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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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In merito alla nuova legge per cui Airbnb (e gli altri analoghi siti) diventeranno Sostituti d'imposta e dovranno rilasciare la Certificazione Unica con la quale poi l'host procederà a fare la dichiarazione dei redditi, volevo porre una questione (che mi riguarda personalmente ma è comunque una condizione molto diffusa tra gli host): come host gestisco un mio appartamento e uno di mia moglie (e con le regole di routing abbiamo fatto in modo tale che i versamenti avvengano sui rispettivi conti correnti). Di fatto però l'host sono io. Quando Airbnb diventerà Sostituto d'imposta, temo che la Certificazione Unica venga emessa a nome dell'host (non del proprietario), ma questo sarebbe un problema in quanto l'Host si troverebbe a pagare tasse per un bene che non è suo, mentre il proprietario risulterebbe evasore. Questo problema è molto diffuso, anche tra chi - per esempio - affitta un appartamento di cui è comproprietario. Sarebbe sufficiente mandare un questionario in cui si richiedono i dati fiscali del proprietario in modo che sia lui a ricevere la Certificazione Unica. Sperando di aver dato un suggerimento costruttivo a chi si dovrà occupare della questione, saluto cordialmente. Andrea
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Grazie Francy! Mi hanno chiamata in tanti modi, ma mai regina del 730! Ad ogni modo, Claudia, se fai locazione turistica, basta semplicemente prendere l’intero importo indicato nel contratto di locazione breve (che spero tu abbia stipulato con il guest, anche se il soggiorno si esaurisce nel giro di pochi giorni).
Non c’è un compenso “lordo” e un compenso “netto”: c’è un reddito locativo ed una provvigione dovuta dall’host all’intermediario: quest’ultima non fa parte della base imponibile della locazione, trattandosi di una somma che normalmente non ha natura reddituale, qualora – come in genere accade – l’host assuma interamente su di sé il costo della provvigione dovuta per l’operazione della intermediazione.
La provvigione però entra a far parte della base imponibile (e, quindi, della ritenuta, peraltro non ancora operata dal portale AIRBNB) “qualora sia trattenuta dall’intermediario sul canone dovuto al locatore in base al contratto”: tale tesi - sostenuta dalle Entrate nella circolare 24/E/2017 - appare del tutto assurda in quanto la commissione spettante all’intermediario è incassata dall’intermediario e non dall’host.
Non solo. L’interpretazione delle Entrate finirebbe tra l'altro per produrre un fenomeno di doppia imposizione (l’art.163 del TUIR dispone infatti che una “stessa imposta non possa essere applicata più volte in dipendenza dello stesso presupposto, neppure nei confronti di soggetti diversi”😞 l’importo della provvigione è tassato due volte in capo a due soggetti diversi, vale a dire all’intermediario AIRBNB, per il quale costituirà reddito di impresa, e, appunto, allo stesso host, dal momento che tale importo rientra a tutti gli effetti nella base imponibile assoggettata al prelievo sostitutivo.
Sto divagando, come al solito. Scusami. In conclusione: è il rateo di affitto quello che conta, non l’importo che si riceve al netto delle commissioni trattenute dal portale: le tasse si pagano sui redditi.
Esempione
Canone di locazione = € 1.000,00
Quota di possesso = 100
In colonna 6 (Canone di locazione) del mod.730 va indicato il maggiore tra la rendita catastale rivalutata (RC x 1,05) e:
° il 95% del canone di locazione in caso di tassazione ordinaria IRPEF: nella colonna 5 (Codice canone) è indicato 1 = € 950,00
° il 75% del canone di locazione in caso di tassazione ordinaria IRPEF e immobile situato a Venezia e isole limitrofe: nella colonna 5 (Codice canone) è indicato 2 = € 750,00;
° il 65% del canone di locazione in caso di tassazione ordinaria IRPEF e immobile storico-artistico: nella colonna 5 (Codice canone) è indicato 4 = € 650,00;
° il 100% del canone di locazione in caso di opzione per la cedolare secca (casella di colonna 11 barrata): nella colonna 5 (Codice canone) è indicato 3 = € 1.000,00.
L’opzione per la cedolare secca si esercita singolarmente per ciascuno dei contratti stipulati nel corso dell’anno: ne consegue che l’host è libero di optare solo per alcuni contratti locativi e non per altri (fa eccezione la locazione di singole stanze di un unico appartamento che segue un particolare criterio-guida).
@Claudia587 io li indico al lordo e pago la percentuale del 27% in quanto rientro in quella fascia con il reddito. poi l'agenzia detrae il 5% dal lordo per spese varie. se ho percepito 100 pago l'irpef su 95
@Claudia1034, se hai letto come dici, non puoi avere dubbi: guadagno "lordo" ma il termine è fuorviante. Poco importa la tua opinione (ma anche la mia, sia chiaro), conta la normativa.
Se tu incassi dall'ospite 730€ perché hai affittato per una settimana a 100€ al giorno più 30€ di spese pulizia, TU HAI INCASSATO 730€ e questa è la cifra da dichiarare.
Ma tu dirai, sí però airbnb mi ha inviato un bonifico non di 730€ ma di 690€ (tiriamo un numero...), ma airbnb si è trattenuto il suo compenso d'intermediazione che NON È DETRAIBILE. È un servizio che si paga ad airbnb, fai conto che ti arrivano 730€ e poi dopo, come fanno altre piattaforme, tu devi pagare una commissione, solo che qui la trattengono prima. Chiaro?
Tu dichiari quanto hai pattuito con l'ospite (airbnb fa solo da intermediario) che poi è la cifra che devi mettere a contratto. Il problema è questo, molti non fanno i contratti, tu cosa hai scritto nei contratti...obbligatori per locazione turistica?
@Claudia1034, scusa ma quale CUD ti serve? Cosa non fanno i caf? Come potrebbe intercedere l'angelo/diavolo Emily invocata da tutte le parti? Non è che viene a farvi lei la Dichiarazione (d'amore?)
Le risposte sono state già date a questi falsi problemi, leggi più su.
Buongiorno a tutti, mi sorge un dubbio.
Sono d'accordo con l'utente Ermanno, la commissione che si paga ad Airbnb rientra comunque nel reddito da dichiarare.
Tuttavia come vi comportereste nel caso in cui dovesse sopraggiungere un accordo per un minore importo ? L'ipotesi è quella in cui il conduttore decidesse di andare via prima e vi fosse la disponibilità del locatore a restiutuire la somma pari all'importo dei giorni non goduti.
A quel punto, sulla base ovviamente di una scrittura (contratto e modifica del contratto), il locatore attesta di aver ricevuto "100" , benché nei giorni precedenti abbia ricevuto "150" tramite Airbnb.
A mio avviso fa fede il contratto sottoscritto da entrambe le parti. Che ne pensate?
Potrebbe essere inteso come una "furbata", un tentativo di parziale evasione, ma non lo è. E' proprio un caso concreto in cui l'opsite appena arrivato mi ha comunicato che, per motivi imprevisti, dovrà andare via tre giorni prima rispetto a quanto pattuito (10 giorni) ed è mia intenzione restituire il corrispondente importo. Ne consegue che sul contratto scriverei €.350,00 anziché 500,00.
Cordialmente.
Giorgio
Ciao @GiorgioAlessan0,
se vuoi avere la certezza che l'utente (o gli utenti) a cui ti rivolgi ricevano una notifica - e dunque possano venire a leggerti - aggiungi la @ davanti al nome, in caso contrario la persona potrebbe non leggere il messaggio.
Una volta digitata la @ ti si apre un menù a tendina dove puoi scegliere l'utente (o gli utenti) già coinvolti nella discussione e menzionare il nome corretto. In questo caso @Ermanno6
Spero sia utile,
Francy
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Linee guida della communityper essere nelle regole l'ospite dovrebbe interpellare airbnb e farsi correggere il periodo , airbnb chiede se si ha intenzione di restituire l'importo sul quale importo verrà detratto la commissione per la somma che si intende restituire. e' la cosa più regolare .
@GiorgioAlessan0 ma anche in questi casi, la transazione di denaro dovrebbe avvenire tramite airbnb che prevede delle specifiche funzioni per restituire denaro in casi come questi. Quindi, essendo tutto tracciato per invio denaro con bonifici da banca, il problema non si pone. Si dichiara ciò che alla fine dei conti si è effettivamente incassato, nel tuo esempio 100 invece di 150. Il contratto fa fede, giusto, ma la migliore giustificazione per un importo minore è la tracciabilità dei pagamenti...e rimborsi.
Ciao mi chiedevo tutto questo quando avverrà?