Usare la piattaforma Air Bnb per affittare uno spazio studio lounge A/10 definito come Coworking

Risolto!
Andrew1032
Level 2
Milan, Italy

Usare la piattaforma Air Bnb per affittare uno spazio studio lounge A/10 definito come Coworking

Buongiorno a tutti, 

 

Sono Andrew di New York ma abito a Milano.

 

Sono proprietario di un piccolo spazio stile loft a Milano in zona tortonna, e ho una domanda difficile. Siccome Airbnb e' il migliore con tanti utenti e exposure, se io volessi in tutta onesta usare la piattaforma Air Bnb per postare mio studio, per le tante persone che vengono e vanno da questi parti e avere un home base dove tornare e rilassarsi e mangiare qualcosa, guardare la tv, lavorare sul portatile, stampare, pero escludiamo il dormire ( anche se ne ho un divano letto qui e tutti gli altri loft lo fanno), come posso fare? E' un bonified A/10 con tutti gli amenity solo che il cambio d'uso non e' stato mai fatto. 

Prima con la commercialista dichiaro ogni reddito e vorrei pagare il cedolare secca cosi sono coperto da quel aspetto. Pero mi e' venuto un dubbio. Quando vado in questura per registrare questo posto Coworking per avere i credenziali per portare onestamente registrare i mei ospiti sul portale, cosa mi diranno? 

Siccome mio modello di business sarebbe una cosa nuovo, e la legge non credo lo prevede, ma non vedo perche non lo posso fare. Alla fine Air BnB e' solo una piattaforma non solo per posti dove dormire ma anche barca o pure il fienele no? Mi e' venuto questo dubbio. Forse non devo neanche registrare ospiti in questo portale siccome non sono ospiti alloggiati ma solo workers di giorno? Quindi pago il cedolare ma escludo questi registrazioni? O voi mi dite che meglio andare e cercare di registrare lo spazio in qualche modo e gli ospiti? Nella mia esperienza ogni volta che vado da un ufficio postale or comunque pubblico burocratico, quando al sportello arriva l'assistente, se presenti un caso strano come questa che non sono abituati fanno prima a dirti ah guarda non puoi e basta. Ormai saranno abituati ai casi case vacanza air bnb. Ma sicuramente non un caso cosi! Quindi cosa mi consigliate..? Non mi voglio arrendere! Ci sono quasi ma mi rimane questo blocco.. Grazie molto

7 Risposte 7
Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Andrew1032 la tua proposta è interessante ma non penso sia veicolabile tramite Airbnb per una serie di motivi, primo fra tutti è che gli utenti di Airbnb cercano un alloggio dove dormire che può essere una casa, una stanza o una stanza condivisa in un appartamento. Non penso verrebbero a cercarti in questa piattaforma gli utenti a cui si rivolge la tua offerta purtroppo.

Quindi per quanto possa essere appetibile utilizzare questa piattaforma, ti direi di trovare altre modalità di publicizzazione del tuo spazio coworking. Prova a cercare online se ci sono siti appositi per la ricerca di questi spazi, secondo me li trovi perchè sono abbastanza diffusi oramai e credo che su Milano ancora di più.

Fai qualche ricerca online e vedrai che qualcosa trovi di sicuro.

Andrew1032
Level 2
Milan, Italy

Mi meraviglia perche dentro mio condominio, un ex fabbrica, tanti lo fanno su air bnb con prezzi pure salati.. Come' possibile..saranno tutti abusivi che fanno passare per una casa e tutto in nero? Questo rischio di multe di 100.000 euro e reclusione per 3 mesi non fa niente..?

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Andrew1032 ci credo che lo fanno in molti , ma dipende cosa affittano.Mi spiego se affittano un garage riallestito a camera senza avere le autorizzazioni o un locale C1 adibito sempre a camera, inserire l'annuncio su un portale come Airbnb ha un senso perchè le persone che cercano su Airbnb cercano un alloggio per dormire, che può essere camera o appartamento o B&B.E lo fanno pur non avendo le autorizzazioni necessarie perchè come sappiamo in Italia tutti fanno tutto anche se non è legale. 

Tu invece mi sembra che vorresti mettere a disposizione uno spazio di co-working che è ben altra cosa, se ho compreso bene. Poi se ancheil tuo spazio loft è classificato come magazzino e ci vuoi fare un appartamento, beh rientresti nella pletora di abusivi che affollano l'Italia.

Emily352
Level 10

Capisco il tuo intento, @Andrew1032: affittare a dei professionisti di passaggio, quindi per ragioni di lavoro e non di svago o turismo, un A/10 condiviso, attrezzato con postazioni di lavoro, (solo) per il tempo che serve: la casistica da te illustrata si configura, nell’ordinamento giuridico italiano, non come una locazione, ma come una forma contrattuale atipica.

 

Non siamo in presenza di una locazione. Si tratta, quindi, di un contratto diverso dalla tradizionale locazione ad uso diverso (6+6), ma di un contratto atipico non regolato dalla legge 392/1978, il cui reddito rientra nella fattispecie dei redditi diversi, di cui alla lettera l), co.1, art.67 del TUIR, derivanti dall’assunzione dell’obbligo di fare, non fare e permettere (quadro RL del modello Redditi PF oppure quadro D del modello 730).

 

Se invece sei tentato di affittare un A/10 come abitazione, ti dico subito che è una pratica irregolare qui in Italia, non esente da insidiose conseguenze.

 

Perché? Perché la disciplina normativa, in materia, richiede che vi sia un allineamento tra la categoria catastale dell’immobile che si intende locare e l’impiego che si fa dello stesso. In ipotesi di incongruenza sono previste delle sanzioni fiscali: la categoria catastale può rilevare anche in sede di registrazione di contratto o di opzione cedolare secca.

 

Sotto un profilo invece meramente civilistico, in un atto di locazione immobiliare non ha alcuna importanza, ai fini della validità negoziale, la categoria catastale in quanto al legislatore non interessa il bene in sé stesso (se è un A/1 o un C/1, se è abitabile o inabitabile, se idoneo o abusivo, se è integro o se è sul punto di crollare), ma la prestazione, ossia la possibilità di godere di quella cosa: la categoria catastale costituisce solo una qualificazione tributaria dell’immobile che non rileva nei rapporti privati.

 

Pertanto, qualora l’host non renda preventivamente edotto il guest sulla destinazione d’uso dell’immobile che gli va a locare, e quest’ultimo accetti il rischio dell’impossibilità di utilizzarlo come abitazione, tale condotta può esporlo alla risoluzione del contratto oltre al risarcimento del danno.

 

Nel caso prospettato, un A/10 comporta l’esclusione dall’ambito oggettivo di applicazione del regime fiscale delle locazioni brevi riservate agli immobili residenziali situati in Italia rispondenti a finalità abitative, ossia categorie catastali da A/1 a A/11 (escluso A/10 – uffici o studi privati) e relative pertinenze (box, cantine, soffitte ecc.)

 

Non solo. Esclusione dal campo di applicazione del prelievo sostitutivo della cedolare secca il reddito relativo ad un A/10, pur avendo magari il medesimo i requisiti di fatto per essere destinato ad uso abitativo.

 

C’è da dire però che tale condizione verrà accertata ex post dalla sola Amministrazione finanziaria, non potendo, con ogni evidenza essere richiesto al portale di home booking di verificare il classamento dell’immobile locato per il suo tramite.

 

In effetti, la maggioranza dei gestori online (e AIRBNB è uno di quelli che non ha “restrizioni” di sorta: un castello, un ufficio, una cantina, una grotta, un corridoio fognario per me pari sono: solo che AIRBNB, con le sue regole, non può imporre normative USA all’Italia o ignorare, quando gli interessa, le normative italiane) non richiedono all’host o comunque alla parte concedente l’indicazione della destinazione abitativa dell’immobile.

 

E allora cosa capita? Capita che il rispetto della circostanza che “gli intermediari […] non sono tenuti né a comunicare i dati né ad effettuare la ritenuta  […] per le locazioni aventi ad oggetto immobili non abitativi” – come si legge a pag.9 della circolare n°24/E/2017 dell’Agenzia delle Entrate – risulta, allo stato, una pura chimera, difficilmente conseguibile, con ripercussioni fiscali non indifferenti sugli spensierati delle micro-locazioni.

Andrew1032
Level 2
Milan, Italy

@Emily352...

 

e' veramente ammirevole quanto e' completa e approfondita tua risposta, aprezzo molto il tempo che ci hai messo per spiegarmi i particolari che cercavo di capire. Adesso ci medito bene le conseguenze e come devo procedere..

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

Ciao @Andrew1032

eeeh... Emily le sa tutte 🙂 è fantastica, vero?

 

Mi sono permessa di modificare il tuo messaggio in modo che ci sia una menzione: 

se vuoi avere la certezza che l'utente (o gli utenti) a cui ti rivolgi ricevano una notifica - e dunque possano venire a leggerti - aggiungi la @ davanti al nome, in caso contrario la persona potrebbe non leggere il messaggio.

 

Una volta digitata la @ ti si apre un menù a tendina dove puoi scegliere l'utente (o gli utenti) già coinvolti nella discussione e menzionare il nome corretto. 

 

Spero sia utile,

Francy

 

 


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Andrew1032
Level 2
Milan, Italy

Ah grazie @Francesca

 

siete fantastici. Non lasciati sfuggire neanche una virgola..

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