Questo articolo fa parte del Festival della Sostenibilità della Community. L’articolo originale è stato postato sul Community di lingua francese, da @Delphine348 e tradotto qui sotto in italiano.
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Depurazione delle acque reflue – la mia scelta eco responsabile
Achères la Forêt si trova in una riserva della biosfera (UNESCO), nel massiccio di Fontainebleau, un importante sito ecologico Natura 2000 (Unione Europea). Nell'ambito dei lavori di ristrutturazione completa della casa, si è reso necessario installare un sistema di purificazione delle acque reflue dedicato. Ho scelto la fitodepurazione perché è una soluzione che rispetta l’ambiente e favorisce la biodiversità.
L’obiettivo è trasformare le acque reflue domestiche in acqua assimilabile dall'ambiente naturale. Quest'acqua non è potabile. Tuttavia, è molto ricca di minerali assimilabili dal suolo e dalle piante fungendo da fertilizzante.
Definizione e spiegazione
La fitodepurazione (o filtrazione con piante a deflusso) si basa sul principio della separazione dei materiali solidi e liquidi e sulla degradazione delle particelle ad opera dei batteri.
I protagonisti della fitodepurazione sono tre:
- i batteri che degradano le particelle organiche per renderle assimilabili dall'ambiente naturale,
- il substrato, formato da ghiaia, che costituisce l’habitat dei batteri e funge da filtro dell’acqua trattenendo gli elementi più voluminosi,
- le piante che stimolano l’attività batterica intorno alle proprie radici e assorbono una piccola parte dei minerali.
Vantaggi della fitodepurazione
Le acque reflue trattate con questo sistema presentano un elevato grado di depurazione dimostrandone la sua efficacia. A differenza di altri sistemi, la filtrazione con piante a deflusso non consuma energia elettrica e non richiede una manutenzione complessa come lo svuotamento dei fanghi e il suo convogliamento verso un sito di trattamento. Essendo energeticamente e logisticamente autonoma, la fitodepurazione è la soluzione di trattamento delle acque più ecologica.
I filtri così installati ricreano zone umide che costituiscono un elemento fondamentale per lo sviluppo della vita. Stiamo assistendo al ritorno di molti ausiliari (insetti, uccelli, batraci ...) e questo è un grande contributo alla biodiversità. Nella fitodepurazione, la superficie dei filtri è costituita da ghiaia e non da acqua, quindi non c'è il rischio che proliferino zanzare.
Il sistema non richiede manutenzione da parte di manodopera qualificata, né svuotamento della fossa, né energia (ad eccezione dei casi in cui occorre una postazione di sollevamento per l'alimentazione dei filtri, ma si tratta comunque di una spesa di pochi euro all'anno).
La fitodepurazione collettiva sta diventando il sistema fognario più usato in Francia nelle città con meno di 1.000 abitanti, quindi le tue acque reflue potrebbero già essere arrivate a nutrire le radici delle piante!
Per saperne di più - Fonte: LowtechLab
(vedi Foto della vasca delle canne della nostra casa)