@Alberto292
Come saprai, quest’anno é stato approvato il DL50/2017, convertito in legge 96/2017 (la così detta “norma Airbnb”).
Tale decreto, che nasce con l’intento di combattere l’evasione fiscale, ha comunque normato un’attività che si é molto diffusa in questi ultimi anni, e che non era stata presa in esplicita considerazione dal legislatore in passato.
Tra l’altro ha fatto nascere una nuova tipologia di contratto di locazione: la “locazione breve” che non esisteva prima (locazione max 30 giorni).
Vedi DL 50/2017
L’Agenzia dlle Entrate, come previsto dal DL, ha successivamente predisposto una Circolare esplicativa (la 24/e del 12/10/2017), dove sono stati defini i dettagli di questa nuova forma contrattuale, di locazione breve.
Circolare che ovviamente specifica che tali locazioni possono essere intermediate da portali online (il DL nasceva proprio per questo) e che sono ricompresi anche gli affitti di singole stanze (guarda il penultimo capoverso di pag 6j
Circolare AdE 24E del 12/10/2017
A livello di sintesi puoi anche far riferimento a questo documento (vedi a pag. 3)
É probabile che il Comune non sia aggiornato su queste ultime novità, e ovviamente questo non esclude che Comuni e Regioni possano - indebitamente - sollevare sanzioni o non concedere autorizzazioni, aspetti ai quali ovviamente ci si può sempre opporre facendo ricorso.
Prova comunque a tornare in Comune con la stampa del DL e della Circolare (e del fascicolo riepilogativo dell’AdE), e fallo vedere all’addetto, e senti cosa ti dice.
Ovviamente, essendo questa l’ultima legge in materia, é quella valida a tutti gli effetti.
Inoltre le Regioni, pur avendo la competenza in merito al turismo, non ce l’hanno per quanto riguarda i contratti di locazione, che restano regolati dal codice civile.