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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Avrei bisogno di avere modelli di contratto breve e lungo. Qualcuno può inviarmeli per cortesia? mi fareste un grande piacere...
Dovrei avere già inoltrato la richiesta ma non so se è stata pubblicata. Riprovo per la terza volta... Sorry
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Ciao @Roberta204,
Benvenuta nella community!
Dato che ti sei accodata ad una discussione non troppo recente, ti consiglio di pubblicare un nuovo post nella room Supporto, così da ricevere maggiore visibilità e risposte più accurate.
Spero sia utile.
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Ho chiesto all'agenzia delle entrate se sia obbligatorio stipulare un contratto per le locazioni brevi dove il portale sarà sostituto di imposta, mi hanno detto di no. In effetti leggendo le disposizioni di attuazione del decreto 50 art.4 2017 , rilasciate dal direttore dell'agenzia delle entrate, emerge che " i soggetti tenuti ad effettuare la ritenuta assolvono mediante l'invio della relativa certificazione anche gli obblighi di comunicazione dei dati del contratto." Come interpretate tutto ciò? Grazie.
Interessante. E' specificato anche che comunicheranno i dati alle questure??
Mi autorispondo: qualora vengano comunicati i dati all'agenzia delle entrate viene ritenuto assolto l'obbligo di comunicazione alle questure. In effetti visto cosi il DL50/2017 sposta in capo all'intermediatore tutti gli obblighi relativi ai contratti, o quantomeno accolla a questi la responsabilità della corretta comunicazione dei dati, dell'incasso delle imposte e tasse. Di conseguenza Airbnb per sua convenienza dovrebbe prevedere per l'host che si dichiara "non organizzato in regime di impresa" la redazione di un modulo web di contratto standard che il locatario deve accettare prima di concludere la prenotazione. Del resto, secondo me, la procedura automatica di accetttazione delle regole di locazione, rimane il modo migliore per chiarire a tutte le parti in gioco che si tratta di una situazione"non aggirabile". Al fine di completare il modulo automatico che airbnb dovrà predisporre come aprte integrante del sito italiano, deve apporre una casella con spunta per l'host che dichiara di voler aderire al regime di cedolare secca, riportando la clausola nel contratto e prevedendo un modulo di upload per l'APE che deve essere trasmesso al locatario. @Jim0 che ne dici?
Solo nel caso di registrazione del contratto presso l'Agenzia delle Entrate (e solo per i cittadini comunitari), si evita la segnalazione alla Questura (per extra comunitari se contratto registrato, quindi > 30 gg, deve comunque essere presentato il modulo di cessione del fabbricato (cartaceo, direttamente in Questura).
Ciao @Domenico57,
Purtroppo non sono in possesso di informazioni che riguardino gli aspetti legali degli affitti. Consiglio di far riferimento a quanto condiviso da @Roberto143, che è la fonte più affidabile in materia.
Grazie.
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Il DL 50 prevede norme sia per gli intermediari (portali) che gestiscono anche i pagamenti, sia per quelli che invece si occupano solo della prenotazione e poi lasciano la transazione economica a carico dell'host.
Nel primo caso, il portale ha la possibilità "materiale" di effettuare la trattenuta del 21% sull'importo incassato. Nel secondo caso, il portale deve effettuare la comunicazione dei dati del soggiorno all'Agenzia delle Entrate, in modo che quest'ultima possa effettuare i controlli (verificare se quei redditi vengono poi realmente inseriti nelle dichiarazioni).
I portali che effettuano la trattenuta e girano l'imposta all'AdE, "... assolvono mediante l'invio della relativa certificazione anche gli obblighi di comunicazione dei dati del contratto..."
Si parla dunque della comunicazione dei dati all'AdE, non che il contratto (che è previsto dalla legge, per il rapporto di locazione che si instaura tra locatore e locatario) non debba essere fatto.
Non c'entra assolutamente nulla.
No; come ho appena detto, il contratto si deve fare sempre (se sei locazione turistica o breve, comunque LOCAZIONE).
La segnalazione dei dati degli alloggiati alla Questura, é una norma del TULPS, che riguarda la sicurezza pubblica.
La può fare solo il soggetto (albergatore, titolare di attività ricettiva, locatore) che accoglie "fisicamente" l'ospite e lo identifica direttamente, con verifica del documento di riconoscimento.
E' un compito che non può essere delegato a nessuna procedura.
Ciao Roberto,
sia in Questura a Bari che all'Agenzia delle Entrate mi hanno confermato che se il contratto è registrato all'agenzia delle entrate non è necessario inviare i dati in questura. Bisogna dire che ne caso questo non sia vero, che è singolare che gli operatori addetti al controllo del rispetto delle leggi non conoscano le leggi...
Una dubbio mi sorge spontaneo: il DL 50/2017 non esprime il parere sulla possibilità che gli intermediari assolvano alla riscossione dei tributi ed alla comunicazione dei dati, mi pare che "obblighino" gli stessi. Mi pare altrettanto chiaro che agiscano in ottemperanza alla sussistenza di un contratto che deve avvenire fra chi cede il fabbricato e chi lo fitta, ma mi parrebbe altresì logico che si operi in regime standard, con il mediatore che propone un "modello" di contratto da adottare fra le parti che lo esercitano. Questo quantomeno per chiarezza fra tutte le parti coinvolte e per consentire agli intermediari, di ottenere tutti i dati che dovranno trasmettere in formato standard e trasparente per l'host e per il cliente.
- "sia in Questura a Bari che all'Agenzia delle Entrate mi hanno confermato che se il contratto è registrato all'agenzia delle entrate non è necessario inviare i dati in questura": te lo confermo (per i cittadini comunitari). Per gli extra comunitari è comunque necessario portare fisicamente il modulo di "cessione di fabbricato" in forma cartacea alla Questura. (*)
Questa informazione la trovi su tutti i siti delle Questure (prova con una ricerca con Google).
(*) parliamo di soggiorni >30 gg, che necessitano della registrazione. Per i soggiorni brevi (<30 gg), per comunitari ed extra comunitari è sufficiente la segnalazione online su AlloggiatiWeb
- ..."propone un "modello" di contratto da adottare...": da non confondere il contratto scritto, specifico per le locazioni, con il termine "contratto" inteso in senso lato, che sorge sempre tra l'ospite e la controparte (che sia anche un albergo o una attività ricettiva). La terminologia adottata nella legge, fa riferimento al "contratto", ma non certo al contratto scritto su carta e firmato che intendiamo noi (e che, ripeto, è necessario solo per le locazioni, non invece per le attività ricettive, cui invece la legge fa riferimento in generale )
Roberto,
il DL50 2017 fa preciso riferimento proprio alle locazioni brevi. Mi aspetto che il contratto citato sia esattamente riferito a questo segmento specifico, non alle attività ricettive in generale.
Se la legge impone al mediatore di essere il sostituto d'imposta per quello specifico segmento, non è opportuno che la mediazione avvenga in forma standard e che il mediatore proponga una formula standard di contratto cui l'host ed l'ospite danno esecuzione e che fornisca TUTTE le informazioni necessarie per legge?
Io lo dico per snellire il lavoro di tutti e renderlo certo. Sarebbe tutto molto più facile.
Premesso che, come in tutte le attività, non necessariamente tutti coloro i quali dovrebbero saperne, in realtà ne sanno davvero... queste materie sono molto complesse e molto vaste, e poi bisogna verificare come viene posta la domanda.
Detto questo, all'Agenzia delle Entrate potrebbe in effetti interessare poco o relativamente l'esistenza di un contratto, purchè sull'affitto vengano poi pagate regolarmente le imposte (in caso di accertamenti però, il contratto resta sicuramente l'elemento essenziale che viene richiesto)!
Potrebbe però interessare di più alla Guardia di Finanza, che, sempre in caso di accertamenti, ne avrebbe necessità (tra le altre cose) per capire se quello che stai facendo é una semplice locazione, oppure se invece stai esercitando una vera e propria attività ricettiva, che ha altre norme e un altro profilo fiscale.
@Roberto143, come ti comporteresti nel caso fosse un'azienda ad effettuare la prenotazione? Ho qualche dubbio riguardo a chi riconoscere come "locatore" nel contratto... potrei non menzionare nemmeno l'azienda nel contratto, ma solamente chi effettivamente alloggia?
Un'altra cosa, come faccio a compilare la sezione relativa alla modalità di pagamento se non ho ancora gli estremi di tale pagamento (bonifico inviato da airbnb)?
Grazie!
A me é capitato una sola volta (tra l’altro di recente): contratto, ricevuta imposta di soggiorno, segnalazione Istat, segnalazione alloggiati, tutto a nome degli ospiti effettivi; ricevuta del soggiorno all’azienda (anche perché era quella che effettivamente ha pagato).
Nella ricevuta, dove riporto comunque sempre gli estremi significativi del soggiorno, ho comunque inserito in descrizione “per soggiorno dal... al ... dei sigg.ri xxxx e yyyy)
@Roberto143, sì, poi pensandoci bene non credo sarebbe corretto far firmare ad un dipendente un contratto intestato all'azienda, a meno che tale dipendente non sia stato in qualche modo delegato dall'azienda stessa.
Grazie per la risposta, come sempre molto utile e approfondita.
Ma sopratutto perché é lui che soggiorna, e che é il soggetto a cui tutte le clausole fanno riferimento (comportamenti, danni, ecc ecc).
L’azienda paga solo.