geologiche antichissime, soggiorna in un posto dove (apparentemente) non esiste uomo, villaggio, civiltà, figuriamoci un lattaio.
Per me è sbagliato, senza per questo voler fare un pistolotto ad Airbnb, piattaforma su cui affitto con ancora soddisfazione le mie normalissime, banalissime proprietà.
Questo invitare a vivere temporaneamente (molto temporaneamente) in luoghi eccezionali, impervi, ancora intatti, lontani da tutto e da tutti e utilizzare questi posti naturalisticamente incredibili come fosse la casa dei nonni a Trebaldeghe di Sotto per me è sbagliato.
Allontana del tutto il viaggiatore da quanto andavamo dicendo e gli fa balenare la possibilità che potrà andare dovunque, comunque, in qualsiasi maniera, con qualsiasi formazione perché Airbnb lo rende possibile, in barba al rispetto dei luoghi e a quello di regole che, in particolare modo quando si tratti di posti così selvaggi, devono essere a dir poco monastiche. Con Airbnb posso andare in una grotta sperduta e vivere come se fossi a Nampa nell'Idaho (la prima città che mi viene in mente). Ma non è così.
Così come la cultura non è di tutti, ma solo di chi se la costruisce con fatica, anche viaggiare non può essere uno sport praticabile da chiunque in qualsiasi maniera. Non si va sull'Everest in scarpette da ginnastica (e ci sono miliardi di parole proprio su questo argomento), così come non si dovrebbe poter andare in una grotta dell'Atacama (era l'Atacama?) come se ci si stesse preparando per andare a Riccione.
Si ricominci da zero e si proponga invece un turismo consapevole di quello che possiamo fare e di quello che - senza più scampo - non dobbiamo più fare.
E gli igloo fashion, le case in pizzo al burrone o sull'albero, le grotte nei deserti in cui si arriva con l'elicottero... basta.
C'è talmente tanto da vedere, da fare, da imparare. La prima cosa, per me, è che dobbiamo imparare a rinunciare a distruggere.