Salve,Le informazioni disponibili su Airbnb sono un po' data...
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Salve,Le informazioni disponibili su Airbnb sono un po' datate, vorrei conoscere la procedura aggiornata per iniziare una loc...
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Ciao, sono un host dal 2019. Se nel 2019 ho incassato 1000 euro, devo pagare il 21% di tasse con la cedolare secca, cioè 210 euro. Ma devo anche versare un anticipo di 210 euro per l’anno prossimo? Cioè un totale di 420 euro?
grazie
@Cristian228 No, se devi pagare ora a Giugno 210 euro di cedolare per il 2019, l'acconto per il 2020 (per questo anno, non il prossimo) è pari a 200 euro da versare unicamente a Novembre.
In pratica, secondo il metodo storico, l'acconto 2020 sulla cedolare è il 95% dell'imposta dovuta (del 2019). Da versare a Novembre se inferiore a euro 257,52 altrimenti se di importo superiore, in due rate: a Giugno il 40% (del 95%) e la differenza a Novembre.
Nulla vieta, secondo il metodo previsionale, di versare un acconto inferiore al dovuto, o di non versarlo affatto se si prevede di non avere reddito assoggettato a cedolare. Attenzione però che se poi l'anno prossimo in fase di dichiarazione risulta una cedolare dovuta, dovresti fare il ravvedimento per la differenza tra l'acconto che avresti dovuto versare calcolata sulla cedolare dovuta per il 2020 e quella effettivamente versata. Al fine di non incorrere nella sanzione per omesso/insufficiente versamento.
Inoltre, eccezionalmente per quest anno, l'art. 20 del DL 23/2020 "decreto liquidità" prevede che "le sanzioni e gli interessi ... non si applicano in caso di insufficiente versamento delle somme dovute se l’importo versato non è inferiore all’ottanta per cento della somma che risulterebbe dovuta a titolo di acconto sulla base della dichiarazione relativa al periodo di imposta in corso"
Su quest'ultimo punto non ho la certezza assoluta si applichi anche alla cedolare.
ciao.
Premesso che l’anticipo irpef si paga (a novembre) su tutta l’imposta, compresa quindi l’imposta derivante da immobili, nella forma scelta (eventualmente cedolare secca o irpef “normale”) é possibile applicare un metodo “previsionale” se si ritiene di non raggiungere l’anno successivo gli stessi livelli di reddito (e quindi di imposta) dell’anno in corso.
Se il livello individuato risulterá però inferiore all’imposta effettiva si pagherá una maggiorazione a conti fatti.
Quest’anno é prevista una moratoria se l@ differenza é inferiore all’80%.
ottimo, grazie!
Grazie mille!!
@Cristian228 @Ada-and-Sergio0 Salve vorrei capire perché pagate la cedolare secca visto che a me all’agenzia delle entrate è stato detto che non può essere applicata se l’affitto prima di tutto è effettuato da terzi quale “Airbnb “che dovrebbe fungere da sostituto d’imposta ,mi è stato inoltre detto che non esiste una legge che preveda degli atti e dei regolamenti per gli affitti brevi tra privati tramite intermediari quali appunto “Airbnb “ ma che la dichiarazione deve avvenire tramite quadro RL ed essere soggetta ad altra tassazione ,così rischiate di pagare o male o troppo o addirittura due volte!
Faccio fatica a credere che l’Agenzia delle Entrate abbia detto che l’affitto della TUA casa sia effettuato da terzi; (probabilmente l’AdE ha capito male, oppure hai capito male tu la sua risposta: chi affitta sei sempre tu) é vero che Airbnb dovrebbe fungere da sostituto d’imposta e non lo fa, ma questo non cambia nulla rispetto agli obblighi del proprietario/locatore/contribuente nella fase di dichiarazione dei redditi.
Che dovrebbero essere identicamente dichiarati anche se Airbnb effettuasse la trattenuta.
La differenza sarebbe unicamente nella tempistica del pagamento dell’imposta: immediata se la trattenesse Airbnb, posticipata, a giugno dell’anno successivo, se (come avviene) non la trattiene.
un esempio pratico, per capirci, con cifre arrotondate per semplicitá:
faccio affitti per 1000 euro, tramite Airbnb
caso A (airbnb NON fa da sostituto d’imposta): oggi incasso 1000 euro e a giugno del prossimo anno, faccio la dichiarazione dei redditi, dichiaro 1000 e subito dopo pago 210 di imposta;
caso B (se Airbnb facesse da sistituto): oggi incasso 790; a giugno del prossimo anno, faccio la dichiarazione dei redditi, dichiaro 1000 (*) e il calcolo dell’imposta mi dice che devo pagare 210; airbnb però, mi manda un documento (una C.U. certificazione unica, che allego alla dichiarazione, dove dice che ho giá pagato 210 di imposta. Quindi, non dovrò pagare altro.
(*) si dichiara sempre 1000, anche se si é incassato solo 790, perché 1000 é il reddito da affitto che va dichiarato (lordo), mentre 790 é quanto incassato al netto dell’ANTICIPO di imposta.
Quindi non si rischierebbe di pagare due volte: si avrebbe solo la certezza del pagamento dell’imposta, e non la sua evasione, qualora il contribuente, in buona o cattiva fede, non dichiari gli affitti (cosa che, purtroppo, avviene ancora in modo significativo).
Mi auguro @Anselmi1 , che questa spiegazione sia stata chiarificatrice, e non lasci spazio ad ulteriori dubbi o perplessitá sulla dichiarazione dei redditi e pagamento della cedolare.
No no la tua spiegazione non lascia dubbi ma ne lascia il fatto che tu paghi la cedolare secca ,ti assicuro che sia io che il mio commercialista davanti al direttore dell’agenzia delle entrate ci è stato detto che si deve dichiarare nel quadro RL e non altro.
essendo privati e non società !
Io credo che ci sia stato un equivoco: o tu e il tuo commercialista non vi siete spiegati bene, oppure l'AdE non ha capito la situazione.
I privati fanno la dichiarazione dei redditi a maggio dell'anno successivo, e, in quella sede, scelgono se optare per l'irpef "normale" o per la cedolare secca (per i redditi da affitto).
Se vai a vedere nel quadro fabbricati del 730, vedrai che c'è la casella "cedolare secca" che puoi spuntare se decidi di adottarla.
Ma l'imposta si paga in quella sede, insieme agli altri redditi.
Gli intermediari immobiliari (o i portali come airbnb) devono invece ogni mese pagare la cedolare secca (in realtà si tratta di un anticipo di imposta, che per il fatto di essere stato individuato nel 21% è erroneamente abbreviato in cedolare secca) che ha trattenuto ai suoi clienti (i proprietari che hanno locato attraverso il loro operato.
Tralasciamo il fatto che airbnb non lo faccia… ci sono altri portali (italiani) che rispettano le regole. E quindi ogni mese versano all'AdE quanto hanno trattenuto sul prezzo dell'affitto, per poi fare a fine anno quella C.U. (Certificazione Unica) di cui sopra, da inviare ai contribuenti, affinché la possano allegare alle loro dichiarazioni ed evitare di pagare un'altra volta.
Un po' come funziona il CUD per i lavoratori dipendenti: il datore di lavoro trattiene l'imposta in busta paga ogni mese, e ogni mese la versa all'Agenzia delle Entrate. A fine anno fa il CUD che consegna al dipendente. Questi, va al CAF (o dal commercialista) e fa la dichiarazione dei redditi, aggiungendo, se li ha altri redditi e togliendo, se ne ha, delle detrazioni.
Se non ha altri redditi e non ha altre detrazioni, non deve pagare nulla perché ha già pagato al suo posto il datore di lavoro.
Probabilmente nella vostra discussione, si è frainteso il soggetto interessato: voi intendevate "il lavoratore" (il proprietario), ma l'AdE ha capito "il datore di lavoro" (l'intermediario immobiliare).
Dell' Ade non mi stupisco, ma del commercialista si... Basterebbe leggere le istruzioni dei modelli, quadri RB e RL senza andare a cercare chissà cosa.
Ma anche il quadro RL (rigo 10 modello RPF - D4 del 730) prevede l'applicazione della cedolare nel caso di proventi da locazione brevi derivanti da utilizzo di beni immobili di proprietà di terzi (il cui possesso deriva da una locazione o un comodato col proprietario). Rigo introdotto dopo il DL 50/2017.
Tutt'altra fattispecie è il caso degli affittacamere non professionali: privati senza partita iva in possesso di licenza rilasciata dal comune. In quest ultimo caso, viene considerata come attività non professionale e dal punto di vista dell'ade, occasionale. E come tale, almeno fino a qualche anno fa, si usava il rigo RL14 e non si può applicare la cedolare.
Forse il tipo dell'Ade ha capito quest'ultima situazione.
Il
tuo ragionamento non fa una piega a me comunque è stato detto di pagare come privato nel quadro RL come redditi accessori derivanti da affitti occasionali ,adesso se è stato o non è stato omesso qualche riferimento non ne sono certo ,certo è il fatto che tutti e due eravamo davanti al direttore il quale ha detto che non esiste un regolamento per gli affitti tra privati ne una legge che ne regoli le condizioni quindi per cui la cedolare secca si può applicare solo
per affitti di durata superiore a un mese per la quale viene concordato e pagata una tassa di registro ,quindi o sbaglio io e probabilmente potrebbe anche essere o sbagliate voi perchè male informati!
A) la cedolare secca si chiama così proprio perché é “secca”, cioé non ha altri costi accessori. Quindi non paga né bolli, né imposta di registro;
B) se vai a vedere nel quadro Rb fabbricati (e ne leggi le relative istruzioni) troverai tante righe dove é possibile indicare gli affitti e spuntare la casella “cedolare secca”;
C) con il DL 50/2017 la cedolare secca é stata estesa anche ai comodatari ed affittuari
D) la cedolare secca si può applicare SOLO ad affitti tra privati.
Non so davvero di cosa abbiate parlato con quel Direttore.
in bocca al lupo!
essendo che AIRBNB anticipa la cedolare secca versandola ogni mese, se si lavora al 90% con AIRBNB è comunque necessario versare gli anticipi per l'anno successivo?
@Daniela2749 domanda interessante, chiedo al nostro @Alberto1535 se ti può dare qualche indicazione a riguardo. 😁