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Salve ha tutti,ho effettuato una richiesta di prenotazione per una casa. Il Superhost mi ha risposto con questo messaggio"Gen...
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Ciao a tutti,
avvio questa conversazione nella speranza di trovare un po' di chiarezza e consigli utili da parte altri host attivi in Emilia Romagna che hanno già affrontato l'intricato argomento della normativa regionale che disciplina questa attività.
Almeno a livello regionale, mi risulta che non esista normativa specifica riguardante Airbnb (si veda LR 28 luglio 2004, n.16), tantomeno a Reggio Emilia, che è la città che mi interessa in particolare.
Cosa è necessario fare per "mettersi in regola" da questo punto di vista?
Ho posta la stessa domanda sia alla Polizia Amministrativa di Reggio Emilia sia all'Ufficio Statistica Turistica della Regione Emilia Romagna.
La prima, che inizialmente mi aveva indirizzato verso l'attivazione di un B&B, è andata in crisi non appena ha compreso che il compenso per il servizio non è versato direttamente dall'ospite all'host. Nessuna risposta certa, l'intermediazione di Airbnb non permette di inquadrare la situazione entro quelle normate.
Il secondo mi ha invece risposto che "Per poter affittare una stanza nella propria abitazione bisogna attivare un B & B oppure una struttura imprenditoriale di affittacamere. Per entrambe le ipotesi bisogna rivolgersi al Comune di residenza e inviare una dichiarazione che si chiama SCIA [...]".
Grazie a chiunque possa dare indicazioni o condividere la sua esperienza,
Alessio
Ciao Silvia, scusami se ti distrubo.
Anche io vorrei regolamentare col comune di Modena l'attività di Airbnb ma non riesco proprio a divincolarmi nella burocrazia e ho notato che nemmeno in comune sanno trattare gli affitti su Airbnb.
Da Giugno scorso ad oggi sei riuscita a trovare il modo di risolvere la cosa?
Il tuo consiglio mi sarebbe davvero utile.
Grazie mille
Francesca
Ciao @Francesca853,
se vuoi avere la certezza che l'utente (o gli utenti) a cui ti rivolgi ricevano una notifica - e dunque possano venire a leggerti - aggiungi la @ davanti al nome, in caso contrario la persona potrebbe non leggere il messaggio.
Una volta digitata la @ ti si apre un menù a tendina dove puoi scegliere l'utente (o gli utenti) già coinvolti nella discussione e menzionare il nome corretto.
Spero sia utile,
Francy
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Linee guida della communityScusa Roberto ho da poco iniziato ad affittare un appartamento sito nel comune di Rimini, ho studiato la questione e parlando con gli uffici preposti in comune e mi sono sentito ripetere le stesse cose.
Mi rimane un dubbio. La categoria dell'home sharing a cui penso appartengano tutti gli appartamenti presenti su Air BNB non è espressamente normata e ci si rifà quidi all'affitto turistico con tutta una serie di adempimenti burocratici che hai già citato (a Rimini richiedono persino la dichiarazione ai fini Istat alla provincia). Inoltre so che per legge per affitti brevi (inferiori a trenta giorni) gli unici cittadini che devono essere comunicati in questura sono quelli extra UE (ma a questo fanno eccezione gli affitti turistici almeno in Emilia Romagna). Con tutto questo volglio dire che secondo me assimilare ad un affitto turistico la cessione di un appartamento su Air bnb è sicuramente un'interpretazione data da qualche tecnico comunale ma la situazione mi pare tutt'altro che limpida.
Saluti
No @Nicola188, in realtà non esiste una categoria di "home sharing su Airbnb".
Esistono categorie e leggi dello Stato Italiano, che classificano e regolamentano sia le forme ricettive (B&B, CAV, affittacamere), si la locazione (affitto) di appartamenti (per turismo e non).
A quelle leggi e regolamenti bisogna far riferimento, non a (per il momento fantasiose) forme di ospitalità senza regole, valide forse in altri paesi, con leggi e fiscalità diverse dalle nostre (non necessariamente migliori o peggiori, semplicemente diverse).
Quindi, in Emilia Romagna (ma sostanzialmente su tutto il territorio nazionale), l'affitto turistico va almeno comunicato al proprio Comune, va fatta la segnalazione alla Regione ai fini Istat, va pagata l'imposta di soggiorno se richiesta dal Comune.
In tutta Italia gli ospiti vanno segnalati alla Questura, online (tutti, italiani o stranieri, adulti o minori).
E vanno rispettate alcune regole, come non fornire servizi (colazioni, cambio biancheria, pulizie, ecc).
Deve essere stipulato regolare contratto scritto con l'ospite e, ovviamente, i redditi a fine anno vanno dichiarati per il pagamento delle imposte.
Sono pienamente daccordo sul secondo paragrafo.
Non sono affatto sicuro tuttavia di stare effettuando un affitto turistico e quindi di rientrare nella normativa che appunto hai indicato al secondo paragrafo. Se per esempio in una città universitaria affitto un appartamento o una camera a degli studenti non incappo in questa serie di adempimenti e magari ne avrò altri....
Chi può stabilire che io sto affittando ad un turista o a un lavoratore o a una persona alloggiata per delle cure in ospedale?
O affitti turistico, o affitti transitorio (da 1 a 18 mesi), o a canone concordato (3+2 anni), o libero (4+4 anni).
Tutte queste forme richiedono la registrazione all'Ade con pagamento dell'imposta di registro e bolli sul contratto.
Solo da pochi giorni, con la nuova legge, é stato ufficializzato un nuovo tipo di "contratto breve" (entro i 30 giorni), ma nella sostanza non cambia rispetto all'affitto turistico.
Comunque oltre i 30 giorni é obbligatoria la registrazione del contratto.
Con la registrazione, si assolve anche l'obbligo di comunicazione degli alloggiati alla Questura (ci pensa l'AdE).
Non ci sono altre forme di affitto.
Anche se affitti agli studenti devi attenerti ad una di queste forme.
Altrimenti c'é il nero.
Ma questa é una scelta che personalmente non posso nè consigliare nè approvare a titolo personale.
ps: a stabilire a chi affitti e come affitti ci pensa la GdF se dovesse fare un accertamento.
e allora sono dolori.
ma si può sempre sperare che l'accertamento non venga fatto.
Scusa ma perchè mi parli di nero? Sto solamente cercando di capire la tipologia contrattuale che comporta i minori oneri burocratici (perchè il tempo è quello che è) ai fini fiscali ho già deciso di adottare la cedolare secca.
Mi daresti cortesemente gli estremi normativi del nuovo contratto breve (<30gg)?
Grazie, saluti
Il fatto non è che puoi scegliere la tipologia contrattuale con meno oneri burocratici (a chi sarebbero destinati gli altri, quelli con maggiori oneri? A chi ha tempo da perdere?). Dovrai scegliere la tipologia contrattuale compatibile con il tipo di affitto che decidi di fare... se decidi di affittare per oltre 4 anni, devi optare per forza per un contratto 4+4, a prescindere dal fatto che abbia più o meno oneri contrattuali di una locazione turistica o un transitorio. Se devi affittare ad una persona che ha una specifica necessità a soggiornare nella tua città (ad esempio perché comandato per lavoro) dovrai scegliere il transitorio (se entro i 18 mesi)... e così via.
Per gli affitti brevi (sotto i 30 giorni) fino a ieri (ma proprio ieri) c'era solo la locazione turistica. Oggi, con la nuova legge appena approvata sembra sia stata definita una nuova forma contrattuale, chiamata affitto breve, ma è solo una nuova terminologia, perché non cambia assolutamente nulla rispetto alla turistica. Tutti gli obblighi o limitazioni accessori (comunicazione in comune, forma contrattuale scritta, segnalazione ospiti alla Questura, eventuali segnalazioni ISTAT e imposta di soggiorno - se richiesti da Regione e Comune) restano invariati.
Per cui, per il tuo tipo di affitto, c'è solo la locazione turistica.
Ti ho parlato di nero, perché tu hai accennato all'affitto per studenti, come se tale affitto fosse esente da regole e fuori dalle tipologie che ti ho citato prima. Non è così. L'unica forma diversa è il nero.
@Roberto0 ..di Bologna
Ciao Roberto,
mia zia, mi vorrebbe dare in gestione, per poi caricarlo su air bnb, un appartamento di sua proprietà a Parma.
Posso aprire un profilo, senza esserne il proprietario? Le tasse arriverebbero comunque a Lei?
Grazie
Ciao @Alessandro690,
ricordo di aver visto molte discussioni dedicate alla tua domanda. Lancia una ricerca (strumento cerca in home page o in alto a dx), qualcosa come host non proprietario.
Ti ricordo anche che è molto importante rimanere in tema con il titolo della discussione.
Grazie e facci sapere!
Fra
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Linee guida della communityCiao Luca,
anche io sto muovendo i primi passi nel magico, ma nebbioso, mondo Airbnb a Modena.
Tu hai risolto? Riesci a darmi qualche chiarimento in merito?
Grazie mille,
Eleonora
Posso aggiungere questo: Ho telefonato alla Questura di Reggio Emilia e, per potere avere le credenziali per accedere al sito dove si registrano gli ospiti (adempimento obbligatorio) bisogna andarci di persona, la mattina tra le 8 e le 14, portando una fotocopia di carta di identità, codice fiscale e SCIA.
Ergo, bisogna avere fatto la SCIA in comune. Sul Sito Ufficiale del Comune di Reggio Emila, sezione Servizi Online, SUAP, Elenco delle Istanze, ci sono le istruzioni dal titolo 'Bed and breakfast: segnalazione certificata di inizio attività'
Che dicono così:
ATTENZIONE: Il procedimento è possibile solo in modalità telematica
Per attività saltuaria di alloggio e prima colazione (bed and breakfast) si intende l'attività di ospitalità e somministrazione della prima colazione nella abitazione di residenza o abituale dimora, avvalendosi della normale conduzione familiare, senza la fornitura di servizi aggiuntivi e in ogni caso, senza organizzazione in forma di impresa.
Come fare
L'attività può essere intrapresa dopo avere presentato la SCIA al Comune di Reggio Emilia. Il Comune provvede all'effettuazione di apposito sopralluogo ai fini della conferma dell'idoneità all'esercizio dell'attività. L'esercizio dell'attività non necessita di iscrizione alla sezione speciale del registro degli esercenti il commercio.
Gli esercenti devono comunicare alla Regione, entro il 1 ottobre di ogni anno, il periodo di disponibilità all'accoglienza e i prezzi massimi con validità dal 1° gennaio dell'anno successivo. Copia di tale comunicazione deve essere esposta all'interno del bed and breakfast.
Gli esercenti devono comunicare alla Regione, su apposito modulo ISTAT, il movimento degli ospiti a fini di rilevazione statistica e comunicare le presenze degli ospiti alla locale autorità di Pubblica Sicurezza entro 24 ore ai sensi dell'articolo 109 del TULPS; la scheda (o una sua copia) deve essere conservata.
Si attendono disposizioni sulle modalità di invio da parte della Regione
Requisiti
L'esercizio viene condotto avvalendosi della normale conduzione familiare e deve essere garantita la compresenza con gli ospiti.
Sono comunque assicurati i seguenti servizi minimi:
a) un servizio bagno a uso esclusivo degli ospiti dell'esercizio, se l'attività si svolge in più di una stanza;
b) riordino e pulizia quotidiana dei locali;
c) cambio della biancheria, compresa quella del bagno, a ogni cambio di cliente e comunque almeno due volta alla settimana;
d) fornitura di energia elettrica, acqua calda e fredda e riscaldamento;
e) somministrazione della prima colazione.
I locali adibiti all'attività ricettiva devono possedere i requisiti igienico-sanitari e non superare i limiti di capacità ricettiva previsti per l'uso abitativo dal Regolamento edilizio comunale e dal Regolamento d'igiene vigenti.
Tutti gli impianti presenti (elettrici, di riscaldamento e altro) sono in regola con le specifiche normative e con le revisioni periodiche previste dalle vigenti normative.
L'attività è svolta in una costruzione unifamiliare con ingresso autonomo (ovvero in un edificio con più unità immobiliari previa approvazione dell’assemblea condominiale).
L'esercizio dell'attività, svolto nei limiti di cui alla presente legge, non costituisce cambio di destinazione d'uso residenziale già in atto nelle unità immobiliari utilizzate e comporta per i proprietari o i possessori delle unità immobiliari stesse l'obbligo di residenza e dimora nella stessa.
L'ospitalità può essere fornita per un massimo di centoventi giorni nell'arco del periodo di disponibilità all'accoglienza o, in alternativa, per un massimo di cinquecento pernottamenti nell'arco dell'anno solare.
La permanenza degli ospiti non può protrarsi oltre 60 giorni consecutivi e che deve intercorrere un periodo non inferiore a cinque giorni per potersi rinnovare il nuovo soggiorno al medesimo ospite.
....Domanda:
Scusate, la domanda era: Qualcuno ha già avuto il sopralluogo del comune (a seguito di presentazione della SCIA) che verifica l'idoneità all'esercizio dell'attività ???? Come si svolge esattamente ?? Cosa controllano ??
Grazie