Scelta cedolare secca su Airbnb

Tatiana800
Level 3

Scelta cedolare secca su Airbnb

Buongiorno a tutti ho un dubbio sulla scelta che Airbnb richiede in merito all'applicazione della cedolare secca.

Premetto che sono un host non professionale che risiede in Italia.

Dalla scelta che Airbnb mi chiede di fare sembrerebbe obbligatorio per i non professionali richiedere l'applicazione della stessa lasciando solo ai professionali la scelta di operare le tasse su 730.

Sulla legge di bilancio, però, non mi è sembrato di leggere questa differenza tra professionali e non.

La domanda quindi è: lo stato permette ai non professionali residenti in Italia di procedere su 730 ed evitando, così, si anticipare le tasse di un anno e mezzo?

 

Grazie mille.

Tatiana 

104 Risposte 104

@Piergiuseppe6 

 

Circolare Agenzia Entrate scusa non lo avevo scritto 

Piergiuseppe6
Level 2
Zug, Switzerland

Gentile Alberto

 

Io non capisco cosa viene incluso in una struttura ricettiva occasionale. Se io affitto la mia casa di proprietà per brevi periodi, per soggiorni estivi, senza servizi aggiuntivi tranne biancheria e wifi, lo faccio in maniera non professionale e non sono residente in italia, in quale categoria rientro?

 

Saluti

Piergiuseppe 

Angela1056
Level 10
Linarolo, Italy

Ciao @Piergiuseppe6 , dovresti cliccare sul simbolo del @ e cercare @Alberto1535 nella finestra che si apre, altrimenti potrebbe non vedere la tua domanda.

Alberto1535
Level 10
Bologna, Italy

@Piergiuseppe6 ciao

Grazie @Angela1056 

 

L'applicazione della ritenuta fiscale del 21% da parte degli intermediari come Airbnb dipende dalla tipologie ricettiva.

 

Se nella iniziale comunicazione al Comune hai indicato locazione turistica (o simile) sulle locazioni di breve durata (max 30 giorni) Airbnb ha l'obbligo di applicare la ritenuta, per cui occorre confermare il SI.

In questo caso, nella dichiarazione dei redditi, i canoni di locazione vanno dichiarati dal proprietario come redditi fondiari, con la possibilità di scegliere tra la cedolare secca oppure la tassazione ordinaria IRPEF.

 

Se invece hai indicato la gestione in forma non imprenditoriale di Casa e appartamenti per vacanza CAV (qualora la norma regionale consenta la forma non imprenditoriale per la CAV)

non deve essere applicata nessuna ritenuta.

I compensi da gestione non imprenditoriale di CAV sono redditi diversi, per i quali è applicabile solo la tassazione ordinaria IRPEF, ma con possibilità di dedurre le spese documentare strettamente inerenti la produzione di questi redditi.

 

In conclusione,

se fai locazione breve, devi confermare il SI,

se gestisci in forma non imprenditoriale una CAV (o altra struttura ricettiva come il B&B) devi indicare NO.

Piergiuseppe6
Level 2
Zug, Switzerland

@Alberto1535  Gentile Alberto, in comune non ho comunicato nulla perche non richiesto ma ho solo fatto la comunicazione in regione con il CIS ( codice indenficativo struttura) come locazione turistica. dovrei vedere sul sito della regione cosa ho comunicato in passato. Comunque la questione ora risulta piu chiara e penso di appartenere alla prima categoria.

 

Grazie mille

Alberto1535
Level 10
Bologna, Italy

@Piergiuseppe6 

Se è locazione turistica non ci sono dubbi per la conferma del SI.

Buona serata

Piergiuseppe6
Level 2
Zug, Switzerland

@Alberto1535  le riscrivo la domanda perche mi hanno suggerito di usare la chiocciolina :

 

Gentile Alberto

 

Io non capisco cosa viene incluso in una struttura ricettiva occasionale. Se io affitto la mia casa di proprietà per brevi periodi, per soggiorni estivi, senza servizi aggiuntivi tranne biancheria e wifi, lo faccio in maniera non professionale e non sono residente in italia, in quale categoria rientro?

 

Saluti

Piergiuseppe 

Grazie @Alberto1535 !

 

Tutti:

Per legge la ritenuta è applicabile soltanto alle locazioni brevi non imprenditoriali.

Questi locatori DEVONO flaggare si , non fatevi trarre in inganno dalla domanda di Airbnb.

Invece le strutture ricettive ( CAV B&B e affittacamere) devono flaggare ritenuta No anche se operano senza partita iva.

Airbnb ha attuato una scelta piuttosto furbesca ( al limite della regolarità) per togliersi dall'empasse.

Anziché chiedere ad ogni Host a quale categoria appartiene ( struttura ricettiva e quale, oppure locazione) - come avrebbe dovuto fare - e scartate in automatico le partita iva e le strutture ricettive, ha preferito fare una scelta diversa.

Si limita a chiedere:

" Vuoi che ti applico la ritenuta? Oppure preferisci pensarci tu, al pagamento delle tue tasse?"

Rimandando la scelta al singolo Host che dovrà informarsi per suo conto che cosa fare a livello fiscale ( lo ripete più di una volta) essendo l'unico responsabile di ciò che sceglie e continuando a strizzare l'occhio agli evasori fiscali : il lupo perde il pelo ma non il vizio!

La domanda a cui gli Host devono rispondere per mettere il flag non è: " desideri che ti applichi la ritenuta?" ma è invece : " rientri tra quei soggetti a cui io debbo applicare la ritenuta per legge?".

Ed è a questa seconda domanda che personalmente consiglio di rispondere per mettere il flag su ritenuta si o su ritenuta no.

 

Avete contato quante volte viene ripetuto :

 

"Gli host sono tenuti a conoscere i loro obblighi fiscali e saranno responsabili della gestione delle ritenute su Airbnb"

 

Il succo del discorso è proprio questo.

 

La ritenuta è applicabile alle sole locazioni brevi del DL 50/17 ( lo stesso che citano loro stessi nella comunicazione).

 Faccio notare che se il gestore di un Bed and breakfast senza partita iva dovesse mai flaggare la spunta della ritenuta si ritroverebbe con una certificazione unica come quella in foto qui sotto, denominata " CU locazioni brevi" e avrebbe seri problemi di carattere fiscale, perché il suo reddito non è assimilabile a quello delle locazioni brevi in quanto genera redditi diversi da attività commerciale svolta non abitualmente ( gli stessi redditi che la cedolare 24 menziona come non ammessi a ritenuta).

Certo che attendere anni per poi uscirsene con una comunicazione di questo tipo ( che pare pure strizzare l'occhio agli evasori fiscali) è davvero desolante...

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Questa è la CU che devono rilasciare gli intermediari.

Come tutti potete vedere si chiama "CU locazioni brevi".

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@IsabellaEValerio0 ciao, grazie e buon anno !

 

Segnalo i tuoi preziosi suggerimenti a @Claudia2896 

 

 

 

 

 

Buon anno anche a te @Alberto1535 !

 

Oggi con questa storia, come regalo di inizio anno, in giro per il web e sul metaverso, tocca leggerne e sentirne di tutti i colori 😶

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Angela1056
Level 10
Linarolo, Italy

Ciao @IsabellaEValerio0 @Alberto1535 si, però…

quando Airbnb dà la possibilità di scegliere di non farsi applicare la ritenuta da conto per chi gestisce un annuncio per altri, mi verrebbe da scegliere questa opzione.

Gestisco come Host l’annuncio di locazione breve per mio marito, indicato come contribuente nella sezione tasse ma non vorrei mai che Airbnb applicasse la ritenuta a me host. 
Inoltre farebbe comodo a mio marito che è già sempre in credito o compensazione gestire autonomamente le tasse per non accumulare altri crediti.

Cosa ne pensate?

Ciao @Angela1056 e auguri di buon anno!

Io credo che il flag vada messo, pensando di rispondere a questa domanda :

 

"Il tuo annuncio è soggetto a ritenuta in quanto riconducibile al regime fiscale delle locazioni brevi del DL 50/17?"

 

La risposta nel tuo caso è "Si", di conseguenza spunterei l'applicazione della ritenuta.

 

Nella sezione apposita, Airbnb chiarisce che verranno poste ulteriori domande a chi opta per l'applicazione della ritenuta, presumo quindi che verrà chiesta ulteriore conferma sulla persona a cui rilasciare la CU ( se poi il codice fiscale di tuo marito è quello che risulta non credo che ci saranno problemi).

 

In realtà dalla pessima comunicazione di Airbnb, sembra quasi un opzione:

 

" Ti fa piacere se ti applico la ritenuta o vuoi pensarci tu?"

 

Ma la legge non la fa Airbnb, e non è opzionale, chi fa locazione breve deve fornire i dati utili per consentire l'applicazione della ritenuta, perché come dice la circolare 24, gli intermediari sono tenuti ad applicare la ritenuta

 

" sulla base dei dati comunicati loro dal locatore. Gli intermediari che intervengono nella conclusione del contratto sono tenuti quindi a richiedere i dati previsti dal Provvedimento ma non sono tenuti a verificarne l’autenticità. La responsabilità circa la veridicità dei dati ricade sul locatore il quale è comunque responsabile della corretta tassazione del reddito e del corretto adempimento di altri eventuali obblighi tributari connessi al contratto nonché della mendacità delle proprie dichiarazioni"

 

Credo comunque che in quella pessima comunicazione che non tiene nemmeno conto delle strutture ricettive senza partita iva , la gestione conto terzi venga considerata quella dei properties managers.

 

Ricordo infine che Airbnb dovrà presto chiedere se la persona a cui rilasciare la CU è il proprietario oppure il comodatario o il sub locatore in quanto è una opzione obbligatoria da selezionare nella CU.

 

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Angela1056
Level 10
Linarolo, Italy

Bene @Alberto1535 @IsabellaEValerio0 , siete formidabili con le vostre risposte pronte, esaustive e chiarificatrici.
Per quanto riguarda l’inserimento del mio CF, c’era la possibilità tempo fa di inserire più di un CF ma poi è stata tolta e ho scelto di inserire quello di mio marito con tutti i suoi dati identificativi.

Dopo le vostre risposte ora sono più tranquilla nel flaggare la risposta „Si“ per l’applicazione della ritenuta.

Grazie ancora e tanti auguri ancora per un 2024 felice e pieno di soddisfazioni!

 

@Angela1056 ,

Penso che fai la cosa giusta!

A breve dovremmo ricevere ulteriori richieste d'informazioni...ci possiamo riaggiornare dopo, con le idee più chiare.

@Angela1056 @Alberto1535  ancora tantissimi auguri 🙂

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