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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Buonasera a tutti 🙂
Ho da poco iniziato ad affittare con Airbnb e sono molto contenta.
Vorrei avete maggiori info sulle ultime novità riguardo al versamento della cedolare secca.
Dopo il ricorso di Airbnb al tar ci sono novità? Ancora Airbnb non versa la cedolare secca allo stato, giusto?
Io, da proprietaria e gestrice del mio appartamento quindi dovrò versare la cedolare secca? Ogni mese o a fine anno con la denuncia dei redditi?
Grazie mille a tutti!
Buona serata!
elena
Risolto! Vai alla Risposta Migliore
la legge c'è e la cedolare secca si deve pagare anche se si affitta una sola stanza e anche più stanze in un singolo appartamento la questione è stata chiarita nel 2016 dall'agenzia delle entrate
Buongiorno, mi intrometto per fare una domanda. Dovrò dichiarare il compenso netto ricevuto da AIRBNB oppure il guadagno lordo? grazie per eventuale risposta.
il contratto lo devi fare solo se il soggiorno supera i 30 giorni ma la cedolare secca è da pagare a prescindere
Grazie Lorenzo, ma si paga con F24 con la dichiarazione che si fa a giugno?
intanto volevo avvisarti che ho scritto male nell'ultima risposta, devi sempre fare il contratto ma non se è inferiore si 30 giorni , riguardo il pagamento dipende se in fase di dichiarazione dei redditi hai fatto il modello unico se si allora la paghi con il modello F24
Lorenzo il contratto va fatto sempre anche se inferiore ai 30 gg. La differenza è che non devi registrarlo all'AdE
l’ignoranza delle leggi e delle normative non é una giustificazione.
non si può essere esperti di tutto.
basta rivolgersi a professionisti esperti ed ottenere le indicazioni necessarie.
cerca un commercialista e segui le sue indicazioni.
le sanzioni a cui vai incontro sono ben superiori alla parcella di un commercialista per una consulenza.
Quindi, riassumendo, bisogna pagare la cedolare secca tramite F24 anche se bnb non ha comunicato i dati.... Giusto?
Lo so, host AIRBNB. Stai per affrontare una delle questioni più fastidiose che si presenta ogni anno: la dichiarazione dei redditi. Come molti, anch’io odio le scartoffie, e questo compito in particolare mi riempie di ansia. Farei qualunque cosa pur di evitarlo.
In occasione della dichiarazione dei redditi qualunque altra faccenda sembra improvvisamente più piacevole, perfino appaiare i calzini che rimangono inesorabilmentein fondo al cesto della biancheria oppure lavare il pavimento della cucina…
Posto che la dichiarazione dei redditi non si compila magicamente da sola, non posso continuare ad ignorarla.
E’ un’incombenza che ha ancora il potere di irritarmi, non voglio dirti che è diventato il mio lavoro preferito, ma oggi riesco ad affrontarlo con molta più serenità di prima.
Non hai nulla da perdere, ma molto da guadagnare. C’è soltanto una cosa che ti ostacola nel farlo, caro il mio host. Tu. Non la tua esistenza, ma le convinzioni errate che hai di te stesso, quei film mentali che vanno in onda di continuo senza mai fermarti e ti ripetono – dannazione - sempre le stesse cose: “Non ce la faccio”, “Non sono bravo abbastanza”, “Ho paura di sbagliare”, “Non posso farlo”, “Non ho tempo”, “Non fa per me”.
Balle. Tu ce la puoi fare benissimo. Perché non sperimentare “E se, invece, ce la facessi?”.
E’ arrivato il momento di aggiornare i programmi e sintonizzarsi su nuove frequenze. Prendi un analgesico e mettiamoci all’opera. Sei pronto? Cominciamo.
I redditi da locazioni brevi devono essere indicati nel quadro RB del modello Redditi PF 2018, osservando le regole applicabili ai redditi fondiari in generale.
Se hai esercitato l’opzione per la cedolare secca, posto che AIRBNB non ha operato la ritenuta e, conseguentemente, rilasciato la CU 2018 (“Certificazione redditi – Locazioni brevi”), nel rigo LC1 del nuovo quadro LC (Cedolare secca sulle locazioni) non andrai ad indicare in colonna 4 l’importo del punto 15 (Ritenute operate) della CU che AIRBNB avrebbe dovuto calcolare, ma dovrai comunque valorizzare il quadro LC sia in caso di locazioni brevi o lunghe sottoposte a cedolare, indicando i dati provenienti dal quadro RB.
Perciò, in colonna 1 dovrai riportare l’importo della cedolare secca indicata in colonna 3 (Totale imposta cedolare secca) del rigo RB11.
Non avendo subito ritenute (colonna 4), la differenza (colonna 5) sarà positiva, e se l’eventuale credito di cedolare (colonna 6) è stato compensato (colonna 7), una volta indicati gli acconti della cedolare secca 2017 (codici tributo 1840 e 1841) effettuati a mezzo modello F24 (colonna 😎 – supponendo non valorizzate le colonne 10, 11 e 12 (correzioni o integrazioni) - a questo punto puoi finalmente determinare l’imposta a debito o a credito risultante dalla differenza tra la cedolare secca dovuta e quella già versata, che, in pratica, vuol dire:
Colonna 5 – colonna 6 + colonna 7 – colonna 8
Se il risultato è positivo, significa che hai un debito e, in tal caso, tale valore deve essere riportato in colonna 13 (Imposta a debito), e l’importo deve essere versato – entro il termine del versamento a saldo dell’IRPEF – utilizzando il modello 24 con codice tributo 1842 (anno 2017) e tale importo va riportato anche in colonna 1 del rigo RX4 (Cedolare secca – LC).
Se, invece, il risultato è negativo (credito), l’importo va indicato in colonna 14 (Imposta a credito): l’importo andrà indicato in colonna 2 del rigo RX4 (e colonna 4, in caso di richiesta a rimborso o colonna 5, in caso di utilizzo in compensazione).
Nel rigo LC2 riporterai infine in colonna 1 l’importo della prima rata di acconto cedolare secca per l’anno 2018 (38% del rigo LC1, colonna 5) e in colonna 2 l’importo della seconda rata o unica rata di acconto cedolare secca 2018 (57% del rigo LC1, colonna 5).
@Emily352 @Roberto143 buongiorno, sempre in tema di denuncia dei redditi... avrei bisogno di sapere come vi comportate riguardo alle spese (utenze, wifi, ecc) optando per la cedolare secca. Le scorporate?
L'anno scorso alla mia Agenzia delle entrate mi dissero che se fossero state dichiarate a forfait in contratto le avrei potute detrarre dall'importo lordo e cosi' ho fatto i contratti ma ora ho il dubbio di non poter optare per la cedolare secca...voi come fate?
L'anno scorso alla mia Agenzia delle entrate mi dissero che se fossero state dichiarate a forfait in contratto le avrei potute detrarre dall'importo lordo e cosi' ho fatto i contratti ma ora ho il dubbio di non poter optare per la cedolare secca...voi come fate?
Nella determinazione del reddito dei fabbricati delle persone fisiche, @Letizia7, non è consentita la deduzione di alcuna spesa, anche se inerente al contratto locativo (chessò, ad es. l’imposta di registro o di bollo), ma solo delle riduzioni della base imponibile in regime ordinario (canone di locazione indicato in contratto ridotto forfetariamente del 5%, che sale al 25% per gli immobili situati a Venezia centro e isole limitrofe, e al 35% per quelli riconosciuti di interesse storico o artistico) e un’agevolazione fiscale per gli immobili situati in un Comune CIPE concessi in locazione a canone concordato (identico trattamento per gli immobili situati in Abruzzo concessi a soggetti residenti le cui abitazioni siano state distrutte o dichiarate inagibili a seguito del sisma del 2009). Parimenti non è consentita la detrazione delle spese a forfeit delle locazioni brevi.
In caso di locazione breve con opzione per la CS (casella di colonna 11 barrata) , l’ammontare da indicare in colonna 6 (Canone di locazione) del quadro B è pari al 100% del corrispettivo lordo: conseguentemente, la somma non va diminuita delle spese sostenute dall’host e delle somme addebitate a titolo forfetario (quindi, non in base ai consumi) al guest per prestazioni accessorie (vedi pag.25 delle istruzioni per la compilazione del mod.730).
Diversamente, l’importo da indicare in colonna 6 – in una locazione breve - va diminuito delle spese per i servizi accessori sostenute direttamente dal guest (ad es. 15 euro per pulizie che se le paga lui) e riaddebitate dall’host al guest sulla base dei consumi effettivamente sostenuti (quindi, non forfetari: ad es. 21 euro effettivi invece di 18 forfetari).
Il canone va indicato al netto di spese di condominio, relative alle parti comuni, portiere, ascensore ecc. se comprese nel canone.
Si ricorda infine che i CAF e i professionisti abilitati non hanno alcun obbligo – ai fini dell’apposizione del visto di conformità – di verificare i dati dichiarati dagli host per questa tipologia reddituale. Perciò, occhio vivo!
@Emily352 ti ringrazio per la risposta dettagliata e vorrei fermarmi sul paragrafo "Diversamente..." quindi di un abbebito delle spese non forfettario, perche' solo in questo caso puo' essere scorporato. In fondo tutto e' documentato da fature di utenze reali, ma come fare?
Nel contratto è necessario indicare:
“Sono incluse nel canone di locazione le spese relative alle utenze da intendersi interamente a carico del conduttore e da corrispondersi anticipatamente nella misura di € ___ a titolo di Acconto “salvo conguaglio a credito/debito”.
Tuttavia deve essere ben documentato ma come detto precedentemente per le utenze con spese fisse è più semplice, le paghiamo realmente!
Potrebbe funzionare? anche se non ci sara' un reale conguaglio e restando sulla cifra delle utenze? occorrerebbe un buon commercialista....
Molto utile il post, grazie. Se per me il 2018 è stato il primo anno di affitto devo pagare l'acconto della cedolare secca?
Grazie mille
@Letizia7 E' stato scritto e riscritto in tutte le salse, basta che verifichi in altre discussioni. Non è consentito scomputare spese forfetarie dipulizia, utenze, wi-fi dal canone di locazione breve, cedolare o meno.