@Claudia231
Se hai seguito tutto l'iter burocratico previsto (accreditamento in Comune, in Questura e in Regione... se cioé sei "ufficiale" e non abusiva), diventa sotto vari aspetti complicato dimostrare che l'ospite é un amico/parente a titolo gratuito.
Ad un eventuale, ipotetico controllo, se tale ospite soggiorna nei locali delle struttura denunciata (nella camera/camere del b&b o nei locali della locazione turistica), capisci bene che può sempre sorgere il dubbio che in realtá si tratta di un ospite pagante che stai ospitando "in nero".
Questo ai fini poi di non denunciare il reddito derivante e non percepire l'imposta di soggiorno.
A tal proposito, il Comune di Bologna, per l'imposta di soggiorno per amici o parenti a titolo gratuito ha chiarito che non devono pagare l'imposta di soggiorno (infatti la fascia a zero non prevede tassa), però bisogna poter dimostrare il titolo gratuito o la parentela.
La Questura di Bologna, ha detto invece che anche parenti stretti (come i genitori ad esempio) se ospitati nella struttura dovrebbero essere segnalati... 😮
La Regione invece (per la segnalazione Istat) ha chiarito che é sufficiente "chiudere" quei giorni nella procedura online turismo5.
Ora, a prescindere dai casi limite come quelli appena citati, é evidente comunque che la segnalazione degli ospiti effettivi (persone sconosciute che soggiornano presso le tue strutture) devono essere assolutamente segnalate alla Questura... d'altra parte é una incombenza che non ha costi, si realizza in pochi minuti, e quindi non ottemperare é veramente sciocco.
Se poi uno é totalmente sconosciuto all'Amministrazione Pubblica (Comune, Questura, Regione, Agenzia delle Entrate), come purtroppo rilevo spesso leggendo queste pagine, allora é tutto un altro discorso, ma in questo caso entriamo nel campo dell'illegalitá, ed ognuno poi si prende le proprie responsabilitá e le eventuali conseguenze.