Buongiorno, mi sono iscritta da pochissimo su Airbnb e volev...
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Buongiorno, mi sono iscritta da pochissimo su Airbnb e volevo ricevere qualche consiglio rispetto al mio annuncio, in attesa ...
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Dovete scusarmi, ma con questo post, dopo averne letti tantissimi, rilancio il controverso tema del contratto sì, contratto no, per locazioni turistiche con Airbnb sotto i 30 gg.
Contratto sì, perché comunque la legge prevede anche sotto i 30 gg. per tutelare le parti e in caso di controlli.
Contratto no perché non vi è obbligo di registrazione sotto i 30gg. e quindi sarebbe inutile e non obbligatorio nemmeno farlo. Inoltre, la ricevuta di conferma di Airbnb contiene già tutte le informazioni e le regole della casa sottoscritte al momento del pagamento da parte dell'ospite.
Inoltre, se contratto sì, allora in che lingua ? Lingua italiana? Lingua madre del'ospite o in inglese, mai più vado a fargli firmare qualcosa non nella sua lingua!
Inoltre, giustamente potrebbe anche rifiutarsi di firmare.
E le ricevute? Altro mistero... A noi host ci paga Airbnb...quindi ? Marca da bollo ?
Navighiamo ormai da anni nella mancanza di una legislazione nazionale specifica.
Saluti e grazie.
Risolto! Vai alla Risposta Migliore
@Matteo-and-Rachida0, probabilmente Airbnb ha capito il carattere degli italiani, sempre propensi ad aiutare il prossimo, ma ultimamente ha approfittato della nostra collaborazione penalizzandoci, unici al mondo, con rincari di commissioni se non facciamo come piace loro e ai loro guest. Ti suggerisco, pertanto di rivolgerti ai seguenti numeri di assistenza:
06-99366533
che corrisponde all'assistenza AIRBNB.
Ti auguro che ti rispondano sollecitamente e dall'Italia.
Oppure:
Social:
Facebook: https://www.facebook.com/AirbnbItalia/?brand_redir=447910818591344
Twitter: https://twitter.com/airbnb
Centro Assistenza: https://www.airbnb.it/help/contact_us -> La Mia Domanda è su un altro Argomento -> ..... -> Ho Ancora Bisogno d’Aiuto -> Per Favore Descrivi il Tuo Problema Mandaci un eMail
Fino al 18 Ottobre terrò questa linea.
Dopo tale data, se Airbnb avrà cambiato atteggiamento, mi troverai disponibile ad aiutarti; altrimenti non mi troverai più!
Se sei un host vai qui!
"Navighiamo ormai da anni nella mancanza di una legislazione nazionale specifica."
Te ne accorgi solo adesso @Matteo-and-Rachida0??
A @Italo1 dico: Scusami non ho capito che tipo di condotta vuoi adottare da ora in poi.
Scusami, ma vuoi sensibilizzare gli host su cosa???
sul fatto che una multinazionale estera abbia modificato i suoi prezzi e le sue condizioni di vendita?
e lo fai non rispondendo alle domande degli altri host, che nella maggior parte sono abusivi, irregolari ed evasori??
Scusami, ma mi sembra un atteggiamento davvero infantile.
Non avertene a male, ma ho sempre stimato le tue risposte, che mi sono sembrate sempre pacate e professionalmente valide. Faccio davvero fatica a comprendere adesso questa presa di posizione.
Innanzi tutto perché da un punto di vista puramente pratico, se non erro, Aitbnb fa comunque ancora tariffe più basse dei concorrenti (ho letto di gente che vorrebbe passsare in massa a Booking.com, ma a quanto mi risulta Booking.com fa un 15%/17% di commissioni per l'host... di cosa parliamo?).
A me Airbnb non piace, da sempre, per la sua falsa "sharing evonomy" (siamo tutti fratelli, amiamoci), ma non posso fare a meno di valutare i prezzi e il servizio offerto dai vari concorrenti.
Ed eventualmente capirei il boicottaggio di Airbnb, non quello del forum.
E coerentemente e ho oscurato l'annuncio.
Ma che senso ha rifiutarsi di dare informazioni agli utenti della Coca Cola o della Monsanto?
Italo, riflettici e torna in te!
Abbiamo bisogno dei tuoi consigli da esperto! Non lasciarci da soli!
un abbraccio
Roberto
@Italo1 fa solo il suo lavoro di host, per tutto il resto esiste un centro assistenza ed è giusto che chi ha dei problemi contatti direttamente l'assistenza, visto che comunque sono pagati per questo... per quanto riguarda gli host...bhè sbagliando si impara, cosi si studiano un po' i termini di servizio, i regolamenti, le leggi e tutto ciò che serve per ospitare al meglio... e non ultimo forse cosi si elimina anche un po' di concorrenza che non fa bene il suo lavoro... 😉
Vi posso assicurare che vi è una marea di host che non fanno né contratti, né ricevute.
Giusto o sbagliato che sia, non lo so ancora, visto che è un anno che leggo continuamente leggi, forum ed altro...
e tutt'ora per le locazioni turistiche non imprenditoriali su Airbnb credo non di non aver ancora capito.
O meglio, ho capito che fondamentalmente vi è una lacuna normativa e allora mi domando facciamo i contratti, ok.
Facciamo le ricevute, ok. Ma lo facciamo solo per accontentarli in caso di controlli, sebbene non vi sia una chiara normativa.
E ogni volta che facciamo tutto questo si creano precedenti del tipo perché tizio fa i contratti e le ricevute e caio no?
Sempre...giusto per capire...ma vi ripeto: vi è una marea di host che non fanno né contratti, né ricevute e sono convinti non debbano esser fatti.
@Matteo-and-Rachida0. Dici delle inesattezze già proprio nel tuo scritto: in italiano passa una grossa differenza tra il verbo ''scrivere'' (il contratto sotto i 30 gg va SCRITTO) e il verbo ''registrare'' (il contratto sotto i 30 gg non va REGISTRATO ma SCRITTO si, pena la NULLITA'). Dal momento dunque che quanto dici contiene già una premessa errata, è errato anche tutto il resto. A parte ciò, siamo in italia e pertanto il contratto dovrà avere di certo ANCHE un testo italiano, poi aggiungine pure uno in altra lingua, ad esempio quella INGLESE che è internazionale. La Marca o Imposta da Bollo da 2 Euro e le Ricevute le deve fare anche un qualsiasi professore che dà ripetizioni private... il fatto che i più non lo facciano, non significa che non si devono fare, ma semplicemente che siamo in Italia. Infine, non vi è alcuna lacuna normativa nazionale e statale per la Locazione Turistica o Pura (regolata tra l'altro anche dal Codice Civile e da altra legge dello Stato), semmai manca una regolamentazione nazionale per le Strutture Ricettive (ma tu non lo sei, mi sembra). Non esiste lacuna a livello nazionale sulle Locazioni Turistiche o Pure perchè lo Stato non è affatto tenuto a scrivere un capitolo a parte per chi si pubblicizza su un determinato sito internet come Airbnb. Airbnb è un sito come un altro, che serve a far conoscere il tuo alloggio. Punto. Un saluto.
Io sto parlando solo di locazione turistiche sotto i 30gg. quindi senza obbligo di registrazione del contratto. Quindi sto parlando se è obbligatorio SCRIVERLO comunque il contratto (anche se non va registrato) oppure no.
Nessuno sa darmi una risposta certa con riferimento normativo
Inoltre, se non sbaglio la marca da bollo la compra chi paga il servizio e va applicata SOLO sulla parte di ricevuta rilasciata all'ospite. Chiaro che è posso comprarla io e farla pagare all'ospite, ma è una tassa che paga l'ospite!
@Matteo-and-Rachida0. Si, la marca da bollo la devi comprare tu e applicare tu sulla copia originale della ricevuta, cioè quella dell'ospite, ma nessuno ti vieta di addebitare questo costo all'ospite se vuoi, sono solo 2 Euro in fondo. Inoltre non va messa sempre, ma soltanto se l'importo di ogni pagamento distinto è superiore a 77,47 Euro (o, anche per importi inferiori, se la richiede l'ospite per motivi di lavoro). Sulla copia tua 'figlia' della ricevuta dovrai scrivere una dicitura del tipo ''Imposta di Bollo da 2 Euro apposta / applicata sull'Originale per importi superiori ai 77,47 Euro, ID della marca: xxxxxxxxxxxxxxxx''). Non la far comprare agli ospiti, perchè dovrai dimostrare di averla messa, e per farlo, ti servirà conoscere il suo ID, altrimenti dovresti sempre fare una fotocopia dell'originale, piuttosto scomodo. Un saluto.
@Matteo-and-Rachida0. Si, IL CONTRATTO E' OBBLIGATORIO SCRIVERLO (A PENA DI NULLITA') ANCHE PER SOGGIORNI INFERIORI AI 30 GG. SE VUOI I RIFERIMENTI NORMATIVI, te li scrivo qui io: Legge 9 dicembre 1998, n. 431, art. 1, comma 2 lett. c), e anche art. 1, comma 4. Va bene, così? Riassumendo: Il contratto di locazione turistica deve essere redatto in forma scritta a pena di nullità, a norma della Legge 09 dicembre 1998, n. 431 e deve contenere tutte le condizioni e i dati inerenti all’immobile e ai contraenti, nonché l’importo del canone d’affitto (e l’eventuale caparra o cauzione versata), le spese incluse od escluse nel prezzo (luce, gas, condominio, pulizie, etc.), i termini di consegna e i tempi stabiliti per la riconsegna delle chiavi. Inoltre: La necessità della forma scritta trova fondamento nell’Art. 1, comma 4 della Legge 9 dicembre 1998, n. 431 – Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo. L’articolo è stato pubblicato in GU n.292 del 15 dicembre 1998: “A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per la stipula di validi contratti di locazione è richiesta la forma scritta.” Un saluto.
Intanto grazie mille per la eccellente e tempestiva risposta.
Grazie per la precisazione sulla marca da bollo, (considerando cmq che 2 euro ad ospite, ogni volta, pù aggiungi tutto il resto, imposta di soggiorno, tasse...va beh, son 2 euro regalati allo Stato cmq).
Per quanto riguarda il contratto...
Posto il fatto cmq che una legge del 1998, (che tratta marginalmente l'uso turistico e che anzi esclude gli art.i 2, 3, 4, 4-bis, 7, 8 e 13 della stessa per gli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche - come afferma appunto l'art. 1, comma 2 lett. c della 431/1998, fra l'altro articolo modificato dall'art. 2, comma 1, lettera a, della L. 8 gennaio 2002, n. 2), possa essere ancora oggi attuale vista la diversità delle varie modalità di lavoro con le piattaforme Internet come Airbnb sorte dopo il 1998, posto ciò, l'unico punto fermo è l'art. 1, comma 4 della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, che afferma appunto che "....per la stipula di validi contratti di locazione è richiesta la forma scritta".
Ed è qui il punto.
Posto il fatto che sia nell'interesse di entrambe le parti fare un contratto valido, questo deve essere fatto in forma scritta, ma la forma scritta c'è già!
La ricevuta di Airbnb se descritta correttamente indicando nelle regole della casa tutto è già una forma scritta e approvata da entrambi.
E' questo secondo me che il legislatore fa fatica a riconoscere.
La vera semplificazione burocratica sta in questo, secondo me, adattare una legge al processo di informatizzazione delle locazioni, sopratutto per quanto riguarda le attività amatoriali non professionali.
Cmq va beh, i contratti li ho già preparati, spero solo che anche altri host si adeguino.
Un saluto e grazie
Matteo
Posto il fatto che se vuoi presentare un disegno di legge per la riforma del codice civile e della normativa del turismo a me starebbe benissimo, non avevo capito che questo forum fosse quello dei "desiderata".
Pensavo che coloro i quali chiedono: "bisogna fare il contratto?" lo chiedessero per una esigenza immediata, reale, attuale, non come dovrebbe essere nei miei/nostri sogni.
E qui sta il mio errore: pensare di dare una risposta concreta invece di dare speranze.
Ma fortunatamente ci sei tu, che puoi suggerire al legislatore come modificare la legge, e agli aspiranti host come comportarsi nel mondo dei sogni.
🙂
Roberto
ps: l'imposta di soggiorno, che tu inserisci nel "mucchio", insieme alle altre tasse, se richiesta dal Comune, é a carico dell'ospite (come eventualmente la marca da bollo sulla ricevuta).
Ti ricordo poi che lo Stato siamo tutti noi, quindi il regalo ce lo facciamo a noi se paghiamo le tasse.
ps2: perché hai perso tempo a fare i contratti se secondo te é assolutamente SBAGLIATO farli?
dai retta a me... straccia tutto, anche perché vedrai che gli ospiti non vorranno firmarlo, risparmiati delle beghe inutili... 😉