Ciao @Giulia1624 , da quando Airbnb ha inviato un messaggio comunicando che può riscuotere e versare la tassa di soggiorno al posto dell’host in tutti i Comuni, ha creato non poca confusione. Probabilmente è stata una manovra per mettersi in regola con la legge che dice che l’intermediario, che interviene nel pagamento delle prenotazioni, deve riscuotere e versare anche la tassa di soggiorno. Ma tanti Comuni sono restii a prendere questi accordi con Airbnb perché, anche se potrebbe essere redditizio per i Comuni, complica le loro procedure.
Quindi, finché non ci arriva una comunicazione dal Comune che Airbnb riscuote e verserà la tassa al nostro posto o finché non vediamo aggiunta la voce „Tasse“ nel computo del costo dell’ospite, dobbiamo riscuotere e versare noi host la tassa di soggiorno. Le dichiarazioni periodiche al Comune sono comunque sempre da fare, anche se riscuote e versa Airbnb.
Attivando gli „Strumenti avanzati per ospitare“ esiste anche la possibilità di aggiungere una tassa (per esempio quella di soggiorno) ai costi da inserire nel computo per l’ospite. In questo modo la tassa viene addebitata direttamente all’ospite al momento della prenotazione da Airbnb e versata all’host quando riceve il compenso. Ma l’host deve poi versarla al Comune e fare comunque le dichiarazioni.
In tutti i modi, quando la tassa di soggiorno viene riscossa da Airbnb, il sistema non tiene conto delle esenzioni dichiarate nel regolamento del Comune e questo può creare malcontento negli ospiti perché sono loro poi che per pochi euro dovrebbero fare tutta la procedura per chiedere il rimborso al Comune.