Per ora si parla di 'portali sostituti d'imposta' o 'riscossore terzo per conto dei portali' e 'cedolare secca al 21%' o 'ritenuta d'acconto alla fonte', e di 'comunicare all'A.d.E. tutti i dati relativi ai contratti di locazione breve sotto i 30 gg. stipulati a decorrere dal 01 giugno 2017', e di 'riscuotere per conto dei Comuni la Imposta di Soggiorno'. Cioè fin qui (DL e L di conversione) nessun aumento di tassazione, ma solo una diversa distribuzione temporale e una diversa ripartizione dei vari compiti tra i diversi soggetti interessati. La novità è semmai lo sconto che viene esteso anche alle 'sublocazioni', che prima generavano redditi diversi e pertanto pagavano con aliquote di almeno il 23-43% mentre domani pagheranno con aliquota del 21% con Cedolare Secca, se lo vorranno facoltativamente come opzione. B&B e CAV non sono al momento interessati. E neanche le Imprese e i soggetti con P. Iva.
Ma la vera partita, a mio avviso, si giocherà successivamente a questa legge: sulle soglie tra l'imprenditorialità e la non imprenditorialità. Se lì gli Albergatori e la Federalberghi riuscissero a dare la loro zampata finale, cambierebbe il quadro per molti, perchè, attenzione, non tutti possono aprire P. Iva agevolata A Forfait (perchè magari hanno altro lavoro dipendente con reddito di almeno 30.000 Euro annui, o perchè appartengono a società, o perchè superano i 50.000 Euro di fatturato lordo annuo, o perchè hanno spese per dipendenti superiori a 5.000 Euro annui, o perchè hanno beni strumentali superiori a 20.000 Euro, o per altri motivi di incompatibilità), e sappiamo tutti cosa significherebbe invece aprire una P. Iva Ordinaria (la morte di ogni attività viene spesso definita).
Se ad es. fosse stabilito che oltre 60 gg. l'anno serve aprire P. Iva, o che per affitti inferiori a 8 notti consecutive serve aprire P. Iva, o che oltre 1 immobile in locazione (in caso di più immobili) serve aprire P. Iva, o che oltre 3 camere serve aprire P. Iva, o che oltre 6.000 Euro annui lordi di reddito da locazione serve aprire P. Iva... o anche con più combinazioni diverse unite insieme... allora sì che il settore ne risentirebbe. Dunque direi di attendere il momento più importante della partita, che non è questo.
E a quel punto, in uno scenario 'apocalittico' di questo tipo (apocalittico lo dico dal punto di vista vostro, io sinceramente me ne infischio...), a quel punto sarebbe difficile che ''OCCASIONALE'' per un B&B e una CAV privi di P. Iva possano continuare ad avere un significato diverso dall'OCCASIONALITA' di una Locazione Turistica, perchè come ripetuto fino allo sfinimento la Materia Fiscale è di competenza esclusiva dello Stato e valida su tutto il territorio nazionale, e tra l'altro non suddivisibile in 2 diversi binari (uno per locazioni e uno, distinto, per b&b e cav, almeno secondo il mio modesto parere).
Insomma, l'albergatore non solo sarebbe riuscito a limitare e fare chiarezza nel mondo delle locazioni (Airbnb style), ma anche nel modo degli altri suoi concorrenti, i b&b e cav privi di partita iva. Perchè in fondo i b&b e le cav con P. Iva, e gli affittacamere con P. iva e gli Agriturismi con P. Iva, sono già loro pari e non avrebbero anche volendo alcuna possibilità di farli fuori. Ciao! ; )