"Hosting"

Ermanno8
Level 10
La Spezia, Italy

"Hosting"

Buongiorno a tutti. A volte viene spontanea la domanda che spesso non trova risposta,almeno io non sempre la trovo.

Ma l'"Hosting"( Fare l'Host),è un "mestiere" adatto a tutti,o no?

E quali caratteristiche sono positive,e quali negative?

Ormai siamo in tanti,anzi,tantissimi,e visto il calo della domanda,mi domando:

 

Che sta succedendo?.Come e chi resistera' a tutte le novita',restrizioni,aumento della offerta,calo della domanda,nuovi adempimenti e relativi controlli,piattaforme energivore,e chi piu' ne ha piu' ne metta....

 

Ricordo una vecchia pubblicita' che recitava" Per molti,ma non per tutti".......

 

 

Vostro illuminato pensiero, ed opinione?

 

A leggervi tutti.

 

Buon proseguimento, e che "La buona fortuna sia con voi".

 

Cordialmente

16 Risposte 16
Luca3048
Level 9
Martina Franca, Italy

@Ermanno8 buongiorno e grazie per aver sollevato una discussione molto interessante. 

 

L' "hosting" inteso come parola contemporanea, legata alle piattaforme che l'hanno forgiata è senza dubbio un termine contemporaneo, moderno. Si collega alla sfera dell'ospitare, intesa come vera e propria arte, si collega alla sfera del mondo degli affari, del profitto e dell'introito, così come si lega, nel suo essere più romantico, al rapporto, alla connessione con persone diverse tra di noi, che ci scelgono, o meglio, che scelgono il nostro immobile, come la propria abitazione temporanea, lontano dalla loro casa. 

 

Airbnb, da cui di fatto nasce la parola "host" e dunque la sua declinazione "hosting", parte proprio dal presupposto embrionale in cui una persona, dotata di uno spazio aggiuntivo, che sia una stanza, una camera, o un'immobile intero, includa nel proprio intimo, nei propri spazi, un'altra persona, accogliendola e facendola sentire a casa. 

 

Mi piace legare e tenere connessa la parola "hosting" alla sua versione embrionale, quella più emotiva, legata all'emozione di ospitare qualcuno che non si conosca, ma per il quale si voglia mettere a disposizione uno spazio, un immobile. 

Alle volte però uno poi si interroga e cerca di analizzare lucidamente l'evoluzione del viaggiare, dell'esplorare, la richiesta e dunque dall'altra parte anche l'offerta, dunque chi si presta ad ospitare. 

Ragionando dunque, si viene a contatto con una realtà che è sempre più ibrida tra la nobil arte dell'ospitalità e la ricerca di un profitto, di un'entrata economica. 

 

Ora venendo alle conclusioni ed entrando nel vivo di quella che era la domanda iniziale - l'hosting è un mestiere? Può essere adatto a tutti? - credo che non esista una ed una sola risposta, ma una serie di riflessioni e ragionamenti che portino, ognuno, con la propria esperienza, con il proprio trascorso, con il proprio modo di intendere quanto sopra scritto, a trarre le proprie personalissime conclusioni. Onestamente credo che questo "mestiere" - ad oggi è un mestiere a tutti gli effetti - non sia adatto per tutti, o meglio: lo possono fare pressochè tutti, senza barriere di ingresso o vincoli speciali, ma farlo con il cuore, con il desiderio di ospitare e di legarsi alla concezione originaria dell'arte dell'ospitalità e dell'accoglienza, no, quello non è e mai sarà, per tutti. 

 

Luca

Ermanno8
Level 10
La Spezia, Italy

Ciao,@Luca3048,e grazie anche a te per il prezioso contributo,e per la profonda analisi.

Sara' appunto interessante capire se l'Hosting,viene percepito come mero emolumento economico,o se sotto sotto,c'è qualcosa di altro,per me l conoscere nuove persone è parte integrante del tutto,ed in qualche modo mi arricchisce specie l vedere la gioia dei miei ospiti nella scoperta dei luoghi,e di un certo tipo di ospitalita'.

 

In attesa di altri commenti.

 

Cordialmente

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