[Domanda per chi opera in regime ordinario] Ragazzi buongior...
Ultima risposta
[Domanda per chi opera in regime ordinario] Ragazzi buongiorno a tutti, ho un dubbio di livello fiscale/iva che nemmeno l’ass...
Ultima risposta
Uno dei post che si legge con più frequenza qui nella community nell'ultimo anno, è quello relativo a domande riguardanti il calo di prenotazioni. Questo non riguarda solo la community italiana ma un po' tutto il mondo. Dal momento che ciò che accade negli USA è quasi sempre un segno premonitore di ciò che accadrà anche in Italia qualche tempo dopo, mi permetto di pubblicare un link ad un articolo che spiega come la saturazione del mercato americano stia decimando le attività di affitto breve. I segnali che questo stia per accadere anche qui sono già abbastanza evidenti, pertanto credo che entro il prossimo anno, potremmo trovarci in una situazione del tutto simile a quella americana. Buona lettura. https://ibpost.it/mercato-immobiliare/affitti-brevi-una-bolla-immobiliare-pronta-a-scoppiare/
@Alberto1535 @Angela1056 @Cristiana19 @IsabellaEValerio0 @Mira63 @Susanna0 @Donatella26 @Marchetti0 @Roberto1055
Grazie @Debora1454 per l'interessante pubblicazione.
I grandi numeri esprimono la tendenza del mercato e sono preoccupanti per il futuro.
Personalmente, ho chiuso un primo semestre fortunato, con richieste di informazioni e anche numero di prenotazioni in calo sul primo semestre del 2022, ma con canoni in crescita per effetto dell'allungamento della durata media del soggiorno.
Fortunato, perché ricevere alcune prenotazioni da 7 -8 notti per 6 - 7 persone cambia i margini del semestre. Non è certo scontato ripeterlo, anche se ho già delle prenotazioni per le fiere autunnali.
Leggo in questi giorni sulla stampa locale che "alberghi e Airbnb" sono tutti pieni perché a luglio c'è stato un boom di turisti. Ho due appartamenti vuoti e nessuno mi ha cercato !
@Alberto1535 grazie per la tua testimonianza. Personalmente, al momento, non posso lamentarmi del tasso di occupazione, ma questo dipende molto dal fatto che la mia casa ha un'ottima posizione in una città dove c'è tanto movimento. In ogni caso, ho dovuto abbassare i prezzi, posso farlo solo perchè faccio tutto da sola e in questo modo riesco ad abbattere le spese. Penso che in una congiuntura che vede una saturazione del mercato, insieme ad un continuo aumento del tasso di inflazione, alla lunga potrebbe resistere solo chi ha case in posizioni strategiche ed è in grado di abbattere i costi, altrimenti lavori per la gloria.
articolo interessante, anche se penso che il mercato americano sia completamente diverso dal nostro.
Però concordo @Debora1454 sulla necessità di prestare attenzione ai segnali. Segnali che personalmente ho già iniziato a ravvisare da mesi, soprattutto quando leggo anche qui nella community una maggioranza di post di rchieste di chiarimento in merito a nuove attività di affitti brevi.
Io la vedo cosi: bisognerà sicuramente riflettere sui mesi a venire. Il mercato é saturo già da tempo e ora ne avvertiamo gli effetti: tutti gli ultimi arrivati dai bonus 2022 hanno aperto da poco, quindi c’é un picco di disponbilità; il turismo c’é ma non sempre di qualità, quindi si stanno riempiendo anche gli host inesperti e magari con prezzi al ribasso; la situazione finanziaria dei tassi sta cambiano il mercato e per tutti arriverà il momento di farci i conti (tassi, mutui, inflazione).
Prospettive: gli investitori più intraprendenti potrebbero mollare gli affitti brevi e tornare ai contratti che garantiscono meno gettito ma più continuità redditizia; gli host meno esperti non avranno la pazienza di aspettare o elaborare con dedizione migliorie e affinamenti dell’attività perché devono rientrare degli investimenti del 2022 quindi vendono o anche loro rientrano in altre tipologie di contratto a lungo termine; una parte minoritaria di host più esperti e solidi finanziariamente rimarrà sul mercato. Anche l’andamento dell’economia immobiliare sta cambiando e avrà un rallentamento importante sulla stregua-ma più lentamente- della previsione americana.
Perciò, bisognerà ragionare ciascuno per propria opportunità.
É certo che Airbnb America dovrà tener conto di questo riassetto indicato nell’articolo. E magari una ristrutturazione della piattaforma potrà portare inaspettate novità e vantaggi.
Di sicuro tutti si andrà avanti solo rinnovandoci.
Cari @Debora1454 @Mira63 @Alberto1535 naturalmente non posso fare testo da sola, ma per Venezia registro anch'io uno stranissimo e importante calo di prenotazioni (dopo una prima metà dell'anno molto proficua) che coinvolge il mese di luglio e agosto, in particolare in uno dei miei due appartamenti, quello per gruppi più numerosi.
L'anno scorso luglio e agosto, benché non del tutto occupati (per Venezia la vera alta stagione è costituita dai mesi primaverili, aprile e maggio in testa, ma anche giugno e settembre sino a quasi tutto ottobre), tuttavia lavoravano a pieno regime.
Affermare che a Venezia centro storico ci sia saturazione di offerta non credo sia attendibile, anche perché gli immobili semplicemente disabitati e chiusi sono tanti e, per la verità (e questo lo sanno tutti ma non fa fine dirlo), la ricerca di affitti ordinari 4+4 a Venezia è quasi inesistente in quanto città non appetita dalle giovani generazioni ormai da decenni. Fra l'altro, Venezia, in drastico calo di residenti proprio per questo motivo da tempo, avrebbe in realtà la capacità di "reggere" sino a 250.000 abitanti residenti.
Quella che è cresciuta in modo inusitato è l'offerta turistica della "terraferma" sia in termini di alloggi privati sia in termini di ricettività alberghiera anche con il più che discutibile "contributo", si fa per dire, della "città degli alberghi" (un ecomostro con migliaia di posti letto a prezzi inferiori di un ostello per ragazzi) che con l'avvallo e l'interesse particolare del sindaco fa bella vista di sé intorno alla stazione di Mestre. Si sono moltiplicate a dismisura piuttosto le forme di accoglienza che afferiscono Venezia, sino a comprendere addirittura il Terraglio e l'area intorno a Treviso.
Di questo si dovrebbe parlare, forse, per certe realtà.
Non saprei se il mercato immobiliare italiano possa essere equiparato a quello statunitense. Gli americani comprano case con acconti risibili e si indebitano in modo pesante: qualsiasi variazione della contingenza per loro è foriera di stravolgimenti che portano a perdere l'appartamento con la stessa velocità con cui hanno sottoscritto il contratto di acquisto. Noi siamo un poco più accorti in questo (mi pare) e abbiamo un forte nocciolo duro di proprietari o di aspiranti tali che ancora credono che la casa di proprietà sia il bene per eccellenza che non viene comprato per speculazione ma per la famiglia.
Chissà se dovremo cambiare le nostre usanze.
Credo che abbia ragione @Mira63 quando afferma che sarà chi "naserà i meloni" e si rinnoverà potrà continuare.
Per pura curiosità ho controllato le entrate degli anni scorsi al netto della pandemia, naturalmente, e devo dire che l'anno migliore fu il 2022, quest'anno lo segue e forse lo supererà, (ripeto, in termini di ricavi) ma solo perché ho alzato le tariffe, non perché ho avuto più prenotazioni.
Ancora non è chiaro cosa sarà meglio fare, ma credo che le aree ad aperta vocazione turistica (nelle quali si inseriscono però moltissime delle nostre città capoluogo, Milano inclusa, ma anche Bologna) non dovrebbero avere particolari contraccolpi. Credo anch'io però che dovremo ridimensionare le aspettative e tornare con i piedi per terra.
@Cristiana19 "nasare i meloni" mi mancava! Sì da capire bene come rinnovarsi. Secondo me sarà meno ostico per chi è host da tempo e ha attraversato il periodo pre-post Covid.
Milano e Bologna stanno diventando molto turistiche. Per Milano la differenza è nettamente la grande quantità di stranieri che vengono per lavoro o studio, quantità molto maggiore rispetto agli anni precedenti; mentre sul turismo sono più perplessa, ritengo sia un fenomeno più sensibile alle influenze esterne. Per Bologna il turismo sta acquistando presenze rilevanti, che da bolognese d'origine (ebbene sì) mi trova piuttosto stupefatta, non so @Alberto1535 cosa ne pensi. Spero solo che non prenda la via milanese della gentrificazione e banalizzazione del divertimento che mi lascia sempre più contrariata. Un tema rilevante, che ho tralasciato volontariamente, è poi quello degli studenti, che per entrambe le città, inclusa Venezia, dovrebbero fare la differenza; mentre ormai non la fanno più, scalzati via dai turisti e dai migranti lavoratori.
Sono sorpreso anch'io delle presenze turistiche, arrivate per caso e non programmate. Anche a Bologna sono arrivati gli americani (che hanno rappresentato la metà delle mie prenotazioni del primo semestre) e la cosa ancora più sorprendente è che si fermano a lungo (7 - 8 notti) facendo di Bologna la loro base per visite anche in altre regioni. Ho il vantaggio di avere l'entrata dell'Alta Velocità a pochi minuti a piedi. Anche gli aumenti di prezzo che ho fatto nel primo semestre, per loro non sono un problema (sempre valutazione prezzo-qualità 5). Li indirizzo tutti alla salita a piedi del Santuario di San Luca (il portico, patrimonio Unesco, con 666 arcate più lungo al mondo) salita che per i bolognesi devoti non è solo esercizio fisico.
@Alberto1535 esatto, si sono accorti che Bologna è molto meno cara delle altre città, normalmente più gettonate, ma è uno snodo perfetto per muoversi nelle regioni limitrofe. Consideriamo anche che gli americani sono abituati a spostarsi per 7-8 ore al giorno senza problemi. Beh la tua posizione è ottimale. E certo San Luca è imperdibile, come la gelateria del Meloncello, vicino a casa, altamente consigliata, insieme al Bar Billi con le paste migliori in città!
Sono contenta per l'economia felsinea, ma avendo vissuto la trasformazione di Milano dopo Expo, temo molto la semplificazione dell'offerta prevaricante sulla genuinità di molte zone, non ultimo il centro storico. Come temo molto l'allontanamento degli studenti, fonte di vitalità preziosa per la vita culturale di qualsiasi città.
@Mira63 @Alberto1535 @Cristiana19 il turismo a Milano è solo uno dei generi di soggiorno, non è preponderante. Io ho anche gente che si ferma tre o quattro settimane per lavoro, o anche per motivi familiari. Poi ci sono le fiere e gli eventi, i musei e lo shopping. Il turismo è preponderante in primavera/estate. Noi siamo sempre andati a fare weekend a Berlino, adesso i tedeschi si fanno dei fine settimana a Milano. Ci sta.
@Mira63 Concordo su tutto e anche sul fatto che gli studenti andrebbero aiutati.
Io sarei felice di affittare a studenti, mi darebbe molta più soddisfazione, ma con qualche regola e tutela reciproca in più.
Perché Airbnb non apre il settore "studenti" e si parte con loro?
Sono certa che avrebbe successo.
Dico sul serio.
Venezia è (stata) città di studenti, oggi in drastico calo in centro storico per l'occupazione di tutto il disponibile per i turisti, ma in realtà non credo si guadagni di meno se i prezzi sono onesti e in chiaro.
Ho ricordi da studentessa veneziana foresta (non avevo ancora casa mia al tempo): io fui fortunata perché trovai locatori onestissimi, ma i miei amici spendevano patrimoni per buchi fetidi del tutto in nero con l'obbligo di lasciare l'appartamento in estate proprio per far posto ai turisti che 35/40 anni fa erano molto meno di oggi. Anch'essi comunque ospitati in nero.
Ci penserò seriamente.
@Cristiana19 con la summer relase 23 Airbnb ha lanciato "stanze", che in teoria poteva essere un'occasione per andare incontro agli studenti, se non fosse che, da quanto vedo, sulla piazza ci sono stanze che costano più di un appartamento intero, quindi boh, fa un po' ridere.
@Debora1454 Ho visto anch'io la stessa cosa... stanze milionarie...
Ci vorrebbe un portale dedicato, magari esiste e io non lo so.
Non sono più del giro...
@Cristiana19 É una bella idea, e credo che @Debora1454 abbia ragione: poteva essere un assist per gli studenti e gli avventori low-budget, com’era in origine per la piattaforma. Anche io su Milano e Bologna stessa ho visto stanze carissime con prezzi qualche volta più alti di alcuni appartamenti. Peccato, siamo al cannibalismo immobiliare. Anche per questo, a mio avviso la bolla scoppierà. Noi host navigati dovremo esser pronti a cogliere nuove opportunità o a ricollocarci diversamente. Condivido che, a patto di maggiori tutele, il mercato degli affitti potrebbe trovare nuovi equilibri. Vediamo se gli amministratori locali hanno un pò di lungimiranza e intelligenza politica. A Milano, Maran ha parlato di mettere in gioco disponibiltà di fidi sugli affitti per agevolare i proprietari. Vediamo come evolve la situazione. Ad oggi, siamo allo stallo totale. Può solo migliorare per certi versi e quindi dovranno necessariamente cambiare le cose.
Buongiorno @Debora1454, nella mia esperienza a Lucca, ti posso confermare che questa situazione sta già accadendo da un paio di mesi. Il calo di prenotazioni di airbnb nella prima parte dell'anno è stato in parte compensato da un aumento di prenotazioni da parte di altre OTA. A giugno/luglio, il calo è ancora più marcato, senza la compensazione di altri attori. Le cause sono quelle elencate nell'articolo, in più vorrei aggiungere il fatto che la ricerca nel portale airbnb è diventata un po' più complicata rispetto a prima (a mio parere). Dopo ogni aggiornamento al motore di ricerca airbnb abbiamo subito cali di prenotazioni, sarà un caso ma non credo. L'aumento dell'offerta, almeno qui a Lucca, è stato impressionante, spesso accompagnato da investimenti molto impegnativi, per non dire azzardati, nella maggior parte dei casi. Dopo pochi mesi le riconversioni ad affitti a lungo termine stanno aumentando di pari passo, ma non abbastanza da riequilibrare il mercato.
buongiorno sto notando anche io un drastico calo delle prenotazioni. L’anno scorso già in estate avevo molte prenotazioni per quest’anno. Quest’estate invece per il prossimo anno ho solo una settimana prenotata. Come mai secondo voi?