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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Cari Tutti,
per l'ennesima volta, ieri 3.01.2021, vengo contattata da tal Elvin (ma precedentemente erano altri nomi di fantasia) che mi propone l'ormai tristemente consueta modalità di truffa (per me, per Airbnb, per chiunque) con la proposta - in veste di un'allettante prenotazione di oltre tre settimane con inizio molto in prossimità della data del suo messaggio - di subaffittare, gestendolo, il mio appartamento e contattarlo a un numero whatsapp scritto con numeri svolti in lettere ma mascherati dalla duplicazione, ad esempio, delle vocali affinché non siano intercettati dai controlli delle parole chiave.
Tal Elvin, risulta dalla schermata della sua pagina, è - come di consueto - registrato su Airbnb da gennaio 2021 (ma vedi un poco...), e non presenta alcun tipo di identificazione.
Come di consueto, segnalo IO ad Airbnb - dopo aver risposto picche a tal Elvin - il consueto messaggio fraudolento.
E, come di consueto, Airbnb mi contatta (il giorno successivo) avvertendomi (Airbnb avverte me!) che sono entrata in contatto con un "account che è stato rimosso a causa di violazioni dei Termini del servizio di Airbnb" (testuale) e mi chiede di specificare il perché e il percome ho avuto un contatto con tale account.
Ma sono IO ad aver segnalato la frode ad Airbnb e NON il contrario!
Sono stanca, francamente, soprattutto in un momento come questo di scoramento, di desolazione persino, di dover tappare un buco che solo Airbnb ha lasciato aperto alle frodi perché non controlla l'ingresso dei guests e dei loro account.
Basta con questa presa in giro, che potrebbe sempre far rischiare qualche ingenuo host, preso dalla disperazione perché sono mesi che non lavora, il quale potrebbe aderire a una richiesta che potrebbe a propria volta condurre a chissà quale frode (non c'è solo il mancato guadagno di Airbnb, ma anche la possibilità, se non la certezza, di ospitare chissà chi, magari anche qualche malavitoso, il che è infinitamente più grave della perdita di qualche manciata di euro).
E' possibile, in un momento come questo di giusto ripensamento delle modalità di ospitalità e di preparazione alla riapertura dei canali turistici che si spera avrà luogo nel corso del 2021, che ancora ci siano queste aberrazioni facilmente contrastabili da un gestore di portali di prenotazioni turistiche?
Cosa impedisce ad Airbnb di effettuare un maggior controllo, a difesa degli host che afferma essere al centro dei molti messaggi confortanti inviati negli ultimi giorni, nei confronti di chi si dovrebbe registrare con le credenziali DI LEGGE per poter entrare in un circuito come questo?
Questo non è un argomento marginale, perché il bombardamento costante e reiterato di queste proposte fraudolente indica che c'è un serio buco nel cosiddetto "Team Affidabilità e Sicurezza di Airbnb".
Siamo noi hosts, fra i molti doveri che abbiano, a dover controllare il controllore? Non è troppo?
Ciao @Cristiana19 , le tue domande sono anche le mie.
Queste truffe ci stanno invadendo e purtroppo sicuramente qualcuno ci cascherà.
Ho cercato di spiegare il meccanismo nel mio post https://community.withairbnb.com/t5/Supporto/Come-funziona-l-ultima-TRUFFA-che-impazza-su-Airbnb/td-...
Secondo me, come proposta, Airbnb dovrebbe OBBLIGARE i guest, prima di effettuare una prenotazione oppure una richiesta di prenotazione, a fornire:
1) un documento legalmente valido
2) una modalità di pagamento valida
e verificarli entrambi pena l'impossibilità a prenotare.
Caro @Massimo558
in primo luogo grazie infinite per aver chiarito in un tuo post l'esatto meccanismo di queste truffe attraverso Airbnb. Dovrebbero leggerlo tutti.
Ho in molti altri casi già segnalata la questione, anche in questa Community, ma purtroppo Airbnb non sembra voler procedere nel senso corretto (e da me più che condiviso) di richiedere maggiori informazioni certificate da parte del Guest. Ciò a fronte di un vero e proprio quarto grado effettuato sugli Hosts.
Francamente non comprendo il perché di questa inerzia che, se fosse potenzialmente foriera di danni a un Host, temo potrebbe procurare danno anche a Airbnb, che perde di credibilità in merito alla sicurezza che pretende essere una sua bandiera.
Nella mia ormai non più breve esperienza di locazione turistica ho ospitato persone di ogni genere, alcune delle quali magnifiche altre meno, ma in realtà tutte verificabili e corrette dal punto di vista della prenotazione. E tutte queste persone avevano fornito i propri dati senza problemi, coscienti di stare per entrare in una proprietà privata e non in un albergo. Anzi, credo che il fornire i propri dati sia anche parte del viaggio, della vacanza, della scelta che si compie liberamente di un alloggio piuttosto che un altro. Non credo che vi sia nulla di coercitivo. Si tratta di una fondante mutua rassicurazione basata sulla fiducia reciproca: io so chi sei tu (e viceversa) ed è per questo motivo che sono felice di accoglierti a casa mia. E, sia chiaro, che non mi si dica che avere informazioni ufficiali e certificate lede la privacy di qualcuno (oggi?) o - peggio ancora - costituisca la base per una qualsivoglia discriminazione...
E se gli Hosts hanno il diritto di accedere a questi dati solo a prenotazione compiuta, non per questo devono subire simili truffe perché nessuno ha controllato da chi le truffe sono generate. Fra l'altro senza grande fantasia, dato che si tratta di uno standard che imperversa da qualche anno uguale a se stesso.
Che ci sarebbe di più semplice?
Ma ciò che mi manda in bestia - oltre al danno la beffa - è sentirmi "avvertire" del fatto che sono entrata in contatto con un potenziale delinquente, come se quel potenziale delinquente arrivasse per caso e non fosse favorito da un sistema che non mi tutela!
Tutto può capitare a chi affitta un alloggio e non si pretende di essere accompagnati a manina in un percorso fatto di bambagia. Ma chi potrebbe oggi affermare che questo lavoro sia "bambagia"?
Ha acquisito contorni professionali senza averne alcune prerogative positive; non ultima proprio, in quest'anno di pandemia, l'accesso a un qualsiasi sgravio o rimborso o ristoro che dir si voglia: io, dal Comune di Venezia, mi sono solo vista prima abbuonare l'IMU in acconto 2020 con decreto assai strombazzato per il mio alloggio dedicato alla locazione turistica per poi vedermela richiedere (molto più in sordina), con un provvedimento vigliaccamente retroattivo, con il saldo 2020...
Forse meglio: posso affermare orgogliosamente di non aver chiesto nulla a nessuno, ma a che prezzo?
Quindi se devo lavorare senza aiuti, senza sgravi di alcun tipo, senza considerazione se non quella sempre impositiva, limitante e punitiva di Comuni, Regioni e Questure (come legge indica, peraltro, sia chiaro), perché devo tollerare che non venga garantita - ove umanamente possibile - anche quel minimo di sicurezza dal sito dove ho inserito il mio annuncio? E' solo qui che accadono queste cose.
Eppure, vedo bene che Airbnb ha aumentato in modo molto considerevole le proprie percentuali rispetto al mio minor guadagno...
C'è decisamente qualcosa che va rivisto nel rapporto fra gli Hosts e Airbnb, vedo che ci si sta provando ma le questioni fondanti sono ancora lontane dall'essere affrontate.
E se mi sto sbagliando, sarei felice di ricredermi.
Un caro saluto e un augurio che tu possa ricominciare a lavorare con maggiore serenità.
Cara @Cristiana19 , grazie degli auguri, che contraccambio.
Sono d'accordo su tutto, spero che la nuova iniziativa riguardante i rappresentanti degli Host sia utile in questo senso.
Per quanto riguarda il messaggio ricevuto da Airbnb il giorno dopo la tua segnalazione, e che ho ricevuto anch'io non senza sorpresa, penso che funzioni così: tu segnali un guest, Airbnb lo rimuove e, in automatico, invia il messaggio di avviso a tutti gli host che ne sono venuti a contatto, te compresa!
Ciao, Massimo
Hey @Cristiana19 @Massimo558 ,
la questione è assolutamente interessante: grazie mille per aver segnalato queste persone che già dal messaggio che diceva "sentiamoci fuori da Airbnb" infrangevano il regolamento.
Forse Massimo ricorderà che abbiamo fatto un incontro per parlare proprio di truffe. Molti hanno detto sia stato utile! 🙂
Come sapete io non sono host, ma ho trovato un processo di verifica per gli host che forse fa al caso vostro. Avete già visto questo: Posso richiedere agli ospiti di essere verificati prima di poter prenotare?
Inoltre trovate maggiori informazioni sui processi di verifica degli ospiti qui.
Che ne pensate? Attiverete la richiesta di verifica o la avete già attiva?
Intanto vi auguro un ottimo anno e mi raccomando - cerchiamo di stare su!! (lo dico anche a me stessa <3). Abbracci in abbondanza.
Fra
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Linee guida della communityL'anno scorso ci hanno provato anche con me, molti altri hanno cercato in vari modi di coinvolgermi in vari loschi traffici... ragazzi, è normale, è come avere un negozio su strada, fa parte del mestiere anche saper allontanare i vari truffatori. Airbnb magari potrebbe evitare di misurare il tasso di risposta, così potremmo semplicemente ignorare questo tipo di richieste, senza perdere tempo a rispondergli.
Hey @Enrico213 ,
ma segnalando e non rispondendo il tasso si abbassa lo stesso?!
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Linee guida della communityNon saprei, nel dubbio ho sempre segnalato e risposto... sei certa che se segnalo e non rispondo non succede niente? Grazie
Caro @Enrico213 non è la stessa cosa. Non siamo affatto su una pubblica via e stiamo pagando (corrispondendo delle percentuali) per lavorare su Airbnb. E' vero che dobbiamo sapere fronteggiare i truffatori (e che i truffatori non sono certamente solo questi, magari fosse così) ma secondo me è giusto pretendere uguali diritti e doveri per chi entra su una piattaforma. E se abbiamo dato il nostro consenso ad Airbnb per gestire i nostri dati sensibili non vedo perché chi entra in casa nostra non debba farlo. Poi concordo con te che un ladro o un assassino non hanno problemi a contraffare un documento... ma almeno potremmo dare la colpa solo a loro.
E comunque sono d'accordo: il tasso di risposta è una stupidaggine. Io - da viaggiatrice - non ci ho mai fatto caso. E' un sistema (l'ennesimo) di tenere sulla corda l'host e imporgli reazioni che non hanno nulla a che vedere con la transazione. Se, da guest, un host non mi risponde nei tempi che interessano a me, il coltello dalla parte del manico è sempre mio: cercherò altrove.
Piuttosto vorrei che Airbnb riconoscesse pari diritti e doveri a hosts come a guests in termini di identità certificata. e - ripeto - imponesse una completa procedura di identificazione a CHIUNQUE si registri (guest o host) sulla sua piattaforma. E' troppo?
Buon Anno, cara Francesca! Che sia buono davvero.
Cari @Francesca @Enrico213 @Massimo558 a proposito dell'obbligatorietà della risposta alle richieste truffaldine. A me pare che anche solo segnalando ad Airbnb l'utente come anomalo (nella banda a destra della pagina) si interrompa così ogni comunicazione e, in automatico, anche l'obbligo alla risposta al guest. Non sono certissima, ma dopo le infinite volte in cui mi sono trovata a fronteggiare la questione, ho notato che così accade. Grazie al cielo... almeno questo. Se vado ora nel mio canale di posta, dove mi aveva contattato il tal Elvin, infatti, la nostra conversazione non compare più (e meno male, perché lo avevo mandato bellamente al diavolo...:)).
Hey @Enrico213 ,
no, non sono sicura: chiedevo. Però @Cristiana19 ha gentilmente confermato. Grazie mille per alimentare la forza della community 🙂
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Linee guida della community@Cristiana19 , io credo che Airbnb imponga la verifica "minima" ai guest (cioè telefono e email, mi sembra) solo se devono fare una prenotazione; e conseguentemente anche il sistema di pagamento, ovviamente.
Questo è logico, se ci pensi da un punto di vista di obbiettivi di marketing.
Lo scopo di Airbnb è di avere il maggior numero possibile di visitatori, di richieste, di interesse; perchè si sa, l'appetito vien mangiando, e una volta catturato il contatto, prima o poi diventerà cliente.
Questo lo può ottenere solo facilitando al massimo la procedura di registrazione. Nessuno si iscriverebbe, se dovesse registrare un documento o la carta di credito all'inizio, solo per dare un'occhiata o fare qualche richiesta.
Ho ricevuto anch'io una richiesta simile alla tua; nel mio caso il numero di telefono era fatto ad immagini. Ho segnalato, e dopo dieci minuti era sparito sia il contatto che la chat intercorsa, e anch'io ho ricevuto l'email di avviso, che è super-generica perchè, giustamente, inviata a tutti in tutti i casi di truffa; infatti prevede anche il caso che io abbia pagato qualcosa al truffatore o gli abbia dato la mia password.
Devo dire però che non sono rimasta molto impressionata, ne' dal tentativo ne' dall'avviso. Lavoro in internet da 25 anni e da sempre ci sono stati tentativi di truffa, a volte ingenuotti come questi, a volte molto più elaborati, e sta a noi rendercene conto.